martedì 23 aprile 2013

Piazza Milite Ignoto e viabilità, via al sondaggio

AVVISO IMPORTANTE

La redazione tutta esprime profondo rammarico per i ripetuti attacchi informatici ricevuti su questo Blog, tesi a compromettere il buon esito del sondaggio. Per questa ragione, con grande dispiacere, siamo costretti ad annullarlo, scusandoci con quanti lo avessero già utilizzato per far conoscere la propria opinione su un aspetto importante della vita comune. Non vogliamo credere che la vicina data delle prossime elezioni sia all'origine di gesti così vigliacchi e francamente stupidi come sabotare l'iniziativa proposta; resta tuttavia l'amarezza per comportamenti che, oggi, come, purtroppo, anche in passato, prendono di mira uno spazio libero e indipendente quale è questo non avendo, probabilmente, altri mezzi per mettersi in mostra. Nonostante ciò, continueremo ad offrire la possibilità di intervenire nell'area commenti, qualora vogliate continuare a manifestare il vostro punto di vista: quello, almeno, inattaccabile, così come il nostro (anche sotto campagna elettorale).
Grazie.


Franco Trifirò - Si aspetta la data ufficiale ma, a quanto pare, tra ormai pochi giorni verrà riconsegnata ai luciesi la piazza Milite Ignoto, oggetto di un profondo restyling che, dopo quasi due anni di lavori, ne ha totalmente cambiato l'aspetto. Basti pensare allo spazio rinnovato di fronte alla Chiesa dell'Arco, all'aggiunta di numerose panchine, ai nuovi lampioni, ai cestini per la raccolta dei rifiuti corredati con tanto di porta cicche. Sta per prendere definitivamente forma la fontana situata vicino all'ex carcere e, inoltre, è stata pavimentata l'area che costeggia il convento del Sacro Cuore fino ad arrivare alle scuole elementari. Insomma, un volto nuovo per quello che aspira ad essere il "salotto buono" del paese, in costruzione pezzo a pezzo sotto gli occhi dei cittadini, da parte dei quali, occorre dirlo, non sempre i giudizi sono stati positivi. Tutte queste innovazioni sono state seguite, infatti, da tantissimi commenti e non poche critiche, visto anche che, per molto tempo, la piazza stessa è stata chiusa al traffico veicolare, solo recentemente riaperto. Ed è proprio su questo punto che vogliamo aprire un dibattito, o, meglio ancora, una raccolta di opinioni tra tutti i luciesi, a partire da coloro che giornalmente vivono la piazza, la percorrono, o la stanno "riscoprendo". 
Ricorrendo allo strumento sempre utile, accessibile e democratico del sondaggio (che cinque anni fa, lo ricorderete, ha "anticipato" con una approssimazione quasi matematica il risultato delle elezioni amministrative), quello che ci piacerebbe chiedere è come andrebbe gestita la rinnovata piazza Milite Ignoto.
Abbiamo chiesto, pertanto, se, a parere di chi ci legge, la Piazza Milite Ignoto, una volta completata e consegnata, andrebbe:

1) Chiusa al traffico delle macchine e resa definitivamente pedonale.

2) Aperta alla normale circolazione delle macchine.

3) Chiusa alla circolazione nei fine settimana (sabato e domenica) e nei giorni festivi. 

Potete rispondere nello spazio in alto. 

Buon sondaggio!


sabato 20 aprile 2013

Consiglio Comunale, ultime scintille di un turbolento quinquennio


Katia Trifirò - In un clima da campagna elettorale, come apertamente riconosciuto dagli stessi consiglieri, si sono tenuti i lavori del civico consesso in quella che sembra essere l’ultima seduta del quinquennio targato Campo. Parzialmente mutata, rispetto al quadro emerso dalle amministrative 2008, la composizione del consiglio in questi anni, a partire dal gruppo di maggioranza, in cui a Giusi Merulla, passata al ruolo di assessore, è successo Rosario Torre, in un primo tempo rimasto fuori per soli due voti di scarto. Ma anche tra le fila della minoranza la situazione non è rimasta stabile, con la sostituzione di Manna a Marcaione nella funzione di capogruppo, le ripetute e consecutive assenze di quest’ultimo, la collocazione in un “gruppo misto” autonomo decisa da Tonino Maimone. 
Per quanto riguarda l’ordine del giorno, con l’approvazione, sostenuta dalla maggioranza, del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2012 si chiudono gli atti relativi al bilancio, discusso alla presenza del revisore dei conti Livio Anania. L’accusa di una chiusura totale nei confronti del gruppo di minoranza, sollevata da Cannuni, e la replica di Impalà («mai presentato un emendamento»), hanno condito le consuete polemiche attorno a questo punto, sebbene non siano state le uniche ad accompagnare la seduta. 
Dibattuti poi dai consiglieri una serie di regolamenti, concernenti innanzitutto il sistema dei controlli interni sull’attività amministrativa e contabile, ai fini di garantirne legittimità, regolarità, efficienza. Approvato quindi il regolamento relativo agli interventi a sostegno delle attività commerciali ed artigianali ubicate in zone precluse al traffico a causa di lavori per la realizzazione di opere pubbliche. Si tratta di agevolazioni tributarie destinate, ad esempio, agli esercenti penalizzati dai periodi di chiusura del traffico in Piazza Milite Ignoto, che si trova in stato di rifacimento dalla fine di agosto del 2011. 
Altri due regolamenti si riferiscono alla realizzazione di un mercato del contadino, riservato agli imprenditori agricoli per promuovere e valorizzare le produzioni locali, e di un mercato dell’antiquariato, del collezionismo, dell’artigianato artistico, dei prodotti tipici, dell’usato e degli hobbisti. 
Discusso poi il piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi di polizia municipale per il triennio 2013-2015, con particolare attenzione al miglioramento delle prestazioni e del rapporto con i cittadini. All’ultimo punto non passa, infine, la proposta di modifica ad un articolo (il 24 bis) del regolamento del consiglio comunale avanzata da Maimone.

domenica 14 aprile 2013

Consiglio comunale, solidarietà alle vittime delle recenti intimidazioni






Katia Trifirò - Una condanna unanime, durissima e definitiva. Questo il messaggio venuto fuori dall’ultima seduta del civico consesso che, riunitosi venerdì, ha posto al primo punto dei lavori d’aula la manifestazione di solidarietà alle vittime dei recenti e gravissimi atti intimidatori accaduti sul territorio. Un gesto necessario e quanto mai attuale, specialmente in tempi di deriva morale e crisi non solo economica, ma di tutti i valori, che sembra mettere a rischio la convivenza civile nelle nostre città, tra fenomeni macroscopici di corruzione e malaffare e preoccupanti devianze giovanili. 
La libertà di stampa, da una parte, e l’iniziativa imprenditoriale, dall’altra, le due espressioni della società civile che i consiglieri intendono tutelare, garantire ed esaltare, a fronte di fatti criminali che sporcano il volto pulito  della comunità, destando lo sdegno della maggioranza dei cittadini onesti. È in questo clima che si è aperta la seduta consiliare, alla quale sono stati invitati a partecipare rappresentanti delle forze dell’ordine, delle amministrazioni comunali e delle associazioni antimafia e antiracket del territorio. 
Sulle vicende del giornalista Leonardo Orlando, corrispondente della Gazzetta del Sud da Barcellona, che ha subito l’incendio doloso della propria auto, e su quelle dell’imprenditore luciese Carmelo Brunetta, vittima di un attentato analogo, si sono concentrate le radicali prese di posizione dei consiglieri intervenuti, i quali hanno sollevato un coro di attacchi contro la barbarie vigliacca di gesti volti a colpire il lavoro onesto e coraggioso di chi non intende rinunciare ai propri valori di correttezza e impegno messi al servizio dell’attività quotidiana. 
Solidarietà non solo a parole, ha detto il presidente del consiglio, Francesco Rizzo, che ha invitato a stigmatizzare tutti quei casi in cui la criminalità tende ad infiltrarsi nelle maglie sane che costituiscono il tessuto produttivo della società. «Chiediamo ai cittadini di denunciare tutti i fatti utili a sostenere il lavoro delle forze dell’ordine» ha dichiarato il sindaco, Nino Campo, il quale ha già fatto presente al prefetto, nel corso della sua visita istituzionale, la necessità di implementare il numero di unità in forza alla locale stazione dei carabinieri.
Sicurezza e legalità i temi al centro degli interventi del capogruppo di maggioranza Libero Rappazzo e dei consiglieri Emanuele Impalà e Rosario Torre. Atti intimidatori, furti ed episodi di devianza giovanile, come ricordato da tutti, sono le zone d’ombra, minoritarie ma pericolose, di una comunità che si esprime e si fa conoscere attraverso l’associazionismo, il volontariato, l’impegno silenzioso di tutti i suoi componenti per lottare contro una deriva distruttiva che non può e non deve prevalere. Parole di stima e sostegno sono state espresse unanimemente nei confronti di Brunetta e del suo socio Minuti, così come verso Leonardo Orlando e la compagna, Maria Cristina Nicotina, impegnata quotidianamente sul territorio come assistente della Polizia di Stato. 
I diritti inalienabili alla libertà d’opinione e di stampa, sanciti dalla Costituzione, sono stati evocati, in particolare, da Rosario Torre che, nel corso del suo intervento, ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia di fronte a quegli episodi che, come accaduto recentemente, minacciano di soffocare l’informazione e il lavoro. Un appello alla massima attenzione, da parte delle forze politiche e di tutta la comunità, è venuto dallo stesso Leonardo Orlando, che, prendendo la parola in consiglio, ha condannato quelle parti deviate di società che tendono a lucrare sull’attività degli onesti, attraverso la piaga odiosa del racket, dei ricatti e delle minacce. «In questa città ci sono persone coraggiose, che stanno testimoniando, offrendo un contributo fondamentale alle indagini» ha dichiarato il giornalista parlando del caso che lo ha colpito. A questa parte di società, maggioritaria, la sfida di espellere i microbi infetti che ne inquinano il volto pulito.

sabato 13 aprile 2013

Protezione civile, gruppi di tutta la Sicilia per "ManKarru 2013"

Foto di gruppo "ManKarru 2013", stamattina in Piazza Duomo


Katia Trifirò - È partita ieri, presso il Centro Operativo Comunale, l’esercitazione di Protezione civile “ManKarru 2013”, giunta alla terza edizione e dedicata alla memoria del giovane volontario luciese Giuseppe Villa, impegnato, fino a qualche ora prima della tragica scomparsa, a spalare fango nell’emergenza idrogeologica di Giampilieri.
Una tre giorni che prevede, quest’anno, il primo raduno dei gruppi comunali della Regione Siciliana, in programma domani con un incontro-dibattito dedicato al ruolo dei volontari di Protezione civile nelle emergenze. All’appuntamento, che si terrà alle 10.30 presso il  Palazzo Socio-Culturale di via Nenni, hanno già aderito trenta gruppi provenienti da tutte le province siciliane, per mettere a confronto le diverse esperienze e stimolare progetti e riflessioni sulla cultura della prevenzione, a fronte dei tragici eventi verificatisi negli ultimi anni, in particolare nel messinese. 
Alla manifestazione parteciperà anche il “Gruppo Junior”, ormai da qualche anno a fianco dei volontari. «Il comune luciese, – dichiara l’assessore alla Protezione civile, geom. Angelo Letizia – è fra i pochi in Italia a vantare la costituzione di un gruppo di ragazzi dai 12 ai 18 anni che, con dinamismo, contribuisce alla formazione consapevole della cultura e della coscienza di Protezione civile, all’insegna dei valori della sicurezza, del rispetto, della conoscenza e della difesa comune del territorio».
Le attività, partite ieri mattina nelle strutture scolastiche, prevedono oggi esercitazioni pratiche presso il Palazzo Vescovile e la Cattedrale, nell’ambito del corso di formazione per volontari “Operatori nel recupero del patrimonio culturale in emergenza”, in fase di svolgimento presso la sede di Messina del Dipartimento regionale di Protezione civile. Presenti, oltre ai volontari luciesi, quelli del Gruppo Interforce Jonica (Gruppo Comunale di Protezione civile di Giardini Naxos, Misericordia “San Giuseppe” di Letojanni, Misericordia di Spadafora, Radio Valle Alcantara di Taormina, Rangers International delegazioni di Letojanni, Mongiuffi Melia e Roccafiorita, Gruppo Comunale di Furci Siculo) e dell’Associazione “Legambiente dei Peloritani”. Le attività di formazione verranno realizzate in sinergia fra il Servizio Regionale di Protezione civile per la Provincia di Messina e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina. 
Domani, infine, interverranno il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il direttore generale del Dipartimento regionale di Protezione civile, ing. Calogero Foti, il dirigente del Dipartimento regionale di Protezione civile per la Provincia di Messina, ing. Bruno Manfrè, i responsabili del Servizio volontariato del Dipartimento regionale di Protezione civile delle province di Messina e Siracusa, amministratori locali del comprensorio e delle diverse province.
Obiettivo dell’iniziativa, conclude Letizia, è quello di «stimolare una maggiore consapevolezza e sensibilità fra la cittadinanza, attraverso attività di informazione, incontri e prove pratiche». Ma anche quello di «testare il coordinamento delle strutture operative e verificare l’efficienza del sistema di comunicazione “alert system” e dei relativi avvisi alla popolazione in caso di evento calamitoso, in un territorio che, dopo gli eventi alluvionali di novembre 2011, si è rivelato vulnerabile». 
Tra i gruppi comunali che hanno aderito, presenti i volontari di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Capo d’Orlando, Carlentini, Cassaro, Giardini Naxos, Itala, Lentini, Librizzi, Licodia Eubea, Maniace, Mascali, Melilli, Montagnareale, Novara di Sicilia, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Roccalumera, S.Giovanni La Punta, San Teodoro, Scordia, Solarino, Sortino, Termini Imerese, Tortorici, Troina, Vittoria.

venerdì 12 aprile 2013

Scuola, salta la copertura assicurativa. Genitori sul piede di guerra






Katia Trifirò - Lungo pomeriggio di tensione ieri nel plesso delle medie dell’istituto comprensivo luciese. Solo in tarda serata è stato risolto, infatti, un cavillo burocratico che avrebbe causato la mancata copertura assicurativa dei ragazzi della scuola. A denunciarlo, nel corso di un infuocato Consiglio d’istituto, convocato d’urgenza, un numeroso gruppo di genitori, sul piede di guerra per quella che giudicano una grave mancanza della scuola nei confronti dei propri figli.
All’origine del problema ci sarebbe un vizio di forma, sul quale le famiglie degli studenti hanno preteso risposte chiare, prima che a farne le spese potesse essere il normale svolgimento dell’attività scolastica. Ma anche le attività collaterali, come le gite: a rischio, ad esempio, l’uscita in programma oggi per le classi quarte delle elementari, con tanto di quote già versate alla scuola per una visita al Museo regionale di Messina. 
Oltre ai componenti del Consiglio, presieduto da Fortunato Alibrando, erano presenti i rappresentanti di classe e molti altri genitori, intenzionati a non mandare i ragazzi a scuola in attesa di certezze da parte della dirigente, Maria Trifiletti, e dell’ufficio di segreteria. La situazione è stata chiarita solo dopo un lungo e animato dibattito, nel corso del quale è stato necessario l’intervento di due uomini della locale stazione dei carabinieri, accorsi al comando del maresciallo Silvestro, e del sindaco Nino Campo, arrivato con l’assessore Angelo Letizia per tentare una mediazione. Poco prima delle 23, si è infine arrivati all’attesa soluzione, che ha, momentaneamente, calmato gli animi: la copertura assicurativa sarà attiva da oggi, secondo quanto ha comunicato Alibrando, e le attività scolastiche saranno regolarmente garantite.

mercoledì 10 aprile 2013

XXI GIORNATA FAI DI PRIMAVERA


XXI GIORNATA FAI DI PRIMAVERA


Franco Trifirò - Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), è una fondazione nazionale senza scopo di lucro, che nasce nel 1975 con lo scopo di salvaguardare il patrimonio artistico e naturalistico italiano. Queste finalità vengono raggiunte attraverso azioni di tutela e valorizzazione di monumenti e di luoghi di particolare pregio naturalistico, cercando di educare e sensibilizzare la collettività alla conoscenza e al rispetto di questi elementi che caratterizzano la nostra identità. Una delle iniziative promosse da questo ente, che quest’anno è giunta alla ventunesima edizione, è la “Giornata FAI di Primavera”, che vede la partecipazione di tutte le regioni italiane che hanno aperto al pubblico circa 700 luoghi d’arte. Nella nostra provincia oltre a Messina dove era possibile visitare il Seminario Arcivescovile “San Pio X”, per la prima volta è stata inserita la città di Santa Lucia del Mela, dove i luoghi protagonisti che per l’occasione potevano essere visitati, sono stati il Castello Arabo-Svevo-Aragonese, il Santuario Santa Maria della Neve, la Cattedrale Santa Maria Assunta, il Palazzo Vescovile, il Convento e la Cripta dei Cappuccini e la Chiesa di Santa Maria Annunziata. La particolarità di questa giornata, oltre a quella di essere inseriti nel programma nazionale, ha lo scopo di rendere fruibili al pubblico siti di interesse turistico spesso inaccessibili, fregiandosi dell’ausilio di guide d’eccezione, infatti il FAI nell’ambito di queste Giornate di Primavera, ha sviluppato un progetto denominato “Apprendisti Ciceroni” dove vengono coinvolte le scuole presenti sul territorio affinché i ragazzi possano diventare testimoni della propria storia, imparando a conoscerla ed esponendola ai visitatori. Nello specifico, questo compito è stato assunto dai ragazzi della Scuola Media “P. Galluppi”, che hanno svolto un ottimo lavoro dimostrandosi preparati e pieni di entusiasmo, diventando i veri protagonisti dell’evento, oltre alla bellezza dei luoghi resi fruibili, visto il notevole coinvolgimento emotivo che lascia ben sperare per il futuro. Questa iniziativa ha avuto un successo di pubblico molto incoraggiante poiché in questi tre giorni ha visto la presenza di oltre mille visitatori, tra scuole e turisti, ricordiamo, giusto per citare qualche presenza, la Scuola Media “Dante Alighieri” di Torregrotta, la Scuola Media “Guglielmo Marconi” di Pace del Mela, la Scuola Elementare di Mazzarrà Sant’Andrea, alcune classi della Scuola Media di Tripi e quelle del Liceo Scientifico “Salvatore Quasimodo” di Messina. Volendo esprimere soddisfazione per il lavoro compiuto dai nostri ragazzi e ringraziare anche gli studenti del Liceo Artistico “R. Guttuso” di Milazzo che hanno esposto i loro lavori al Palazzo Vescovile e nella Cattedrale, ricordiamo le Presidi Maria Trifiletti e Delfina Guidaldi che hanno reso possibile tutto questo, i Professori Letizia Frisone, Daniela Cirino, Libero Rappazzo e Antonio Ciancio che hanno formato e seguito i ragazzi in questa meravigliosa esperienza. Un ringraziamento va anche a tutta la Delegazione FAI di Messina e al Responsabile Avv. Tommaso Magaudda, all’Amministrazione Comunale, al Vicario Foraneo Don Paolo Impalà, a Mons. Raffaele Insana, ai Missionari dello Spirito Santo e a Don Cesare Di Pietro per aver permesso la realizzazione dell’evento. Un ringraziamento va anche a chi ha coordinato l’evento, il socio FAI e Consigliere Comunale Rosario Torre, e a tutti i volontari che hanno collaborato durante le tre giornate: Diego Mastroeni, Filippo De Mariano, Gianfranco Rappazzo, Giuseppe Rappazzo, Francesca Rizzo, Felice Impalà, Maria Alibrando, Antonella Alibrando, nonché tutti i professori della Scuola Media “P. Galluppi” che hanno seguito i ragazzi durante le visite.
Di seguito abbiamo deciso di menzionare tutti i protagonisti di questa avventura conclusasi positivamente. Ecco gli 81 alunni della Scuola Media “P. Galluppi” dell’Istituto Comprensivo di Santa Lucia del Mela:
Al Convento dei Cappuccini: Arizzi Luana, Carauddo Ottavia, Celestino Roberta, Cucè Arianna, Cucè Letterio Thomas, D'Amico Franco, De Mariano Fabiana, Gitto Santina, Giunta Debora, Giunta Salvatore Francesco, Idotta Massimiliano, Ilacqua Antonio Franco, Lipari Irene, Mancuso Chiara, Mastroeni Luana, Maurilio Giuseppe, Mufale Francesco, Pandolfo Marta, Ragusa Pietro Maria, Salvadore Calderone Debora, Siwek Dominika, Zullo Manuel.
Al Castello e al Santuario Madonna della Neve: Amalfi Mirko, Coppolino Miriam, Donato Gabriele, Famà Alessia, Fantarella Simona Pia, Gitto Samuele, Impalà Irene, Ispoto Giada, Lipari Martina, Manna Roberta, Mansueto Anna, Mondo Marco, Pagano Martina, Pellegrino Gemma, Salvo Fabiano, Scherma Alessia, Sgrò Domenico.
Alla Cattedrale: Abate Andrea, Alibrando Eleonora, Arena Alessandra, Cambria Fortunato, Donato Annalisa, Giunta Maria Helena, Giunta Matilde, Manna Martina, Santamaria Alessia.
Al Palazzo Vescovile: Calderone Palmieri, Campo Massimiliano, Gitto Filippo, Ilacqua Giovanni, Impalà Antonio, Lipari Davide, Mandolfo Dominga, Manna Alessandro, Marzio Domenico, Messina Claudia, Salvadore Alberto. 
Alla Chiesa dell’Annunziata: Grillo Alessia, Ilacqua Diego, Impalà Antonino, Lipari Sabina, Rappazzo Giulia, Rizzo Alessia, Stracuzzi Martina, Valenti Gianfranco, Arena Gabriele, Donato Domenico, Gitto Anthony, Giunta Gioele, Impalà Barbara, Impalà Maria, Impalà Sarah, Lipari Antonio, Mariano Mariella, Salvadore Giovanni, Salvadore Calderone Carmelo, Stracuzzi Salvatore Massimo, Trifirò Roberto, Trinchera Antonino.

Biblioteca circolare
Chiesa Cappuccini
Chiesa Madonna della Neve
Chiesa Cattedrale
Chiesa cattedrale
Chiesa cattedrale

mercoledì 3 aprile 2013

L'ombra di Santiago de Compostela sulla Settimana Santa luciese. I retroscena della mostra al Palazzo Vescovile


Simboli della Confraternita
Antonella Alibrando, Santo Arizzi, Rosario Torre  - Si è conclusa domenica sera la mostra sui “Riti della Settimana Santa nella tradizione luciese” che, per via delle numerosissime richieste, verrà riproposta tutte le domeniche di Aprile dalle 17 alle 20. 
L’evento è nato con l’intento di valorizzare e riscoprire le nostre tradizioni, molte delle quali sono lentamente scomparse con il passare degli anni. Era infatti usanza mettere degli arazzi raffiguranti momenti della Passione il Giovedì Santo all’altare maggiore, mentre il Venerdì Santo una spettacolare processione, molto più fastosa di quella che oggi conosciamo, si snodava per le vie del paese per accompagnare le otto “Barette” (o "Varette") raffiguranti altrettanti momenti della Via Crucis: Cristo nell’Orto degli Ulivi con gli apostoli dormienti e l’angelo che gli annuncia il Calvario porgendogli il calice amaro della Passione; Cristo legato alla colonna mentre subisce la flagellazione; l’"Ecce Homo", Cristo chiamato così da Ponzio Pilato dopo che i soldati lo avevano coronato di spine, con una canna in mano ed un mantello rosso; Cristo caduto sotto il peso della croce lungo la salita verso il Calvario; Santa Veronica che mostra il lino su cui è raffigurato il viso sfigurato dal dolore del Salvatore; il Crocefisso seguito dalla Madonna Addolorata con la mano tremante ed il volto straziato dal dolore; il commovente corpo di Cristo morto posto dentro un’urna di cristallo; ed infine, a chiusura del corteo, la reliquia della Santa Croce. 
Confrontando il passato e il presente, sono tantissime le differenze che si notano, a partire dalle più vistose. Quello che manca oggi è innanzitutto il "mazziere" (o "battistrada"), figura posta in apertura della processione del Venerdì Santo, caratterizzato dalla particolarità di tenere in mano una mazza che batteva a terra ed il cui suono si alternava a quello di due tamburi portati al suo fianco; mancano inoltre i lunghi abiti con cappa di ermellino dei Canonici, tanto lunghi da necessitare di un chierichetto che reggesse loro lo strascico per evitare che si rovinasse; i paramenti neri che usavano diaconi e preti  prima che venissero sostituiti con quelli di colore rosso, in uso tuttoggi, i“babbaluci” bianchi e quelli con il coprispalle viola che portavano le lanterne accanto al baldacchino, anch'esso viola (ma oggi sostituito con uno bianco) sotto il quale si portava in processione la Reliquia della Croce.
Oltre a ricordare tutto ciò, nella mostra abbiamo esposto anche un piccolo baldacchino con i simboli della Passione: la corona di spine, posta sul capo di Gesù, con i tre chiodi usati per crocifiggerlo; il gallo, che cantò quando Pietro rinnegò Cristo; il panno con cui, secondo la leggenda, la Veronica asciugò il volto di Gesù ricoperto di sangue durante la salita al monte Calvario; la tunica con i dadi che i soldati usarono per tirarsela a sorte; e, infine, la croce con la scala ed il drappo usato per calare nel sepolcro il corpo di Nostro Signore.
Abbiamo poi collocato alcuni mantelli con uno stendardo, raffiguranti uno strano emblema, del quale nessuno sembra ricordare nulla, o avere memoria visiva. Tuttavia, potrebbe trattarsi del simbolo dell’ordine monastico-militare di Santiago de Compostela, nato nel XII secolo nella lontana Spagna attorno alla figura di San Giacomo, che vi è seppellito, meta del pellegrinaggio del celebre "Cammino di Santiago". Ma resta da scoprire in che modo quest'ordine sia arrivato nel nostro paese, e quale sia la storia che lo lega a Santa Lucia del Mela.
Tracciando un bilancio positivo dell'evento, apprezzato dai molti visitatori che hanno partecipato alla mostra, sentiamo di dover ringraziare Mons. Raffaele Insana, per averci permesso di utilizzare il Palazzo Vescovile e per averci fornito materiale da esporre; Francesca Rizzo, che ci ha aiutati con l’allestimento; Franco Trifirò, per le foto sulle “Varette” luciesi; Nicola Amico, per le foto d’epoca; Franco Prestigiacomo, per la pubblicità; Maria Lipari, per il materiale e le informazioni; Catena Gitto e Maria Lipari, per averci prestato gli abiti dei bambini (ex-voto); Tindara Impalà, Felice Impalà, Tiziana Adorna, Nancy D’Amico, Ilaria Arizzi, Mariella Duca, José Brigandì, Antonella Cirino, Cristina Cirino, Katia Giunta, Filippo Alibrando, Diego Mastroeni, Elisabetta Lombardo, Gianfranco Rappazzo, i quali con la loro disponibilità hanno permesso l’apertura della mostra; ed infine un ringraziamento a Filippo Mazzù, Daniele Pennisi, Francesco Sarra, Gianfranco Cecchi e Maria Assenza per la collaborazione.

Alcuni oggetti in mostra


Una delle sale allestite

Portatori di torce
Una parte del gruppo di volontari

Un'altra parte del gruppo