giovedì 31 dicembre 2015

L'anno che verrà


Non è stato un anno facile da raccontare. Chi fa cronaca, è costretto a guardare anche dove gli altri non vorrebbero, deve cercare di spiegare anche quello che è complicato da descrivere, si trova a confrontarsi ogni giorno con sentimenti come la rabbia, il dolore, la delusione, la sfiducia, impara a conoscere la miseria di certe azioni e il valore di altre. Chi scrive, a fine anno è portato a fare un bilancio di tutto quello che è successo attorno, ricordando tante voci, tanti volti, tanti episodi, a volte anche molto tristi, per i quali le parole sembrano non essere mai quelle giuste. In mezzo a tutto questo, però, ci sono storie piene di speranza e di coraggio, le sfide quotidiane di chi umilmente si mette in gioco anche nei contesti più difficili, c'è il lavoro onesto che viene riconosciuto e premiato, ci sono i sacrifici di chi dedica agli altri il proprio tempo, credendo in un mondo più bello e pulito, senza i fumi tossici degli egoismi, della ricchezza per pochi, degli affari inquinanti e delle lotte di potere, che, guardandole dalla giusta prospettiva, non sono che polvere nel bilancio del tempo. Oltre gli intrighi, i conflitti, gli interessi, quelli visibili a tutti e quelli sotterranei, c'è chi scrive la storia attraversando i giorni con la forza positiva dell'entusiasmo, con lealtà, dignità, rispetto per gli altri; un'intera comunità di persone che ogni giorno, silenziosamente, si impegna per essere migliore e rendere migliore il futuro. Con questa parola bellissima, "futuro", in cui si concentrano il senso delle azioni, i sogni e i progetti, ci congediamo dal 2015 augurandovi un nuovo anno pieno di ciò che desiderate. Buon 2016 dal Blog del Mela!

martedì 29 dicembre 2015

Scuola media "Galluppi", riflettori puntati sull'ambiente


A scuola di educazione ambientale, per diventare cittadini consapevoli e contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo. Con questi obiettivi, i ragazzi della II A e della II B della scuola media “Pasquale Galluppi” hanno partecipato ad un progetto che il Wwf e l’Ambasciata di Francia in Italia hanno lanciato dopo la recente Conferenza mondiale di Parigi sul Clima. Lavorando in equipe, le docenti Anna Pagano, Graziella Meo e Tindara Martina De Pasquale hanno realizzato con gli alunni un sondaggio multidisciplinare sulle abitudini delle famiglie in tema di riscaldamento, trasporti, raccolta differenziata, acquisti di prodotti a “km zero”, risparmio energetico, e hanno affrontato attraverso la teoria e la pratica problemi come il buco nell’ozono, l’effetto serra, l’estinzione di specie vegetali e animali. I ragazzi hanno poi organizzato a scuola una conferenza sul modello di quella parigina, presentando i risultati dell’indagine e le loro riflessioni al dirigente scolastico, prof. Francesco Furino, al sindaco Antonino Campo, all’assessore alla Pubblica istruzione Elisabetta Lombardo, al comandante della Polizia municipale Antonella Rizzo e ad un rappresentante dell’Ambasciata di Francia, madame Ileana Guzman, che ha aperto l’incontro e si è complimentata con alunni e insegnanti per l’ottimo lavoro svolto. Tra gli esiti del progetto, anche un lessico italo-francese dei vocaboli tecnici legati alle politiche ambientali e una lista di regole da applicare ai comportamenti quotidiani per aiutare l’ambiente e ridurre l’inquinamento. Il gruppo di lavoro ha poi coinvolto le altre classi, attraverso alcuni laboratori narrativi e la realizzazione di cartelloni illustrativi. 

giovedì 24 dicembre 2015

Natale a Santa Lucia del Mela

Entra nel vivo il cartellone festivo predisposto dall'amministrazione comunale con il supporto del mondo del volontariato e dell'associazionismo, che animerà la comunità e i suoi luoghi sino all'Epifania. Dopo la vigilia di Natale in compagnia di "Medi-Terra-Nèo", che stasera accenderà il classico fuoco del 24 ("U Zuccu") al campo sportivo, prenderà il via la settima edizione del Presepe vivente di "Antiche Torri" in Piazza Margherita e nei vicoli adiacenti, in programma nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle ore 17.30. Il 27 serata di giochi e musica con la Libera Università della Terza Età, in aula consiliare alle 18, mentre il 28 e il 7 gennaio in biblioteca i più piccoli saranno protagonisti delle letture ad alta voce nell'ambito del progetto "Nati per Leggere", a cura dell'associazione "Ne combiniamo di tutti i colori". "Aspettando il 2016 con i nonni" è l'iniziativa dedicata agli anziani il 29 in aula consiliare, mentre all'Istituto Calderonio si è tenuta la tombolata a cura del Gruppo comunale di Protezione civile. Grande attesa il giorno di Capodanno per il tradizionale Concerto della Banda musicale "Randisi", alle 19 in Concattedrale, con la partecipazione del Coro vicariale Beato Antonio Franco e del Coro dei piccoli. Nell'antico borgo di San Giovanni si terrà il Presepe vivente a cura del Comitato festeggiamenti S. Giovanni Battista il 25, il 26, il 27 dicembre e nei giorni 1, 3, 6 gennaio, mentre il 2 appuntamento con la solidarietà organizzato dalla Fidapa Merì-Valle del Mela, con il concerto della Banda giovanile Upcf e una serata di beneficienza. Natale d'arte nelle sale dell'ex carcere borbonico di Piazza Milite Ignoto, dove si potrà visitare sino al 6 gennaio la mostra di pittura di Mimmo Cirino dedicata ai monumenti luciesi scomparsi. Prosegue, infine, la tradizione di addobbare le “Cone” di Natale, dove ogni sera, ai piedi di Gesù Bambino, una piccola orchestra con strumenti tipici si riunisce per intonare melodie festive. Immancabile, infine, l’appuntamento con i sapori dell’enogastronomia luciese, che si potranno degustare ai margini delle visite ai Presepi viventi, nei quali sono illustrate le ricette tradizionali e rappresentati gli antichi mestieri.  

mercoledì 16 dicembre 2015

Aperta la Porta Santa



Un appello alla giustizia e alla verità, che risana e rende liberi. Con questo messaggio l’amministratore apostolico Antonino Raspanti, per la prima volta a Santa Lucia del Mela, inaugura l’anno giubilare nella zona tirrenica del Vicariato, che si è ritrovata ai piedi della Concattedrale per attraversare la Porta Santa della Misericordia. Un percorso che parte da lontano e che ha designato la sede luciese, l’antica Prelatura Nullius, come seconda tappa del programma diocesano che, dopo Messina, condurrà i credenti oggi a Lipari e domani a Taormina per i riti giubilari. 
Invitando alla conversione dei cuori, in linea con il senso del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco, mons. Raspanti ha ricordato la responsabilità individuale di ciascuno di noi nella lotta contro i mali che attanagliano la società siciliana, dalla corruzione all’arrivismo sfrenato. E, soffermandosi sulla figura di Santa Lucia, patrona principale dell’Arcidiocesi e della comunità luciese, ha esaltato l’importanza di «avere occhi per vedere la misericordia, che significa vedere i propri limiti, i propri peccati». 
Le parole dell’amministratore apostolico sono state affidate ai fedeli durante la concelebrazione del solenne pontificale a chiusura dei riti sacri della giornata, seguiti da migliaia di pellegrini arrivati dai centri tirrenici. Dalla parrocchia del Sacro Cuore, attraversando le strade cittadine, un lunghissimo corteo composto dai sacerdoti, dai ministranti, dai diaconi, dai seminaristi e dalle diverse comunità parrocchiali si è snodato sino alla Concattedrale, seguito dai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Santa Lucia, San Filippo, Pace, Gualtieri, Condrò, Milazzo. Qui, dopo aver pronunciato le formule rituali, mons. Raspanti ha percorso la gradinata che conduce all’ingresso principale e ha spalancato, con un gesto simbolico e concreto, quella che ha definito «la porta del cuore di Cristo, aperta per tutti i cristiani purché riconoscano di essere bisognosi di misericordia». 
Al termine del pellegrinaggio, tuttavia, centinaia di partecipanti non sono riusciti ad accedere alla concelebrazione eucaristica, sostando in Piazza Duomo sino alla conclusione dei riti. Solo in serata, infatti, è stato possibile per loro attraversare la Porta Santa e raggiungere l’interno della Concattedrale. Un evento che ha richiesto misure eccezionali di sicurezza e che, per l’affluenza, ha fatto registrare cifre superiori alle previsioni della vigilia. Ieri sera si sono conclusi, infine, i festeggiamenti patronali in onore di Santa Lucia, spostati eccezionalmente in coincidenza con i riti giubilari. Una doppia festa popolare e religiosa, dal sapore storico, che ricorda un’altra pagina importante del recente passato come è stata la Beatificazione di mons. Antonio Franco, il cui corpo incorrotto riposa in Concattedrale.  

domenica 13 dicembre 2015

Festa patronale e apertura Porta Santa, domani doppia festa a Santa Lucia


Fervono i preparativi per la solennità di Santa Lucia vergine e martire, patrona principale dell’Arcidiocesi e della comunità luciese, che ricorre oggi ma che sarà celebrata domani in coincidenza con l’apertura della Porta Santa nella Concattedrale. Spostati eccezionalmente per un decreto dell’amministratore apostolico Antonino Raspanti, i festeggiamenti in onore della patrona Lucia aprono domattina il programma festivo predisposto dal parroco don Paolo Impalà. Dopo la celebrazione eucaristica delle 10, partirà la processione del simulacro ligneo della Santa siracusana per le vie cittadine, accompagnato dalle note della banda Randisi. Ad arricchire la giornata, il tradizionale mercatino in Piazza Duomo e, domani sera, la terza edizione della sagra di piatti tipici che si preparano in paese in questo periodo dell'anno ("Buttuniaddu e baluddu i rautigna"), con musica popolare del gruppo “La Coppola Nera”. Intanto, cresce l’attesa per il rito di apertura della Porta Santa che, dopo Messina, dov'è in programma oggi, si svolgerà domani a Santa Lucia del Mela e poi a Lipari e a Taormina, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. Un evento che, anche in paese, richiede misure eccezionali di sicurezza e per il quale sono attese migliaia di fedeli provenienti da tutta la zona tirrenica dell’Arcidiocesi. Per la prima volta dal suo insediamento, l’amministratore apostolico Raspanti visiterà la comunità luciese, per aprire la Porta Santa in Concattedrale e concelebrare il Solenne Pontificale. Il raduno dei partecipanti è previsto alle 16.15 presso la Parrocchia Sacro Cuore; da qui, attraversando la via Garibaldi, muoverà una Processione diretta alla Concattedrale. Nessuno, tranne gli ammalati e gli anziani, potrà prendere posto in chiesa sino all’apertura della Porta Santa. Da quel momento, si inaugurerà ufficialmente l’anno giubilare nel Vicariato del territorio di Santa Lucia del Mela, che prevede il 22 gennaio un incontro a Pace del Mela con padre Alberto Foti Tor, il 18 febbraio a Gualtieri Sicaminò con don Enzo Maestri, e il 10 marzo a S. Lucia, con liturgia penitenziale e confessioni.

martedì 8 dicembre 2015

Riflessioni sulla bellezza

«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. 
All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità… ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. 
È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione, ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».
 (Peppino Impastato)

 Vecchio frigorifero e 
oggetti vari sotto l'Arco San Michele


Rifiuti in c/da "Petra o chiovu"



Tiziana Parisi: Osservando queste immagini, non possono non venire in mente le parole di un eroe della lotta alla mafia, scomparso nel 1978 a Partinico (PA), che con i modesti mezzi di una radio locale urlava tutto il suo sdegno verso la realtà che lo circondava, fatta di corruzione, omertà e cultura della “bruttezza”.
Già, perché è noto che l'uomo assorbe durante la sua maturazione, in particolare nell'infanzia e nell'adolescenza, ciò che lo circonda; lo respira, lo elabora, ma, se non gli vengono fornite alternative, le tracce che il contesto lascia dentro la sua personalità in formazione sono inevitabili e durature. E' come quando si abitua un bambino a mangiare tutto tranne frutta e verdura; gli farebbero un gran bene, ma, non avendole mai mangiate, appena le assaggerà non gli piaceranno, e, forse, neanche ci vorrà provare.
Introdurre, mi chiedo, l'educazione alla bellezza nella formazione delle future generazioni, superando il sempre più diffuso relativismo dei nostri tempi, potrebbe costituire la base per la costruzione di un rinnovato senso civico, che sembra essere radicato in città e paesi del Nord, ma indubbiamente carente nel nostro amato Sud?
Insegnare la bellezza attraverso l'arte, la storia, ma anche con la pulizia e il rispetto verso i beni comuni, ostacolando la crescita incontrollata della speculazione edilizia, della corruzione, l'avanzare  dello sporco e dell'inciviltà, con coraggio, determinazione ed onestà, produrrebbe una maggiore consapevolezza della preziosità e, insieme, della fragilità del patrimonio di una città, che, prima ancora che appartenere a un qualsiasi ente comunale astratto, è di tutti noi?
Riuscirebbe ciò a far sentire i nostri ragazzi parte integrante di qualcosa di “bello” e, pertanto, “belli” e importanti essi stessi, per le loro famiglie e  per il paese , evitando, così, quel senso di inadeguatezza e disagio che si suppone possa portare alla fine di esistenze spezzate troppo presto, con cui la nostra comunità si è dovuta confrontare negli ultimi tempi?
E, infine, come raggiungere questo obiettivo se non con l'esempio?