mercoledì 30 novembre 2011

Solidarietà alla popolazione luciese, ecco le iniziative

Gara di solidarietà in paese per sostenere i cittadini più pesantemente colpiti dalla grave emergenza idrogeologica che si è abbattuta sul territorio. Superata la fase dei primi interventi, infatti, resta da affrontare una desolante sequela di conseguenze a medio e lungo termine, dal dramma degli sfollati al tessuto economico-produttivo fortemente compromesso: cominciando dai disagi di agricoltori e allevatori, per i quali, venerdì mattina, è previsto un incontro con l’assessore regionale alle risorse agricole, dott. Elio D’Antrassi.

Oltre alla mobilitazione di tanti volontari, impegnati a prestare assistenza alla popolazione, un segnale forte è arrivato anche dal consiglio comunale, riunitosi ieri in seduta ordinaria. Dopo un minuto di silenzio in onore delle vittime di Saponara, un ampio spazio iniziale è stato dedicato alla disamina della situazione attuale, valutando le misure necessarie sul piano della messa in sicurezza del territorio e le azioni di aiuto ai cittadini in difficoltà. Sollecitazioni in questo senso sono venute da più parti, auspicando che non si ripeta l’assurdo abbandono di Giampilieri da parte delle istituzioni centrali e che si lavori in chiave di prevenzione (rivedendo anche il piano regolatore alla luce dei rischi sismici e idrogeologici).
Su proposta di Carmelo Bella, all’unanimità è stato deliberato di destinare il gettone di presenza delle ultime due sedute alle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie case. Una somma di 3mila euro, stornata dalle attività turistiche - come proposto da Elisabetta Lombardo -, andrà inoltre a rimpinguare il capitolo relativo alla Protezione Civile per l’acquisto di nuove attrezzature

Altre iniziative di raccolta fondi per la popolazione luciese sono state attivate in ambito parrocchiale.
In prima linea anche l’IPAB “Istituto Canonico Luigi Calderonio”, che ha richiesto all’assessorato regionale alla famiglia l’autorizzazione ad accogliere anziani sfollati ed a fornire pasti caldi a supporto delle attività di protezione civile comprensoriali. Il commissario straordinario dell’ente, ing. Leonardo Santoro, ha infatti manifestato la disponibilità di ospitare quattro anziani nella struttura, per il tramite dei Comuni e degli organi istituzionali di protezione civile, e la possibilità di fornire i pasti presso le sedi dei centri di accoglienza e delle strutture di protezione civile preposte, previo raccordo con i responsabili locali della funzione di assistenza alla popolazione che dovranno garantire il trasporto ai richiedenti.

lunedì 28 novembre 2011

Emergenza continua. Bombe ecologiche e viabilità a rischio

Emergenza idrogeologica, sei giorni dopo. Alcuni segnali, come il ripristino parziale dell’erogazione di acqua potabile e la riapertura delle scuole, nella giornata di oggi, sembrano registrare un ritorno alla normalità. Ma l’allerta, occorre ribadirlo, è ancora massima. L’emergenza dipende soprattutto dal movimento franoso che ha colpito l’intero territorio, trasformando alcune zone in vere e proprie bombe ecologiche. L’area più a rischio continua ad essere quella a ridosso del torrente Mela, dove si concentrano in questi giorni i sopralluoghi dei tecnici e gli interventi dei volontari.
Il disagio, tuttavia, è molto alto anche in altri quartieri, tanto che si allarga di ora in ora il numero degli sgomberi. Bollino rosso per Rossellina, Margone, Misericordia, Femminamorta, Furia, Brammicà, Pancaldo, parte della contrada Santa Maria. Un elenco sempre più lungo e preoccupante, come rilevano i monitoraggi effettuati dal dott. Pietro Lo Monaco e dall’ing. Bruno Manfrè, rispettivamente dirigente generale e responsabile del servizio di Messina del dipartimento regionale della protezione civile.
Insieme all’SOS sicurezza, i problemi più gravi riguardano la viabilità, pesantemente compromessa. Sempre oggi è stata emessa l’ordinanza che vieta la circolazione, in caso di pioggia, lungo le strade già interessate dai fenomeni franosi di maggiore intensità, al fine di garantire la sicurezza degli automobilisti: via Rossellina (dal civico 115) e tutta la viabilità ricadente nelle contrade Rossellina, Misericordia e Trappetazzo. Lungo la strada provinciale 65, via “Giudici Falcone e Borsellino” (a partire dal quadrivia con le vie Facciata e Mons. Tonetti verso il Castello) è stata disposta intanto la collocazione di una segnaletica temporanea indicante il pericolo della circolazione in caso di pioggia.
Prosegue intanto l’attività di monitoraggio e assistenza curata dalle squadre di volontari della protezione civile comunale, che stanno informando i cittadini sui rischi e sulle misure da prendere in caso di piogge intense. Attivate anche le procedure al fine di reperire idonee sistemazioni alle famiglie evacuate, attualmente ospitate in casa di parenti e amici.



domenica 27 novembre 2011

Emergenza alluvione, nuovi sgomberi

Continua ad allungarsi drammaticamente l’elenco dei cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni. Con nuove ordinanze di sgombero emesse oggi, altre tre famiglie, residenti  nelle contrade San Rocco, Margone e Scardia, si aggiungono alle nove già sfollate nei giorni scorsi. L’accoglienza a casa di parenti e amici, più fortunati perché risparmiati dal fango, non basta a cancellare l’amarezza e la paura, ma soprattutto l’incertezza sui tempi di soluzione dell’emergenza. Nel corso di un incontro con le famiglie evacuate, convocata stamattina dal sindaco e dal responsabile della funzione di assistenza alla popolazione, i rappresentanti regionali di protezione civile hanno assicurato un interessamento urgente e immediato. Nessun chiarimento, invece, su quando il disagio potrà avere fine.
In merito ai cittadini sfollati, intanto, il Comune luciese ha richiesto alla Prefettura di Messina e al Dipartimento di protezione civile regionale di conoscere le determinazioni sul risarcimento previsto per le spese sostenute e per quelle ancora da sostenere. Per ciò che riguarda il territorio, colpito per intero da frane e smottamenti, ma anche da esondazioni dei due torrenti, la situazione continua a mantenersi critica, specialmente sul piano della viabilità e della sicurezza.
A rilevarlo sono i vertici della protezione civile provinciale (Manfrè) e regionale (Lo Monaco), che hanno effettuato diversi sopralluoghi. Le aree a rischio sono state monitorate dall’arch. Sorace (dipartimento regionale) e dall’ing. Sciacca, ingegnere capo dell’Ufficio del Genio Civile di Messina. Condizioni particolarmente gravi sono state riscontrate nelle contrade Margone, Rossellina, Misericordia, Brammicà e Femminamorta. Qui, stamattina, un gruppo di volontari della protezione civile comunale si è recato a prestare soccorso alle tante famiglie in difficoltà, ancora preda del fango che ha invaso le abitazioni.
Altre squadre sono state impegnate nella via San Rocco, area del centro storico interessata da una frana che ha determinato l’evacuazione di alcuni nuclei abitativi, così come avvenuto negli altri quartieri maggiormente colpiti. I volontari supportano inoltre l’attività delle ditte incaricate di rimettere in piedi la funzionalità delle infrastrutture viarie danneggiate, dove, ancora adesso, non può essere garantito un transito ottimale.

sabato 26 novembre 2011

Stato di calamità, richiesti dal Comune 25 milioni di euro

Riconoscimento dello stato di calamità a causa dei danni subiti per un  importo di oltre 25 milioni di euro. E' questa la richiesta del Comune luciese al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della  Regione Siciliana, in relazione all'emergenza idrogeologica che ha colpito il paese martedì. La situazione è ancora critica, specialmente sul piano della viabilità. Il territorio si presenta ancora come un gigantesco cantiere aperto, tanto che si sta valutando la possibilità di chiusura totale di alcune importanti arterie stradali, insieme alla realizzazione di vie di fuga alternative. Domani saranno presenti i geologi inviati dal Dipartimento di Protezione Civile per effettuare alcuni sopralluoghi e valutare i prossimi interventi. Nelle aree maggiormente a rischio, come la frazione di Femminamorta, potrebbe essere necessario lo sgombero di altri nuclei familiari.

Per gli aiuti

Istituito intanto il "numero solidale" 4559 per sostenere le popolazioni colpite. A questo numero è possibile inviare sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile e Tiscali, oppure chiamare da rete fissa. La raccolta fondi terminerà il 28 dicembre 2011. Ogni sms solidale inviato ha il costo di 1 euro; 2 euro invece la donazione effettuata per chi chiama da rete fissa.



Inoltre, Arci Sicilia comunica di aver aperto un conto corrente destinato a raccogliere fondi per gli alluvionati del messinese. Questa l'intestazione da inserire nel bonifico e la causale: “Raccolta fondi per alluvionati del messinese” - codice IBAN IT 38 E 05018 04600 000000 140686 - presso Banca Etica



Contrada Femminamorta:




Contrada Rossellina:




Strada Provinciale 65:

venerdì 25 novembre 2011

Appello dal Comune: abbandonati da tutti

Oltre trenta cittadini si trovano fuori dalle loro case, costretti a lasciare tutto e a chiedere ospitalità a parenti e amici. E mentre il paese è devastato dallo straripamento dei torrenti, da frane e smottamenti, che hanno danneggiato tutta la viabilità provinciale e comunale, causato allagamenti nelle abitazioni e colpito l’agricoltura e le attività produttive, cresce l’indignazione e si moltiplicano gli appelli. «La situazione di Santa Lucia del Mela è stata sottovalutata, nonostante l’assoluta gravità – afferma  con amarezza il sindaco Nino Campo, – finché non ci scappa il morto siamo lasciati a noi stessi in piena emergenza».  «Possiamo definirci abbandonati da tutti, dalla protezione civile nazionale, regionale e provinciale, privi anche della giusta attenzione da parte dei media», aggiunge il coordinatore del gruppo comunale di protezione civile, geom. Angelo Letizia. Ad oggi l’emergenza che ha colpito tutto il territorio, dal centro alle periferie, è stata affrontata dai volontari di protezione civile locale senza alcun supporto esterno e lontano da clamori giornalistici – come si legge in un comunicato, diramato stamane dalla centrale operativa istituita presso il comando dei vigili urbani. Gli ultimi interventi hanno riguardato la contrada di Femminamorta, dove oggi sono state liberate le ultime famiglie isolate. Ma anche per i residenti di questa zona si sta valutando l’emissione di una ordinanza di sgombero, che dovrebbe riguardare altri venti abitanti. In ogni caso, si sta procedendo a realizzare una pista rotabile nel torrente Mela, per consentire l’accesso e liberare le strade dal fango e dai detriti. Ancora critica la situazione in montagna, dove risultano isolati due abitanti di contrada San Biagio, già identificati e raggiunti da familiari. Per quanto riguarda il centro abitato, ancora interrotta la normale viabilità. A fronte di numerose richieste di intervento, che continuano a pervenire, sono attive su tutto il territorio le squadre di emergenza della protezione civile comunale, con il personale dell’ufficio tecnico e gli operatori di numerose ditte locali, impegnati a intervenire con mezzi ed attrezzature. Il prossimo passo sarà la conta dei danni economici subiti da tutte le attività commerciali, agricole e artigianali, che risultano gravemente compromesse.

giovedì 24 novembre 2011

Emergenza idrogeologica, disposti gli sgomberi

L’alluvione più grave mai verificatasi a memoria d’uomo. Solo nel ’51 e nel ’73 le condizioni atmosferiche avverse avevano causato danni ingenti a Santa Lucia del Mela, provocando anche delle vittime. Così il sindaco Nino Campo ha commentato i disastrosi effetti seguiti alle piogge torrenziali che si sono abbattute sul territorio luciese. Sebbene solo il caso abbia risparmiato alla comunità un prezzo in vite umane, il conto da pagare è comunque altissimo. Frane e smottamenti, fiumi straripati, allagamenti e tanta paura hanno dominato in questi ultimi giorni la vita del paese, che, grazie al soccorso del gruppo di protezione civile, alla presenza costante dell’amministrazione comunale e dei tecnici sul territorio, al lavoro di tanti volontari e delle imprese locali, coinvolte nelle operazioni di intervento con i propri mezzi meccanici, sta riprendendo lentamente a vivere. Al problema della messa in sicurezza di intere aree si aggiunge, da oggi, il disagio di alcune famiglie, residenti nei quartieri più colpiti, costrette a sgomberare le abitazioni in seguito ad una ordinanza sindacale. Ad essere interessate dall’intervento, la contrada e la via Rossellina, la contrada Margone, la via Giudici Falcone e Borsellino, la via San Rocco e Vico I San Rocco. In tutti questi punti, dove le frane si sono abbattute con particolare violenza, i geologi del dipartimento regionale di protezione civile e i tecnici comunali hanno ravvisato una situazione altamente a rischio per l’incolumità di persone e cose. Sono otto i nuclei familiari che, nel pomeriggio, hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero immediato per la possibilità che si verifichino nuovi smottamenti in caso di nuove piogge. Mentre persistono i danni alla rete elettrica, a quella telefonica e a quella fognaria, con emergenze diffuse in diversi quartieri, si vanno lentamente ripristinando i disagi alla viabilità. La protezione civile raccomanda di non lasciare le proprie case se non per motivi urgenti, ma i collegamenti stradali sono comunque assicurati. Le ultime famiglie isolate, nella periferia di Femminamorta, sono state liberate nella tarda mattinata di oggi. Intanto, è partita la conta dei danni nelle abitazioni private, invase dal fango, nelle attività commerciali e nell’agricoltura. Le scuole riapriranno lunedì. Una centrale operativa è stata istituita presso la sede della polizia municipale.

Frane tra via Rossellina e via Facciata

Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta


Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta



Frana via Rossellina - verso valle


Frana via Rossellina - verso monte

Frana tornante Castello SP 65 - villa Guadagnino

Frana Castello SP 65 - sotto al Santuario

Frana Castello SP 65 - edicola sacra


Frana Castello SP 65 - a monte del parco giochi


Dissesto strada comunale - contrada Timpanara

mercoledì 23 novembre 2011

Maltempo e dissesto idrogeologico, giornata da incubo per la valle del Mela



Foto scattate dalla finestra di casa mia.
Via 8 Settembre, 22 novembre, ore 15.30.

Fiumi di fango sotto la pioggia torrenziale.
Mai una situazione così drammatica come quella che ieri il gruppo comunale di Protezione Civile si è trovato a fronteggiare sin dalle prime ore della mattina. A dichiararlo, in tarda serata, è Angelo Letizia, che con i suoi volontari ha diramato stamane un comunicato che invita a non uscire da casa se non per motivi urgenti, moderando la velocità per non correre rischi percorrendo le vie dissestate ovunque.
La pioggia, che ha tormentato soprattutto la costa tirrenica della provincia, è proseguita senza sosta per tutta la giornata, rafforzandosi nelle prime ore del pomeriggio. Ma il rombo impetuoso dei torrenti in piena ha continuato a far sentire i propri paurosi boati anche quando le condizioni meteo, nelle prime ore della notte, sembrano essere tornate serene.
Il sole di stamattina si accende così su una città avvinta dal fango, che ha ricoperto le strade scendendo dalla montagna verso valle. Al via da oggi la conta dei danni che, ieri, tra blocchi stradali, allagamenti e disagi alla viabilità, hanno seminato allarme tra gli abitanti.
Frane e smottamenti ovunque, con particolare incidenza nelle zone di Baiamonte, Rossellina, San Rocco. Gli argini dei torrenti hanno ceduto in diversi punti e il caso più grave si è registrato in contrada Furia, dove una famiglia è rimasta isolata per parecchie ore, riparando sul tetto di casa.
Danni anche alla rete elettrica e a quella telefonica. Per garantire la possibilità delle comunicazioni è stato necessario, infatti, istituire un ponte radio. Mobilitati, insieme ai volontari di protezione civile, i carabinieri della locale stazione, il corpo municipale dei vigili urbani, una squadra di vigili del fuoco.
Oggi scuole chiuse per un'ordinanza sindacale.

sabato 19 novembre 2011

Progettare il futuro: la sostenbilità secondo "o2 Italia"

Diffondere la cultura della sostenibilità ambientale come valore aggiunto alla qualità della vita, investendo sulle comunità locali per rendere possibile un cambiamento culturale che consenta di progettare città più vivibili.
È questa la sfida partita da San Filippo del Mela, dove ha trovato sede il centro studi no-profit “O2 Italia”, rete internazionale che di occupa di educazione ambientale, ricerca applicata, promozione di buone pratiche nella vita di ogni giorno.
L’obiettivo, attraverso campagne di informazione, laboratori didattici e formativi, organizzazione di eventi, è sensibilizzare i cittadini, gli enti locali e le imprese verso la progettazione sostenibile del territorio e delle sue risorse.
«Il progetto si basa su ricercatori, designer, architetti, cittadini che, attraverso il sito web e il blog di “O2 Italia”, condividono in rete quanto avviene nel mondo della sostenibilità» spiega Antonia Teatino, referente per l’Italia del network internazionale.
Proprio Antonia Teatino, una laurea in architettura, un dottorato di ricerca a Milano e un curriculum di esperienze internazionali, è l’anima delle iniziative che coinvolgono il nostro territorio, e che passano principalmente attraverso le scuole. «Sensibilizzare non è facile, specialmente in Sicilia – rivela –, per questo i progetti, i concorsi e le campagne informative sono rivolti spesso ai bambini, in modo che, attraverso loro, si possa arrivare alle famiglie».
E se le aziende non sono ancora pronte a recepire le strategie di sviluppo sostenibile, sono i più piccoli ad accogliere con entusiasmo gli stimoli di una educazione ambientale e sociale che punta sulla corretta gestione delle risorse naturali.
“Rubinetto in brocca e pioggia nel vaso” è il suggestivo titolo dell’ultima iniziativa realizzata da Antonia Teatino con le scuole del comprensorio e selezionata dall’Unesco per l’edizione 2011 della “Settimana di educazione ambientale” sul tema “A come Acqua”. Con creatività e fantasia, i ragazzi hanno realizzato, al termine di un percorso di formazione, pannelli colorati sulle differenze dell’utilizzo della risorsa idrica tra i paesi occidentali e quelli più poveri, mettendo in pratica tante idee su come non sprecare questo importante bene primario dell’umanità. I lavori finali sono stati esposti presso la sede di “O2 Italia”, che ospita anche una biblioteca specializzata e offre la possibilità di stage formativi a giovani studenti o laureati in architettura, disegno industriale, scienze della comunicazione, turismo sostenibile, ingegneria ambientale.
«L’ambizione di O2 è quello di fare della sostenibilità parte del processo naturale di progettazione – aggiunge Antonia Teatino –. Attualmente sono coinvolte persone provenienti da università, enti pubblici, aziende e centri di ricerca, convinte che l’informazione e lo scambio culturale siano fondamentali per una migliore e più ampia comprensione della progettazione sostenibile».
I prossimi appuntamenti sono il 24 novembre a Pace del Mela presso l’istituto comprensivo Marconi con “Musicando Rikreando” e a dicembre a Santa Lucia del Mela per la distribuzione di sporte per la spesa, nell’ambito della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. (Katia Trifirò)



Link utili: www.o2italia.org

venerdì 11 novembre 2011

"San Martino luciese", appuntamento domenica al Parco urbano

Prima edizione del “San Martino luciese”, iniziativa dell’associazione “Antiche Torri” al via domenica 13 dalle 17.30 presso il Parco urbano.
In programma, stand di degustazione di prodotti tipici, dolci artigianali realizzati dalle donne dell’associazione, vino novello. Ai sapori della tradizione di accompagna la mostra-mercato dell’artigianato e una esposizione di funghi, a cura del micologo dott. Nicola Amalfi e del suo gruppo.
Previsti anche laboratori didattici per bambini, a cura dei ragazzi dell’"Oratorio della Gioia di Madre Teresa di Calcutta", e intrattenimento musicale.
Inoltre, sarà possibile, su prenotazione, fare visite turistiche guidate a partire dalle ore 15.
«L’obiettivo – spiega Elisabetta Lombardo, presidente
di “Antiche Torri”, – è far conoscere Santa Lucia del Mela con tutte le sue potenzialità: culturali, storiche, enogastronomiche e artigianali, promuovendo il turismo anche in stagioni dell’anno diverse rispetto al solo periodo
estivo».

Domani "Partita del Cuore", tra sport e solidarietà

Sport e solidarietà. Nasce da questo connubio l’iniziativa della “Partita del cuore” tra le vecchie glorie della squadra calcistica luciese Pro Mende e una rappresentativa delle forze dell’ordine. La manifestazione, ideata dal consigliere comunale Tonino Maimone (gruppo misto), ha come obiettivo una raccolta fondi che sarà devoluta ad un luciese, ex dirigente della Pro Mende, colpito da problemi di salute e in situazione di disagio economico. L’appuntamento è domani alle 16.30 presso la palestra comunale. Prima della partita si esibiranno i giovani della scuola calcio Pro Mende e della milazzese Gi.Fra di S. Papino. Coinvolte anche le scuole.

Riqualificazione Piazza Milite Ignoto, chiusura temporanea al traffico


Il piano della viabilità alternativa


Chiusura temporanea della Piazza Milite Ignoto e viabilità alternativa. Sono queste le ultime indicazioni predisposte dal Comune per consentire lo svolgimento dei lavori di riqualificazione nella principale piazza cittadina e garantire la sicurezza del cantiere. Ad essere regolamentati sono sia gli accessi che i parcheggi: si arriva in via Marconi, Piazza Margherita e via Garibaldi dalla via Cristoforo Colombo, con divieto di accesso dalla via Facciata (è consentito solo salire), mentre per gli autocarri l’accesso alle suddette vie è consentito dalla via Facciata (all’incrocio con via Tonetti). L’area di sosta per i parcheggi è stata individuata lungo il tratto di via Facciata che parte dalla via Colombo e giunge fino a Piazza Margherita. All’ultimo tratto della Piazza Milite Ignoto si può invece accedere dalla via Fulci ed è possibile sostare per 15 minuti. La sosta è prevista anche in piazza Margherita, per 15 minuti, ed in via Marconi, per 30 minuti, limiti estesi anche ai residenti e ai titolari di attività commerciali. Proprio questi ultimi temono di subire i disagi maggiori, nonostante il cantiere proceda zona per zona al fine di non creare un blocco totale della circolazione lungo l’intera area della Piazza. La chiusura al traffico e le modifiche alla regolare viabilità, secondo lo schema predisposto, dureranno tuttavia almeno sino a fine dicembre. Entro Natale, come dichiara il sindaco Nino Campo, è previsto un ritorno alla normale circolazione stradale.
L’intervento di riqualificazione, avviato nello scorso settembre, è stato finanziato con i fondi Fas assegnati dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per un importo totale di un milione e 775 mila euro. Somma che, sottratta la percentuale di ribasso sulla base d’asta (oltre il 43%), si è ridotta a 721.379,22 euro per la copertura dei lavori, effettuati dalla ditta Recoop srl di Torrenova. L’obiettivo è ridare splendore al “salotto buono” della città, secondo l’ottocentesca struttura originaria, trasformata e deturpata nel corso del tempo. Oltre alla cura degli elementi d’arredo – panchine, ringhiere, lampioni –, sarà ridotto il numero degli alberi per valorizzare la visione prospettica delle due chiese che si affacciano sulla piazza. Sul piano urbanistico, la novità più significativa riguarda la struttura stradale che sarà su un unico piano, anche per garantire l’abbattimento delle barriere architettoniche. La fine dei lavori è prevista entro 12 mesi dall’inizio del cantiere, ma il sindaco fa sapere che i tempi potrebbero essere più brevi e che già all’inizio dell’estate la piazza potrebbe essere riconsegnata alla comunità.
Sul piano di una migliore fruizione della piazza, l’amministrazione comunale ha già installato il sistema di connessione ad internet a banda larga (wi-fi zone), che, insieme all’apertura dell’ufficio turistico – prevista anche nei week end – nell’ex Casa del Mutilato, è finalizzata principalmente ad offrire un servizio aggiuntivo ai visitatori. Aperto invece il dibattito su una eventuale chiusura al traffico.

Proiezione virtuale della Piazza ristrutturata (immagine di Angelo Letizia)

giovedì 10 novembre 2011

Pari opportunità come giustizia sociale. Le proposte in un convegno

Da sinistra: Cocchiara, Crisafulli, Campo, Merulla, Trifilò, Tarantino

Pari opportunità: un’esigenza quanto mai attuale, che chiama in causa non solo la condizione femminile, ma anche il mondo dei giovani, le realtà dei diversamente abili, l’integrazione degli stranieri. Di questi temi, oltre lo stereotipo di una stucchevole contrapposizione uomo-donna e in direzione, piuttosto, della costruzione di una giustizia sociale che offra pari opportunità di accesso ai diritti, si è discusso nel corso di un convegno organizzato dall’amministrazione comunale nella sala conferenze del Palazzo di bio-architettura.
A dare il titolo all’incontro, patrocinato dalla Provincia, dalla Regione e dall’Università di Messina, una pubblicazione della prof. Antonella Cocchiara, docente presso la facoltà di scienze politiche, che, proprio a partire dalla domanda “Pari Opportunità...per Istituzioni d’altro genere?”, ha inaugurato la serie di interventi in programma. Ad introdurre ciascuna relazione, un documentario video realizzato con la collaborazione dei giovani del gruppo “Radici Nostre”, frutto del progetto Anci “I confini del mare, gli orizzonti della terra”, di cui Santa Lucia del Mela è partner.
L’assessore alle Pari Opportunità Giusy Merulla e il sindaco Nino Campo hanno delineato il percorso compiuto ad oggi in materia, sin dal primo seminario dedicato alle “Pari Opportunità come Politiche di Sviluppo”, nel marzo 2009, e proseguito con l’istituzione del Comitato Pari Opportunità (CPO), l’adozione del Piano Triennale delle Azioni Positive e, infine, la conversione del CPO nel Comitato Unico di Garanzia (CUG) nello scorso ottobre, alla luce della più recente evoluzione normativa in materia. L’impegno delle istituzioni, nella funzione di guida alle comunità locali verso una maggiore consapevolezza del significato globale delle pari opportunità, è stato sottolineato dalla dott.ssa Mariella Crisafulli, che ha presentato il proprio ruolo di “Consigliera provinciale di Parità” e ricordato la sottoscrizione, a giugno di quest’anno presso il Salone degli Specchi della Provincia, della “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro”, cui ha aderito anche il Comune luciese.
A seguire, l’intervento del dott. Giuseppe Trifilò, esperto in gestione delle risorse umane, che si è soffermato sugli aspetti relativi alle pari opportunità nel mercato del lavoro. Infine, la relazione della dott.ssa Annamaria Tarantino, vicepresidente della Commissione provinciale per le Pari Opportunità, con cui l’amministrazione comunale ha intrapreso da tempo una proficua collaborazione.

mercoledì 9 novembre 2011

Da Milazzo al Milan. L'impegno per lo sport della scuola calcio "Vincenzo Patti"

Piccoli rossoneri crescono: sono quattro i giovani talenti della scuola calcio mamertina “Vincenzo Patti” convocati per l’edizione 2011 del “Milan Junior Camp Day”. L’evento, che si è svolto sabato, ha coinvolto 300 calciatori in erba provenienti da diverse parti del mondo. Un “gol” importante per la “Vincenzo Patti”, affiliata al Milan, che ha partecipato con grande entusiasmo a questo appuntamento internazionale.
Unendo come sempre impegno, divertimento e passione per il pallone, la scuola calcio di Milazzo, capitanata dall’allenatore Alessandro Camattari, è stata presente a Milano per il secondo anno consecutivo.
Tra i selezionati c’è infatti Mario Cambria, 10 anni, proveniente dall’esperienza del Camp di Gubbio e ospite del torneo rossonero anche nella passata edizione. Hanno completato il quartetto Jacopo Camattari, Alessandro Todaro e Luca Scarmato, tutti 10 anni, selezionati durante le settimane estive di Camp a Milazzo (nella foto a destra).
Tra i più grandi, convocato dalla scuola mamertina anche Antonio Parasole, classe 98, forte difensore della “Vincenzo Patti” (nella foto a sinistra).
All’appello, inoltre, altri due ragazzi siciliani selezionati durante il Camp di Milazzo e provenienti dalle provincie di Catania e Trapani. «I ragazzi selezionati si sono confrontati nei tornei amichevoli “Intesa San Paolo”, riservato ai nati negli anni 97/98, e “Milan Junior Camp Day”, per i più piccoli, classe 2001/2002 – spiega Camattari –. Siamo orgogliosi di aver partecipato a questa grande manifestazione sportiva, con la soddisfazione di arrivare in semifinale, che ha consentito ai nostri giovani atleti di mettersi alla prova in un contesto internazionale, sentendosi vicini alla propria squadra del cuore».
I tornei si sono disputati presso il centro sportivo “Vismara”, sede del settore giovanile rossonero. Inoltre, i ragazzi sono stati ospiti a San Siro per assistere dalla tribuna alla partita Milan-Catania.
Un’esperienza di crescita per gli allievi della scuola calcio, ma anche un’opportunità per mettere in mostra il proprio talento: «Partecipare al Milan Junior Camp significa avere a disposizione una grande palestra, per imparare e per farsi notare – osserva il tecnico –, sognando, magari, di indossare un giorno la maglia rossonera».

martedì 8 novembre 2011

Compleanni record. Cento candeline per Laura Salvadore Motta


Cento anni festeggiati a suon di fuochi d’artificio, con un brindisi a base di spumante e la compagnia di tanti amici e conoscenti. Protagonista del compleanno record, la signora Laura Salvadore, che ha spento le candeline sulla sua grande torta custodendo nel cuore i ricordi di una vita intensa. Tra questi, i giorni dell’infanzia, trascorsi nel benessere e nella serenità familiare. La memoria dei bombardamenti, che, durante la seconda guerra mondiale, le hanno distrutto la casa, a Messina. Gli anni felici del matrimonio, passati in parte a Milano, poi il ritorno a Santa Lucia del Mela. Ma, soprattutto, il dolore di una tragedia familiare, risalente a quarant’anni fa: la scomparsa, nel giro di pochi mesi, del marito, Pasquale Motta, dell’amato figlio Pippo, stroncato da un male incurabile, e del fratello. L’orgogliosa solitudine in cui la signora Laura si è rinchiusa da allora è stata alleviata, negli anni, dalla vicinanza di quanti si sono presi cura di lei, visitandola e assistendola tra le mura di casa, da cui usciva solo raramente – per fare la spesa o per comprare il cibo ai suoi gattini –. Quella casa che, per l’occasione speciale di un secolo di vita, si è riempita degli amici accorsi per gli auguri.
(nella foto da sinistra: il consigliere Carmelo Bella, il sindaco Nino Campo, Laura Salvadore, Gioacchino Sciotto, gli assessori Santo Pandolfo e Angelo Letizia)

lunedì 7 novembre 2011

Cappuccini, in mostra le tele restaurate. Il "giallo" della mano

Sono quattro le opere dell’immenso patrimonio artistico luciese selezionate per la mostra “Santi medici e taumaturghi”, allestita sino al 15 gennaio al Monte di Pietà di Messina per i 50 anni della casa di cura “Villa Salus” a cura di Giampaolo Chillè, Stefania Lanuzza e Grazia Musolino. Si tratta di tele settecentesche custodite nell’ex convento dei Cappuccini, restaurate per l’occasione e collocate, insieme ad altri dipinti, sculture, oggetti di arte decorativa e materiali etnoantropologici provenienti da tutta la Sicilia, come testimonianza artistica della devozione tributata nei secoli ai santi guaritori del mondo cristiano.
Le quattro tele sono attribuite a Fra’ Felice da Sambuca, pittore cappuccino attivo in Sicilia e specialmente a Santa Lucia del Mela. Uno studio realizzato da Luigi Giacobbe, che ne ha promosso il restauro, rileva che vi sono raffigurati «personaggi di varia estrazione sociale, afflitti da qualche sventura o menomati nel fisico, nell’atto di chiedere la grazia per una pronta guarigione o invocare il rimedio ad un evento funesto». Con un effetto di “quadro nel quadro”, vi compaiono anche i santi cappuccini pregati per l’intercessione, ai quali ciascun “ex voto” è dedicato. Il restauro, a cura di Luciano Buemi Pensabene, ha salvato le tele dalle ingiurie del tempo, riportando alla luce i colori originari e recuperando la superficie pittorica, in taluni punti danneggiata.
Alla mostra messinese, esito di un felice connubio tra il privato – la famiglia Barresi, sponsor dell’evento – e un’istituzione pubblica – la Provincia di Messina –, spetta pertanto il merito di «puntare di nuovo l’attenzione verso quel patrimonio artistico siciliano che continua a vivere nell’ombra e che merita di essere riportato alla luce», come afferma il suo ideatore e organizzatore, Saverio Pugliatti. Relativamente alle tele luciesi, sotto i riflettori si trovano per la prima volta non solo quattro opere poco conosciute, nonostante il valore artistico, storico e culturale, ma anche il luogo da dove provengono: il complesso dei Cappuccini (1610), che custodisce preziose opere disseminate tra la chiesa, il convento e la cripta e rappresenta un autentico tesoro in attesa di essere riscoperto e riportato all’antico splendore.
Oltre all’interesse artistico, esiste una precisa indicazione storico-antropologica che ne certifica l’importanza nelle vicende siciliane, proprio per la storia stessa dell’ordine cappuccino e per la funzione che i conventi svolgevano nei luoghi dove venivano edificati. I frati cappuccini, sino alla soppressione civile dell’ordine, nel 1866, trovarono infatti, nel comprensorio, una sede privilegiata nel territorio prelatizio di Santa Lucia del Mela, dove risiedevano dedicandosi alla preghiera, all’attività pastorale e all’assistenza dei malati – specialmente nell’antico ospedale annesso alla chiesa di S. Michele Arcangelo, di cui non restano oggi che poche tracce –. Dalla valle del Mela e dai centri vicini il popolo e i nobili vi facevano riferimento, e a questi ultimi spettava il privilegio di affidarsi alle cure dei cappuccini, esperti nelle tecniche di mummificazione dei corpi, al momento della morte.
Quello che resta dei rituali di imbalsamazione e conservazione dei defunti è visibile nella cripta sottostante alla chiesa, dove si trovano ancora le nicchie nelle quali erano depositati i corpi e un altare con un dipinto. Ma, soprattutto, non sfugge ad un occhio attento un curioso particolare: tra le ossa rimaste, si nota una mano deformata dalla malattia che sembra identica a quella riprodotta nella terza delle quattro tele. Verosimilmente, potrebbe trattarsi proprio del corpo del notabile in marsina rossa che invoca la guarigione. Tuttavia, in attesa di studi che ne verifichino l’identità, non resta che affidarsi alla suggestione dell’ipotesi. «La mostra, prendendo spunto da una originale intuizione, fonda un quadro tematico affascinante e denso di spunti critici per i visitatori, e soprattutto per studiosi ed esperti», commenta Saverio Pugliatti, che ha proposto una composizione in sequenza delle quattro tele luciesi.
L’auspicio è che da qui si possa partire per riportare nella giusta centralità l’arte e la cultura che hanno fatto splendere la storia della Sicilia e, per ciò che riguarda Santa Lucia del Mela, appartengono alle radici stesse delle sue vicende, dominate dalla figura di Federico II che vi istituì, nel 1206, il privilegio raro della “Prelatura Nullius Diocesis”.