giovedì 22 ottobre 2009

"Festival del vino Mamertino Doc e dei prodotti di qualità", domenica la seconda edizione

Ha origini antichissime ed è noto come vino dell’imperatore Giulio Cesare: il “Mamertino” Doc torna ad essere protagonista, insieme ai prodotti di qualità, del Festival in programma domenica 25, per il secondo anno consecutivo, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e dall’assessorato regionale agricoltura e foreste, in collaborazione con l’associazione “Strada e Rotte del Vino” della Provincia di Messina.
L’obiettivo è promuovere e valorizzare il patrimonio enogastronomico e, nel contempo, quello storico-architettonico, con visite guidate in programma nel corso della mattina. A seguire, la visita alle cantine e la possibilità di assaggiare menù tipici e vino Mamertino DOC presso le strutture ristorative convenzionate. Nel pomeriggio, dopo l’apertura della manifestazione, prevista per le ore 17.30, presso gli stand il pubblico potrà degustare i tre vini DOC della Provincia (Mamertino, Faro e Malvasia delle Lipari) in abbinamento ai prodotti tipici del territorio provinciale.
Protagonisti della giornata anche i più piccoli, con la mostra-concorso "La Vendemmia del Baby artista": disegni, poesie, storie, foto di ieri e di oggi sulla vendemmia e sul vino, realizzati dagli alunni dell'Istituto comprensivo luciese, saranno esposti e premiati.
Per chi vuole saperne di più sui vini, nel corso della serata, allietata dall'intrattenimento musicale del gruppo folk "Il Girasole", il pubblico avrà anche la possibilità, prenotando presso lo stand dell’Associazione Strada del Vino, di partecipare alla degustazione guidata presso il Chiostro del Convento del Sacro Cuore, dove si concluderà la manifestazione.

mercoledì 21 ottobre 2009

Mario Manna è il nuovo capogruppo di minoranza

L'annuncio ufficiale è avvenuto nel corso del consiglio comunale di ieri. Dopo le dimissioni presentate da Santo Marcaione, il ruolo di capogruppo di minoranza è stato assunto da Mario Manna, scelto, ha detto Carmelo Bella, non in quanto consigliere anziano ma per una decisione condivisa dal gruppo.
Nel corso della seduta i consiglieri di minoranza hanno chiesto al sindaco Nino Campo chiarimenti in merito alla attuale situazione che si è creata in giunta dopo le dimissioni di Franco Interisano. La lettera aperta apparsa sui muri, ha detto Pietro Cannuni, indica chiaramente che, a distanza di un anno e mezzo, ci sono problemi interni all'amministrazione; Cannuni, insieme a Maimone, ha chiesto inoltre delucidazioni in merito al rimpasto annunciato dal sindaco. Campo ha precisato che al momento non ci sarà nessun nuovo ingresso nella giunta e che il rimpasto non riguarda l'azzeramento degli assessori ma la ridistribuzione delle deleghe.

"Peloritani Terre dei Miti e della Bellezza", approvata in consiglio l'adesione al costituendo GAL

Sono stati discussi dai consiglieri, riunitisi ieri, i punti relativi alla partecipazione del Comune di Santa Lucia del Mela al costituendo GAL “Peloritani Terre dei Miti e della Bellezza", riferito al Bando per la selezione dei gruppi di azione locale ( GAL ) e dei piani di sviluppo locale ( PSL ) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 25 del 29.05.2009. Il protocollo, sottoscritto da quarantasei comuni, è stato illustrato dal sindaco Nino Campo, il quale ha sottolineato che le esigenze del territorio riguardano principalmente lo sviluppo di misure atte ad un rilancio produttivo, promozionale e di basso impatto ambientale della rete artigianale, rurale e turistica, valorizzando il patrimonio immateriale fatto degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari.
Il GAL comprende infatti un territorio che possiede delle specifiche peculiarità, caratterizzato per due terzi da aree rurali con problemi complessivi di sviluppo, con bassissima densità abitativa, elevato indice di vecchiaia, diffusi fenomeni di spopolamento e di abbandono e insufficiente considerazione identitaria. Sui problemi che affliggono il nostro paese è intervenuto il consigliere di minoranza Tonino Maimone, il quale ha auspicato che l'adesione al GAL possa avere delle ricadute anche sul piano occupazionale. Il consigliere Cannuni ha invitato invece a gestire con attenzione il capitolo spese, per evitare gli sprechi e le uscite ingiustificate.
La bagarre si è aperta su un unico punto all'ordine del giorno, riguardante la famigerata vicenda "Casa per tutti". I consiglieri di minoranza hanno a ragione contestato il fatto che la maggioranza abbia proposto un emendamento alla delibera, già rinviata, nel corso della seduta, giudicando l'atto come una grave mancanza di rispetto e accusando il Presidente di adoperare "due pesi e due misure". Dopo dieci minuti di sospensione, si è scelto il rinvio del punto entro i prossimi otto giorni.

martedì 20 ottobre 2009

La protezione civile comunale nei luoghi del nubifragio. Quali emergenze per il nostro territorio.


Queste sono le immagini che durante le ultime settimane abbiamo imparato a conoscere. Paura, distruzione, morte. Si è parlato di tragedia annunciata e si è puntato il dito contro l'abusivismo edilizio. Si è aperto un baratro di polemiche. Morti di serie b. Emergenza sicurezza. Il triste balletto dei talk show televisivi e la macabra spettacolarizzazione del dolore. Molto vicino a noi, la fine di qualcosa.
Una volta all'università ho studiato i criteri di notiziabilità di un fatto. Uno di questi è la prossimità: quanto più un evento si verifica vicino, tanto più colpisce, interessa. Leggeremo con più attenzione di un furto nel nostro quartiere piuttosto che della strage di un intero villaggio africano. E' una debolezza del cuore umano. Sulla quale si innesta la logica dei mass media: è lo spazio che fa la notizia, la posizione sul giornale, il modo in cui è raccontata. Perchè i fatti sono oggettivi. E le opinioni rimangono fuori dai confini dell'articolo. Ma le parole scelte per raccontare, anche seguendo la regola dell'imparzialità, vengono dalla testa e dal cuore di chi scrive e passano fatalmente dal filtro della sua personalità, della sua formazione, delle sue idee, della sua storia personale. Ormai lo insegnano anche nelle scuole di giornalismo: l'obiettività non esiste. Però è un fine a cui tendere. E anche un mezzo. E io non sono sicura della buona fede con cui è stata gestita mediaticamente la tragedia di Giampilieri e Scaletta Zanclea. Cosa sia passato nel cuore e nella testa di chi questi luoghi non saprebbe neppure indicarli sulla cartina geografica. Ma parlando di dolore si rischia sempre di essere retorici. Ed io non voglio parlare di indignazione, amarezza. Della quotidianità che non c'è più. Delle piccole storie inghiottite nell'eternità della storia che passa sui libri di scuola. Parliamo invece di solidarietà vera, reale, dell'impegno, del sacrificio e delle mani nude che scavano nel fango. Non della solidarietà tiepida dei conti corrente, nè di quella untuosa dei sedicenti vip negli illuminati studi televisivi. Parliamo di chi a Giampilieri e a Scaletta Zanclea, o almeno quel che resta, (solo per citare i due centri più colpiti, ma purtroppo la lista delle zone disagiate è assai più lunga) c'è stato. Delle associazioni, dei volontari, dei cittadini. Della protezione civile, che chissà come finisce sempre per essere rissucchiata nel vortice delle polemiche inutili da salotto televisivo. Credo che oltre ogni considerazione siano le immagini a parlare. Queste sono state scattate dal gruppo comunale di volontari di protezione civile di Santa Lucia del Mela. Che c'era. Tutti i giorni, anche quando i riflettori si spengono e la scaletta dei telegiornali non comprende più i servizi da Messina. "Abbiamo dato in nostro piccolo contributo alla macchina dei soccorsi e debbo dire che l'esperienza è stata toccante. Nel corso della nostra attività di scavo con "piccone e badile" abbiamo anche assistito al ritrovamento di uno degli ultimi dispersi, chiaramente già deceduto". Questa è la testimonianza di Angelo Letizia, coordinatore della protezione civile del nostro paese. Che lancia un appello: "L'acquisto delle attrezzature fatto dall'amministrazione comunale ci ha consentito di operare immediatamente. La tragedia dell'Abruzzo e questa ultima ci insegnano che non è possibile perdere tempo e che è urgente procedere alla redazione dei piani comunali di protezione civile, individuare e attrezzare aree di emergenza, informare i cittadini sui rischi al fine di ridurre al minimo le possibili vittime. Auspico che l'amministrazione prenda coscienza che bisogna portare avanti una seria programmazione in materia di protezione civile anche con l'investimento di maggiori risorse".

lunedì 19 ottobre 2009

Vendita dei beni patrimoniali del Comune: al via l'asta pubblica

E' un anonimo avviso affisso sui muri cittadini ma lascia intravedere, oltre la facciata burocratica, uno squarcio che lacera una spessa e quanto mai nebbiosa cortina. La cortina ha un nome, che si chiama attesa, che dura da generazioni, che si scontra impotente contro i paradossi e gli abusi della politica e della giustizia. O meglio, di una certa politica e di una certa giustizia. Quella che non ha ancora chiarito come sia stato possibile trascinare per decenni una vicenda, gestita nel peggiore dei modi, che pende come una spada di Damocle sulle casse comunali ma che, soprattutto, si fa impunemente beffe di decine di cittadini illegittimamente espropriati della propria terra. Alcuni dei quali, tanto è vecchia la vicenda, morti. E, si badi bene, il concetto di terra non si comprende se non lo si riferisce a quella società di un tempo neppure troppo lontano in cui il principale sostentamento economico deriva dall'agricoltura, in cui l'evoluzione sociale non ha ancora sostituito ai vecchi parametri produttivi nuove attività artigianali, industriali, imprenditoriali. Un sistema che genera una precisa condizione culturale, in cui la terra, ereditata e tramandata da padre in figlio, possiede un valore affettivo e antropologico.
E' l'ennesima puntata della soap “Casa per tutti”. Nuove pedine si muovono sull'intricato scacchiere amministrativo e giudiziario su cui si gioca da più di vent'anni una difficile partita, il cui epilogo appare ancora lontano. L'esecuzione immobiliare con cui il Comune spera di racimolare una parte delle somme dovute, come previsto dal Tar di Catania, ai proprietari, e agli eredi, dei terreni illegittimamente occupati ed espropriati, è tra le ultime novità. Il superdebito, che supera i due milioni e mezzo di euro, è stato innumerevoli volte evitato, rinviato, discusso in consiglio comunale, trasmesso come un virus pernicioso da un'amministrazione all'altra, ingrossandosi lentamente ma inesorabilmente e minacciando il gracile bilancio comunale.
L'asta pubblica per l'alienazione dei beni immobili è stata bandita - finalmente - a distanza di quasi due anni dall'approvazione del regolamento comunale che la disciplina. Ecco l'elenco dei beni in vendita: Fabbricato in Via Garibaldi, €. 80.000,00; Centro Diurno Anziani in C/da San Cataldo, €. 600.000,00; Ex Scuola Elementare in C/da Ginestra, €. 60.000,00; Ex Scuole Elementari in C/da Santa Maria, €. 85.000,00; Ex Scuole Elementari in C/da Misericordia, €. 85.000,00; Ex Scuole Elementari in C/da San Giovanni, €. 25.000,00; Lotto Rizza, €. 535.868,20; Lotto Pulario di Mezzo, €. 252.666,49; Lotto Tigli o Mandrazze, €. 350.081,26; Lotto Ginestra di Sopra, €. 188.083,37; Lotto Scifo, €. 126.296,11; Lotto Pulario di S. o Favata, € 102.620,02; Lotto Ginestra di Sotto in C/da Ginestra. €. 74.057,66.

Nasce la squadra di calcio a 5, ed è già polemica

Novità nel settore calcistico del paese con la nascita della “A.S.D. Santa Lucia del Mela”, società di calcio a 5 che debutta quest’anno in serie D. Nel ruolo di Presidente c’è Salvatore Zullo, il quale ritorna, dopo una breve pausa, al calcio giocato dopo aver rivestito lo stesso ruolo nella “Promende calcio”. Il gruppo dei soci fondatori è costituito da Antonio Claudio Otello Calderone, Antonio Franco Cambria, Pietro Cannuni, Giovanbattista Freni, Salvatore Genevose, Benedetto Granata, Sebastiano Lipari, Mario Manna, Antonino Pagano e Salvatore Zullo. La vice presidenza è stata affidata a Mario Manna e Giovanbattista Freni, mentre alla guida della squadra c‘è Salvatore Genovese, che vanta una lunga esperienza di calciatore in vari campionati dilettantistici. Per tutti la costituzione del gruppo societario rappresenta una scommessa: “Ci avviciniamo a questa nuova esperienza con la consapevolezza di dover lavorare duro, visto il settore nuovo per molti di noi, ma con la certezza di avere un gruppo forte e motivato”, dichiara il Presidente Zullo. “Sicuramente sarà una stagione di rodaggio ma non nascondiamo che è nostra intenzione fare del nostro meglio, spinti dal desiderio di dare il nostro contributo alla crescita del paese. Siamo sicuri che la cittadinanza si accosterà con entusiasmo a questa nuova disciplina e speriamo, anzi siamo convinti, che l’amministrazione comunale porrà in essere tutte le iniziative per fare in modo che Santa Lucia del Mela possa godere a pieno di questo sport”. Eppure, non mancano le polemiche: pomo della discordia è la palestra comunale, dove la neonata squadra di Zullo si allena e si appresta ad iniziare il campionato - la partita in programma ieri è saltata a causa del maltempo che ha impedito alla squadra avversaria, proveniente da Vulcano, di imbarcarsi per raggiungere il paese. Da una parte si schiera chi dice che la palestra, fresca di inaugurazione, rischia di essere pesantemente danneggiata da uno sport che appare inadatto ad essere esercitato all’interno di essa; dall’altra parte, si replica che la palestra è un bene della cittadinanza, e come tale deve essere fruito anche da chi vuole praticare altri sport che non siano necessariamente la pallavolo. Fino a questo momento, infatti, la palestra comunale, nell’immaginario comune e nella pratica, anche per la coincidenza dell’inaugurazione della struttura, è stata legata al ritorno in C del volley femminile, che inizierà a metà novembre il proprio campionato.
La partita è aperta...

Difensore civico, chi l'ha visto?

Forse non tutti sanno che lo statuto del nostro Comune prevede l'obbligatorietà della nomina del “difensore civico”, una figura istituzionale autonoma e indipendente da qualsiasi altra autorità, con il compito principale di tutelare i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, nel caso in cui si verifichino ritardi, disfunzioni, irregolarità. A rendere operativa tale figura, per la prima volta nella storia di questo comune, è stata l’amministrazione Pandolfo, nel 2004. A seguito del bando diffuso dall’amministrazione, il mandato di difensore civico è stato affidato al sig. Paolo Cigala - l’unico, peraltro, ad essersi candidato -, il quale ha ricoperto tale funzione, a titolo gratuito, sino al 25 maggio dello scorso anno. Un’esperienza che si è rivelata piuttosto travagliata, per le incomprensioni sorte con gli amministratori e, talvolta, anche con i cittadini, a causa della confusione che circonda la figura del difensore civico, al quale non spetta, per esempio, risolvere le controversie private o annullare atti amministrativi, ma intervenire a tutela dei cittadini che si ritengano vittime di ingiustizie, scorrettezze, lentezze, per assicurare l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione. In particolare il difensore civico tutela precisi diritti attribuiti ai cittadini dalle leggi sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi, garantendo che il sistema dei rapporti tra cittadino ed amministrazione pubblica, prima improntato alla segretezza, sia basato sulla trasparenza, sulla comunicazione delle informazioni, su correttezza e massima disponibilità verso il cittadino, al cui servizio l'ente pubblico deve porsi. Una funzione, insomma, fondamentale - chi non si è mai trovato a fare i conti con le pastoie burocratiche o con impiegati incompetenti e sgarbati? - che però, in questo momento, risulta scoperta. È lo stesso Paolo Cigala a segnalare che, dopo la scadenza, il mandato di difensore civico “non è mai più stato rinnovato, né da parte dell'amministrazione uscente, né da quella che è subentrata, né al sottoscritto, né ad alcuna altra persona”. Il risultato è che a tutt’oggi l'ufficio del difensore civico è privo del titolare. “La situazione l'ho già fatta presente, a tanti e più volte; un anno fa, durante una riunione, al Sindaco attuale, dopo un po’ a diversi amministratori: al consigliere Carmelo Bella, al consigliere Pietro Amalfi, all'attuale Presidente del Consiglio; anche il maestro Santino Brunetta si è fatto promotore, per il fine desiderato, presso alcuni amministratori, ma senza alcun positivo risultato” afferma l’ormai ex difensore civico. “Ho anche inviato al sindaco una missiva per manifestargli la mia disponibilità a svolgere un altro mandato, ancora a titolo gratuito, ma non ho ancora ricevuto alcuna risposta”. D’altra parte, secondo l’attuale regolamento, la carica di difensore civico non potrebbe essere ricoperta per la seconda volta da Paolo Cigala, il quale potrebbe ottenere una riconferma solo se il regolamento venisse modificato; occorrerebbe a questo punto procedere con un nuovo bando, sperando che qualcuno, in possesso delle competenze necessarie, sia disposto ad esercitare questo delicato ruolo. Il sindaco Nino Campo, dal canto suo, afferma la volontà dell’amministrazione di dotarsi della figura del difensore civico, organo di controllo e imparzialità.