lunedì 21 settembre 2009

Scuola: strutture e servizi, ecco le novità

L’anno scolastico appena iniziato si preannuncia carico di cambiamenti, alla luce della riforma e dell’autonomia della scuola, e riserva delle novità sul piano delle strutture nelle quali si articola l’istituto comprensivo luciese, diretto dalla Prof. Maria Trifiletti. Venerdì infatti non è suonata la campanella nel plesso Cappuccini, dove la scuola elementare è stata chiusa dopo una lenta agonia a causa del numero esiguo di iscritti, costretti già lo scorso anno a formare due “multiclassi“, con tutti i disagi didattici legati all’anomala situazione di compresenza negli stessi corsi di alunni di età, esigenze e programmi di studio diversi. Gli otto bambini che frequentavano la scuola sono stati inseriti nelle rispettive classi di appartenenza presso il plesso XXV Aprile, mentre la sezione materna ospitata nel plesso Cappuccini è stata trasferita nei locali dell’asilo nido comunale. Regolare ripresa delle lezioni venerdì anche per i ragazzi della scuola media “Pasquale Galluppi” di via Stefano Cattafi.
Il vero nodo dell’edilizia scolastica rimane ancora l’edificio di contrada Bruca, che neanche quest’anno è fruibile dalla popolazione scolastica: come testimoniano le foto da me già pubblicate su questo blog, si tratta di una struttura ampia e completa in ogni sua parte, non utilizzata eppure già pesantemente vandalizzata. Alle spalle una storia di lavori iniziati, bloccati, ostacolati, finita all'attenzione dei tribunali, sino alla situazione attuale in cui, come afferma l'assessore alla scuola Santo Vaccarino, l'amministrazione non può disporre della struttura perché manca - ancora - il collaudo statico dell'opera.
Sul piano dei servizi, tra le novità l’assessore Vaccarino segnala l’attivazione di un “semiconvitto educativo sperimentale”. Si tratta, spiega l’assessore, di “un centro di aggregazione, socializzazione e sostegno scolastico riservato ai ragazzi di elementari e medie, gestito d’intesa con il corpo docente, finalizzato ad ovviare ai problemi di dispersione scolastica e a favorire l‘integrazione dei bambini con disagio sociale attraverso progetti individualizzati”. Come l’anno scorso viene garantito il servizio di vigilanza presso scuola elementare e media, l’assistenza di base ai bambini della materna e il trasporto.

giovedì 17 settembre 2009

Si è dimesso l'assessore Franco Interisano

Confermando una decisione che maturava già da tempo si è dimesso l’assessore Franco Interisano, che abbandona l’amministrazione targata Nino Campo ad appena un anno e pochi mesi dalla vittoria elettorale. Lo ha fatto con una nota scritta in cui motiva il proprio gesto con “ragioni personali”, dietro le quali traspaiono però le ombre che hanno portato alla rottura definitiva con il gruppo. Rammarico è stato espresso da parte del sindaco Campo, il quale ha intanto annunciato una rimodulazione delle deleghe e delle scadenze sugli impegni del programma elettorale. Interisano, presente sulla scena politica luciese da un decennio, aveva ricoperto il ruolo di presidente del consiglio nel corso del primo mandato Pandolfo e di assessore nel successivo quinquennio. Nella giunta Campo gli erano state affidate le deleghe alla protezione civile, al turismo, alle attività produttive, alle attività cimiteriali. Ancora riserbo sul nome del successore.

Pronto il Parco urbano, domenica inaugurazione e rassegna equestre

Un appuntamento per gli appassionati di cavalcate equestri e un momento di festa non solo per i bambini ma anche per i più grandi: c’è attesa per la prima “Rassegna del Cavallo Indigeno Siciliano e Asino Ragusano” con sfilata equestre, che si terrà domenica in occasione dell’inaugurazione del Parco urbano luciese. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Messina e con la collaborazione dell’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia.
Il programma prevede una giornata all’insegna del rispetto per gli animali, l’ambiente e la natura che avrà inizio in mattinata con l’arrivo degli equini presso il Parco urbano, sito in contrada S. Antonio - S. Caterina. Parteciperanno alla rassegna equini appartenenti alle razze Indigeno Siciliano, Asino Grigio Siciliano, Asino Ragusano e Asino Pantesco, che saranno valutati da una giuria istituita dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’ateneo peloritano. Nel pomeriggio, dopo il saluto delle autorità, avrà inizio la sfilata per le vie del paese di cavalli ed asini condotti da cavalieri in abiti tipici siciliani, suddivisi in quattro contrade contraddistinte dal rispettivo stendardo ed accompagnati da carretti siciliani e da musica tradizionale. La parata equestre si concluderà con l’inaugurazione del Parco urbano e l’assegnazione dei premi al 1° Cavallo Indigeno Siciliano, alla 1° Giumenta Indigena Siciliana, al 1° Asino Ragusano, alla 1° Asina Ragusana, al miglior puledro, al miglior castrone.
L’evento segna anche un momento atteso da anni dalla popolazione luciese, alla quale sarà finalmente consegnato il Parco urbano, un’area verde nel cuore della città che verrà presto attrezzata con giochi per bambini e che potrà essere utilizzata per l’organizzazione di eventi. Qui si concluderà la giornata con l’intrattenimento del gruppo musicale “Coppola Nera” di Santa Lucia del Mela e del gruppo folk “I Cariddi” di Messina.

venerdì 4 settembre 2009

Il Club Juventus ricorda Gaetano Scirea a vent'anni dalla morte

In occasione dei vent’anni dalla scomparsa di Gaetano Scirea, il campione di calcio tragicamente morto in un incidente stradale il 3 settembre 1989, anche il “Club Juventus” luciese a lui intitolato si è unito alle manifestazioni nazionali che lo hanno ricordato. “Abbiamo avanzato al consiglio comunale la richiesta di dedicare a Scirea una via, una piazza o un edificio come riconoscimento ai valori che il campione ha saputo portare nell'attività agonistica” ha detto Benedetto Merulla, presidente del club bianco nero fondato nel 1984 (nella foto insieme a Mariella Scirea). “La motivazione non è solo sportiva o legata alla fede calcistica dei fans del club luciese, ma oggi che lo sport si svende facilmente ad interessi che non sono solo l'agonismo e la valorizzazione delle capacità dei giovani, si vuole presentare Scirea come testimone di uno sport che deve ritrovare la sua naturale vocazione: la responsabilità e il senso della vera maturità sportiva”.
Il club juventino, fondato da Sergio Burrascano, recentemente scomparso, Carmelo Genovese e Giuseppe Mandanici, ricorda con affetto il suo campione anche attraverso la testimonianza della moglie, Mariella Scirea, vicina al gruppo luciese e ai fans di tutta Italia. Il Club Juventus “Gaetano Scirea”, che oggi conta una cinquantina di iscritti e numerosissimi sostenitori sparsi nella provincia, è stato dedicato al calciatore nel 1990.
“Vantiamo una presenza quasi costante al seguito della Juve e nelle grandi occasioni siamo sempre stati presenti” afferma Merulla. “Siamo promotori di una fede sportiva che non si scinde mai dall’aspetto sociale e di un modo sano e divertente di fare il tifo per la nostra squadra del cuore, che seguiamo in quasi tutte le trasferte”.

Polisportiva Santa Lucia del Mela, arriva il nuovo tecnico Venuto

Cambio di guardia alla guida della polisportiva Santa Lucia del Mela, che si appresta ad affrontare per il secondo anno consecutivo l’impegnativa sfida del campionato di C conquistato e mantenuto dopo dieci anni di assenza. Il timone della squadra passa all’allenatore Peppe Venuto, reduce dall’esperienza in serie B 2 con la polisportiva Barcellona ‘95. “La scelta di Venuto rientra in un progetto a lungo termine che scommette sulla valorizzazione dei giovani” dichiara il presidente Fortunato Di Salvatore. “La società si appresta ad affrontare questo nuovo campionato in C puntando all’obiettivo salvezza e si sta muovendo sul mercato per rinforzare l’organico in vista di prestazioni sempre più competitive. Le attività giovanili partiranno nella seconda settimana di settembre e coinvolgeranno un centinaio di bambini dai 6 anni in su. Coltivare il vivaio di giovani leve significa pensare al futuro della squadra e riveste un grande valore sociale. Per questo obiettivo, che caratterizza da sempre la nostra strategia, confidiamo anche quest’anno nel supporto dell’amministrazione comunale”. La prossima settimana il nuovo tecnico Venuto incontrerà la squadra per l’inizio della preparazione atletica in attesa della ripresa dell’attività agonistica.

mercoledì 2 settembre 2009

Oggi la ricorrenza di mons. Antonio Franco, il "Beato" del popolo in attesa del riconoscimento della Chiesa

Un processo lungo e dispendioso, in termini di energia e impegno profusi e in termini economici, sostenuti dalla comunità di devoti che aspettano il riconoscimento ufficiale da parte degli organi ecclesiastici di quelle "virtù eroiche" in cui da sempre confidano. Una fede incondizionata alimentata da secoli di preghiere, richieste di guarigione e testimonianze di episodi straordinari e dall'altra parte un'attenzione crescente intorno alla figura di mons. Antonio Franco che ha oltrepassato i confini della tradizione devozionale luciese per allargarsi ai comuni limitrofi, un tempo parte di quella "Prelatura Nullius" che comprendeva, oltre a Santa Lucia del Mela, gli odierni Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò e San Filippo del Mela, dove sta crescendo il movimento di fedeli che invocano la "Beatificazione".
Un comitato luciese appositamente costituito, sotto l'instancabile guida di mons. Raffaele Insana, annuncia un nuovo passo in avanti della causa di Beatificazione così strenuamente sostenuta dai devoti. Il processo, in fase avanzata presso la sacra congregazione per le cause dei Santi in Vaticano, è stato arricchito con il riconoscimento di una guarigione miracolosa attribuita all’intercessione di mons. Franco, morto in odore di santità il 2 settembre 1626, il cui corpo incorrotto è custodito nella Basilica Cattedrale. La stampa definitiva della “Positio historica”, documento fondamentale per l’avanzamento della causa di Beatificazione, ha conseguito il parere positivo della Commissione degli storici ed è all’ordine del giorno della Commissione dei teologi. Ma la fede popolare attorno alla figura del “Servo di Dio” ha radici antichissime: sin da subito dopo la morte i devoti del tempo presero a chiamarlo “Beato”, battezzando i propri figli con il nome di “Antonio Franco”, utilizzando cioè, fatto più unico che raro, sia il nome che il cognome del prelato.
Mons. Franco, proveniente da una nobile famiglia napoletana, dopo aver ricevuto gli ordini sacri fu designato Cappellano Maggiore del Regno di Sicilia dal re spagnolo Filippo III, ufficio al quale era connesso anche quello di abate e prelato ordinario della Prelatura Nullius di Santa Lucia del Mela. Qui fece il suo ingresso solenne il 18 maggio 1617, distinguendosi per la carità verso i poveri, gli infermi e i deboli oltre che per l‘intensa attività evangelizzatrice, frequentando le varie chiese sparse per il territorio della Prelatura. Grande penitente, portava il cilizio, catena oggi conservata nella Basilica Cattedrale che viene chiesta dagli ammalati gravi per invocare la guarigione.
Il programma di festeggiamenti, che culminano oggi, è stato aperto domenica da un pellegrinaggio penitenziale presso la contrada San Giuseppe, dove si trovava l’immagine della Madonna della Neve attualmente custodita nel Santuario del Castello. E dove una campagna di scavi archeologici potrebbe portare alla luce tracce antichissime.
Dopo due giornate dedicate alla preghiera e alla sofferenza, la commemorazione si conclude oggi con il giro votivo per le vie della città del complesso bandistico “Randisi”, offerto per voto fatto dai suoi componenti all’inizio del secolo scorso. Nel pomeriggio ci sarà la processione penitenziale e infine la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo mons. Calogero La Piana.