venerdì 20 marzo 2009

Borghi d'Italia, arriva il concorso

L’associazione "Borghi Autentici d’Italia", in collaborazione con l’associazione "Hombres" di Pereto e il comune di Santa Lucia del Mela, presenta il Premio Internazionale "Di Borgo in Borgo", diviso nelle sezioni fotografia, video, racconto, diario.
Il Premio, giunto alla terza edizione, è dedicato quest’anno al suggestivo tema "In un mondo pieno di imitazioni, noi desideriamo preservare le cose autentiche…". La partecipazione è riservata a tutti i cittadini che risiedono nei Borghi o che temporaneamente hanno visitato o alloggiato in uno dei Borghi Autentici d’Italia.
Ci si può iscrivere entro il 31 agosto 2009 mentre la scadenza per la consegna delle opere è fissata il 30 settembre 2009. La premiazione avverrà a dicembre 2009. Coloro che vogliono partecipare alle quattro sezioni del concorso possono ritirare il regolamento presso gli uffici comunali di Santa Lucia del Mela.

mercoledì 18 marzo 2009

Consiglio comunale, nuova bagarre

La difficoltà di dialogo tra maggioranza e opposizione è emersa ancora una volta nel corso dell’ultimo consiglio comunale, che si è concluso con l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza a metà della seduta. Il clima è apparso teso sin dall’apertura dei lavori, slittati di oltre un’ora, durante la quale il capogruppo di minoranza Santo Marcaione, a nome del gruppo “Un paese per vivere meglio” ha ribadito al presidente Francesco Rizzo una serie di richieste, già precedentemente avanzate, in merito ai tempi e alle procedure di convocazione, al fine di poter svolgere al meglio l’esercizio delle funzioni di consigliere comunale e poter dare il proprio contributo. È stato riconosciuto all’unanimità un debito fuori bilancio e approvata, con i soli voti della maggioranza, la programmazione annuale delle collaborazioni esterne delle consulenze e degli incarichi. Dopo aver proposto, e ottenuto all’unanimità, il rinvio del punto riguardante il condono dell’Ici sugli immobili per i quali sussistono situazioni non più coerenti con i classamenti catastali, la minoranza ha lasciato l’aula al momento della discussione sul piano delle alienazioni di beni immobili di proprietà comunale da classificare nel piano disponibile dell’ente. Il primo ad alzarsi è stato Maimone, che non ha voluto partecipare alla discussione, poi Marcaione, in seguito ad una accesa disputa con il presidente Rizzo, e infine tutti gli altri. La minoranza aveva chiesto di emendare l’ultima parte della proposta di delibera, non ritenuta pertinente, in cui si fa riferimento alla necessità di vendere il patrimonio immobiliare per dare attuazione alla sentenza della Corte d’Appello di Catania sulla vicenda della Cooperativa “Casa per Tutti”, che trascina con sé un debito di oltre due milioni e mezzo di euro. Il solo Cannuni è tornato in aula per votare l’adesione all’associazione “Borghi Autentici d’Italia” e per rivolgere due interpellanze al sindaco. Approvati con i voti della sola maggioranza il regolamento comunale per l’erogazione di contributi e la pratica sportiva, con l’abrogazione di norme precedenti, e l’integrazione al regolamento del gruppo comunale di protezione civile.

Cento anni, festa in casa di riposo

Grande festa nella casa di riposo “Canonico Luigi Calderonio” per i 100 anni della signora Carolina Forzano, che nell’istituto, dove vive da vent’anni, ha trovato una seconda famiglia che con affetto si prende cura di lei. Carolina adora cantare e vanta una salute di ferro, ma ha alle spalle una storia molto triste, segnata dalla lunga permanenza in un ospedale psichiatrico, dove i genitori la rinchiusero a soli 29 anni in seguito ad una delusione amorosa che le provocò una profonda depressione.
Per il suo centenario, il secondo che si festeggia dentro l’istituto, il presidente Mangano, la direttrice Tarallo, i dipendenti, il consiglio d’amministrazione e il gruppo dei volontari hanno pensato al banchetto, ad una grande torta, alle fiaccole e alla musica, grande passione di Carolina, che non ha mancato di ballare. L’amministrazione comunale l’ha festeggiata con una targa e fuochi d’artificio lunghi cento colpi.

giovedì 12 marzo 2009

Festa della Donna, non solo mimose

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, le operaie dell'industria tessile americana "Cotton" scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché, l'8 marzo, il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia. Questo triste accadimento ha dato il via, negli anni immediatamente successivi, ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. E oggi?


Sebbene il cammino verso la conquista della parità dei diritti, che non significa femminismo ma rispetto della specificità della condizione dell'essere donna, nell'ambito della società, della cultura, della famiglia e del lavoro, sia ancora lungo, la ricorrenza dell'8 marzo appare sempre meno come l'occasione per una riflessione profonda sui problemi che pesano ancora sulla condizione della donna, trasformata com'è in festa commerciale attesa con ansia da fiorai e ristoratori che ne traggono innegabile vantaggio. Ma anche dalla grande maggioranza delle donne che approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche e concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione" - le virgolette sono d'obbligo! -, che spesso può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, riproponendo per una volta i ruoli invertiti: quasi che per celebrare la festa della donna ci si debba comportare come gli uomini, trasformando, a parti invertite, appunto, il tirste clichè della donna-oggetto nell'altrettanto deprimente stereotipo dell'uomo-oggetto.

Non solo con il tempo il vero significato della festa della donna è andato perdendosi, ma le donne sembrano sempre più sprecare un'occasione che potrebbe servire invece a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle lotte per la conquista della parità e per la difesa dei diritti acquisiti, sulle ingiustizie, le violenze, le discriminazioni subite spesso in silenzio e nella più completa solitudine, sul coraggio, la fatica, la forza, la sensibilità con cui ogni giorno si affronta la vita. Un'occasizone che potrebbe servire alle donne stesse a prendere coscienza dei propri diritti e del proprio ruolo in una società che tende a costringere la donna a "maschilizzarsi" nei comportamenti per ricoprire ruoli di potere che prima le erano negati, a dover necessariamente scegliere tra il legittimo desiderio di famiglia e maternità e le altrettanto legittime aspirazioni professionali, ad essere la vittima indifesa di violenze e orrori fuori e dentro casa che la cronaca ci racconta a ritmi sempre più spaventosamente vertiginosi, a subire quotidianamente la mortificazione e l'umiliazione di vedersi trasformata dai mass media in oggetto per il piacere maschile: accendete la tv e crederete che vi basti avere un paio di tette rifatte per ottenere successo, corteggiare il deficiente di turno sul trono della De Filippi per diventare famose, zampettare sul bancone di Striscia per sposare un calciatore e aver trovato lo scopo delle vostre vite! E magari, guarda un po', a furia di esibire tette e culi e nascondere ben bene il cervello si apriranno magicamente anche le porte della Politica!



Il cammino è ancora lungo, dicevamo, e la riflessione sulle Pari Opportunità implica ripensare a fondo non solo il rapporto uomo-donna ma anche acquisire coscienza di sè stesse, alla luce magari della legislazione vigente e delle battaglie che storicamente le donne hanno dovuto sostenere per conquistare diritti fondamentali come il voto, diritti che oggi appaiono scontati ma che invece rappresentano il risultato raggiunto dopo anni, talvolta secoli, di rivendicazioni. E se, come dice un vecchi adagio, le donne devono fare ogni cosa due volte meglio di un uomo per essere considerate brave la metà, pari opportunità non significa riproposizione di schemi contrapposti uomo/donna o il risveglio di un femminismo di ritorno, bensì riflessione sui risultati raggiunti fin qui e sui passi ancora da compiere. A partire dalla necessità di acquisire tale consapevolezza, l'amministrazione comunale ha promosso, in occasione della festa della donna, l'interessantissimo convegno sul tema "Pari Opportunità come Politiche di Sviluppo", che ha ottenuto una grande, e attenta, partecipazione. Al tavolo dei relatori si sono succedute, coordinate dalla consigliera comunale, dr.ssa Giuseppina Merulla, la prof. Antonella Cocchiara, docente di storia delle istituzioni politiche, la dr.ssa Mariella Crisafulli, segretaria provinciale Cisl, l’avvocato Adele Martinez, vice sindaco del comune di Torregrotta, la prof. Maria Concetta Picciolo, docente di economia aziendale e presidente dell’associazione culturale “Il Risveglio” di Milazzo. Il convegno è stato organizzato nell'ambito dell'Assessorato alle Pari Opportunità guidato dal dr. Paolo Calderone, che rappresenta una innovazione al passo con i tempi - in linea con l'orientamento dell'Unione Europea e del governo nazionale - introdotta dal sindaco Nino Campo.


Alla riuscita della serata hanno contribuito non solo la qualità e l'estrema attualità degli interventi, ma anche le performances di frammenti di piecès teatrali dirette da Ercole Campanella nelle vesti di regista, che hanno divertito, commosso, emozionato il pubblico, ma soprattutto lo hanno fatto riflettere mettendolo davanti alla crudezza e alla brutalità del racconto di una violenza carnale - "Stupro" di Franca Rame, interpretato da Franca Rugolo -, alla tenerezza e alla forza della maternità incarnata dalla grande figura di "Filumena Marturano", straordinaria protagonista del teatro di Eduardo De Filippo, evocata da Monica Bonanno in due monologhi, e agli ironici e paradossali pensieri a voce alta di una giovane donna che sta per diventare madre - "Gli Spermatozoi" della giovane autrice Lucia Musto, monologo recitato da Veronica Ilacqua -.

Turismo religioso tra cultura, arte, fede e tradizioni


Puntare al turismo religioso come percorso di un'offerta turistica nella provincia di Messina. Amministratori locali, rappresentanti delle Pro Loco, operatori turistici ne hanno discusso nel corso di una tavola rotonda che si è tenuta a Forza D'Agrò in occasione della presentazione dei “Percorsi del Sacro”. Una iniziativa che ha raccolto consensi e disponibilità nei vari centri coinvolti: Santa Lucia del Mela, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Ficarra, Forza d’Agrò, Francavilla Sicilia, Frazzanò, Mandanici, San Marco d’Alunzio, San Salvatore di Fitalia potrebbero essere già alcune delle tappe che costituiscono meta di itinerari religiosi e culturali, nei quali operatori economici e Pro Loco hanno manifestato l'interesse ad avere un ruolo per lo sviluppo del progetto.
La tavola rotonda di Forza D'Agrò è stata organizzata nell'ambito di “Itinera Sicilia 2009”, una convention di due giorni interamente dedicata alla cultura del turismo religioso. "Un primo importante passo che potrebbe portare presto anche ad un Salone o ad una fiera del turismo religioso in Sicilia" afferma Michele La Rosa, giornalista ed ideatore dell’evento. La manifestazione è stata ospitata all’interno dell’ex Convento Agostiniano con il patrocinio della Provincia Regionale di Messina ed organizzata dall’associazione La Via Dei Greci.
"Abbiamo un patrimonio storico-architettonico importante e prezioso, anche e soprattutto nei piccoli centri, che va rivalutato anche attraverso una diversa cultura di ciò che possediamo nel nostro territorio" ha detto Mario D’Agostino, assessore provinciale alle politiche culturali. Sulla necessità di fare sistema e puntare ad una adeguata formazione, al fine di creare servizi efficienti e creare una offerta turistica integrativa, che può essere costituita anche dal ricco patrimonio architettonico religioso che caratterizza la Sicilia si è soffermato invece Franz Cannizzo, esperto di marketing territoriale e direttore di Nuova Impresa-ConfCommercio di Catania. E relativamente alla formazione di esperti, sono già pronti presso l'Università di Messina master specifici sul turismo religioso, come ha riferito la docente Fulvia Toscano.
Per Franco Interisano, assessore al Turismo del Comune di Santa Lucia del Mela, intervenuto alla tavola rotonda insieme alla dr.ssa Rosalba Gitto, ci sono tutti i presupposti per avviare l’iniziativa e puntare a questa forma di turismo in grado di far scoprire, tra fede e cultura, tanti piccoli comuni ricchi di storia e arte, come ha sottolineato anche Franco Squillaci, presidente del Consorzio Turistico Valle Alcantara, che ha ribadito la necessità di puntare anche a rivalutare e promuovere al meglio tutte quelle feste patronali e riti religiosi che ricchi di storia, folklore, tradizioni rappresentano un valore aggiunto al territorio e sono in grado di attrarre flussi di visitatori e turisti.
"Quando si parla di turismo religioso bisogna tener conto del fatto che siamo di fronte ad un fenomeno mondiale in continua crescita, che muove più di 300 milioni di persone l’anno, con un giro di affari di oltre 18 miliardi, di cui almeno 5 generati solo dall’Italia" ha detto Interisano. "E’ un settore in espansione che solo negli ultimi due anni ha fatto registrare nel nostro Paese un vero e proprio record, superando l’annata del Giubileo. Per comprendere le dimensioni del turismo religioso oggi, basti pensare che il salone fieristico internazionale BIT di Milano quest’anno gli ha dedicato una apposita sezione, e che a San Giovanni Rotondo, non a caso, è nata la Borsa Internazionale del Turismo Religioso e delle Aree Protette, promotrice della Fiera del Turismo Religioso. I dati del turismo religioso in Italia testimoniano il potenziale del bene religioso come risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio".
L’attenzione ai santuari e ai luoghi di culto costituisce una valida occasione di interesse per le opere d’arte in essi presenti e rappresenta anche la possibilità di conoscenza del territorio all’interno del quale essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità. È un tipo di turismo che muove i viaggiatori alla scoperta dei tanti santuari, monasteri, eremi e luoghi sacri disseminati nel nostro paese. Viaggiatori che non sono solo pellegrini e “turisti della fede”, spinti da motivazioni religiose, ma anche turisti interessati ad un genere di vacanza culturale, nei luoghi dell’arte e della storia. Il turismo religioso infatti ha come principale motivazione la visita nei luoghi religiosi constatando non solo l'essenza religiosa del luogo, ma anche la bellezza artistica e culturale.
Anzi, bisogna sfatare il pregiudizio che il turismo religioso sia rivolto ad un segmento di mercato dove la terza età impera, perché una voce particolare in questi movimenti è quella dei giovani, che sempre più leggono e si informano e scelgono, per le loro vacanze, di soggiornare in monasteri, eremi, case d´accoglienza e di visitare musei, santuari, conventi. Il turismo religioso diventa così una grande opportunità di crescita sociale ed economica per il territorio, un’opportunità che consente di valorizzare il patrimonio storico-artistico e le tradizioni del passato, ovvero l’immenso patrimonio immateriale di usanze, riti, cultura che costituisce l’anima più autentica di una comunità e una importante fonte di attrazione turistica durante tutto l’arco dell’anno, particolarmente nella nostra regione, ricca di luoghi sacri che sono al tempo stesso artisticamente e culturalmente significativi.

Nella foto, da sinistra: Michele La Rosa, Fulvia Toscano, Franz Cannizzo, Mario d’Agostino, Franco Interisano, Rosalba Gitto.

mercoledì 11 marzo 2009

Santa Lucia del Mela tra i "Borghi Autentici d'Italia"

Proporre un modello innovativo di offerta turistica, basato sulla valorizzazione del borgo e della sua comunità, che consenta una crescita economica e sociale sostenibile, migliorando e conservando le risorse allo scopo di lasciarle alle future generazioni. Con questo obiettivo il comune luciese entra a far parte dell’associazione “Borghi Autentici d’Italia”, che con il progetto “Comunità Ospitale” si rivolge ai piccoli comuni che, partendo dal patrimonio disponibile sul territorio, organizzano un sistema di ospitalità moderno e di qualità, ma attento al carattere identitario locale. Promotore dell’iniziativa, approvata in consiglio comunale, è l’assessore al Turismo Franco Interisano: “L’obiettivo è incentivare un modello turistico in cui cittadini, operatori economici e amministratori pubblici lavorino insieme per creare un programma di attività di partecipazione degli ospiti nella vita comunità, alla scoperta della cultura, delle tradizioni e degli stili di vita presenti sul territorio” spiega l’assessore. “La vacanza diventa così l’occasione per valorizzare il paese, attraverso la ristrutturazione del patrimonio edilizio tradizionale, effettuata con criteri di bio edilizia, creando una rete diffusa di residenze supportata da un Centro di Accoglienza Turistico. Si crea inoltre una rete di collaborazione tra gli operatori economici, che mettono insieme le risorse per offrire un servizio turistico di qualità, e si organizzano attività e manifestazioni per coinvolgere gli ospiti”. A tal fine è prevista la nascita del club “Forme e Sapori Autentici” fra i produttori, per consentire la scoperta e la vendita dei prodotti di qualità dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico non solo durante il periodo di soggiorno ma anche durante tutto l’arco dell’anno.

venerdì 6 marzo 2009

"Pari Opportunità", per la festa della Donna un convegno sulle politiche di sviluppo declinate al femminile

Promuovere il principio delle Pari Opportunità nell’ambito del nostro territorio, in linea con l’orientamento dell’Unione europea e del governo nazionale, guardando anche agli sforzi compiuti a livello regionale e provinciale, sebbene gli obiettivi da raggiungere siano ancora lontani. Con questo spirito, nell’imminenza della festa della donna, si terrà domani, sabato, alle 17.30, presso il palazzo socio-culturale, il primo convegno sul tema “Pari Opportunità come politiche di sviluppo”, patrocinato dalla Regione, dalla Provincia, dall’Università di Messina e dal sindacato Cisl di Messina. “L’iniziativa è stata voluta in particolare dall’assessorato alle Pari Opportunità, guidato dal dott. Paolo Calderone, che rappresenta una novità assoluta introdotta dall’attuale amministrazione” dice la dr.ssa Giuseppina Merulla, consigliera comunale, che coordinerà i lavori del convegno. “La mia recente partecipazione al corso Donne, Politica e Istituzioni, organizzato in quasi tutti gli atenei italiani, mi ha fatto scoprire che c’è una grande sensibilità attorno a questi temi, ma i passi da compiere sono ancora molti, specialmente se pensiamo alla percentuale delle donne che lavorano in Italia, percentuale che scende drasticamente nelle regioni meridionali”. Dalla storia di una legislazione fraintesa e disattesa fino all’imprenditoria femminile, interverranno la prof. Antonella Cocchiara, docente di storia delle istituzioni politiche, la dr.ssa Mariella Crisafulli, segretaria provinciale Cisl, l’avvocato Adele Martinez, vice sindaco del comune di Torregrotta, la prof. Maria Concetta Picciolo, docente di economia aziendale e presidente dell’associazione culturale “Il Risveglio” di Milazzo.