lunedì 20 agosto 2012

Storie di ordinaria incuria: quando di un’iniziativa si fa uso e abuso


(La zona del Baby Park dopo essere stata ripulita dai volontari)


FILIPPO ALIBRANDO - Le nuove iniziative lanciate dai componenti della ormai nota pagina Facebook “Si e No … del Mela”, hanno messo alla luce ancora una volta, i problemi correlati alla cattiva gestione del verde pubblico del nostro territorio, e in particolare ad Olivarella. 
La storia di oggi, riguarda una delle tante zone prese in considerazione dai volontari della suddetta pagina. 


Qualche settimana fa, precisamente domenica 5 Agosto, la zona circostante il campo sportivo di Olivarella, era stata ripulita a dovere dai ragazzi della suddetta pagina, che l'avevano riportata ai fasti originali.



Una settimana dopo invece, sempre nello stesso posto  è stata organizzata la selezione per il concorso nazionale di bellezza “Miss Italia”. Adesso, per molti la domanda può venire spontanea: “E che c’è di strano???!!!”. Nulla, se non fosse per il fatto che quella zona è stata lasciata in condizioni molto peggiori di quando non era stata  ripulita dai volontari!!! 


A tal punto, vista l’incredulità e la delusione per l’ennesima disfatta dell’apparato amministrativo, i membri della suddetta pagina si sono rivolti direttamente agli amministratori, che dopo tante peripezie hanno risposto con esito positivo. La zona dovrebbe essere sotto la gestione della Dusty, ditta appaltatrice per la raccolta rifiuti del comprensorio. Ad oggi, però, non si può fare atto di alcuna novità anzi, la situazione sembra peggiorare sempre di più, grazie all’apporto molto “civile” dei passanti.


Ma la storia … non finisce qui! Un’altra zona, oggetto di future iniziative dei volontari, è quella del Baby Park situato in una zona adiacente a quella di cui sopra. 



Questa zona, nata appositamente con l’intento di creare una zona riservata allo svago per i più piccoli, allo stato attuale, non è che una zona cupa e lugubre, con una distesa di bottiglie rotte e vetri sparsi qua e la, a discapito della sicurezza dei bambini, che potrebbero farsi male in modo serio. Altra situazione poco piacevole riguarda inoltre lo stato dei giochi per i bambini: altalene e scivoli completamente disastrati, sia per la mancata manutenzione, sia per l’azione dei vandali, a cui non piace l’esistenza di una zona pulita e ludica. 



La storia appena conclusa, a parte che non è altro che una grave mancanza di rispetto per chi si è prodigato in precedenza a ripulire queste zone, è anche una storia molto triste, che riguarda delle zone che dovrebbero essere rispettate e curate con la corretta dovizia da chi di dovere, ma che invece vengono abbandonate al loro destino da gente che forse non ha la coscienza adatta a migliorare lo stato delle cose, a partire al cittadino comune, che dovrebbe essere il primo a farsi portavoce della battaglia da intentare, a finire all’amministratore che dovrebbe essere doppiamente capace a prevenire quelle che potrebbero essere le probabili lamentele dei cittadini. 



Di storie di questo genere purtroppo se ne sentono troppe: sarebbe bene che presto si cominci a raccontare di storie che non siano tristi, ma che suscitino speranza per le generazioni future, che possano crescere in un ambiente migliore e lontano dalla situazione di alto degrado in cui versa di questi tempi.

Si riuscirà un giorno a raccontare questa fiaba??? Ai posteri l’ardua sentenza … 

martedì 14 agosto 2012

Concorso fotografico "Un Borgo da scoprire", ecco i vincitori

Hanno ottenuto un buon successo di pubblico e un notevole indice di gradimento le due serate del 7 e del 10 agosto inserite nella rassegna "Itinerarte", itinerario tra le arti che, tra Piazza Duomo e il Castello, ha puntato i riflettori sulle espressioni pittoriche, fotografiche, letterarie e musicali che caratterizzano il territorio luciese, la sua storia e le sue tradizioni.
Annunciati, a fine manifestazione, i vincitori della prima edizione del concorso fotografico "Un Borgo da scoprire", abbinato all'evento e curato da questo blog. Ecco le quattro foto che, tra quelle selezionate per la mostra, sono state dichiarate vincitrici:

"Paesaggio Invernale", di Roberto Quattrocchi.
Motivazione: Scatto insolito, che immortala un paesaggio magicamente imbiancato dalla neve, esaltando una visuale panoramica sul Castello e il borgo sottostante in armonia con la natura che ne avvolge il profilo. La foto riesce a cogliere una combinazione poetica di luci e colori, in grado di riportare lo scenario inquadrato in una dimensione fuori dal tempo. 

"Riflessi", di Serena Amalfi.
Motivazione: La foto inquadra attraverso una originale modalità di scatto uno dei monumenti simbolo del patrimonio artistico luciese, rivelandolo in una prospettiva inedita e di sorprendente bellezza. Il bianco e nero, inoltre, accentua l'inusualità dell'immagine riflessa, restituendola attraverso l'acqua raccolta in una pozzanghera, in un gioco complice con l'osservatore.

"Santa Lucia vista dall'alto", di Filippo Mazzù.
Motivazione: La modalità aerea dello scatto mette in risalto l'imponenza del Castello, offrendolo da una visuale altrimenti inaccessibile. Lo sguardo di chi osserva la foto è, pertanto, colpito dall'inusualità del punto di vista, che lo rende partecipe di una prospettiva di notevole impatto.

"Fuochi", di Antonio Mirabile.
Motivazione: La foto fissa in uno scatto di grande effetto visivo la magia dei fuochi artificiali che illuminano il Castello e il monte Mankarru in occasione della festa principale della comunità luciese, quella della Madonna della Neve che si celebra il 5 agosto. Lo spettacolo pirotecnico, riprodotto con abilità nella foto in uno dei suoi momenti più suggestivi, è ormai parte delle attuali tradizioni estive, tanto da candidarsi a diventare uno degli appuntamenti su cui puntare per il turismo nell'hinterland.

Le foto dei vincitori, come da regolamento, diventeranno altrettante cartoline artistiche, che saranno diffuse e commercializzate. Per tutti gli altri partecipanti al concorso, per i fuori concorso e per chi è stato presente con immagini d'archivio, installazioni e quadri, è possibile rivolgersi alla Redazione per ottenere l'attestato di partecipazione, che qualcuno ha già iniziato a ritirare.
Si informa inoltre che tutte le foto in concorso messe in mostra in occasione di "Itinerarte" costituiranno una galleria permanente presso i nuovi locali dell'Ufficio Turistico del Comune di Santa Lucia del Mela, sito in Piazza Duomo presso l'ex Casa del Mutilato. Tutte le foto, anche quelle escluse dalla mostra, saranno presto visibili in una galleria virtuale su questo Blog.
Si ringraziano tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla buona riuscita delle due serate, ed in particolare:

IL DUO CIRINO-SCIOTTO, CLAUDIO MAIO, IL GRUPPO "NON SOLO BLUES", MARIA ANTONELLA IMPALA’, NUNZIO GIUNTA, ROBERTO QUATTROCCHI, ANGELA PINZONE, SERENA AMALFI, SIMONE BERTOLONE, FILIPPO PUGLIA, SANTO ARIZZI, SANTINA ALLERUZZO, MIMMO CIRINO, CARMEN TORRE, BARBARA CALDERONE, ANTONIO GIUNTA, DOMENICO CIARROTTA, FRANCO PAGANO, FILIPPO MANNA, CONCETTA MASTROENI, FILIPPO DE MARIANO, FRANCO PAGANO, FRANCO TRIFIRO', FELICE TRIFIRO', ERCOLE CAMPANELLA, MIMMO CIRINO, FILIPPO MAZZU', LUCA FORMICA, GIUSEPPE PANDOLFO. Si ringraziano inoltre i ragazzi che hanno condotto le visite guidate alla Cattedrale, al Palazzo Vescovile e al Castello: ANTONELLA ALIBRANDO, TIZIANA PARISI e GIANFRANCO RAPPAZZO.

martedì 7 agosto 2012

Notti di fuoco. Santa Lucia del Mela brucia.

Il fumo visibile dalla montagna
(Foto di Franco Trifirò)

Katia Trifirò - Pesantissimo il bilancio della notte di fuoco, la più grave sino a questo momento, dilagata ieri  su vaste aree del territorio luciese, letteralmente circondato dalle fiamme. Tre grossi incendi, dalle prime ore della sera sino alle luci dell’alba, hanno devastato decine e decine di ettari, ardendo senza sosta in diversi punti del paese. Ad essere colpiti gravemente sia i terreni di montagna, dove le fiamme hanno lasciato uno scenario spettrale di cenere e desolazione, che i confini del centro urbano, con qualche famiglia costretta ad allontanarsi dalla propria abitazione.
In preda al fuoco contrada Santa Maria, fino alla foce del torrente Brammicà, a ridosso del quale tutto il vallone è stato interessato dall’incendio, che è via via salito verso contrada Timpanara, dove ancora oggi, mattina e pomeriggio, continuano a bruciare diversi focolai. Paura tra gli abitanti, che hanno atteso per ore l’intervento dei Vigili del fuoco, allarmati dall’incendio che ha lambito le case, facendo temere la necessità di uno sgombero. Ma anche rabbia, tanta rabbia per i gesti inconsulti dei piromani che, da settimane, creano allarme e disagio tra la popolazione luciese, così come sta avvenendo in queste ore in tutta la Sicilia. In attesa dei soccorsi, i residenti hanno tentato in tutti i modi di limitare i danni, sostenuti dai volontari di Protezione civile.



Cenere sui terreni incendiati
(Foto di Franco Trifirò)
Senza sosta il lavoro di canadair ed elicotteri, che hanno sorvolato a lungo il cielo sopra Santa Lucia del Mela. Il corpo Forestale è intervenuto per domare l’incendio sulle montagne che circondano il centro abitato, dove il fuoco si è propagato nella zona Buscacani, tra Cerasiera e San Nicola, quartiere in cui esistono anche gruppi di case. Fomentato dalle sterpaglie di terreni incolti, dalle temperature elevate e dal vento caldo, l’incendio non ha risparmiato intere superfici, lasciando grandi nuvole di cenere e fumo visibili anche da lontano.

Cenere, rabbia e paura anche domenica notte, per l’incendio che, dal tardo pomeriggio,  è avanzato in una vasta zona di contrada Averna, giungendo a minacciare alcune abitazioni. Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, che sono riusciti a domarlo, il fuoco ha continuato ad ardere per ore. 
Interessati dall’incendio, i terreni di campagna sotto la collina di Fracà, a ridosso del fiume Floripotema. Le fiamme si sono propagate pericolosamente in tutte le direzioni, distruggendo la vegetazione spontanea e causando danni alle aree coltivate. Solo pochi metri hanno separato l’incendio dalle case sparse che sorgono in quest’area del paese, mettendo in allarme gli abitanti.



Effetti dell'incendio in montagna
(Foto di Franco Trifirò)
Gli episodi sono solo gli ultimi di una catena di fuoco che sta funestando il territorio, al quale tocca pagare le conseguenze di roghi esplosi giorno e notte, a dispetto della campagna di prevenzione e sensibilizzazione messa in atto dalla Protezione civile. Proprio i volontari del gruppo luciese, infatti, sono in prima linea nel tentativo di arginare l’allarme incendi, attraverso l’informazione alla popolazione e la predisposizione di strumenti specifici.

«L’avvistamento incendi è attivo quasi ogni giorno, dalle 11 alle 19 – spiega l’assessore alla Protezione civile, geom. Angelo Letizia –. Questo monitoraggio costante, organizzato dal Dipartimento regionale su tutto il territorio, ci consente di intervenire immediatamente, limitando i danni». Il servizio sarà attivo sino a settembre, quando, con la fine del caldo record di questi giorni, si auspica che il rischio incendi, divenuto una costante delle estati siciliane, vada placandosi. 
Sempre più pressante l’invito alla prudenza da parte dei volontari, che chiedono di evitare qualsiasi accensione di fuochi, anche se ritenuti sicuri.


La devastazione causata dal fuoco
(Foto di Franco Trifirò)

domenica 5 agosto 2012

Madonna della Neve, culminano oggi i festeggiamenti

Katia Trifirò - Culminano oggi le celebrazioni civili e religiose programmate per i festeggiamenti solenni in onore della Madonna della Neve, l’appuntamento più atteso nell’intero arco delle feste patronali luciesi.
Legata al culto mariano da una devozione profonda, la comunità si stringe oggi attorno al simulacro della Vergine, che sfilerà in una lunga processione per le vie cittadine. Il centro storico, attorno alla via Barone Patti, accoglierà il corteo con la tradizionale “Infiorata” artistica, inaugurata ieri e giunta alla sua decima edizione, che raffigura quest’anno il tema “Le feste patronali della Valle del Mela”. A seguire, il concerto della Banda Musicale “Randisi”, diretta dal M° D’Amico, nella nuova Piazza Milite Ignoto, e l'atteso spettacolo di fuochi d’artificio che accendono il monte Mankarru, su cui sorge il Castello arabo-svevo-aragonese illuminato a festa.
La storia ci insegna che la statua marmorea della Madonna della Neve, custodita oggi nel Santuario all’interno del Castello, fu commissionata dai notabili luciesi al celebre scultore Antonello Gagini nel 1526, perché venisse posta nella chiesa, ormai perduta, di Santa Maria delle Celle. La festa, come attestano le fonti documentali, iniziò a celebrarsi nell’agosto del 1530, accompagnata da un palio che durava ben cinque giorni. La venerazione per la Madonna della Neve crebbe particolarmente durante il governo pastorale di Mons. Antonio Franco – per il quale è in corso il processo di beatificazione –, tra il 1617 e il 1676, coinvolgendo non solo il popolo amministrato dalla diocesi luciese ma anche i territori circostanti.
I rituali religiosi di oggi sono stati preparati dalla Novena, a cura dei Missionari dello Spirito Santo, che si è tenuta al Santuario, con la partecipazione di numerosi fedeli. Il programma civile è stato predisposto dal Comitato Festeggiamenti.

sabato 4 agosto 2012

Silvia Salemi in concerto a Santa Lucia del Mela: la foto-storia

di Franco Trifirò


Un momento dell'intervista

Inizia il concerto







Il pubblico in Piazza Milite Ignoto





Consiglio comunale, passa il Bilancio. Lunedì seduta straordinaria sulla spazzatura

Katia Trifirò - Si riunisce lunedì prossimo, 6 agosto, alle 19 il consiglio comunale luciese, convocato in seduta straordinaria per discutere il passaggio ad un nuovo ente per la gestione della spazzatura. Si tratta di una "società consortile per azioni", la cosiddetta SRR (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), che sta già dividendo gli amministratori degli altri Comuni timorosi di andare incontro ad un nuovo fallimento. I nostri consiglieri decideranno se approvare lo statuo costitutivo e aderire all'Ente.

Per quanto riguarda la cronaca dell'ultimo consiglio, riunitosi martedì scorso, assano passano senza ostacoli il bilancio di previsione 2012 e quello pluriennale 2012-2014, approvati con i voti della maggioranza nell’ultima seduta estiva del civico consesso. Un bilancio che il sindaco Campo, illustrando il punto, definisce «tecnico», rilevando che i capitoli di spesa sono dimezzati rispetto allo scorso anno e che la variazione più sostanziale riguarda i 12 mila euro previsti per sostenere il Consorzio Irriguo del Mela, gravemente compromesso dagli eventi alluvionali di novembre.
Astenuti sul voto gli unici tre della minoranza presenti in aula: «Il bilancio è un atto dell’amministrazione, che non ha mai preso in considerazione le nostre proposte», dichiara Cannuni. Dura la replica della maggioranza, che rimarca il fatto che nessun emendamento, in tutti gli anni di insediamento dell’attuale consiglio comunale, è mai stato presentato al documento contabile. Anche gli altri punti propedeutici al bilancio passano votati dalla maggioranza e da Carmelo Bella sui banchi dell’opposizione.
La polemica si innesta invece sul riconoscimento di un debito fuori bilancio, fortemente criticato dalla minoranza, che tuttavia lo vota come atto di responsabilità, e dal consigliere Torre, che si astiene in segno di protesta. Il debito risale infatti ad un atto di precetto per il mancato pagamento di lavori pubblici eseguiti nel 2005 senza la formalizzazione del corrispondente impegno di spesa. E così, paradossalmente, la cifra che il Comune sborserà – intorno a mille euro –, è praticamente il doppio dell’importo dei lavori. «L’amministrazione deve intervenire perché queste situazioni non si vengano a creare», afferma Cannuni ricordando casi di analoghi debiti fuori bilancio. Il consigliere Amalfi, invece, si allontana durante la discussione del punto, non prendendo parte alla votazione.
Al centro del dibattito, anche una nota della Corte dei Conti appena giunta nelle mani dei consiglieri e relativa al conto consuntivo di due anni fa. Approvata infine la proposta relativa all’individuazione  nuove aree cimiteriali, presentata dal geom. Salvatore Nicotina dell’Ufficio Tecnico comunale.

Da Marco Carta a Silvia Salemi, più qualità che quantità

Silvia Salemi in concerto in Piazza Milite Ignoto
- Foto di Franco Trifirò -
Katia Trifirò - Avrebbe meritato più applausi l'esibizione della cantautrice siciliana, che non si è risparmiata in quasi due ore di intenso spettacolo, tra brani del suo repertorio e cover di successi internazionali.
Un album in uscita a settembre e lunghi anni dedicati alla musica, dalla vittoria a Castrocaro sino alle collaborazioni artistiche degli ultimi anni. In mezzo, anche Sanremo, che l’ha lanciata nel ’97 con il brano “A casa di Luca”, premiato dalla critica, e una pausa dalle scene per stare con la famiglia, sperimentando nel frattempo la conduzione radiofonica.
Questa è Silvia Salemi, taglio di capelli corto e voce grintosa, che ha portato nella nuova Piazza Milite Ignoto un mix trascinante di dolcezza ed energia. Lo stesso che caratterizza i suoi brani noti e quelli inediti del nuovo disco, anticipato dalla cover di “Amore disperato”, vecchio successo di Nada riproposto dall’artista siciliana che, proprio in questi giorni, sta preparando una tournèe italiana ed è a lavoro su nuovi progetti musicali. 
Eppure, a mancare è stato il pubblico delle grandi occasioni, che, senza il richiamo mediatico collegato al protagonista della serata musicale, non ha affollato la Piazza, nonostante l'alto livello dell'esibizione della Salemi, penalizzata evidentemente dalla prolungata assenza dal piccolo schermo. Infine, foto di gruppo con i bambini delle prime file e omaggio floreale da parte del comitato festeggiamenti.
Prima del concerto, la cantante si è dedicata, come di consueto, al rito delle foto, degli autografi e delle interviste:     

-          Tu sei una cantautrice che viene dalla gavetta: cosa pensi dei tuoi colleghi che ottengono un successo immediato grazie ai talent-show?
Penso che si adeguino ai tempi veloci di oggi, che impongono di dire e fare tutto subito, senza la necessità di passare dalla gavetta. Ma il rischio è di sparire con la stessa velocità con cui si è diventati famosi, solo chi ha veramente grinta e talento riesce a resistere.
-          Qual è il momento della tua carriera che ricordi con più emozione?
Sicuramente gli esordi, quando ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica, ma anche tutta la fase che ha preceduto la nascita della mia seconda figlia. Formare una famiglia è stata una tappa importante, che ha segnato una svolta anche nel mio modo di comporre musica, come tutte le emozioni che ti completano come persona e come artista.  

-          Vivi fuori da molti anni. Che rapporto hai con la Sicilia e cosa significa per te essere siciliana?
Torno tutte le volte che posso nella mia Palazzolo Acreide, dove ritrovo gli amici di sempre e la mia vita di sempre. Essere siciliani è un modo di essere, non si può spiegare a parole: sentiamo sempre la voglia di partire e scoprire nuovi mondi, ma poi è quella stessa voglia che ci fa tornare indietro, un richiamo irresistibile alla terra delle radici.
-          Che consiglio daresti a un giovane che vuole intraprendere la carriera musicale?
È sempre difficile dare consigli, non esiste un unico percorso, così come non c’è una formula per il successo. Tranne quella di crederci sempre, anche quando tutto il resto del mondo cerca di smontare i tuoi sogni!
 
 
Una lezione di professionalità, in definitiva, che le "nuove leve", citando la Salemi, farebbero bene ad apprendere. Nella prossima puntata, potrebbero esserci i Tinturia, attesi dopo il 10. Ma sul concerto del gruppo siciliano regna ancora il mistero. Che ci sia davvero questa sorpresa musicale in serbo per i luciesi? Tutto resta da scoprire...Non cambiate canale! 

giovedì 2 agosto 2012

3 agosto, tutti a casa di Luca

KATIA TRIFIRO' Il nome trapelato era quello dei Tinturia, apprezzato gruppo siculo che, non appena annunciato su questo blog, aveva immediatamente riscosso una grande ondata di entusiasmo virtuale, e non solo tra i più giovani. Il caso Tinturia, tuttavia, non è affatto chiuso: nuovi segnali indiscreti lasciano pensare che il loro sound inconfondibile potrebbe echeggiare nelle vallate luciesi dopo il 10 agosto.
In attesa di verificare se questa notizia sarà confermata, c'è però una certezza: la consueta serata musicale del 3 agosto, prevista nell'ambito del programma civile dei festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, sarà allietata dal concerto di Silivia Salemi, cantutrice sicliana lanciata durante il Festival di Sanremo '97 con il brano "A casa di Luca". Il concerto si terrà in Piazza Milite Ignoto, che proprio in quell'occasione verrà consegnata - seppure parzialmente - ai luciesi, ansiosi di gustare il restyling frutto di quasi un anno di lavori.
Ma chi è Silvia Salemi? Un giovane volto fresco che affranca i programmi estivi dalla temibile colonia targata Maria De Filippi che, sino all'anno scorso con l'esibizione di Marco Carta, aveva fatto storcere il naso ad alcuni ma gremito la piazza di giovani fans degli Amici televisivi di canale 5. Salemi, esordita nel 1995, quando vinse il festival di Castrocaro con il brano "Con questo sentimento", viene invece dalla gavetta: dopo il successo sanremese, tra i suoi cavalli di battaglia anche "Pathos", "Nel cuore delle donne", "Il mutevole abitante del mio solito involucro" (il cui videoclip girato da Beppe Fiorello ha vinto il Venice Music Award 2007). Per qualche anno si è ritirata dalle scene per dedicarsi alla famiglia, ma è tornata in radio con una cover di "Amore disperato", bellissimo brano portato al successo nel 1983 da Nada, che anticipa l’uscita del suo nuovo album.
Come ha precisato il sindaco, Nino Campo, affidandosi al gruppo comunale su facebook, "il concerto verrà pagato con un contributo da parte della Regione Sicilia, con sponsorizzazioni di altri enti e con la rinuncia di parte dell'indennità degli Amministratori Comunali. Nessun centesimo graverà sul bilancio Comunale!". Siamo certi che anche su questa scelta non mancheranno le note polemiche, già peraltro scatenate a tamburo battente proprio sul social network più famoso. Tutto il resto è musica! 

La cantautrice Silvia Salemi

Infiorata 5 agosto, fervono i preparativi per la decima edizione

Tra arte e devozione
SANTO ARIZZI
Scorcio dell'Infiorata in via Barone Patti
Si avvicina anche quest’anno l’appuntamento con l’infiorata in onore della Madonna della Neve, evento che si tiene annualmente in occasione della festa a lei dedicata, nel centro storico di Santa Lucia del Mela.

I lavori per la realizzazione del lungo tappeto infiorato inizieranno a partire dalla mattina del 3 agosto e saranno già completati per la serata successiva, ovvero per la vigilia della festa, tradizionalmente celebrata “A Ghiazza”, cioè in Piazza Duomo.

Come lo scorso anno, per il 4 agosto è previsto l’intrattenimento musicale della Brass Band in Piazza Duomo e la visita del percorso infiorato nelle strade adiacenti.

Il momento più intenso è ovviamente il passaggio della processione lungo il tappeto infiorato, previsto dopo le 18:00 del 5 agosto; suggestiva la neve artificiale, gettata  in tale occasione dagli abitanti nelle strade interessate, sul simulacro della Madonna.

La manifestazione, nasce per iniziativa della signora Francesca Isgrò, che per devozione alla Madonna della Neve, nel 2002, realizza di fronte alla propria abitazione, in Piazza Barone Patti, un tappeto infiorato a forma di cuore, costituito da 70 garofani rossi.

Di anno in anno, l’idea viene apprezzata dai vicini e si incominciano a coinvolgere anche le strade limitrofe; si integrano pertanto anche alcuni tratti della Via Seminario e tutta la Via Barone Patti.

A partire dal 2007 si ha l’introduzione della neve artificiale, gettata dai balconi dai devoti residenti nelle strade interessate dal percorso infiorato.

Nel 2010, si aggiunge anche la Via San Sebastiano, considerata, per la sua posizione, la parte più scenografica di tutto il percorso infiorato.

La manifestazione, giunta ormai alla sua X edizione, quest’anno avrà come tema “Le feste Patronali della Valle del Mela”, con immagini sacre raffiguranti i simulacri delle più belle feste del comprensorio luciese: dal S. Nicola di Gualtieri Sicaminò al Cristo Lungo di Castroreale, dal Santo Stefano di Milazzo al San Sebastiano di Barcellona P.G., dalla Madonna del Carmelo di San Filippo del Mela alla Madonna del Tindari, e via di seguito.

L’idea di ispirarsi ad un tema era già stata affrontata lo scorso anno, quando furono realizzati dei riquadri ispirandosi alle “Feste religiose nella tradizione Luciese” , con immagini sacre raffiguranti i simulacri delle molteplici feste che si celebrano annualmente: come Sant’Antonio Abate, San Biagio, San Giuseppe, Santa Lucia, San Francesco, Madonna della Neve.

Grazie all’impegno del piccolo gruppo di organizzatori dell’infiorata, è stato possibile sfruttare alcuni tratti del centro storico, ormai considerati da tempo marginali, rendendoli pertanto luoghi riqualificati e centri di interesse folcloristico-culturale.

L’iniziativa, ha permesso agli stessi organizzatori coinvolti nella manifestazione, di scoprire un rinnovato senso di unione ed un interesse comune nel rendere sempre più vivo il quartiere, arricchendolo di anno in anno.


Le origini della Festa della Madonna della Neve
ANTONELLA ALIBRANDO


La statua di Gagini,
custodita nel Santuario della Madonna della Neve 
LA STORIA La devozione alla Vergine sotto il titolo “della neve” si riallaccia alla leggenda della costruzione della Basilica di S. Maria Maggiore a Roma, che narra che la Madonna apparse contemporaneamente in sogno nella notte del 5 agosto 352 a papa Liberio e ad un ricco patrizio, esortandoli a costruire una chiesetta nel punto esatto dove il mattino successivo avrebbero trovato la terra coperta di neve. Il mattino del 6 agosto scoprirono che una miracolosa nevicata aveva coperto la terra sul colle Esquilino, per questo edificarono il santuario che venne chiamato appunto “Sancta Maria ad Nives”.

IN PAESE Per ravvivare la devozione a questo appellativo mariano nel 1526 un gruppo di nobili luciesi si recò a Palermo, nella bottega di Antonello Gagini per commissionargli una statua in marmo della Madonna della neve col bambino che avesse sul  piedistallo scolpita in bassorilievo la leggenda della nevicata sull’Esquilino. L’opera fu consegnata nel 1529 e la festa cominciò a celebrarsi l’anno successivo, infatti esiste un documento del 1530 che riporta: “fari curriri lo palio e fari festa per jorni cincu, cioè jorni dui innanti et dui poi con fiera e corsa di palio”, a testimonianza del palio degli asinelli che veniva fatto nella piazza centrale del paese in occasione della ricorrenza. Ancor’oggi i festeggiamenti partono 2 giorni prima del 5 agosto, e riprendono la domenica successiva con la breve processione che accompagna il simulacro della Vergine dalla Cattedrale al Santuario.

Particolare del simulacro marmoreo