sabato 27 dicembre 2014

Connessione gratuita in dieci punti del territorio, parte il progetto

Connessione wifi gratuita in dieci punti del territorio comunale e internet point in due strutture pubbliche. È finalizzato ad offrire un servizio ai cittadini e ai turisti il progetto di informatizzazione presentato dal Comune luciese e finanziato con un contributo pari al 100% della spesa prevista, per un importo di  circa 60 mila euro, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007/2013. I lavori, che dovranno concludersi entro giugno, prevedono la realizzazione di un sistema di telecomunicazione, in zone strategiche del tessuto urbano, attraverso il quale si potrà “navigare” gratuitamente in rete con cellulari, tablet e dispositivi wireless. Per accedere, basterà richiedere agli uffici comunali un’apposita card, dotata di codice identificativo e password.  
Il servizio sarà fruibile nelle aree pubbliche tramite punti di accesso (i cosiddetti hot spot) che verranno installati al municipio di Piazza Duomo, nel piazzale del Castello, nel palazzo socio-culturale di via Pietro Nenni, nel palazzo ex carcere borbonico in Piazza Milite Ignoto, all’interno del palazzetto dello sport, nel parco urbano, alla scuola media di via Stefano Cattafi, al campo sportivo, in via Roma (nella zona della caserma dei carabinieri), al centro operativo comunale di Protezione civile, che è sede di associazioni di volontariato. Qui, in particolare, è prevista una delle due postazioni internet point, con la collocazione di postazioni dotate di computer completi di software base; l’altra verrà realizzata presso la biblioteca comunale, per implementare e migliorare il servizio di prestito e consultazione dei volumi. Anche in questo caso, basterà registrarsi per aver garantito l’accesso.
Oltre alla connessione in luoghi turistici e strutture pubbliche, il sistema permette anche di poter realizzare una rete intranet, collegando fra loro gli edifici comunali. Inoltre, spiega l’assessore Angelo Letizia, «il sistema è predisposto per una espansione futura, come l’installazione di sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio, apparati di telecontrollo, rilevatori di presenza del personale comunale e altri applicativi».

mercoledì 24 dicembre 2014

Natale luciese, ecco gli appuntamenti

Riscoperta del centro storico e delle tradizioni popolari per la sesta edizione del Presepe vivente luciese, organizzato dall’associazione “Antiche Torri” con la partecipazione di decine di volontari, al via nei pomeriggi di 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. In programma una  vera e propria rappresentazione teatrale, tra antichi mestieri e sapori tipici, litanie e profumi, botteghe artigiane e la musica delle “ciaramelle”, che animerà con una suggestiva scenografia l’antico cuore del paese, in via Barone Patti e nelle viuzze a ridosso di Piazza Duomo. Lungo il percorso il visitatore, guidato dai figuranti, attraverserà il villaggio di Betlemme, la tenda dei Magi e il palazzo di Erode, giungendo infine alla grotta della Natività, allestita sul sagrato della chiesa di S. Antonio. Nei giorni del Presepe vivente, inoltre, sarà possibile partecipare alle visite guidate organizzate lungo gli itinerari turistici del centro storico, alla scoperta di monumenti e opere d’arte del ricco patrimonio storico-architettonico cittadino. 
Ad inaugurare l’atmosfera festiva, stasera, il classico “zuccu” di Natale, un caldo fuoco accesso in piazza Milite Ignoto, a cura dell’associazione “Medi-terra-nèo”, che recupera il rito di bruciare una grande catasta di legno in prossimità della chiesa per scaldarsi attendendo mezzanotte. 
Tra gli altri appuntamenti, la tombolata di beneficenza del gruppo comunale di Protezione civile, il 26 dicembre e il 4 gennaio in aula consiliare, e, sempre qui, una festa dedicata agli anziani, in programma sabato a cura dell’assessorato alle politiche sociali. Per rallegrare il Natale degli anziani, previste anche giornate di animazione presso la casa di riposo "Calderonio", a cura di volontari e del gruppo junior di Protezione civile. 
Domenica 28 dicembre l'associazione Piccolo Teatro presenta un omaggio al grande Eduardo De Filippo alle ore 19.00 nell'aula consiliare.
Tra i protagonisti del calendario natalizio, anche la banda musicale “M. Randisi”, diretta dal maestro Nino Cigala, che organizza nella parrocchia del Sacro Cuore il tradizionale Concerto di Capodanno. 

Il Blog del Mela augura a tutti Buone Feste!

Calciomercato Futsal, finale col botto

Cronaca sportiva a cura di Lucia Andaloro

Il 16 dicembre è stata l’ultima data utile per compiere operazioni di mercato e l’A.S.D. Futsal S. Lucia del Mela ne ha approfittato per rinforzarsi con ottimi giocatori, tra cui l'attaccante diciannovenne Christian Trifirò, che, esordendo domenica scorsa, è andato subito a segno, oltre a Paolo Letizia, Felice Maimone e Franco Amalfi. Si tratta di elementi di valore che certamente, con la loro esperienza, completano perfettamente il gruppo. Altro punto di svolta rappresenta il  calciatore Claudio Maio, giocatore esperto in varie categorie del Futsal, sino all’ultima stagione disputata in serie C1, che si è conclusa con la vittoria del campionato; Maio ha esordito con una tripletta nella gara contro lo Sporting Club Villafranca, dando grinta ai compagni di squadra. Ma la ciliegina sulla torta è il ritorno a S. Lucia del Mela del portiere Giuseppe Mirabile che, dopo anni di assenza, passa dall’A.S.D. Merì in C2 (dove ha iniziato la stagione) alla corte del mister Andaloro in serie D, decidendo di tornare in una squadra luciese e apportando un forte stimolo alla società. Ricordiamo che l’A.S.D. Futsal S. Lucia del Mela da anni si dedica al settore giovanile contando principalmente su elementi validi. Il mister è da sempre convinto che puntare sui giovani è l’unica chiave vincente. Ovviamente il tutto si accompagna all’impegno e alla passione per la crescita della suddetta società e dello sport luciese in generale. 
Mister Andaloro, con il portiere Giuseppe Mirabile e il dirigente Maurizio Giunta

mercoledì 17 dicembre 2014

GIORNATA MONDIALE DEL VOLONTARIATO

Comunicato stampa:
SPADAFORA - “Informare sin da piccoli”, un concetto su cui il Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Spadafora crede da sempre. 
Proprio in occasione della Giornata mondiale del volontariato, sabato 6 dicembre l’Associazione Eccoci (presidente: Cettina Ialacqua), in collaborazione con la Fratres e la Misericordia (presieduta da Giuseppe Nastasi), ha organizzato l’evento “Porte aperte”. Ogni Associazione è stata ben lieta di aprire le porte delle rispettive sedi agli alunni delle quinte elementari e della scuola media inferiore del paese. 
da sinistra: il Presidente Arturo Remigare, l'Amministratore Rag. Giovanni La Macchia, il Vice presidente Pietro Nicosia. In basso: la Giovane Fratres Veronica Pagano
Per il Gruppo Donatori di Sangue Fratres, guidato da Arturo Remigare e Pietro Nicosia, questo è stato un ottimo modo per far conoscere più da vicino la realtà del volontariato anche ai più piccoli, insieme alle problematiche legate al settore della donazione del sangue, fondamentale linfa vitale. 
La curiosità era tanta e i Volontari del Gruppo sono stati ben lieti di rispondere alle molte domande di quel giorno. 
La giornata, conclusasi con un rinfresco offerto dalle tre Associazioni, ha riscosso molto successo incontrando il favore e l’entusiasmo dei “piccoli ospiti”. 

lunedì 15 dicembre 2014

Festa della Patrona, grande partecipazione per Santa Lucia









Una festa solenne animata da centinaia di fedeli e dal recupero delle tradizioni popolari. È stato il giorno della partecipazione il 13 dicembre dei luciesi, che hanno celebrato la Santa Patrona Lucia rinnovando un antichissimo culto religioso e collettivo. Una radice importante della storia cittadina è connessa alla figura della martire siracusana, venerata in tutto il mondo cristiano e in diversi paesi delle diocesi siciliane; a lei il Gran Conte Ruggero I d’Altavilla dedicò un tempio votivo dopo aver sconfitto gli Arabi nelle terre milazzesi. Era il 1094 e, su quelle fondamenta, sarebbe sorta la Basilica Concattedrale Santa Maria Assunta, che è stata al centro delle celebrazioni dedicate a Santa Lucia, ricordata nel giorno del martirio e della morte, avvenuta nel 304 a Siracusa sotto la persecuzione di Diocleziano. Dopo la solenne Messa pontificale, presieduta dall'Arcivescovo mons. Calogero La Piana, ha preso il via la processione dell’antico simulacro ligneo che la raffigura, condotto a spalla da decine di luciesi in un lunghissimo ed emozionante corteo. Alla conclusione del programma religioso, curato dal vicario foraneo don Paolo Impalà, con la partecipazione di numerosi parroci del vicariato, i festeggiamenti sono proseguiti nel cuore del centro storico. Qui la suggestiva piazza dominata dalla Concattedrale e dal Palazzo arcivescovile ha ospitato,  per tutta la sera,  una sagra di piatti tipici della tradizione, accompagnati dalle musiche del gruppo etno-folk “La Coppola nera”. La Vara di Santa Lucia, in tempi recenti restaurata e riportata all’antico splendore, è stata meta di pellegrinaggio sino a ieri nella Concattedrale, dove sono custoditi anche una preziosa statua marmorea del Laurana che la raffigura, una reliquia e altri simboli, come la sua immagine dipinta sullo stemma del Comune, a testimoniare il profondo legame che unisce il paese alla Patrona.  

Incidente in via Casalipari nella notte di sabato

Precipita dentro una scarpata e rimane miracolosamente illeso il giovane che, nella notte tra sabato e domenica, ha perso il controllo della propria autovettura, abbattendo il guardrail in una curva della provinciale che costeggia via Casalipari. Poteva trasformarsi in tragedia il tremendo incidente avvenuto intorno alle 3, nei pressi della scuola media, lungo la strada panoramica di collegamento tra il centro abitato e la contrada Santa Maria, che il giovane, N.L., 20 anni, residente a Olivarella, stava percorrendo in salita in direzione del paese. Un impatto violentissimo, che neppure il guardrail e la rete di protezione posti a delimitare questo tratto di strada sono riusciti a contenere. Il mezzo, un fuoristrada Honda, è volato per oltre cinquanta metri, finendo nella campagna sottostante, ed è stato recuperato nelle ore successive. Non è la prima volta che questo tratto urbano, caratterizzato da molte curve e scarsa illuminazione, si trasforma in trappola per gli automobilisti. Solo pochi anni fa, con le stesse identiche modalità, si era verificato un incidente analogo, senza conseguenze, anche in quel caso, per la giovane al volante. L'incidente era avvenuto poco più giù, nei pressi del ponte di Santa Maria. Molti i curiosi accorsi sul luogo ieri mattina. Coinvolta nel "volo" del fuoristrada anche un'auto regolarmente parcheggiata dinnanzi all'abitazione del proprietario, in via Casalipari, investita in pieno dal mezzo che ha perso il controllo. 




Spettacolo tra Città di Villafranca e Pro Mende, ma a sorridere è la Siac

Cronaca sportiva di Antonio Giunta

Futsal Città di Villafranca - Asd Pro Mende calcio a 5 = 2 - 2

14/12/2014 - Finisce due a due il big match dell’ottava giornata. Al “S.La Rosa” di Villafranca, Pro Mende e Città di Villafranca danno spettacolo con un secondo tempo ed un finale da brividi. Il pareggio, tutto sommato giusto per quanto visto in campo, scontenta entrambe le squadre e fa sorridere la Siac che, vittoriosa a Cattafi, allunga così il margine dalle due dirette inseguitrici. 
La posta in palio è alta, le squadre hanno timore a scoprirsi e il primo tempo è quasi privo di emozioni. I tiri dalla distanza servono solo ad esaltare le qualità dei due portieri e la prima parte finisce con un inusuale zero a zero. Nella ripresa la musica cambia, il Città di Villafranca parte subito forte e dopo pochi minuti passa in vantaggio con Minissale che si inserisce centralmente e da distanza ravvicinata batte Campo. La partita diventa dura, la Pro Mende alza il proprio baricentro e inizia ad attaccare, ma le conclusioni di Zullo, De Luca e Salvadore impattano sempre sul portiere dei padroni di casa. La Pro Mende non ci sta, attacca a testa bassa, Giunta su punizione colpisce la traversa, due minuti dopo Salvadore di tacco al volo si inventa il goal della stagione su un lancio millimetrico di Zullo, e sempre Salvadore, poco dopo, colpisce il palo alla sinistra di Porcino. Il Città di Villafranca ricomincia ad attaccare ma prima il palo e poi due splendidi interventi di Campo mantengono il risultato in parità. 
Nei minuti finali accade di tutto, con i due portieri autentici protagonisti. Porcino si supera su due conclusioni di De Luca e, ad un minuto dal recupero, Campo avvia un contropiede micidiale partendo dalla propria porta palla al piede, giunto al limite dell’area avversaria scarica su De Luca che di prima intenzione segna la rete che vale il due a uno per la Pro Mende. Il vantaggio luciese aumenta il nervosismo, piovono cartellini gialli che alla fine saranno sei per squadra. Il Città di Villafranca con la forza della disperazione ritorna in attacco portando nell’altra metà anche il proprio portiere Porcino. I minuti di recupero sono due, la Pro Mende è rinchiusa in difesa ed il giro palla con il portiere di movimento concede a Campo un destro dalla propria porta che sfiora il palo dei padroni di casa. Nei secondi finali, il Città di Villafranca attacca con cinque uomini e trova il pari con il portiere Porcino, che da sinistra lascia partire un tiro che passa in mezzo alle gambe di diversi giocatori e si insacca alla destra di Campo.

giovedì 11 dicembre 2014

“I lapi i cannaluari – U PAISI DI LAPI” regolamento completo


L’associazione culturale “Blog del Mela”, con il patrocinio del Comune di Santa Lucia del Mela, nell’ambito delle iniziative collegate alla manifestazione del “CATALETTU - il carnevale storico luciese” e alla promozione turistica del proprio territorio, bandisce la seconda edizione del concorso allegorico grottesco:


I lapi i cannaluari – U PAISI DI LAPI”


REGOLAMENTO

a. Tema

I partecipanti sono invitati a realizzare una motoape allegorica spronando la fantasia e il proprio estro artistico. Non sono vincolati da direttive attinenti al tema da scegliere, unica condizione  è infatti quella di realizzare un gioco di parole tra l’argomento scelto e il nome da assegnare alla propria motoape allegorica (ad esempio: “Ape/maia, “Ape/ritivo”, “L’ape/llerossa”, etc.). Il titolo stabilito dovrà essere visibile sul veicolo partecipante al concorso. Il tema prescelto dovrà essere riconoscibile non solo nelle decorazioni allegoriche da riservare alla motoape, ma anche nei costumi del gruppo dei figuranti che sfileranno durante la manifestazione e in tutto ciò che funge d’arredo alla propria esibizione. 

L’obiettivo è quello di riuscire a far divertire i partecipanti, mettendone a confronto le svariate idee che hanno scatenato la loro creatività, esibendola nella grande festa di piazza attesa per il prossimo carnevale luciese. 



b. Partecipazione

La partecipazione al concorso è aperta a tutti; possono aderire: singoli o gruppi,  dilettanti e professionisti, italiani e stranieri.
Il bando, la scheda di partecipazione e le eventuali liberatorie, potranno essere scaricati dal sito www.blogspot.blogdelmela.com oppure dal gruppo facebook Blog del Mela


c. Scadenza

Tutto il materiale necessario per la partecipazione al concorso, comprensivo della quota di partecipazione di 10 euro (da consegnare al momento dell’iscrizione), dovrà pervenire all’associazione turistico culturale “BLOG DEL MELA” entro e non oltre il 31 gennaio 2015, pena l’esclusione al concorso. 



d. Sfilata allegorico grottesca  ed assegnazione dei Premi

Il 15 ed il 17 febbraio 2015 si terrà a Santa Lucia del Mela la terza edizione del “U Catalettu – il carnevale storico luciese”, nella quale vi sarà anche la sfilata delle motoape partecipanti al concorso. 
Una giuria di esperti, a suo insindacabile giudizio selezionerà le motoape
 da premiare.
I criteri di valutazione per l’assegnazione del I premio “LA LAPA PIU’ BELLA” saranno:

- Originalità e innovazione
- Compatibilità del veicolo e del gruppo di figuranti con il tema scelto
- Ricerca dei particolari e valore artistico delle decorazioni 
- Illuminazione ed effetti speciali
- Costumi
- Coreografie, balletti e performance del gruppo mascherato

La giuria si riserva di assegnare ulteriori premi alle altre motoapi meritevoli partecipanti al concorso. 
La premiazione avverrà la sera del 17 febbraio 2015 in Piazza Milite Ignoto, nell’ambito delle manifestazioni previste nel programma del carnevale luciese. 


  Motivi di esclusione

Saranno escluse le lape con tema uguale ad un’altra lapa iscrittasi in precedenza. L’elenco dei titoli delle lape sarà visionabile sul gruppo facebook Blog del Mela. 
Saranno escluse le motoape allegoriche lesive della comune decenza.
L’autore/il gruppo è responsabile del contenuto della motoape allegorica e del gruppo mascherato con cui partecipa al concorso. 



La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata delle condizioni stabilite  dal regolamento. Il candidato declina inoltre l’associazione turistico culturale “BLOG DEL MELA” da eventuali responsabilità per imprevisti incidenti a persone o cose del gruppo partecipante all’evento. 





    Concorso allegorico grottesco
“I lapi i cannaluari – U PAISI DI LAPI”




SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
____________________________________________________________

Dati generali dell’autore

Cognome__________________________________________________
Nome_____________________________________________________
Residente in via_____________________________________________
Nella Città di_______________________________________________
Provincia__________________________________________________
Recapito telefonico__________________________________________
E-mail____________________________________________________

Indicazioni generali della motoape allegorica proposta al concorso

Titolo____________________________________________________________________
Idea progettuale ___________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________


Il/La sottoscritto/a_______________________________________dichiara di aver preso visione del regolamento e di accettarlo integralmente e di autorizzare la redazione del “Blog del Mela” nella qualità di ente organizzatore del concorso “I lapi i cannaluari – U paisi di lapi”, ed il comune di Santa Lucia del Mela  all’utilizzo delle informazioni trasmesse, per i fini e nel rispetto delle norme previsti dal regolamento del concorso.
Il candidato dichiara di aver versato al momento dell’iscrizione al concorso la quota di partecipazione di 10 euro.
declina inoltre l’associazione turistico culturale “BLOG DEL MELA” da eventuali responsabilità per imprevisti incidenti a persone o cose del gruppo partecipante all’evento.



_____________________________                                              ____________________________
Data e luogo                                                                                   firma del partecipante



(nel caso in cui l’autore decidesse di partecipare con un ulteriore motoape allegorica, si prega di ricompilare nuovamente la scheda di partecipazione

lunedì 8 dicembre 2014

Pro Mende devastante, 9 goal anche al Cus Messina

Cronaca sportiva di Antonio Giunta


Pro Mende Calcio a 5 - C.U.S. Messina = 9 - 4


07/12/2014 - Si chiude con tre vittorie, 25 goal fatti e appena 6 subiti la serie di tre partite casalinghe per la Pro Mende. Il malcapitato di turno è il Cus Messina, fino a ieri quinta forza del campionato. Prossima settimana scontro al vertice con il Città di Villafranca. La partita è più dura del previsto, i messinesi partono subito forte e dopo appena cinque minuti sono già in vantaggio. I padroni di casa accusano il colpo e subiscono il raddoppio con un tiro dalla distanza che batte Campo. La Pro Mende si sveglia cerca di rientrare in partita ma ogni azione viene neutralizzata da un buon portiere ospite. A metà tempo Rizzo accorcia le distanze, poco dopo De Luca trova il goal del pareggio. Il sorpasso nel finale di tempo, De Luca lascia sul posto due avversari e scarica per Panasiti che di prima intenzione mette in rete. Nella ripresa la Pro Mende è devastante, De Luca segna la sua doppietta personale poi sale in cattedra Salvadore, migliore in campo, che prima inventa un assist per Gitto e poi segna il goal del 6 a 2. Nei minuti finali Zullo e Artale arrotondano il risultato ma gli ospiti prima su punizione e poi su calcio di rigore battono l’incolpevole Saporita tentando di rientrare in partita. Nell’ultimo giro di orologio Donato chiude i conti con un tiro al volo dalla distanza e lancia la sfida al Città di Villafranca, in settimana sconfitto e superato in classifica dal sorprendente Saponara. Ora la classifica dice: Siac (già riposato) e Pro Mende in testa con 18 punti, Saponara 16, Città di Villafranca 15 (già riposato).

sabato 6 dicembre 2014

Mensa scolastica, finisce l'attesa

Sembra giunta al termine la lunga attesa di bambini e genitori per il servizio di refezione scolastica, non ancora iniziato nonostante le ripetute sollecitazioni e i disagi segnalati dalle famiglie. All’origine del ritardo, fanno sapere dagli uffici comunali, intoppi burocratici e procedurali, che dovrebbero essere risolti entro mercoledì prossimo. È questo il giorno previsto per la riattivazione del servizio, più volte annunciato e finalmente pronto a salpare, secondo quanto assicura l’assessore alla pubblica istruzione Elisabetta Lombardo.
Il servizio, per il quale sono pervenute un centinaio di richieste, è rivolto agli alunni della materna dell’Istituto comprensivo, che, dalla prossima settimana, potranno fruire nuovamente dell’orario prolungato. Le lezioni pomeridiane, a causa del mancato funzionamento della mensa, sono state infatti sospese sin dall’inizio dell’anno scolastico, scatenando un coro di proteste da parte dei genitori dei piccoli alunni. 
«Comprendiamo le esigenze dei bambini e delle loro famiglie, ma purtroppo le tempistiche per le procedure di gara non dipendono dalla volontà dell’amministrazione», afferma Lombardo. «La commissione che ha valutato le offerte, pervenute da tre diverse ditte, ha richiesto tempi aggiuntivi e nuove verifiche prima di definire l’aggiudicazione della gara», continua l’assessore, «per via di un’anomalia di ribasso che ha complicato l’iter di espletamento».
L’aggiudicazione provvisoria, andata ad una ditta di San Filippo del Mela che ha già svolto il servizio in passato, dovrebbe essere confermata in via definitiva martedì, così da garantire, per il giorno dopo, l’agognato sblocco della mensa e dell’orario pomeridiano. Anno dopo anno – nel 2013 è partita l’11 novembre – la refezione scolastica, vincolata all’approvazione del bilancio, ha preso il via sempre più tardi rispetto all’inizio delle lezioni, subendo anche le conseguenze dei tagli nei trasferimenti statali e regionali alle casse dell’ente. (Katia Trifirò)

Santa Lucia del Mela come set fotografico, ecco il concorso


La bellezza artistica e paesaggistica di Santa Lucia del Mela come “set” per gli obiettivi degli appassionati di fotografia. Si rivolge a fotografi professionisti e fotoamatori il concorso dell’associazione culturale sportiva “Me.ga. Mind” di Milazzo, articolato nelle due sezioni “Città d’Arte” e “Regalaci un’emozione”. La prima sezione invita ad immortalare scorci e monumenti luciesi, mentre la seconda è a tema libero, proponendo ai fotografi di mettersi in gioco con creatività e gusto personale (qui il regolamento: http://www.ascmegamind.org). La scadenza per la presentazione del materiale fotografico è fissata giovedì 11 dicembre, mentre la mostra degli scatti dei concorrenti verrà allestita nei giorni 20 e 21 Dicembre, dalle ore 17, nella sala consiliare di Santa Lucia Del Mela. La mostra sarà accompagnata dall’esibizione di scuole di ballo, giochi e sfilate di bambini, concerti e degustazioni. L’iniziativa è promossa da Gaetano De Felice, Matteo Insogna e Vincenzo Zito, impegnati con “Me.ga. Mind” in attività senza scopo di lucro che spaziano dallo sport, alla cultura e al benessere.

giovedì 4 dicembre 2014

Convegno: Pietro Novelli. Tra Milazzo e Santa Lucia del Mela - Un inedito



Comunicato Stampa



Elvira D’Amico presenta:

Pietro Novelli tra Milazzo e Santa Lucia del Mela - Un inedito


7 dicembre, ore 18
Santa Lucia del Mela, 
Palazzo ex carcere Borbonico


S.LUCIA DEL MELA – Si terrà domenica 7 dicembre, nella cornice del Palazzo ex carcere borbonico di Piazza Milite Ignoto, il convegno Pietro Novelli tra Milazzo e Santa Lucia del Mela - Un inedito, organizzato dall’Associazione Turistico Culturale “Blog del Mela” con il patrocinio del Comune. A relazionare sul pittore siciliano e le sue opere sarà la dott.ssa Elvira D’Amico, Storico dell’Arte e Dirigente alla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Dialoga con la studiosa la dott.ssa Katia Trifirò, presidente dell’associazione “Blog del Mela”. Interverranno il Sindaco di Santa Lucia del Mela, geom. Antonino Campo, e l’Assessore ai Beni Culturali, dott. Rosario Torre. 
Nel corso del convegno verrà ripercorsa la figura di Pietro Novelli, uno dei massimi artisti del Seicento siciliano, il cui stile risente di Caravaggio, di Van Dyck, di Velasquez e di Ribera, di Pietro da Cortona e di Guercino.
Mandato nella Piazzaforte di Milazzo nel 1643 e nel 1645 come ingegnere regio, per sovrintendere alle fortificazioni del Castello e del Borgo, durante l’ultimo soggiorno Novelli lascia, nella vicina città di Santa Lucia del Mela, un’opera pittorica che si può ammirare all’interno della Basilica Cattedrale luciese. Firmata e datata, l’opera raffigura San Biagio che intercede per le Anime del Purgatorio. La sua attività di pittore e decoratore però, come illustrerà la dott.ssa D’Amico, svelando sorprese e retroscena, non si esaurisce qui...
L’incontro è rivolto non solo agli esperti e agli appassionati di beni culturali, ma anche a chi vuole riscoprire l’immenso patrimonio storico-artistico del territorio, scrigno prezioso che rappresenta, da sempre, una delle mete privilegiate di turisti, studiosi e viaggiatori sulle tracce di opere uniche da ammirare e custodire nella memoria.


Elvira D’Amico ha partecipato alla memorabile mostra sul Novelli realizzata dalla Regione Siciliana nel 1990 all’Albergo dei Poveri di Palermo. Tra le sue pubblicazioni c’è il romanzo storico D’accordo con la luna (2007), ambientato tra il fronte e la Sicilia al tempo della Grande Guerra, e Un viaggio lungo tre guerre. La straordinaria esperienza di un siciliano al fronte (2011).  


Info:
blogdelmela@gmail.com 
3884181458

Prove di democrazia e fascia rosa, quando la politica è "baby"

Una fascia per due. Il baby sindaco Giulia De Gaetano con il sindaco Nino Campo
Continua a rimanere “rosa” la fascia di baby sindaco, che passa dall’uscente Eleonora Alibrando a Giulia De Gaetano, eletta durante la convocazione del nuovo baby consiglio. Dopo un anno da consigliere e vicesindaco, Giulia, classe II B delle medie, ha conquistato la carica in lizza con altri due candidati, Alessia Presti e Salvatore Stracuzzi, che siedono sui banchi del baby consiglio insieme a Amalia Salvadore, Katrin Bertoloni, Maria Francesca Campo, Giulia Gitto, Roberta Mendolia, Federica Accetta, Pierpaolo Campo, Christian Liarosa, Marta Pulito, Natalia Vitale e Valeria Scaffidi. Tra i punti del suo programma, oltre all’ascolto delle richieste dei compagni dell’Istituto Comprensivo, l’organizzazione di un corso di primo soccorso per studenti, insegnanti, genitori, e serate di giochi da tavolo e cineforum. L’insediamento, cui hanno assistito anche i “colleghi” più anziani, è avvenuto dopo il rituale giuramento alla Costituzione. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Pubblica Istruzione, rappresentato da Elisabetta Lombardo, mira al coinvolgimento dei più giovani nella vita politica del paese, sensibilizzandoli ad una partecipazione attiva e a temi importanti come la legalità e il rispetto dell’altro. Prove di democrazia, dunque, che appassionano i cittadini ancora in erba e offrono una lezione di entusiasmo e impegno civile anche agli adulti. Il primo appuntamento del baby consiglio, che si è messo da subito a lavoro, sarà l’organizzazione di eventi ricreativi e altre iniziative in occasione delle festività natalizie. (Katia Trifirò)

Festa del Vino, calici siciliani in Canada

Canada-Santa Lucia del Mela, quando i ricordi e le tradizioni cancellano ogni distanza. È un legame sempre vivo quello tra l’Associazione Messinese di Montreal e il comprensorio della Valle del Mela, da dove, negli anni dell’ondata migratoria che ha spinto intere famiglie a tentare fortuna oltreoceano, in molti sono partiti alla volta del Québec. Tra le iniziative che animano il fitto calendario di appuntamenti organizzati dalla comunità messinese di Montreal, all’insegna dei riti e dei sapori della Sicilia delle origini, si è celebrata anche quest’anno la Festa del Vino, giunta alla ventiseiesima edizione. Grande protagonista il vino siciliano, che, anche in Canada, accompagna i banchetti e i brindisi dei membri dell’Associazione. Dopo degustazioni e ricette della tradizione messinese, la Festa del Vino si è conclusa con la premiazione di Pietro Brunetta e di Salvatore Alibrando, per la produzione, rispettivamente, del miglior vino bianco e del miglior rosso. Un riconoscimento, nel corso della serata, è andato alle donne dell’Associazione, che dedicano il proprio tempo e il proprio impegno a  portare un pezzo di Sicilia nel continente americano, anche attraverso la cultura enogastronomica della Valle del Mela, affinché le generazioni future ne conservino la memoria. (Katia Trifirò)





lunedì 1 dicembre 2014

Va alla Pro Mende il primo derby luciese di calcio a 5

Cronaca sportiva di Antonio Giunta

Futsal Santa Lucia del Mela - Pro Mende Calcio a 5 = 1 – 9 


30/11/2014 - L’ultima volta era stato G.S. Luciese – Pro Mende Calcio, il paese era diviso, il campo era quello ad undici, sugli spalti fumogeni e tifo di altre categorie. Ieri, in un palazzetto ancora tristemente deserto, vent’anni dopo, si è disputato il primo derby di calcio a 5 della storia luciese. A fronteggiarsi, Futsal S.Lucia e Pro Mende Calcio e, contrariamente a quanto sostenuto alla vigilia dalle “malelingue”, in campo grande sportività e fair play hanno fatto da cornice a ciò che doveva essere uno spettacolo per tutti.
La Pro Mende con il classico schieramento a “rombo” parte con Rizzo vertice basso, Salvadore vertice alto, Campo in porta, De Luca e Zullo esterni. Il Futsal risponde con i fratelli Russo in fase difensiva, Amalfi e Saporita in quella offensiva, Mazzagatti in porta. Gli “ospiti” partono forte ed al primo minuto trovano subito il vantaggio con Zullo. Passano pochi minuti e prima De Luca e poi Salvadore portano il risultato sullo 0 a 3. Che il derby avesse preso la strada della correttezza lo si capisce al minuto dieci, quando Calderone “rifiuta” un calcio d’angolo erroneamente assegnato dal direttore di gara cedendo la palla alla Pro Mende. La reazione dei padroni di casa avviene a metà tempo, quando prima Amalfi e poi Russo fanno esaltare Campo, e sempre Russo, qualche minuto dopo, colpisce la traversa con un tiro dalla distanza. La Pro Mende riprende il suo forcing e nel finale di tempo trova altre due reti con De Luca e Panasiti.
Nella ripresa la storia non cambia, la Pro Mende macina gioco e spreca parecchio, Campo si limita ad annullare le conclusioni di Russo e Messina, e tra le due reti di Zullo nell’unico errore difensivo degli ospiti Gabriele Russo realizza l’unico goal biancoblu. A metà ripresa, dopo l’esordio stagionale di mister Cannuni, Mazzagatti si esalta su uno splendido tiro dalla distanza di Panasiti, ma nulla può sul tiro al volo di De Luca e sul goal sotto porta di Giunta. La partita di fatto finisce lì, la Pro Mende con la testa è già alla prossima gara ed il finale è solo una girandola di cambi e azioni personali.  
L’esito del primo derby di calcio a 5 luciese rispetta i pronostici, con la vittoria della squadra in questo momento superiore. Ma ciò che conta è che al fischio finale nel campo si ritrovano vincitori e vinti, terzo tempo, strette di mano, sorrisi ed abbracci a giustificare i sei falli commessi in tutta la partita e l’unica ammonizione subita da Messina, a causa di un malinteso durante la sostituzione. Due squadre, Futsal e Pro Mende, costruite con ambizioni diverse, ma che hanno lanciato un chiaro messaggio, la speranza che, presto, tutti possano tornare a “vedere” lo sport in questo paese.

domenica 30 novembre 2014

E la montagna diventò discarica

Pietra del Chiodo, novembre 2014












Tutela della salute e dell'ambiente, le sfide dell'Alsa

Presentazione Alsa.
Da sinistra: Loredana D'Amico, Silvia Calderone, Nadia Calderone, Salvatore Triolo, Simone Giunta

Difesa del diritto alla salute, educazione ambientale, sensibilizzazione sui temi dell’inquinamento industriale e dello sviluppo sostenibile, tavoli tecnici, monitoraggio e informazione. Punta al coinvolgimento dei cittadini e alla collaborazione delle istituzioni l’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente (Alsa), sorta dalla volontà di essere parte attiva nella lotta per la tutela della salute e per la salvaguardia dell’ambiente. Il direttivo, presieduto dall’avv. Salvatore Triolo, è composto da Simone Giunta (vicepresidente), Silvia Calderone (segretaria), Loredana D’Amico (tesoriere), Filippo Alibrando, Letizia Alleruzzo, Lucio Donato, Nino Impalà, Letizia Stracuzzi (consiglieri). 
Formata a ridosso dell’incidente alla Ram dello scorso 27 settembre, l’Alsa si è presentata alla comunità nel corso di un incontro pubblico, per illustrare l’attività svolta sinora, a partire dalle iniziative condivise con il Coordinamento ambientale della Valle del Mela, di cui è parte a fianco delle altre associazioni ambientaliste del comprensorio. «Siamo nati da una sorta di risveglio popolare», afferma il presidente Triolo, «chiediamo la collaborazione di tutti per continuare nel tempo a sensibilizzare e mantenere alta l’attenzione su tutte le problematiche del territorio, in vista del benessere dell’intera collettività, che non può essere delegato alle sole istituzioni». 
Proprio per agire su un cambiamento di mentalità, l’impegno dell’Alsa si rivolge anche alle scuole, con attività formative e laboratoriali dedicate al rispetto per la salute e l’ambiente. Tra i progetti in cantiere, il monitoraggio delle sorgenti d’acqua e dei corsi dei torrenti e la verifica sulla presenza di discariche abusive, segnalate dai cittadini, che rischiano di contaminare i terreni dediti all’agricoltura e all’allevamento introducendo sostanze nocive nella filiera agroalimentare. Previsto inoltre un nuovo biomonitoraggio sulla salute della popolazione dell’Area ad alto rischio di crisi ambientale Valle del Mela e Milazzo, chiedendo la collaborazione dei medici di base e dell’Asp, oltre che del mondo universitario. Triolo e gli altri componenti del direttivo hanno infine ribadito il carattere apartitico e apolitico del gruppo, per garantire trasparenza ed evitare dannose strumentalizzazioni. (Katia Trifirò)

Il pubblico presente in aula consiliare


lunedì 24 novembre 2014

Pro Mende stravince, ora si aspetta il derby

Cronaca sportiva di Antonio Giunta

Pro Mende Calcio a 5Citta di Pace Del Mela = 7 – 1

23/11/2014 - Dopo il passo falso del Palarescifina di sette giorni fa, la Pro Mende riprende la propria marcia e con un perentorio 7 ad 1 ai danni del Città di Pace del Mela rimane in testa alla classifica, in compagnia di Siac e Città di Villafranca (squadre che però hanno già riposato). Partita senza storia, con i luciesi che schiacciano gli ospiti nella propria metà campo e nei primi dieci minuti trovano subito tre reti grazie a Mandanici, Rizzo e Salvadore. Il Città di Pace del Mela tenta di rientrare in partita, ma, a cavallo dei due tempi, prima De Luca e poi nuovamente Salvadore e Mandanici chiudono definitivamente i conti. La Pro Mende non rischia nulla e, dopo il terzo goal giornaliero di Salvadore, imbeccato da un ispirato Zullo, concede solo qualche tiro da fuori che serve ad esaltare le doti di Campo. 
Con la speranza che le porte del Palazzetto si riaprano, l’appuntamento è a domenica prossima per il tanto atteso derby  tra Futsal S.Lucia e Pro Mende. Derby che manca sul territorio luciese da tantissimi anni.

Prima domenica a porte chiuse. Penalizzato lo sport

Pubblico fuori, squadre dentro
Per molti la parola "domenica" significa partita di calcio. Per molti, ma non per tutti. Succede a Santa Lucia del Mela, dove ieri il pubblico della locale squadra calcio a 5 è rimasto fuori dal palazzetto dello sport che ospita gli incontri. Il motivo? Partite a porte chiuse e ingresso interdetto al pubblico. Regna, inevitabilmente, il malumore tra società sportive e tifosi, che hanno accolto come una doccia fredda la notizia del divieto di accesso a gradinate e tribune, sia nel palasport che allo stadio “Gaetano Scirea”. A comunicarlo, con una nota inviata ai dirigenti delle associazioni che ne fruiscono, il sindaco Nino Campo e l’assessore allo sport Santino Pandolfo. Intanto, l’interdizione al pubblico è sentita come ingiusta penalizzazione ad un settore, come quello dello sport, che a Santa Lucia del Mela ha alle spalle una storia importante, rivelandosi vincente non solo sul piano agonistico ma, prima di tutto, per le importanti ricadute in termini di socializzazione e aggregazione. 

Eventi annullati
Che non tutto fosse in regola era nell’aria già dall’estate, prima dell’inizio delle giornate di campionato. La conferma è arrivata giovedì scorso, nero su bianco, ai presidenti delle associazioni sportive dilettantistiche Pro Mende Calcio, Futsal Santa Lucia del Mela, Polisportiva Santa Lucia del Mela, Merì, Real Merì. Tra i primi effetti, la cancellazione di un evento calcistico che, ieri, prevedeva la presenza di oltre un centinaio di ospiti per l’esibizione dei settori giovanili di Pro Mende e G.D.S. “Peppino Cutropia” di Milazzo. Gli organizzatori, spiega il responsabile della scuola calcio luciese Antonio Giunta, sono stati costretti ad annullare i preparativi e l’amichevole in programma, con grande amarezza dei bambini coinvolti, ma anche delle loro famiglie. 
Per un tempo difficile da quantificare, ma che si prevede lungo, potrà essere usato solo il campo da gioco, per gli allenamenti e per le partite a porte chiuse, mentre salteranno, con grande probabilità, tutti gli altri appuntamenti che si svolgono abitualmente all’interno del palasport alla presenza di un pubblico numeroso, come l’evento di solidarietà della Protezione civile luciese che, a ridosso delle festività natalizie, organizza ogni anno una raccolta fondi con una due giorni di giochi e tombolata. 

Manutenzione e pulizia, la polemica infinita
Stupisce, inoltre, che la mancata autorizzazione all’ingresso del pubblico riguardi non solo il campo sportivo, struttura vetusta per la quale, grazie ad un finanziamento regionale, è in programma una ristrutturazione completa, ma anche il nuovo palazzetto, inaugurato nel 2008 dopo un’attesa lunga quasi un quarto di secolo. Eppure, non si contano le segnalazioni di problemi interni all'impianto, come i frequenti allagamenti in alcuni punti, che si sommano agli scambi di accuse tra società, amministrazione comunale e scuola (il palazzetto viene usato dagli studenti delle elementari nelle ore di educazione fisica), sul suo stato di manutenzione e sulla pulizia degli spazi comuni. Il problema vero sembra essere la mancanza applicazione di un adeguato regolamento, che disciplini, ad esempio, l'ingresso e la fruizione nelle strutture comunali come il palasport, garantendo da un lato la responsabilizzazione da parte di chi ne fruisce e, dall'altra, regole chiare e condivise che evitino strumentalizzazioni, equivoci e il solito, inutile, scarica barile. 

Un problema burocratico?
Già da oggi, promette l’assessore Pandolfo, gli uffici si attiveranno per istituire la commissione che valuta l’autorizzazione per l’accesso del pubblico. Si tratta, afferma Pandolfo, di adeguare gli impianti alle ultime normative, che non consentono la piena fruizione delle due strutture secondo gli standard attuali. Occorrono cioè nuove verifiche, prima che sia revocato il divieto di accesso agli spalti, secondo quanto dichiara anche il sindaco Campo. A ritardare l’autorizzazione, sarebbe un problema di tipo burocratico: «Abbiamo potuto affidare l’incarico ad un tecnico per la verificare dello stato degli impianti solo dopo l’approvazione del bilancio», sostiene Campo. Le società e i cittadini, intanto, attendono risposte.
(Katia Trifirò)

Spalti vuoti

sabato 22 novembre 2014

Salute e ambiente, Santa Lucia del Mela lotta


Prende ufficialmente il via l’Associazione Luciese Salute e Ambiente (Alsa), che verrà presentata ai cittadini domani alle 19 in aula consiliare. Per la prima volta anche Santa Lucia del Mela, come avvenuto nel comprensorio di Milazzo e come sta avvenendo, con diffusione sempre maggiore, nelle altre città siciliane e del resto d'Italia più inquinate - Taranto in testa -, si riconosce in una propria "sigla" ambientalista, attorno alla quale si è già formato un movimento collettivo, sorto dalla società civile e dalle sue rivendicazioni in tema di salute e ambiente, sia per quanto riguarda il diritto alla corretta e completa informazione (troppe volte "viziata" da una pericolosa connivenza tra le cosiddette istituzioni e chi inquina), sia sul piano della difesa e della tutela della salute umana e dell'ambiente. 
Il gruppo, costituito con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione, ha raccolto quasi un centinaio di adesioni, che saranno formalizzate al termine dell’incontro pubblico di domani sera. In questa occasione, inoltre, l’Alsa renderà noti i nomi dei componenti del consiglio direttivo e le finalità con cui intende operare sul territorio, proseguendo alcune iniziative già in cantiere. Tra queste, il censimento delle malattie tumorali, con il supporto dei medici di base, ma anche la partecipazione ai tavoli tematici organizzati nell’ambito del Coordinamento ambientale della Valle del Mela, di cui l’associazione luciese è parte. 
In più occasioni, ancora prima della sua costituzione ufficiale, l’Alsa è scesa in campo a fianco delle altre associazioni ambientaliste del comprensorio, condividendone e supportandone le battaglie, compresa quella del “no” al Css nella centrale Edipower di San Filippo del Mela. Per volontà dei suoi membri, non ne faranno parte coloro che ricoprono una carica politica, sia per evitare rischi di strumentalizzazione che per rispettare i principi di apoliticità e apartiticità fondativi dello statuto.

giovedì 20 novembre 2014

105 CANDELINE PER NONNA ROSA!

Questa foto è stata scattata nel lontano 1927 e ritrae una parte della famiglia di Alibrando Salvatore che qui posa con la moglie Domenica e i due figli piccoli: Santo e Rosa.



Da allora sono trascorsi ben 87 anni e la spensierata ragazza che posava accanto al fratello oggi compie 105 anni.  
Nata e vissuta per quasi mezzo secolo a Santa Lucia del Mela durante gli anni dello sviluppo industriale si è trasferita con il marito e i tre figli nella provincia di Milano dove risiede tutt’ora. Attualmente è nonna di 5 nipoti e bisnonna di 8 nipotini che spesso vanno a trovarla nella sua casa di Cusano Milanino.
Nonostante l’età gode ancora di una discreta salute fisica e di una notevole forza di volontà che ogni giorno la porta a fare qualche lavoretto domestico ed a curare il suo amato orto. 



Così come la maggioranza di luciesi emigrati anche lei porta sempre nel cuore e nella mente la devozione a Beato Antonio Franco, che pregò tanto quando la madre ottenne il permesso di portare per qualche giorno l’urna contenente la catena che il beato usava per infliggersi penitenza a casa sua per invocare la guarigione del marito Salvatore.
Ricorda pure la tradizione orale che si tramandava fra i luciesi che riportava un fatto realmente accaduto alla fine del 1700: una signora del luogo in sogno vide dei topi che rodevano i piedi del Beato e grazie a questo sogno premonitore venne fatta una ricognizione che permise di recuperare il Corpo Santo e permise la venerazione futura delle sacre spoglie.


lunedì 17 novembre 2014

STORIE CONTAMINATE

Si intitola “Storie Contaminate” la personale di Filippo De Mariano promossa dall'Assessorato alla Cultura e Identità del Comune di Messina che aprirà i battenti martedì 18 novembre, alle 18,30, nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. All’inaugurazione interverranno l’assessore alla Cultura Tonino Perna, la responsabile GAI Messina Enrica Carnazza, e i critici Stefania Lanuzza e Daniele De Joannon. “Storie Contaminate”, come suggerisce il titolo, intreccia tra loro i filoni di ricerca condotti dall’artista negli ultimi anni di attività su più fronti delle arti visive. Il percorso espositivo, articolato in più sezioni, procede dalle caleidoscopiche cromie della serie intitolata “Gli animali di Sophia” alle enigmatiche figure femminili di “Donna: un mondo infinito”, per concludersi con le ultime opere aperte alle influenze della Street art. La mostra prevede uno spazio dedicato ai disegni preparatori e al modello in scala della monumentale scultura “Il passaggio dell'angelo”, oggi visibile in largo san giacomo. L'esposizione ospita infine una sezione fotografica che illustra le prove di De Mariano nel campo dell’arte installativa e performativa.  
Nato nel 1975 a Santa Lucia del Mela (Messina) dove risiede, De Mariano ha al suo attivo un denso percorso artistico sostanziato da numerose personali e collettive allestite in diverse città italiane nonché segnato da alcune prestigiose esperienze all’estero. “Il suo rapporto con l’arte è stato sin dagli esordi istintivo e viscerale: l’Africa, continente dei colori squillanti e dei profumi forti, terra dove convivono con potente semplicità dramma e bellezza, ha da subito catalizzato la sua attenzione indirizzando le sue prime prove artistiche verso un minimalismo animato da una intensa carica espressiva. La sua produzione pittorica si è affinata negli anni elaborando composizioni perfettamente bilanciate in cui colore e segno trovano un equilibrio ritmico e approdano ad una comunicazione diretta ed efficace. La forza dei legami affettivi e il profondo rispetto per l’imperscrutabile universo femminile, il senso di appartenenza ad una dimensione umana universale che non conosce barriere etniche né pregiudizi di sorta, la sensibilità alle problematiche ecologiche, sono alcune delle tematiche care a De Mariano, artista capace di tradurre l’idea in azione vitale e dirompente armonia di colori” (S. Lanuzza).


.

La mostra sarà visitabile sino al 26 novembre 2014


sabato 15 novembre 2014

"Un giorno questa terra sarà bellissima" (Paolo Borsellino)

















"La conquista delle reciprocità è la fine della subordinazione, qualsiasi subordinazione. Quella del Sud agli interessi economici del Nord si legge sul territorio, con la condanna del Mezzogiorno alla minorità infrastrutturale (meno strade e rare autostrade, niente treni, pochissimi aeroporti, mentre il resto del Paese ne viene dotato pure con i soldi dei meridionali); coloniale (il petrolio italiano e lucano, e siciliano, ma i relativi vantaggi fiscali sono altrove e la ben-zina costa più a Sud, dove viene pure raffinata; stessa cosa per l'energia elettrica, la cui distribuzione è penalizzata, nel Mezzogiorno, da una rete insufficiente); economica (i fondi del Sud spesi al Nord, magari destinandone ancora  trecento milioni per la metropolitana di Torino, indebitatissimo  capoluogo della Regione più inaffidabile d'Italia, secondo le agenzie internazionali; e lo Stato che  a un terzo della popolazione italiana, i meridionali, da cui prende il 25 per cento delle entrate fiscali, destina solo il 18,8 per cento degli investimenti ordinari). Il Sud, però, è subordinato anche alla mafia e: alla stessa idea che ha di sé. Una condizione che fa comodo al Nord peggiore  e alla mafia. Il che spiega perché vadano tanto d'accordo.
Ma quando ti educhi a non essere più subordinato a qualcuno o a qualcosa, non tolleri di esserlo più a nulla. Così, il sempre più diffuso movimento meridionale di liberazione dal giogo mafioso, a cominciare dal pizzo, rinforza la consapevolezza del proprio diritto all'equità; allo stesso modo, la dilagante riscoperta di come è stata unificata l'Italia, a tutto danno dei meridionali induce a pretendere equità e rispetto della verità storica (per questo nascono comitati, associazioni, partiti), ma educa pure all'insofferenza dell'imposizione mafiosa. Si può essere schiavo di qualcuno e aguzzino di qualche altro (così l'oppressore divide e contrappone i servi, fu così persino nei campi di sterminio), ma quando si è liberi, lo si è e basta; del tutto, da tutto, da tutti. Che non è starsene da soli, ma non più sul gradino più basso: insieme, sullo stesso pianerottolo."

Un viaggio nel sud che cambia, fotografando una storia che ci riguarda da vicino e un presente di cui siamo parte. Questo è ciò che il giornalista e scrittore Pino Aprile, autore di libri diventati best seller veri e propri casi editoriali, come Terroni, Giù al Sud e, Il Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio, ha regalato al pubblico attento e appassionato giunto dalle città vicine per partecipare all’incontro. Il Sud, filo conduttore della produzione narrativa e giornalistica di Aprile, che ne è testimone nel solco di una controstoria destinata a contraddire gli stereotipi e i falsi miti che hanno da sempre accompagnato la storia dei meridionali, è un elemento fondamentale della sua biografia. Sino ai 23 anni, Aprile ha infatti vissuto a Taranto, ed esattamente nella palazzina posta di fronte all’impianto siderurgico dell’ILVA che, nell’immaginario di allora, sembrava volano di sviluppo economico, lavoro e ricchezza, prima che si prendesse coscienza della connessione tra l’industria e il prezzo troppo alto che si paga in termini di salute. Ma questa è una storia che conosciamo, perché ricorda da vicino quanto vissuto dal nostro comprensorio, nel momento storico  in cui è sorto il polo industriale i cui effetti, sotto la lente di ingrandimento degli ambientalisti da tempi lunghi, sono adesso all’attenzione di cittadini sempre più numerosi, protagonisti di quelle stesse storie di risveglio che Pino Aprile racconta nei suoi articoli e nei suoi libri.
Sono storie che descrivono l’inesorabile cambiamento in atto al Sud, terra in cerca di riscatto, sia dagli stereotipi che ne hanno condizionato la storia, sia da una condizione di asservimento ai colossi industriali e alla criminalità, verso un cambio di rotta che non passa solo da figure simbolo, i cosiddetti martiri civili, che siano magistrati che non si piegano, uomini di chiesa coraggiosi (anche nel nostro comprensorio ne abbiamo un esempio luminoso), commercianti che si rifiutano di pagare il pizzo o singoli cittadini stanchi di sopportare la puzza dei fumi inquinanti, ma che investe tutta la comunità, diventando lotta condivisa da centinaia di persone che si riuniscono in comitati e associazioni, e, quindi, si trasforma in rete sociale e culturale che rende possibile un futuro diverso.
Per tutte queste ragioni, Il Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio, presentato nell’aula consiliare luciese, è un libro che, come i precedenti di Pino Aprile, ha fatto discutere ed è destinato a far parlare di sé ancora molto; i cittadini del Sud, le loro speranze e le loro battaglie ne sono la sostanza: né italiani di serie B, né popolo abituato a lamentarsi senza agire, divengono protagonisti di una storia nuova, quella di chi non gira più la testa dall’altra parte per non vedere o si tura il naso di fronte alla puzza, ma affronta i problemi a viso aperto e, così, migliora la propria vita. E anche quella degli altri.  
Il Sud puzza è l’ultimo anello di una trilogia che riflette sulla storia, o meglio sulla controstoria, del Meridione, oggi considerato, nell’immaginario collettivo diffuso dai mass media e dall’opinione pubblica, come vera e propria zavorra del nord, nella contrapposizione tra le regioni settentrionali che producono ricchezza e un Meridione povero e sottosviluppato da cui si emigra, quasi vergognandosi se non si scappa dalla Sicilia o dalle altre regioni del Sud. Eppure, prima dell’Unità d’Italia, la condizione di questa nazione che oggi ci appare ancora spaccata in due, era esattamente all’opposto, con un Regno delle due Sicilie vera e propria potenza economica e un nord da cui si emigrava, anche se questo non lo leggeremo mai nella storiografia ufficiale. Da allora, è come se avessimo voluto punire il nostro Sud, mortificare la sua naturale vocazione alla bellezza e abbiamo accettato come cosa buona e giusta tutto quello che veniva dal Nord, compresa l’industria, che sembrava il miraggio di uno sviluppo che poteva renderci migliori, noi meridionali, figli di un dio minore, che solo se impariamo a fare come i settentrionali possiamo considerarci davvero “italiani”. Da tutti questi dati, per raccontare le cose da un altro punto di vista, parte l’indagine di Pino Aprile, una storia di vergogna e di orgoglio. Per non dimenticare che, come si legge tra le righe, il sogno di uno è utopia, il sogno di molti è una realtà che comincia.
Quella che Pino Aprile ha condiviso con il pubblico è, dunque, la storia di un risveglio, anzi di molti risvegli, di occhi che si sono aperti e di persone che non sono più disposte a sopportare. E sono molte le cose che non vogliono sopportare più, il ricatto “o salute o lavoro” che per decenni ha avvelenato Taranto nell’indifferenza generale, i veleni della “monnezza” proveniente da molte zone d’Italia e accumulata in Campania, veleni che si infiltrano nella terra, che uccidono il cibo e le persone, ma che arricchiscono la camorra e tutti quelli che fanno affari con la criminalità organizzata, il pizzo che bisogna pagare ai soliti noti per riuscire a lavorare. Ma la vergogna è solo uno dei sentimenti che attraversano il libro. C’è, tra i tanti, la fiducia, nel tentativo di coinvolgere sulla strada del cambiamento sia istituzioni troppe volte complici o assenti, sia le altre forze sane del territorio, così che la lotta di uno solo, o di un piccolo gruppo, possa diventare la lotta di tutti, come anche il comprensorio del Mela, sceso in un corteo fatto da migliaia di persone per rivendicare sicurezza, verità e rispetto per la salute umana e l’ambiente, sta sperimentando; c’è, dunque, un sentimento positivo di orgoglio, e di riscatto, che attraversa finalmente il Sud.La coscienza del fatto che “Non vogliamo morire complici. Non c’è altro modo di essere liberi”, comporta il sorgere di una nuova società meridionale in grado di imporre le proprie regole anche alle istituzioni, e al resto della nazione. 
Ci sono figure luminose, come quella di Lella Ottaviano, la donna di Ercolano che ha deciso di dire basta alla pratica comunemente accettata del pizzo, denunciando i camorristi e dando il via ad un processo che ha reso libera la città dalla cappa della criminalità organizzata. C’è don Maurizio Patriciello, diventato una guida per le associazioni che vogliono liberare la piana del Volturno dai veleni che l’hanno trasformata in un inferno, come don Palmiro Prisutto ad Augusta o don Peppe Trifirò ad Archi, impegnato da sempre nella lotta contro l’inquinamento industriale nella Valle del Mela. “Eroi civili” che hanno iniziato un percorso, prima da soli, poi seguiti da una comunità che ha preso a modello il loro esempio. Da territorio saccheggiato, colonizzato, offeso, disprezzato e persino deriso, usato come pattumiera del Belpaese, a terra che si risveglia e vuole riprendersi in mano il proprio futuro. Un futuro che, come ha ricordato Pino Aprile in chiusura, non possiamo più delegare, perché la responsabilità di ciò che è e che sarà non spetta ad altri, ma a ciascuno di noi. 

"No, non si sono svegliati perché hanno sentito la puzza, ma si sono accorti della puzza, perché si sono svegliati; per questo non la sopportano più. Scoprire di aver accettato di conviverci così a lungo ha suscitato vergogna. È un sentimento forte: se non ti distrugge, ti eleva. Chi si vergogna, o si nasconde, perché accetta l'idea di insufficienza che genera quel sentimento; o si riscatta, perché dimostra che quell'insufficienza non è vera. A capolinea della strada che comincia con la vergogna, c'è il suo contrario: l'orgoglio. E posso dirvi che c'è tanta gente in marcia, su quella via, a Sud: cominciano da soli, ma strada facendo, si uniscono, diventano comunità, fanno cose importanti, non accettano più di essere "meno": sono nuclei di società che cambia, recuperano un nuovo ordine, intrappolato fra il vecchio e il caos; e chiedono rispetto, equità. Anzi, lo pretendono.
Lo ripeto per chi non volesse capirlo: si sono svegliati, hanno sentito la puzza. Anche quella che si presenta in doppio petto, con la fascia tricolore."