Se ne attendeva l'apertura da più di vent'anni. Per l'esattezza, era il 1982 quando l'amministrazione comunale luciese, guidata dal dott. Francesco La Camera, conferiva l'incarico di progettazione e direzione dei lavori, quantificando il progetto generale dell'opera (non erano ancora i tempi dell'euro) in 940 milioni di lire. I lavori per la palestra comunale, che con il passare del tempo si sono rivelati più lunghi e difficili del previsto, affidati all'architetto Pietro Terranova e alla ditta Accetta, cominciavano così con un primo finanziamento, pari ad un importo di 410 milioni, che consentiva di realizzare il primo lotto. Occorrerà aspettare gli anni Novanta per l'arrivo di una nuova somma e il 2004 per l'ultimo finanziamento - 999 mila euro -, ottenuto dall'amministrazione Pandolfo per il completamento dei lavori, che iniziano nel 2006. I fondi per la realizzazione della palestra comunale derivano per l'83% dalla Regione (Assessorato Turismo, Comunicazione, Trasporti) e per la restante parte sono stati cofinanziati con un mutuo contratto dal Comune con la "Cassa depositi e prestiti". Ma questa è storia, una lunga storia fatta di numeri, anni di attese e anche sogni: il sogno di un'opera di cui il paese sentiva la necessità, pensato come luogo di incontro e aggregazione attorno ad un mondo fatto di ideali, sana competizione e sfide, soprattutto con se stessi, quel mondo dello sport a cui il sindaco La Camera voleva dare una "casa" impegnandosi per la realizzazione di uno spazio che mancava e che molti anni dopo esiste, nascendo come risorsa per la comunità. Servirà ad accendere i riflettori sulla squadra di pallavolo, la "Pol. Santa Lucia del Mela" che riconquista la serie C e apre le porte anche ai giovanissimi, il suo campo sarà utilizzabile per altri sport, sarà la palestra dove i bambini che frequentano la scuola elementare "XXV Aprile" potranno svolgere le ore di educazione fisica e, presentandosi come struttura polifunzionale con 400 posti a sedere, sarà un punto di riferimento per altri tipi di eventi. Sarà un'opportunità: per la comunità luciese, certo, che con quest'opera ottiene una struttura importante - e non solo per lo sport - ma è tale, allargando l'orizzonte delle attività immaginabili, anche per tutto il comprensorio, se sarà possibile pensare a politiche territoriali che attraverso le opere pubbliche consentono una programmazione comune. Rituale taglio del nastro da parte del Sindaco, geom. Nino Campo, che aprendo le porte e invitando la comunità a prendere possesso dell'opera ha riconosciuto il merito di chi ha metaforicamente posto la prima pietra, dando vita ai lavori e immaginando la struttura e di chi quell'idea l'ha sostenuta nelle fasi finali del completamento. Tanta curiosità da parte dei cittadini che vi hanno messo piede per la prima volta, ma anche entusiamo, soprattutto nelle atlete della Polisportiva, che hanno vinto l'amichevole che per la prima volta si è disputata in palestra, e nei più piccoli, protagonisti di un avvicinamento allo sport che rappresenta un fenomeno positivo e da incoraggiare. Ma nel miscuglio degli stati d'animo non è mancata l'amarezza di chi si sarebbe aspettato più attenzione attorno ad un evento così atteso, e magari anche la presenza del dott. Santo Pandolfo. Resta comunque la soddisfazione di avere finalmente in paese un'opera di questa portata e, naturalmente, la speranza in una gestione intelligente e lungimirante, attenta alle esigenze della comunità e alla necessità di sviluppo del paese, propositiva e capace di coinvolgere.
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