giovedì 4 ottobre 2012

4 Ottobre: ricorrenza in onore di S. Francesco d'Assisi

San Francesco

Antonella Alibrando / Santo Arizzi - Il 4 ottobre, la Chiesa ricorda S. Francesco d’Assisi, uno dei santi più amati e venerati da sempre.
Il culto nacque in breve tempo, infatti papa Gregorio IX lo proclamò santo appena 2 anni dopo la sua morte e nel 1939 papa Pio XII, definendolo "il più italiano dei santi e più santo degli italiani" , lo proclamò patrono d’Italia.

Francescani a S.Lucia del Mela

Nel XVII secolo due gruppi di francescani si stabilirono a S. Lucia fondando due chiese: una in contrada Grazia (nei pressi dell’attuale campo sportivo) e l’altra in aperta campagna (l’attuale piazza Milite Ignoto).
Nel 1622 i primi decisero di spostarsi nella più sicura parte alta della città dove edificarono il convento e la chiesa di S. Francesco, ma circa due secoli dopo vennero emanate le leggi sulla soppressione civile che stabilirono che l’edificio venisse espropriato ai frati e trasformato in un ospedale militare.
Nello stesso periodo la chiesa di campagna fu ricostruita e dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
Attualmente la chiesa di San Francesco è chiusa al culto, mentre quella del Sacro Cuore è una delle 3 parrocchie cittadine.

Tela della Porziuncola

L’opera che meglio rappresenta il poverello di Assisi è Il quadro della Porziuncola custodito nella chiesa del S. Cuore attribuito ad Antonino Biondo (1600).
Con il termine Porziuncola s’intende la chiesetta di S. Maria degli angeli che S. Francesco restaurò tra il 1207 e il 1208.  Questa divenne il luogo simbolo per la nascita dell’Ordine francescano: lì Francesco accolse Chiara che aveva deciso di seguire il suo esempio fondando l’ordine femminile francescano delle clarisse, ed in quella stessa chiesa ritornò gravemente malato e morì nella notte fra il 3 ed il 4 ottobre 1226.
Questa tela ha una storia piuttosto travagliata, infatti quando dopo l’uccisione del re Umberto I°  la chiesa ed il convento del S. Cuore vennero espropriati ai frati e trasformati in caserma militare, i soldati dell’84° reggimento di Fanteria con le loro baionette sfregiarono la tela che fortunatamente anni dopo è stata ben restaurata ed oggi possiamo ammirarla in tutto il suo splendore.

Antonella Alibrando
Estasi di San Francesco

                                                                             
Descrizione dell’opera:

Il soggetto principale, interpretato dalla figura di San Francesco (inginocchio nella parte inferiore del dipinto), rivolge lo sguardo penitente verso le immagini di Gesù e della Madonna tra gli angeli, situati nella parte superiore dell’opera.
Il rigore del classicismo rinascimentale, viene individuato nella riuscitissima prospettiva centrale riscontrata nella parte inferiore. Attraverso la stessa, viene messo ancora più in evidenza la figura del Santo; tutti le linee prospettiche, infatti, convergono e si uniscono in un immaginario punto di fuga, coincidente con la testa di San Francesco.
La struttura architettonica, rappresentata anch’essa con riferimenti in stile tipicamente rinascimentale, con motivi in marmo policromo intervallati da paraste in marmo bianco, viene interrotta all’improvviso da una schiera di angeli che la sovrasta. Il rigore e la compostezza classica, in questo caso, si sostituisce con la confusione e con la teatralità tipicamente barocca.
L’opera, indubbiamente di stile manieristico, è influenzata pertanto dal precedente stile rinascimentale e dal nuovo stile barocco.
I colori pastello riscontrati nelle vesti della Madonna e degli angeli, il colore oro del cielo, gli sproporzionati accostamenti tra gli angeli utilizzati nella raffigurazione, sono tutti elementi che ci ricordano lo stile manieristico tipico dell’epoca di realizzazione dell’opera.

Stato di conservazione:

Il dipinto, si presenta purtroppo illeggibile nella sua totalità, a causa delle innumerevoli lacune del film pittorico sparse su tutta la superficie.
Ha subito un precedente intervento di restauro, basato principalmente sul consolidamento e sulla pulitura della superficie pittorica.
È anche visibile il supporto della tela originale, adottata per la realizzazione dell’opera, a causa delle notevoli cadute della pellicola pittorica. Nelle lacerazioni e nelle mancanze del tessuto della stessa, sono stati eseguiti degli interventi di stuccatura, dalla policromia mimetica con il colore del supporto tessile.
Sono inoltre visibili alcuni interventi di ritocco pittorico, eseguito a tratteggio, nelle lacune più piccole riscontrate sulla superficie restaurata.
L’opera oggi non è sicuramente in uno stato di conservazione ottimale, meriterebbe pertanto un ulteriore intervento di pulitura e restauro di tutta la superficie.
                                    
          
San Francesco d'Assisi
                                                            Arizzi Santo