domenica 17 settembre 2017

Tragedia Heysel, i soci dello "Scirea" presenti alla commemorazione


Per non dimenticare la strage dell’Heysel, lo stadio di Bruxelles dove, il 29 maggio 1985, poco prima dell'inizio della finale di Coppa di Campioni tra Juventus e Liverpool, persero la vita 39 tifosi, di cui 32 italiani, e si registrarono oltre 600 feriti. Per commemorare le vittime, è stata organizzata oggi a Reggio Emilia – città di uno dei morti dell’Heysel – una cerimonia alla quale ha preso parte con una delegazione anche lo Juventus Club “Scirea” di Santa Lucia del Mela, presieduto da Benedetto Merulla. 
La commemorazione è stata voluta dal comitato Heysel di Reggio Emilia che, prima della partita con il Sassuolo, ha invitato i tifosi ad essere presenti alla cerimonia, programmata stamattina. I soci dello “Scirea” si sono recati al monumento dedicato alle vittime della violenza negli stadi e realizzato ispirandosi alle caratteristiche dello stadio Heysel. 
Più di trent’anni dopo, l’incubo di quella finale non ha mai abbandonato i giocatori che erano presenti in campo e i tifosi bianconeri sopravvissuti: «Lo stadio era vecchio, piccolo, non adatto a una finale – si legge in una delle tante testimonianze. – Restano schiacciati migliaia di spettatori, terrorizzati: da una parte gli hooligans inglesi che spingono, inveiscono e lanciano bottiglie di vetro spezzate, dall'altra la polizia belga che colpisce con i manganelli chi cerca una via di fuga verso il terreno di gioco». 
Nella grande ressa che venne a crearsi, alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri ancora si ferirono contro le recinzioni. Il muro ad un certo punto crollò per il troppo peso, moltissime persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d'uscita. 
Su quella assurda tragedia nazionale, che è rimasta come una ferita profonda nella storia della Juventus, tutti gli amanti del calcio, indipendentemente dal colore della maglia, hanno il dovere di mantenere viva la memoria, che ancora oggi ci interroga sui temi della sicurezza e del rispetto tra tifoserie.