Culminano domani i festeggiamenti in onore della Madonna della Provvidenza, celebrata nella zona di San Nicola in montagna. La festa, preceduta dalla novena, dai riti mariani e dalle giornate dedicate alla sofferenza, alla famiglia e all'infanzia, si concluderà con la processione del simulacro portato a spalla per le strade della contrada, tra canti e preghiere devozionali. Tipiche le manifestazioni folkloriche, con i giochi popolari in programma domani, e le iniziative di conservazione della cultura contadina, come la sagra del pane caldo che si svolgerà stasera accompagnata da musiche popolari. L'origine di questa festa, particolarmente sentita dagli abitanti della piccola e suggestiva frazione di montagna, risale ai primi anni '60, quando venne ultimata la realizzazione della chiesetta votiva dedicata alla Madonna della Provvidenza. Il santuario venne innalzato per opera di un devoto, Salvatore Alibrando, scampato miracolosamente alla guerra civile spagnola nel 1938, a Saragozza. L'edificio, realizzato su un terreno ottenuto in concessione dal comune, fu completato con l'aiuto di mons. Raffaele Insana, al tempo rettore del seminario luciese, il quale commissionò a Roma una statua della Madonna della Provvidenza, che il 7 ottobre 1963 venne portata in processione nella nuova chiesa di San Nicola. Da allora la festa si rinnova ogni anno la prima domenica dopo il 15 agosto, animando la contrada e le zone limitrofe.
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