mercoledì 16 giugno 2010

Giunta comunale, è già tempo di restyling

È uscito ieri sulla Gazzetta del Sud un mio articolo, che non ho ancora letto perchè sono a Milano e che era da qualche giorno in attesa di pubblicazione, in cui dò notizia dell'atteso e annunciato rimpasto della giunta comunale. Non so se mentre scrivo questo post la situazione sia cambiata rispetto a ieri mattina quando il giornale è arrivato in edicola, ma l'aspetto di tutta la vicenda su cui punterei l'attenzione, comunque vadano le cose, è il fatto che, a due anni esatti dalle ultime elezioni, l'edificio su cui si reggeva la maggioranza in questo paese si è andato progressivamente sgretolando, come implodendo su se stesso; come se quella prima crepa che si è aperta con l'abbandono dell'ex assessore Interisano abbia via via frantumato sempre di più la solidità del gruppo uscito vittorioso dalle urne. Ma le crepe hanno sempre un'origine, che sia l'umidità, il tempo o un difetto dell'intonaco, e forse, chissà, anche quell'abbandono conteneva già i germi della crisi che si sono ormai palesati.
Ma andiamo con ordine. Se ne parla sottovoce da mesi ed è ormai ufficialmente atteso l’annuncio del sindaco Nino Campo sul nuovo assetto della giunta comunale. Dalle intenzioni del sindaco traspare un rimescolamento che mette in gioco nomi nuovi e rimette in discussione gli attuali componenti del gruppo: il vicesindaco Santo Vaccarino, Santo Pandolfo, Paolo Calderone, Salvatore Grillo. Il numero degli assessori è sceso infatti a quattro dopo che nessun nuovo ingresso è seguito alle dimissioni di Franco Interisano, che, nel settembre scorso, ha abbandonato il suo posto in giunta per motivi politici.
A modificare ulteriormente gli equilibri all’interno dell’amministrazione si è aggiunto un nuovo tassello, con il presidente del consiglio comunale Francesco Rizzo che si è dissociato dal gruppo di maggioranza assestandosi su posizioni autonome.
Il quadro politico appare così tutt’altro che statico mentre è diventato sempre più pressante il “toto-assessore”. Dal palazzo è stato preannunciato un azzeramento della giunta, in attesa della ricomposizione della rosa di assessori, che, tra nomi nuovi e confermati, ridisegnerà il quadro amministrativo.
Sul toto-assessore, che impazza anch'esso da mesi, posso aggiungere ben poco, dato che si favoleggiano i nomi più improbabili. Compreso il mio. E su questo mi sento di spendere una parola per sgombrare finalmente il campo da almeno un equivoco: statene certi, non sarò io ad entrare in giunta, anche se si dice insistentemente il contrario. Non ci sarò per una serie di motivazioni strettamente personali, non perchè sia contraria all'impegno politico - anche scrivere è del resto un impegno di questo tipo, che non riesco neppure a portare a compimento come vorrei perchè non ce la faccio; anche aggiornare il blog è sempre più difficile - nè perchè voglia rifuggire di fronte alla responsabilità che il ruolo di assessore comporta. Non ci sarò perchè, con grande onestà intellettuale, ammetto di non avere purtroppo tempo ed energie da poter dedicare a questo compito, perchè sono troppo assorbita dalla mia funzione di corrispondente, alla quale dovrei d'altra parte rinunciare se entrassi a far parte dell'amministrazione, e soprattutto dal mio lavoro all'università e dagli altri progetti che seguo. Quindi, tirino un sospiro di sollievo coloro che storcono il naso sentendo il mio nome! Rinnovo invece la mia stima, il mio affetto e la mia gratitudine a Nino Campo, che lavora coraggiosamente in condizioni molto difficili, al quale auguro di fare la scelta giusta.

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