martedì 27 novembre 2012

22 novembre 2011 / 22 novembre 2012. E' ancora emergenza


Katia Trifirò - Inizia con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Saponara l’assemblea pubblica nella quale, un anno dopo, la comunità luciese torna a fare i conti con le devastanti conseguenze dell’alluvione. Venti milioni di euro i danni stimati, nove le persone ancora evacuate, zero i contributi erogati. Cifre scoraggianti, elencate dall’assessore comunale alla Protezione civile, geom. Angelo Letizia, di fronte ad una platea numerosa composta in gran parte dagli abitanti delle zone più colpite, ma anche dai rappresentanti delle imprese locali impegnate dalla prima ora, con i propri mezzi meccanici, a fronteggiare un’emergenza senza precedenti.
Duecento uomini al giorno, tra volontari di Protezione civile, tecnici comunali, semplici cittadini, rappresentanti delle forze dell’ordine hanno lottato contro le “bombe d’acqua” che, come ha ricordato il sindaco, geom. Nino Campo, si sono abbattute in poche ore. Da San Rocco a Misericordia, da Rossellina a Femminamorta, è estesa su tutto il territorio comunale la mappa delle aree vulnerabili che, già con le prime piogge di settembre, ha ceduto in seguito ai danni strutturali subiti nel disastro idrogeologico di dodici mesi fa. Né, da quella fatidica data, si è ancora ripresa l’economia cittadina, colpita al cuore nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento, ma anche del commercio e dell’artigianato, con una perdita quantificabile intorno ai tre milioni di euro. 
A questa cifra vanno aggiunti i 260 mila euro contabilizzati alle imprese locali per gli interventi urgenti eseguiti nei giorni successivi all’alluvione e pagati, ad oggi, solo con un acconto di 40 mila euro anticipati dal bilancio comunale.
Sono dunque le piccole imprese, oltre alla popolazione, ad attendere con trepidazione i fondi promessi dal presidente Crocetta, dopo che l’ordinanza governativa di protezione civile, emanata tardivamente il 25 giugno, non ha reso di fatto esecutivi i 48 milioni assegnati a 51 comuni. 
L’unica risorsa disponibile su cui la comunità luciese può contare, così come avvenuto in tutti i territori coinvolti dal disastro idrogeologico di un anno fa, è quella umana. A sottolinearlo è l’assessore Letizia, che ha elencato le attività di formazione e informazione messe a punto dal gruppo comunale di volontari. Interventi minimi di messa in sicurezza, pulitura dei canali nelle aree a rischio, interventi su acquedotti e fognature, l’acquisto di attrezzature d’emergenza. Ma, soprattutto, la predisposizione di un piano comunale di Protezione civile, un piano di rischio sismico e un piano di rischio idrogeologico, a cui va aggiunto, spiega Letizia, «un piano “culturale”: la comunità si è abituata a collaborare con i volontari e a partecipare attivamente a tutte le misure di prevenzione, come le due esercitazioni organizzate nei mesi scorsi». Letizia ha anche anticipato che è in programma la preparazione di una esercitazione di Protezione civile intercomunale con il coinvolgimento dei comuni della valle del Mela e di Milazzo, che contemplerà anche il rischio industriale. 
Un team di tecnici è, inoltre, a lavoro per disegnare interventi progettuali volti, in particolare, ad intercettare le acque dei torrenti per convogliarle nel Mela, secondo quanto esposto dall’ing. Mariano Bucca, in collaborazione con l’ing. Giuseppe Pinzone e l’arch. Rosalia Briguglio. Proprio la deviazione forzata del percorso dei torrenti, infatti, è all’origine di molti fenomeni di vulnerabilità del territorio, come spiegato dai geologi Salvatore Maio e Salvatore Quattrocchi, che si sono concentrati sulle conseguenze ambientali dell’alluvione e dell’azione dell’uomo. 
A tal proposito, un progetto intercomunale con San Filippo del Mela e Milazzo, per l’irreggimentazione delle acque, è stato annunciato dal sindaco Campo, che ha chiesto un incontro al governatore Crocetta e auspicato un lavoro sinergico tra enti e istituzioni a difesa del territorio. 
Sull’esigenza di una cabina di regia unica, e l’istituzione in Sicilia dell’Autorità di Bacino, si è concentrato l’intervento conclusivo dell’ing. Leonardo Santoro, dirigente regionale. Tra gli interventi programmati, assente il deputato regionale Giovanni Ardizzone. 

Il pubblico che ha assistito all'assemblea pubblica di giovedì scorso

Il tavolo dei relatori

il dirigente regionale Santoro e il sindaco Campo