sabato 1 settembre 2007

Intervista ad Anna Tatangelo, in concerto a S. Lucia...dopo una settimana di attesa: scoprite il perchè!

Giubbottino di pelle nera, jeans aderenti, t-shirt rossa che le lascia scoperto un piccolo tatuaggio su un fianco. Così si è presentata Anna Tatangelo, 20 anni, ai fans che la aspettavano dopo una settimana di attesa. Si, perchè il concerto che la cantante romana ha tenuto il 10 agosto era in realtà previsto esattamente una settimana prima. Ma era saltato, diventando un piccolo giallo: giorno 3 doveva essere l’ospite d’onore della serata. Doveva esibirsi in piazza davanti al pubblico delle grandi occasioni. I flash erano già pronti ad immortalarla e tutta l’attenzione era puntata sul palcoscenico. Ma su quel palcoscenico Anna Tatangelo non è mai salita. Protetta dalle guardie del corpo, è scivolata via da dietro le quinte sulla stessa mercedes nera con cui è arrivata. Lasciando i suoi fans delusi per la lunga attesa e un po’ perplessi per l’improvvisa “fuga”. Nessun mistero, però: Anna ha dovuto rinunciare al suo concerto a causa di un malore.
Già prima del suo arrivo, intorno alle 22.15, la Tatangelo lamentava fitte dolorose allo stomaco. All’amministrazione comunale che l’ha accolta ha chiesto subito un lettino per stendersi e un bagno, dove è rimasta a lungo tra la preoccupazione dello staff e l’impazienza dei fans. L’orchestra “Insieme”, che presentava la serata di musica nel corso della quale era prevista l’esibizione della cantante, temporeggiava cercando di intrattenere il pubblico. Ma mentre sul palco cresceva l’attesa, dietro le quinte le condizioni della cantante peggioravano, tanto da richiedere l’intervento del medico di guardia. Che non è bastato, però, a consentire alla Tatangelo di esibirsi. Anzi, preoccupata per i picchi di pressione alta e in lacrime per i forti dolori, la cantante ha chiesto di essere trasportata al più vicino ospedale.
E così, dispiaciuta per non essere riuscita neppure a salutare il pubblico accorso da tutta la provincia, è uscita da una porta secondaria sostenuta dalle guardie del corpo. E se i più maliziosi pensavano già ad un malessere dovuto ad una presunta gravidanza, la Tatangelo, prima di salire sull’auto che l’aspettava ha precisato: “Non sono incinta!”.
Tangibile la delusione tra il pubblico, che rumoreggiando e brontolando ha lasciato la piazza. Inutile dire che tra la gente era possibile sentire le ipotesi più svariate: chi sosteneva che la Tatangelo non ci fosse mai stata, a chi pensava ad un mancato accordo con l’amministrazione...e via discorrendo.
Tra vari gruppetti di curiosi, la mercedes ha lasciato il paese diretta all’ospedale di Milazzo. Qui, la cantante ha ricevuto le prime cure del Pronto Soccorso, dove è arrivata intorno alle 23.40. Anche nei pressi dell’ospedale non sono mancati i curiosi, che speravano magari di chiederle un autografo all’uscita. La Tatangelo, colpita da una colica addominale, ha chiesto la visita del medico chirurgo reperibile, il quale le ha consigliato il ricovero. Ma lei lo ha rifiutato, lasciando il Pronto Soccorso due ore dopo.
Ma il suo manager ha precisato che l’appuntamento era solo rimandato: la cantante, nota alle cronache rosa per il suo flirt con Gigi D’Alessio, secondo indiscrezioni ha infatti rinunciato alla vacanza organizzata a Malta il 10 agosto con il suo Gigi. Proprio in quella data è tornata a S. Lucia, per regalare ai fans il premio di un’attesa durata una settimana. Arrivando con il suo jet privato, naturalmente: la coppia ha programmato quest’estate concerti quasi in contemporanea e sempre nelle stesse zone: D’Alessio si è esibito a Capo D’Orlando nel periodo in cui lei era attesa a S. Lucia. Stesso jet, dunque, che li porta dalla villa romana in cui vivono in giro per l’Italia e non solo.
Ma Anna di Gigi D’Alessio non vuole proprio parlare: prima dell’intervista il manager mi ha precisato: “parliamo solo di lavoro. Niente vita privata”. E leggete come ha reagito, infatti, quando le ho nominato Gigi...
Ci siamo incontrate prima del concerto, in una sala del chiostro del Sacro Cuore diventato per l’occasione un backstage assediato dai fans e dai curiosi, armati di macchina fotografica e telefonini. Lei è arrivata un po’ in ritardo ma si è concessa gentilmente agli autografi e agli scatti (e anche alla mia intervista). Subito dopo è salita sul palcoscenico. Erano le 22.50. Ha cantato 40 minuti, come da contratto (38 minuti per l’esattezza, dice qualcuno!). Per prima cosa si è scusata per il mancato concerto della settimana precedente (“non siamo macchine, per fortuna”). Poi ha iniziato a coinvolgere il pubblico con i suoi successi. Da Ragazza di periferia, Quando due si lasciano, a Doppiamente fragili, fino al più recente Colpo di fulmine. Nelle prime file il pubblico più giovane, quelle teenager che la seguono, conoscono a menadito i testi e cantano con lei. Anna ha anche interpretato una canzone di Battisti, in omaggio a Mogol, E penso a te, e Tu si ‘na cosa grande per ricordare il grande Modugno. Ha letto gli striscioni preparati per lei e ha raccontato qualche episodio della sua carriera tra un pezzo ed un altro. Ha salutato il pubblico con Essere una donna, prima di ringraziare il pubblico ed uscire dal palco lasciando un saluto molto particolare: “Viva l’amore!”. Subito dopo è scappata sulla mercedes nera che l’attendeva, come sempre protetta dai bodyguards. E il pubblico, forse un po’ meno numeroso di una settimana prima, ma ugualmente entusiasta, si è pian piano dileguato...




Katia: Da “ragazza di periferia” a idolo delle teenager. Quali sono ora i tuoi prossimi progetti?
Anna
: Innanzitutto occuparmi della promozione del nuovo disco. A settembre uscirà il nuovo singolo, Averti qui. Poi continuerò con i concerti e a ottobre sarò in tourneè in Australia, Stati Uniti e Canada.
K: Cosa ha significato professionalmente l’incontro con Gigi D’Alessio?
A
: E’ una battuta?
K: Non è una battuta. Te lo chiedo perchè i duetti con lui sono stati una parte importante della tua carriera.
A
: Beh, professionalmente l’incontro con un grande artista come Gigi ha avuto molta importanza perchè mi ha aiutata a crescere, avevo 15 anni e da lui ho imparato molto. Ma ho imparato anche da tutti gli artisti con cui ho collaborato, di Mogol per esempio ho un grande ricordo.
K: Qual è stato l’anno di svolta della tua carriera?
A: Diciamo che non c’è stato un vero e proprio anno di svolta, tutti sono stati periodi importanti, in particolare le varie edizioni di Sanremo a cui ho partecipato, ogni esperienza fatta mi ha aiutata a sentirmi più sicura e a maturare.
K: Il momento più difficile?
A
: Sicuramente gli inizi, quando ancora fatichi ad affermarti e nessuno crede ancora in te. Io poi ho iniziato a cantare da giovanissima e il successo l’ho conquistato a poco a poco, con grinta e determinazione.
K: Che rapporto hai col tuo pubblico?
A: Basta guardare il pubblico che aspetta l’inizio del concerto: è un rapporto bellissimo, loro mi caricano e mi regalano emozioni, come io cerco di regalarle a mia volta. È uno scambio, una magia che si costruisce ogni volta e che è una vera gratificazione al nostro lavoro.
K: C’è una canzone a cui ti senti più legata?
A
: Nessuna in particolare, ma sono legata a tutte perchè tutte raccontano un pezzo di vita e in ogni canzone ci sono io, c’è racchiuso un mondo, un momento della mia esistenza.

Nessun commento:

Posta un commento