Anche la comunità luciese si unisce alle proteste contro la società ATO ME2, che stanno mobilitando i comuni. Con un documento, presentato dal sindaco, Dott. Santi Pandolfo, e sottoscritto in sede di consiglio comunale, si delibera di non adempiere alla richiesta dell’ATO ME2 a prevedere nel bilancio comunale “la totale copertura degli attuali indebitamenti al netto di eventuali anticipazioni”. In relazione alla percentuale di possesso originaria, il Comune dovrebbe contribuire con una somma di poco superiore ai 410 mila euro, di cui ne verrebbero rimborsati 311 mila, con un differenza di 98 mila euro che si abbatterebbero sull’ente. L’adesione del Comune alla società era stata disposta dalla Regione attraverso la nomina di un commissario, nonostante la volontà manifestata dall’ente di non aderirvi. Le motivazioni del dissenso ad aderire all’ATO ME2, spiega Pandolfo, consistevano “nella convinzione che la società, allora costituenda, non sarebbe stata in grado di garantire lo standard dei servizi forniti dal Comune a parità di costi”. “I fatti hanno domostrato che le perplessità espresse si sono tutte concretizzate, con il conseguente aumento indiscriminato della tassazione e l’abbassamento quantitativo e qualitativo del livello di serivizi offerto alla collettività” afferma il primo cittadino. La decisione di rifiutare le richieste dell’ATO ME2 è maturata dalla considerazione che è del tutto inaccettabile e privo di qualsiasi fondamento giuridico far ricadere sui Comuni l’incapacità a riscuotere le somme non pagate dagli utenti e far gravare sugli stessi l’indebitamento accumulato dalla società, che agisce in totale autonomia e con l’organico e le risorse di cui è dotato. Criticato anche il metodo di ripartire indiscriminatamente le somme non riscosse su tutti i comuni aderenti, costringendo anche quelli in cui la tassa sui rr.ss.uu. viene pagata “a sobbarcarsi oneri non di competenza”. Il consiglio comunale individua nella logica del profitto la causa dei disservizi prodotti, dovuti alla scarsa organizzazione delle risorse umane sul territorio interessato. Per tutte queste ragioni, il sindaco Pandolfo ha deciso di non prendere parte agli atti deliberativi dell’ATO ME2, dando alla mancata partecipazione il duplice significato del disconoscimento della società e della presa d’atto del suo fallimento “nel raggiungere gli obiettivi propri, consistenti nella razionalizzazione e nel miglioramento del servizio di raccolta e smaltimento dei rr.ss.uu.”. Il documento è stato inviato alle autorità di competenza.
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