sabato 22 marzo 2008

Riti pasquali: il Triduo sacro tra religione e spettacolarità

Si conclude stanotte, con la veglia pasquale celebrata contemporaneamente nelle diverse chiese del paese, il Triduo sacro della Settimana Santa, che anche quest’anno ha coinvolto la comunità luciese nella celebrazione dei riti liturgici tradizionali. Il Triduo è iniziato con le celebrazioni del Giovedì Santo e l’allestimento dei cosiddetti “sepolcri” (nella foto), rappresentazioni simboliche attorno alle quali si raccolgono i fedeli in preghiera. Ma la partecipazione popolare ha raggiunto l’apice nel pomeriggio del Venerdì Santo, con la caratteristica processione delle “Varette”, che trasforma il paese in un suggestivo palcoscenico della Passione di Cristo.
Si tratta di un rito risalente alle sacre rappresentazioni che si diffusero in Sicilia nel sedicesimo secolo, organizzate dalle Confraternite religiose per rispondere al bisogno spirituale del popolo avido di funzioni sceniche meravigliose. Simbolo di una devozione antica entrata nella consuetudine delle celebrazioni annuali, la processione delle “Varette”, che fonde preghiera e spettacolarità, è ogni anno uno dei momenti più attesi del Triduo. Dinanzi a centinaia di fedeli raccolti nelle piazze, schierati lungo le strade o affacciati ai balconi delle proprie case, le Varette illuminate e ornate di fiori hanno sfilato per le vie del paese seguite da bambini in costume con i simboli della Passione o vestiti da angioletti.
La processione, tra preghiere e canti guidati dai sacerdoti luciesi, è accompagnata dalle marce funebri intonate dalla Banda Musicale “Randisi” che chiude il lungo corteo.
Distanziati da folti gruppi di fedeli, che precedono ciascuno la propria statua, hanno sfilato le otto immagini sacre riproducenti le scene più strazianti del Calvario: Cristo all’orto degli ulivi, con l’angelo che gli porge il calice amaro dell’imminente Passione, circondato dagli Apostoli addormentati; Cristo legato alla colonna mentre subisce la flagellazione; l’Ecce Homo presentato al popolo da Ponzio Pilato; Cristo caduto sotto il peso della croce; la Veronica che mostra su un candido lino il volto sfigurato del Redentore; la Vergine Addolorata con la spada del dolore piantata nel petto; l’urna con il corpo del Cristo morto; infine, sotto un ricco baldacchino, la Reliquia della Croce, conservata nella Cattedrale luciese.
Uno dei momenti più suggestivi è stato l’arrivo della processione in Piazza Duomo, dove il rito si è concluso con la benedizione del sacerdote e le “Varette” allineate l’una accanto all’altra prima di essere riportate ciascuna nella propria chiesa.


Nessun commento:

Posta un commento