Creare una rete di centri minori, caratterizzati da borghi storici di particolare interesse culturale e artistico, per incentivare il turismo sostenibile attraverso la sperimentazione di protocolli di certificazione di qualità. Con questo obiettivo è nato il progetto “Rete dei centri storici minori”, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma comunitario “Interreg III B Medocc”, a cui hanno aderito le Province di Bergamo, Frosinone, Potenza, Rieti, Salerno e Messina. Il Comune di Santa Lucia del Mela ha partecipato insieme a Gualtieri Sicaminò, Alì, Montalbano Elicona, San Marco D’Alunzio e Novara di Sicilia. “Si tratta di un percorso di qualità per la valorizzazione dei territori”, spiega l’assessore Franco Interisano, “la sfida, che il comune luciese ha accolto con entusiasmo, è mettere in rete le attività culturali, il patrimonio artistico, le produzioni alimentari tipiche e tutte le specificità locali, comprese le risorse e le bellezze paesaggistiche e naturalistiche”.
La novità dell’iniziativa è data dalla creazione di una piattaforma comune di promozione, per riorientare i flussi turistici a favore delle aree meno frequentate e potenziare l’offerta di servizi. A questo scopo è stato attivato un percorso di accreditamento, per definire standard di qualità condivisi e un nuovo modello di gestione turistica. Fulcro del progetto è infatti il “Club di qualità”, di cui il comune luciese è entrato a far parte, insieme alle strutture ricettive e ai ristoranti. “Per stimolare l’investimento turistico, e di conseguenza l’occupazione e l’imprenditoria, è necessario offrire al turista tutti i servizi per raggiungere, sostare e godere del patrimonio culturale e materiale del luogo” dice Interisano. In linea con lo spirito del progetto, che sta avviando la sua seconda fase, è stata diffusa una pubblicazione per rendere più visibili i centri storici che hanno aderito, mentre i prodotti tipici ed enogastronomici sono stati messi in vetrina alla mostra mercato di Nizza del 2007 “L’Italia a Table”.
Partner dell’iniziativa, con l’associazione di enti locali “Tecla” e l’Unione delle Province d’Italia, anche Grecia, Portogallo, Spagna, Malta e, in qualità di paesi osservatori, Tunisia e Algeria. “La Provincia di Messina con questo progetto si è inserita in un circuito turistico sostenibile e di qualità” ha commentato l’assessore provinciale allo sviluppo economico Giuseppe Sciotto, “è l’esempio di un modello di sinergia basato sulla cooperazione, che promuove la ricchezza storica a culturale dei piccoli centri in alternativa alle tradizionali mete di flussi turistici di più vaste dimensioni”.
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