È spettato a due artisti luciesi l’onore di firmare le stanze dell'originalissimo albergo-museo appena sorto sul lungomare di Pesaro. I giovani Franco Famà e Filippo De Mariano sono stati chiamati nella città marchigiana per dare il loro contributo artistico alla nascita di un hotel che è anche museo e galleria d’arte. Si tratta di una struttura di nove piani, frutto di ben quattro anni di lavoro in cui sono stati coinvolti architetti, ingegneri e soprattutto artisti famosi ed emergenti. Nomi come Arnaldo Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia hanno lavorato a fianco di giovani artisti provenienti da tutta Italia, tra cui Franco e Filippo, due dei tre siciliani scelti per far parte del progetto. Il risultato è l’“Alexander Museum Palace”, una grande scultura che fungerà da albergo e al tempo stesso da “installazione” artistica permanente.
“Ciascuna stanza è un’opera d’arte, realizzata con materiali e tecniche diverse, frutto dello sforzo creativo del suo ideatore che vi ha apposto la propria firma” spiega Franco Famà, artista a tutto tondo che si occupa anche dell’organizzazione di mostre e installazioni. E le tecniche vanno dal dripping, alla semplice matita, al découpage. Anche gli altri ambienti, i corridoi, le sale, la piscina, sono state curate in ogni dettaglio dalla fantasia degli artisti. Ogni sala, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso, a cominciare dalla stele alta 15 metri di Pomodoro, posta all’entrata per arrivare alle porte delle camere, ciascuna un’opera a sé, diversa dalle altre. Nove piani di arte contemporanea, non espressa nella sua fissità ma coinvolta in un gioco dinamico di incontri, confronti, mostre e corsi che faranno dell’Alexander anche un "laboratorio di sperimentazione delle nuove forme espressive della pittura, della scultura, della videoarte e di quant’altra creatività l’ingegno umano possa concepire".
L’Alexander è uno spazio aperto, oltre che albergo e ristorante ci saranno sempre mostre, dibattiti, conferenze, aste e permute di opere d'arte, corsi di acquarello, di ceramica, di lavorazione metalli, di ritrattistica. Nelle intenzioni del suo ideatore, il conte Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, il “workshop” così concepito non sarà appannaggio esclusivo degli “addetti ai lavori”. Egli si aspetta infatti che anche gli ospiti che decideranno di alloggiare presso l’Alexander Museum Palace Hotel siano coinvolti da protagonisti in questo gioco di ruolo artistico, in cui potranno godere dei benefici dell’arte-terapia o mostrare il proprio talento creativo e diventare autori a loro volta del messaggio universale dell’Arte. Infine potranno anche cedere i loro quadri in parziale pagamento della loro vacanza. Sabato si terrà l’inaugurazione della struttura, un evento a cui prenderanno parte anche i due artisti luciesi.
Foto a sinistra: "nel canto, la ricerca" - porta della stanza realizzata da Franco Famà
Foto a destra: "le radici del mondo" - porta della stanza realizzata da Filippo De Mariano
Foto in basso: Alexander Museum Palace
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