domenica 29 novembre 2009

Causa beatificazione Mons. Franco, si intravede l'orizzonte

Tempo, denaro e attesa sono i binari su cui scorrono le vicende terrene che riguardano eventi celesti. Un complicato sistema di ricerche e indagini, supportato dalla volontà degli uomini di chiesa più che dalle preghiere dei devoti, si cela dietro le cause sui futuri beati e futuri santi. Il riconoscimento immediato di un miracolo per alcuni, mentre per altri occorre aspettare anni, se non secoli, dimostra l'importanza di avere "santi in paradiso", dato che siamo in tema. Ma tant'è. C'è un'intera comunità di fedeli che attendono pazientemente e speranzosamente che il loro "beato", titolo assegnato impropriamente ma in tutta buona fede, diventi tale anche per la chiesa.
Habemus Papam! verrebbe da dire. La trafila è ancora lunghetta, ma un nuovo e decisivo passo in avanti conforta tutti i luciesi che credono che il miracolo possa avvenire: la causa per la beatificazione di Mons. Antonio Franco, il cui corpo incorrotto è custodito e venerato nella Basilica Cattedrale, ha superato una importante prova. La Commissione dei Teologi, riunitasi a Roma, ha infatti espresso parere favorevole sulla “Positio Historica”, documento fondamentale per l’avanzamento del processo, in cui si testimoniano gli eventi eccezionali che costellano la vita di Mons. Franco, prelato della Prelatura Nullius di Santa Lucia del Mela morto in odore di santità il 2 settembre 1626. Senza l'esito positivo di questo passaggio, sarebbero stati vani gli sforzi profusi sino a questo momento per perorare la causa presso la Santa sede.
L’iter procedurale prevede adesso la stampa del parere espresso dalla Commissione e la successiva riunione dei cardinali, prevista per il prossimo gennaio. Il passo seguente è rappresentato dall’emissione della bolla papale con la quale vengono acclarate le “virtù eroiche” riconosciute a Mons. Franco, legate all’intensa attività evangelizzatrice e ad una vita di penitenza e preghiera spesa al servizio dei poveri, dei deboli, dei malati. Una fase ulteriore del processo riguarda l’approvazione del miracolo, già riconosciuto in sede diocesana, da parte della Sacra Congregazione per le cause dei Santi. Infine, superato anche quest’ultimo passo, si attende l’emissione del decreto di beatificazione e la successiva promulgazione.
Il processo è seguito da mons. Raffaele Insana e da un apposito comitato presieduto da Pasquale Calderone, ed è sostenuto finanziariamente da tutta la comunità. La fede popolare attorno alla figura del “Servo di Dio”, cresciuta nei secoli, ha infatti radici antichissime. La fama di santità che ne circonda la figura ha oltrepassato i confini luciesi e la causa di beatificazione è seguita con attenzione e attesa anche nei comuni limitrofi, territorio dell’antica prelatura, dove continua a crescere la comunità dei fedeli del "beato" Mons. Franco.

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