Le forze dell'ordine descrivono un paese tranquillo sul piano della microcriminalità. L'episodio di furto di venerdì notte, ai danni di una tabaccheria dotata di un sistema di sicurezza a prova di ladro, appare per questo tanto più inquietante, se si registrano attentamente i dettagli dell'operazione criminosa. La rivendita di tabacchi, situata in piazza Duomo, a pochi metri di distanza da un bar “visitato” nella stessa notte dalla banda di anonimi ladri, è stata svaligiata con un colpo da professionisti. La rapina alla tabaccheria ha fruttato, secondo una prima stima, almeno sedici mila euro, tra sigarette - il grosso del bottino -, biglietti di lotteria istantanea, articoli di profumeria, qualche pezzo di bigiotteria. Decisamente più magro il bottino del furto al bar, da cui i ladri hanno portato via meno di cento euro e qualche dolciume. Secondo la ricostruzione, i malviventi avrebbero preso di mira la rivendita di tabacchi tra l’una e le quattro, dopo aver accortamente disattivato il sistema d’allarme sonoro e messo fuori uso le telecamere. Sarebbero penetrati all’interno del locale manomettendo la saracinesca all’altezza della serratura e forzando il portone d’ingresso blindato. Richiudendosi la saracinesca alle spalle avrebbero avuto così tutto il tempo per fare il pieno di tabacco, sottraendo anche altra merce che i proprietari della rivendita avevano acquistato in vista delle feste natalizie. I particolari del furto, studiato in ogni dettaglio, farebbero propendere per la pista di una banda organizzata, forse esterna al paese, con un basista locale. Ma nessuna pista è esclusa. Il fatto si inserisce in una scia di furti che hanno riguardato, nel corso di quest’anno, altre due tabaccherie. A svolgere le indagini i carabinieri della locale stazione.
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