domenica 31 gennaio 2010

Inaugurato l'"Oratorio della Gioia" di Madre Teresa di Calcutta

Pareti colorate, clima festoso e tanti bambini: è stato inaugurato ieri, alla presenza dell'arcivescovo mons. Calogero La Piana, l’Oratorio della Gioia di Madre Teresa di Calcutta, nei locali ristrutturati presso la chiesa di S. Maria della Candelora. Si tratta del primo passo, è stato detto dal promotore dell progetto, padre Paolo Impalà, per un'attività diffusa sul territorio, con l'apertura di altri due centri, uno presso i Cappuccini e l'altro al Sacro Cuore. In tanti hanno voluto partecipare all'iniziativa, proposta dalla Parrocchia S. Maria Annunziata, che mira a creare "un ponte tra la chiesa e la strada", un luogo in cui tutti si possono incontrare, un ambiente costruito dai giovani con l’aiuto degli educatori.
“I valori a cui si ispira l’Oratorio sono quelli dell’accoglienza e dell’aggregazione, nel segno di una responsabilità educativa condivisa che si concretizza nella proposta di attività formative finalizzate ad aiutare i ragazzi a crescere come onesti cittadini e buoni cristiani”, ha dichiarato padre Impalà, auspicando che la partecipazione e l'impegno dei cittadini siano costanti al servizio delle attività che l'oratorio intende promuovere. “L’Oratorio, seguendo il precetto di San Giovanni Bosco, l’ideatore della pedagogia preventiva e non di repressione, si inserirà nella vita della comunità rappresentando un punto di riferimento per i giovani e le famiglie”. Per raggiungere questi obiettivi, spiega il parroco, è necessaria la collaborazione con le altre agenzie educative del territorio, fornendo ai giovani opportunità e spazi di crescita. Fondamentale sarà il messaggio di apertura e integrazione agli stranieri, nel rispetto della fede di ognuno e della valorizzazione delle differenze.
All’inaugurazione era presente anche l'amministrazione comunale, il direttore della Pastorale giovanile diocesana padre Dario Mostaccio, membro nazionale della segreteria del forum oratori italiani, le autorità ecclesiastiche delle altre parrocchie luciesi e dei centri vicini. Con questi ultimi padre Impalà intende instaurare rapporti di collaborazione volti a promuovere iniziative comuni.

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