martedì 29 novembre 2016

Quando un cane perde il suo padrone. La storia di Billy, fedele sino alla fine

Billy, il cane di Leone Salvatore:
il suo cuore non ha retto alla morte del padrone
Sembra la trama di un film, ma è la storia vera di Billy, un cane che si è lasciato morire dopo la morte del padrone, dal quale non si era mai separato per tredici lunghi anni. Se, come recita un vecchio adagio, il cane è il migliore amico dell’uomo, per Leone Salvatore, l’anziano scomparso in seguito ad una malattia che ormai da tempo gli impediva di uscire, Billy è stato un compagno insostituibile, fedele sino all’ultimo respiro: al punto da smettere di vivere quando il suo padrone non ce l’ha fatta. 
Il cane, un chihuahua bianco entrato in casa di Leone Salvatore appena nato, era destinato alla figlia Mariella; ma da subito si era affezionato alla persona più debole della famiglia, senza volersene più staccare. «Billy è stato per tredici anni ai piedi di mio padre, fermo sulla sua poltrona – racconta Mariella –, non lo lasciava neppure per un attimo, quasi a volerlo proteggere, anche quando in casa entravano i medici e i terapisti che si prendevano cura di lui». 
Una dedizione così totale da “sentire” la sofferenza del padrone: Billy ha iniziato a manifestare i primi segni di malessere contemporaneamente all’aggravarsi delle condizioni di salute di Leone Salvatore, tanto da smettere di giocare e persino di mangiare. Infine, quando l’anziano è morto, il cane non si è più mosso dall’angolo della cucina dove il suo padrone, seduto in poltrona, trascorreva il tempo. «Billy se ne è andato a pochi giorni di distanza da mio padre – racconta commossa Mariella –. La veterinaria ha detto che è morto di crepacuore, troppo addolorato per la scomparsa del suo padrone per continuare a vivere». 
"Hachiko - Il tuo migliore amico"
Una storia, quella di Leone Salvatore e Billy, che rivela l’esistenza  di legami speciali e indissolubili tra uomini e animali; una storia di amicizia e di fedeltà, simile a quelle che la narrativa e il cinema ci hanno descritto più volte, ad esempio nel celebre film “Hachiko - Il tuo migliore amico”, con Richard Gere: ispirato, non a caso, ad una vicenda realmente accaduta. (Katia Trifirò)