
Santa Lucia del Mela la ricorda ogni anno con antica devozione e grande partecipazione popolare. Il mal tempo ha impedito quest'anno la processione del simulacro della Santa siracusana per le vie della città, ma non ha scoraggiato i fedeli che sono accorsi numerosi, anche dai paesi limitrofi, per partecipare ai riti religiosi nella Basilica Cattedrale. I festeggiamenti, iniziati giorno 4 con la Novena, sono culminati con la Santa Messa solenne celebrata da Mons. Francesco Montenegro, vescovo ausiliare di Santa Lucia, Lipari e Messina. Il culto della Santa, che dà il nome alla città in epoca normanna, era talmente radicato già durante la dominazione bizantina da indurre il Conte Ruggero d’Altavilla a dedicarle un tempio votivo (XI secolo), sulle cui fondamenta venne costruita la Cattedrale. Santa Lucia, invocata come protettrice degli occhi, è raffigurata in una statua marmorea sull’altare della Cappella di fondo, in un affresco che la ritrae mentre viene trascinata dai buoi sul luogo del martirio, nella lunetta del portale marmoreo e nel drappo settecentesco di velluto rosso che fungeva da schienale al senato luciese. L’immagine della Santa Patrona è riprodotta anche nello stemma del Comune.
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