A pochi mesi dalle comunali, la campagna elettorale non si è ancora ufficialmente aperta, ma non mancano i primi fermenti e le prime iniziative. Dalla squadra del sindaco in carica, Santo Pandolfo, non è stato ufficializzato fino ad ora il nome del candidato che concorrerà a sostituirlo, anche se le indiscrezioni insistono sul nome dell’attuale vicesindaco, il geometra Nino Campo. È noto invece con certezza il nome dell’altro candidato alla poltrona di primo cittadino: si tratta dell’architetto Felice Pellegrino, che ha lavorato in questi mesi alla creazione del Movimento a sostegno della sua candidatura. Si chiama “Un paese per vivere meglio” e si pone tra gli obiettivi “il coinvolgimento convinto, responsabile e più ampio possibile dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del paese”. Oltre alla partecipazione, i principi ispiratori sono il dialogo e il confronto, per la condivisione dal basso dei percorsi da intraprendere e gli strumenti da utilizzare.
Il Movimento, che ha raccolto attorno a sé una quarantina di adesioni, ha già iniziato a riunirsi per discutere dei programmi e degli obiettivi da realizzare, sia a breve che a lungo termine. “Il Movimento non intende fermarsi alle elezioni, ma diventare uno spazio propositivo di idee per la programmazione dello sviluppo socio-economico, aprendosi al ruolo attivo e dialettico dei cittadini, in particolare delle donne e dei giovani” spiega Felice Pellegrino. “L’adesione è aperta a tutti coloro che ne condividono i valori fondanti, per cercare insieme delle risposte ai problemi che affliggono il paese, operando al servizio del bene comune e della crescita sociale, culturale, materiale, politica della comunità”. Il comitato direttivo è costituito dal segretario, Giusy Nicuro, e dal tesoriere, Donatella Manna, con il compito principale di entrare in contatto con le tutte le realtà presenti sul territorio per costituire una lista civica da cui verranno scelti i quindici candidati al consiglio comunale e alla giunta.
Tra gli organi del Movimento, si prevede la creazione di gruppi di lavoro, per formulare, in base alle competenze individuali, un piano amministrativo concreto e realizzabile. “Tra le priorità c’è la revisione del piano regolatore, oggi non funzionale allo sviluppo economico del territorio, con la necessità di un piano particolareggiato per il recupero del centro storico, la valorizzazione degli spazi, il rilancio turistico” afferma Pellegrino. “Occorre incrementare l’attività di forestazione, per trasformare l’economia da assistenziale a produttiva, rivedere il piano fognario e il sistema di depurazione, valorizzare le potenzialità del territorio a partire dall’acqua, una risorsa inestimabile per il rilancio economico del paese”.
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