E' quasi un mese che non ci vediamo. Nel frattempo, sono tornata ben salda sulle mie gambe e ho accolto con molto entusiasmo l'invito da parte del comune rumeno di Aninoasa, dove mi sono recata per seguire un nuovo progetto di scambio che ha coinvolto, questa volta, tre comuni della fascia ionica: Alì e Alì Terme, che hanno firmato un accordo di programma con Aninoasa, e Itala, che ha avviato la procedura per la realizzazione di un progetto di gemellaggio con Uricani.
Orizzonti innevati, castelli medievali e monasteri immersi nella sacralità di maestose catene montane, la Transilvania ci ha accolto rivelandoci la sorprendente ricchezza di un patrimonio culturale antichissimo, fatto di miti e leggende e denso di storia, mostrandoci il volto meno conosciuto del popolo rumeno: una civiltà che all'arte e alle tradizioni unisce la bellezza di una natura selvaggia e incontaminata, che d'estate esplode rigogliosa e d'inverno si copre di bianco acquistando il fascino suggestivo di una cornice favolosa. Ancora una volta, come già nel corso del mio viaggio in Ungheria, ho scoperto e apprezzato l'eccezionale senso di ospitalità e la grande dignità dei popoli dell'est, accomunati, nonostante le ferite loro inferte dalla storia recente, dalla medesima voglia di ricominciare, dal bisogno di costruire e dall'impegno a gettare basi solide per affrontare le difficili sfide della crescita economica e del raggiungimento di un grado di benessere equamente distribuito tra la popolazione. Le vistose contraddizioni di un sistema sociale che costringe all'emigrazione una percentuale elevatissima della comunità rumena costituiscono solo una delle conseguenze di un contesto politico che fatica a liberarsi dai segni dolorosi di una delle dittature più dure che l'Europa abbia conosciuto. D'altra parte, scommettere su un rilancio territoriale che passi dalle strutture comunitarie sembra essere una delle strategie per valorizzare le risorse ed offire un'opportunità alla popolazione, guardando in particolare ai giovani.
In questa direzione si inquadrano gli obiettivi dell'accordo di programma firmato con i comuni siciliani, che consistono nella promozione di un programma di interscambio culturale finalizzato a favorire la conoscenza reciproca ed accelerare i processi di integrazione, migliorando la comprensione delle rispettive realtà sociali ed economiche. L’accordo è stato preceduto dagli adempimenti preliminari alla realizzazione di un gemellaggio tra i comuni coinvolti, che si impegnano ad allestire un programma di attività comuni diventando partner privilegiati per l’organizzazione di progetti volti ad impiegare fondi provenienti dalla Comunità Europea per il raggiungimento degli obiettivi individuati e soprattutto per accrescere il know-how necessario ad affrontare le complesse dinamiche della globalizzazione e dell’integrazione della popolazione rumena presente in Italia, che rappresenta una preziosa risorsa soprattutto in termini d’impiego nei servizi dedicati all’assistenza domiciliare della popolazione anziana e diversamente abile.
L’accordo è stato firmato nel corso di una cerimonia tenutasi presso la sede municipale della città di Aninoasa, che ha ospitato le delegazioni dei tre comuni ionici guidate dai rispettivi sindaci: Carmelo Satta (Alì), Lorenzo Grasso (Alì Terme) e Antonio Miceli (Itala), i quali hanno incontrato le amministrazioni di altre città rumene interessate a far parte del progetto. La seconda fase, in programma a giugno, prevede l’arrivo in Italia di una delegazione rumena, che sarà accolta nella città di Alì, e il possibile coinvolgimento del comune di Santa Lucia del Mela, che ha già partecipato ai progetti di gemellaggio con Ungheria e Bulgaria.
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