Si terrà sabato 31 maggio, presso la basilica Concattedrale S. Maria Assunta, l’ordinazione presbiteriale di Don Bartolo Calderone, missionario del Preziosissimo Sangue. I riti dell’imposizione delle mani e della preghiera consacratoria verranno compiuti dall’arcivescovo mons. Calogero La Piana. La stessa cornice, qualche mese fa, ha visto l'incorporazione perpetua di don Bartolo alla congregazione dei missionari del Preziosissimo Sangue fondata da San Gaspare.
L’ordinazione si prepara ad essere un evento carico non solo di grande suggestione ma anche di un significato particolare per tutta la comunità anche perché sono passati più di settant’anni dall’ultima ordinazione di un sacerdote luciese. “Questo passo rappresenta il raggiungimento di un traguardo verso cui mi sono incamminato per tutta la vita”, dice emozionato Bartolo Calderone, 39 anni, che ha iniziato sin da giovanissimo ad avvicinarsi allo spirito missionario.
Fondamentale, nella storia personale e nel percorso spirituale di Don Bartolo, l’incontro con i salesiani, che lo spinge a studiare teologia, da laico, e a scoprire un ambiente religioso non istituzionale fatto di impegno sociale e soprattutto di attenzione al mondo dei giovani e ai loro problemi. “Quando la mia vocazione è diventata chiara ho iniziato una formazione speciale all’interno della congregazione del Preziosissimo Sangue, che si caratterizza per la predicazione dando molto spazio alla formazione pastorale giovanile”, spiega Don Bartolo, che è il primo missionario della Prelatura Nullius. Attualmente, sta completando gli studi universitari presso la “Sapienza” di Roma in Scienze dell’educazione, con specializzazione in pedagogia per la formazione delle vocazioni. “Si tratta di vocazioni in senso lato, per risvegliare la fede anche tra i laici e andare incontro ai problemi di povertà spirituale”. Il compito dei missionari, infatti, è anche quello di visitare le famiglie, le scuole, i luoghi di lavoro, invitando all’incontro e al dialogo.
Il desiderio di Don Bartolo Calderone, dopo l’ordinazione sacerdotale, è di andare in Africa, nei villaggi della speranza in cui si trovano i bambini malati di Aids, e di operare all’estero. “Ma lo spirito missionario significa anche dedizione ai bisogni presenti nelle nostre comunità, dalla mafia all’emarginazione e ai problemi della famiglia”, afferma Don Bartolo, che a ottobre ha in programma una missione di strada a Milazzo, nei luoghi vissuti e frequentati dai giovani.
La comunità si sta preparando all’ordinazione di Don Bartolo con una settimana di animazione missionaria che coinvolge tutta la città, le parrocchie, le scuole, ma anche gli ammalati e gli anziani della casa di riposo “Luigi Calderonio”. Dopo l’ordinazione sacerdotale, domenica 1° giugno il neo presbitero Bartolo Calderone verrà accolto dal sindaco e dalle autorità civili e militari in piazza Milite Ignoto, da cui partirà un corteo diretto alla basilica Concattedrale. Qui, Bartolo Calderone celebrerà la sua prima Messa.
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