mercoledì 2 marzo 2011

"Acqua Bene Comune": comitato cittadino per il referendum

Un Comitato cittadino per promuovere l’iniziativa nazionale a sostegno del referendum “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”: se ne è discusso nei locali del Palazzo socio-culturale, dove un gruppo di luciesi si è riunito alla presenza di Egidio Maio, rappresentante del Forum regionale “Acqua Bene Comune”, con lo scopo di aderire al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e sollecitare una generale presa di coscienza. Questa, come altre iniziative che hanno coinvolto il territorio, rientra nella intensa campagna contro la privatizzazione dell’acqua che in tutta Italia sta mobilitando l’opinione pubblica sulla necessità di promuovere tre referendum per la totale ripubblicizzazione dei servizi idrici.

L’obiettivo è quello di costituire, in ogni Comune, un comitato referendario per sensibilizzare la popolazione sul tema dell’acqua come bene comune e diritto di tutti, sulla difesa della gestione pubblica, sulla prossima campagna referendaria che partirà in primavera. Il nucleo fondativo del comitato luciese, che tornerà a riunirsi in piazza per raccogliere il maggior numero di adesioni, è formato da Giovanni Brunetta, Santi Calderone, Angelo Cirino, Salvatore Grillo, Fortunato Impalà, Franco Interisano, Francesco Rizzo, Santino Vaccarino. In programma, come si legge in una nota diffusa dal comitato, eventi e discussioni pubbliche per allargare la consapevolezza sociale e territoriale sulla battaglia a difesa dell’“Acqua Bene Comune”.

Con lo slogan “L’acqua non si vende” si intende, infatti, evidenziare la “necessità di una svolta radicale rispetto alle politiche che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione, provocando dappertutto degrado e spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione degli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia”.

L’iniziativa luciese mira, così, a fare da traino nel comprensorio alla campagna referendaria nazionale, che ha già raccolto quasi un milione e mezzo di firme.