martedì 31 ottobre 2017

"Notte di spiriti e dolciumi", viaggio nelle tradizioni siciliane



Santa Lucia del Mela riscopre la festa dei morti e le tradizionali usanze che il popolo siciliano dedica a questa ricorrenza, particolarmente significativa nell’immaginario regionale connesso al tema della conservazione della memoria. In programma due appuntamenti che coinvolgeranno grandi e piccoli, alla scoperta dei riti tramandati di generazione in generazione nelle famiglie, dalla costa orientale a quella occidentale dell’isola, con un’attenzione specifica rivolta alle pietanze e ai dolci che solitamente accompagnano la tavola e che, sino a qualche anno fa, erano attesi dai bambini come dono dei cari defunti. “Notte di spiriti e dolciumi”, questo il titolo dell’evento, prende il via il giorno di Ognissanti nello splendido scenario del complesso conventuale dei Cappuccini, eccezionalmente aperto per l’occasione per ospitare la “passeggiata narrativa” a cura dell’antropologo Dario Piombino-Mascali che, a partire dai testi ormai classici del Pitrè, accompagnerà il pubblico attraverso usi e costumi della commemorazione dei morti in Sicilia. Dalla chiesa secentesca, dove alle 18 avrà luogo l’incontro, il percorso prevede l’ingresso alla cripta, che custodisce i corpi mummificati di sacerdoti e notabili, e la sosta finale nell’antico refettorio del convento. Il secondo appuntamento è in programma domenica 5, con una visita guidata ai monumenti di rilevanza storico-artistica e alle sepolture di personaggi illustri presenti nel Cimitero Monumentale luciese. Qui, a partire dalle 10, sarà possibile attraversare un insolito itinerario culturale, non privo di qualche “mistero”, come sempre avviene nei luoghi dove si è depositata la polvere della storia. “Notte di spiriti e dolciumi”, con il patrocinio della Parrocchia Santa Maria Assunta, del Comune e dell’Assessorato al Turismo di Santa Lucia del Mela, è un evento organizzato dall’Associazione Turistico Culturale “Blog del Mela” con la collaborazione di volontari e di appassionati cultori di storia locale.

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