giovedì 28 marzo 2013

Settimana Santa, tradizioni luciesi in mostra al Palazzo Vescovile

"Varetta" dell'Addolorata (restauro di Santo Arizzi)


Paramenti sacri antecedenti al Concilio del ’68, ex-voto, opere d’arte e foto d’epoca. Materiali inediti per la prima volta esposti al pubblico, ricreando le suggestive atmosfere che, da secoli, accompagnano la comunità verso le celebrazioni pasquali, tra fede e storia locale. Nasce così la mostra dedicata ai “Riti della Settimana Santa nella tradizione luciese”, inaugurata oggi pomeriggio nel Palazzo Vescovile, dove si potrà visitare tutti i giorni sino a domenica.
L’obiettivo, come spiegano gli organizzatori Antonella Alibrando, Santo Arizzi e Rosario Torre,  è quello di recuperare una pagina preziosa di cultura popolare, illustrando uno spaccato antropologico mutato nel corso del tempo, tra usanze perdute e tradizioni ancora vitali. Una galleria fotografica rivela, ad esempio, la profonda devozione che ancora oggi lega i fedeli alla processione delle “Varette”, il momento di massima partecipazione tra gli appuntamenti del triduo pasquale. 
Questo rito del Venerdì Santo, come ogni anno, prenderà vita domani per le vie del paese, trasformandolo nel commovente palcoscenico della Passione di Cristo. A rappresentarla, gli otto simulacri luciesi che riproducono altrettanti momenti del cammino verso la Croce: dal Cristo nell’orto degli ulivi sino all’urna che ne custodisce il corpo morto, seguita dalla Reliquia della Croce, conservata nella Cattedrale luciese e trasportata sotto un ricco baldacchino. Accompagnando ciascuna delle “Varette”, illuminate e ornate di fiori, sfileranno come tradizione bambini in costume, con i simboli riferiti ai momenti del Calvario raffigurati, oppure in abiti da angioletti. 

Tempo di elezioni. Nino Campo presenta "Liberi e Protagonisti"


Katia Trifirò – Una nuova assemblea pubblica per presentare i volti e le idee del movimento “Liberi e Protagonisti”. È così ufficialmente aperta la campagna elettorale del sindaco in carica Nino Campo, che torna ad incontrare i cittadini proponendo la propria candidatura. E mentre non si conosce ancora il nome dello sfidante alla poltrona di primo cittadino, attorno al movimento di Campo si è già creato un gruppo numeroso, che si riunisce periodicamente per discutere del nuovo programma politico.
Un programma che, come annunciato nel corso dell’incontro, mira a «proporre un contatto diretto tra i cittadini e la politica, attraverso la partecipazione diretta dei cittadini stessi con idee e proposte, nel ruolo di protagonisti». Con questo slogan i membri del movimento hanno diffuso un questionario anonimo in cui si chiedono suggerimenti per migliorare la vivibilità sul territorio e proposte su singoli aspetti della vita amministrativa, dagli interventi per l’occupazione e le attività culturali al grado di soddisfazione nei rapporti con gli uffici comunali. Argomenti oggetto di tavoli tematici organizzati negli ultimi mesi con l’apporto di molti giovani, spesso alla prima esperienza politica, come ribadito più volte durante l’assemblea.
L’approvazione del Piano Regolatore, le opere pubbliche finanziate e realizzate nel quinquennio, la promozione del territorio. Ma anche i servizi garantiti nonostante la crisi economica e, soprattutto, il superamento del rischio dissesto finanziario, pendente sul Comune in seguito alla decennale vicenda della cooperativa “Casa per tutti”. Su tali punti si è basato il discorso introduttivo di Campo, il quale ha sottolineato lo «spirito di servizio» del suo rinnovato impegno, prima di presentare alcuni dei “volti nuovi” del movimento che lo sostiene. 
A prendere la parola, illustrando al pubblico le motivazioni della propria discesa in campo, Carmelina Genovese, Rosy Briguglio, Giovanni Impalà, Maria Chiara Zullo, Andrea Amalfi, Francesca Giunta. Tra gli interventi, anche quelli dei consiglieri Rosario Torre, Elisabetta Lombardo e Libero Rappazzo, insieme agli assessori Angelo Letizia, Giuseppina Merulla e Santino Pandolfo.           

"Nati per Leggere", al via la nuova edizione


Katia Trifirò – Piccoli lettori crescono. È ripartita la nuova programmazione di “Nati per Leggere”, promossa dall’assessorato alla cultura del comune luciese nell’ambito del progetto nazionale sostenuto dall’Associazione Culturale Pediatri e dall’Associazione Italiana Biblioteche.  
Due mesi all’insegna della lettura creativa e dell’amore per i libri, come spiega la dott.ssa Elisabetta Lombardo, che coordina gli incontri: «Si tratta di un valido servizio educativo, ricreativo e formativo, offerto agli  utenti della biblioteca comunale, in linea con gli obiettivi del progetto nazionale “Nati per Leggere”». E se sfogliare un libro è un’abitudine sempre più rara, come tutte le recenti statistiche dimostrano, nei tempi della comunicazione veloce su internet e della banalità del linguaggio televisivo, scoprire l’universo della lettura è un viaggio che inizia da piccoli. Magari nel gesto d’amore di un adulto che racconta una storia.  
Il successo dell’iniziativa, giunta alla quinta edizione, ha consentito l’ampliamento della biblioteca stessa, con l’acquisto di nuovi volumi, destinati a bambini e ragazzi e disponibili per il prestito. Un appuntamento fisso, atteso dai giovani lettori e dalle famiglie, al via ogni giovedì dalle ore 17 sino al 16 maggio. 
Tre i laboratori in programma. Si parte con “Musica & Parole”, a cura di Maria Catena Giunta, che unisce il piacere della lettura all’allegria della musica per avvicinare i bambini alla conoscenza di entrambi i mondi. A seguire, “Le Eco-Storie”, percorso di lettura dedicato all’importanza del rispetto per l’ambiente. E, infine, “C’era una volta…L’incanto delle Storie”, che guiderà i più piccoli a svelare e gestire le proprie emozioni.

Pallavolo, sognando la B

La squadra di volley luciese


Katia Trifirò – Una rincorsa inarrestabile verso i piani alti della classifica e, adesso, un sogno sempre più vicino, quello del salto in serie B. È la stagione dei miracoli per il volley luciese che, dopo la salvezza faticosamente raggiunta nello scorso campionato, ha messo in fila una vittoria dopo l’altra guadagnandosi un meritatissimo terzo posto.
«Il segreto di questo successo è un progetto serio, che ha portato freschezza, entusiasmo e nuove risorse economiche e sportive» afferma il Presidente dell’Haematologica, Fortunato Di Salvatore. «Un nuovo assetto societario, insomma, competente e capace di immettere idee brillanti al servizio dello sport». 
Risultati sportivi e non solo, per la squadra di Simona Brigandì che, nella doppia veste di allenatrice e giocatrice, guida un gruppo solido, competitivo e coeso. A dimostrarlo, ogni volta che le ragazze sono impegnate in una gara interna, è la tifoseria, cresciuta progressivamente alla scalata senza precedenti dell’Haematologica. Anche dalla presenza costante dei tifosi, settimana dopo settimana, le giocatrici hanno attinto energia e soddisfazioni, sfruttando appieno l’effetto positivo del fattore campo.
Tra le strategie vincenti della squadra, c’è l’impegno ad investire nel settore giovanile, vero e proprio vivaio in cui far crescere le proprie giocatrici del futuro, creando così un legame e un senso d’appartenenza sempre più forti.  
L’obiettivo della salvezza è già stato ampiamente raggiunto e, dall’alto di un egregio terzo piazzamento in classifica, l’Haematologica punta decisa verso i play off per il salto di categoria, preparandosi ad un’ultima parte di campionato che si annuncia infuocata. Le luciesi promettono così la determinazione e la fame di vittoria che hanno caratterizzato il campionato anche per queste ultime, decisive, giornate: c’è la B che aspetta.

venerdì 22 marzo 2013

AVIS - L'importanza della donazione


Franco Trifirò - L'AVIS (associazione italiana volontari sangue) è una struttura a livello nazionale diffusa capillarmente su tutto il territorio che ha l'obiettivo di raccogliere il sangue attraverso donatori volontari. Secondo i dati dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'Italia è un paese che grazie a 2.400.000 donazioni riesce ad essere autosufficiente, con un media nazionale di quaranta sacche di sangue ogni mille abitanti. Questo dato positivo è controbilanciato da uno squilibrio regionale, infatti a regioni virtuose come il Veneto e l'Emilia Romagna si affiancano regioni come la Sicilia che non riesce ad essere autosufficiente, nonostante il polo di Ragusa sia ai primi posti per raccolta in ambito nazionale. Nello specifico la provincia di Messina è l'ultima in graduatoria nella raccolta regionale. Nella nostra provincia la sede di Milazzo per numero di donatori e quindi di raccolta è seconda solo a Messina con circa 1200 sacche di sangue l'anno, il territorio di competenza va da Villafranca a Falcone comprese Montalbano Eliconia e Stromboli. Questo centro fa capo al SIMT (servizio immunologico trasfusionale) dell'ospedale di Milazzo, infatti attualmente per poter effettuare le raccolte nei vari centri di competenza per territorio si è sempre vincolati alla disponibilità del Direttore Sanitario del SIMT di Milazzo. Ma come ci spiega il neo-Presidente Federico Silvestri, sono state messe in campo tutte le procedure necessarie affinché la sezione di Milazzo possa diventare un centro di prelievi fisso, così da avere una maggiore autonomia rispetto al SIMT. 
La donazione è importante perchè il sangue non può essere riprodotto in laboratorio. Il sangue raccolto viene lavorato e scomposto in tre componenti fondamentali: le emazie o globuli rossi necessari negli interventi chirurgici e per i talassemici; le piastrine impiegate nelle terapie oncologiche ed infine il plasma per le turbe di coagulazione. Tutto questo ci fa capire che una donazione di sangue serve ad aiutare tre persone con problematiche differenti. Il sangue raccolto può essere conservato per circa trenta/quaranta giorni, il plasma invece ha una durata maggiore poiché può essere congelato, discorso diverso riguarda le piastrine poiché queste hanno una durata di conservazione di soli tre/quattro giorni. La donazione può essere effettuata da soggetti maggiorenni fino ai 65 anni di età, con una frequenza stabilita per legge di quattro volte l'anno per gli uomini e due volte per le donne. L'iter per diventare donatore avviene in due fasi svolte in tempi diversi, la prima volta viene compilato un questionario che riporta le informazioni sullo stato clinico attuale e remoto del potenziale donatore, subito dopo viene effettuata una visita medica con il controllo della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, superato questo si procede ad un prelievo di sangue che analizzato successivamente darà il parere di idoneità o meno alla donazione. Avuta l'idoneità si passa alla seconda fase, in cui avviene la donazione vera e propria. In genere la quantità di sangue raccolto per ogni donazione è di circa 450 gr.
Alla donazione del sangue è stato affiancato anche un altro servizio a cura dell'ADMO (associazione donatori midollo osseo). Il midollo osseo è un tessuto costituito da cellule staminali emopoietiche (CSE), capaci di riprodurre le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo tessuto, che è situato all'interno delle ossa piatte, grazie alle CSE si rinnova continuamente. Il midollo osseo può essere donato da persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni con un peso corporeo superiore ai 50 chili, purché non affette da malattie ai principali organi o da forme infettive come HIV o Epatiti. La donazione può avvenire tramite due modalità. La prima consiste nel prelievo di CSE dalle creste iliache posteriori e richiede il ricovero presso una struttura specializzata poiché viene effettuata in anestesia generale o epidurale, ed ha una durata di circa 45 minuti, dopo il prelievo il donatore viene tenuto sotto controllo per 48 ore prima di essere dimesso, e comunque viene consigliato un riposo precauzionale di 4/5 giorni. La seconda modalità viene fatta con prelievo da sangue periferico previa stimolazione con fattori di crescita ematopoietici. Fattori che vengono iniettati mediante iniezioni sottocutanee di un farmaco nei 3/4 giorni precedenti la donazione.
La prossima raccolta verrà effettuata Domenica 24 Marzo presso la guardia medica di S. Lucia del Mela in p.zza Milite Ignoto, che quest'anno è anche la Domenica delle Palme quindi un motivo in più per compiere una buona azione, poiché "il sangue non è solo vita per gli ammalati ma anche per i sani che si auto controllano attraverso analisi periodiche sul sangue, analisi che al donatore vengono effettuate gratuitamente ad ogni donazione eseguendo di fatto, un check-up sul proprio stato di salute".


giovedì 21 marzo 2013

Giornate di Primavera FAI, monumenti aperti e visite guidate


Katia Trifirò - L’antico Palazzo Vescovile, la Chiesa dell’Immacolata, il Convento e la Cripta dei Cappuccini, il Castello arabo-svevo-aragonese e il Santuario Santa Maria della Neve, la Cattedrale Santa Maria Assunta, la Chiesa di Santa Maria Annunziata. Sono solo alcuni dei luoghi che testimoniano l’illustre passato di Santa Lucia del Mela, amata da Federico II di Svevia, che la definì “città di regali delizie”. Luoghi attraversati dalle grandi pagine della storia e dalle seduzioni dell’arte, gemme preziose di un patrimonio millenario da riscoprire e valorizzare. Magari con l’aiuto di guide d’eccezione: i ragazzi della scuola media, nei panni insoliti di “Apprendisti Ciceroni”. 
Sono questi gli ingredienti delle “Giornate di Primavera” del Fai (Fondo Ambiente Italiano), che, nel corso di questo week end, offriranno l’opportunità di aprire ai visitatori siti di interesse turistico spesso inaccessibili al pubblico, o poco conosciuti. Un appuntamento speciale con l’arte e con la storia, sensibilizzando le nuove generazioni sul tema dei beni culturali.  
L’iniziativa, giunta alla ventunesima edizione, vede la partecipazione di tutte le regioni italiane, che apriranno le porte di oltre 700 luoghi d’arte. Coinvolti, nella nostra provincia, i monumenti simbolo della storia di Santa Lucia del Mela e, a Messina, il Seminario Arcivescovile “S. Pio X”. Le visite guidate si potranno effettuare da domani sino a domenica, dalle ore 9 alle 13. 
A formare gli alunni delle medie dell’istituto comprensivo luciese nel ruolo di “Apprendisti Cicerone”, le insegnanti di storia dell’arte Letizia Frisone e Daniela Cirino, insieme al referente scolastico per i beni culturali Libero Rappazzo. Tra gli obiettivi delle “Giornate di Primavera”, guidate dai giovanissimi, c’è, infatti, anche quello di educare i più piccoli alla tutela del patrimonio storico-artistico e naturalistico, come risorsa per il presente e per il futuro. 
Un rinnovato interesse attorno ai luoghi d’arte luciesi si deve, d’altra parte, ad un nutrito gruppo di volontari, iscritti alla delegazione messinese del Fai, che hanno promosso, ad esempio, la partecipazione all’ultimo censimento nazionale per la salvaguardia e il recupero di monumenti e siti naturali su tutto il territorio italiano

lunedì 18 marzo 2013

Visita del Prefetto di Messina al Comune luciese

Il sindaco Campo e il prefetto di Messina Stefano Trotta

Katia Trifirò  – Visita istituzionale del Prefetto di Messina Stefano Trotta stamattina al Comune. Accolto nella sede municipale di Piazza Duomo, il Prefetto, in compagnia del Vice prefetto aggiunto Antonio Gullì, ha incontrato il Sindaco Nino Campo, i componenti della Giunta e i consiglieri comunali. 
«Ringraziamo il dott. Trotta per essere uscito dal palazzo andando incontro al territorio dei piccoli Comuni, che, in molti casi, ricevono per la prima volta la visita di un Prefetto», ha commentato Campo. Tra i temi trattati, quello ambientale, con particolare riferimento alla grave situazione di inquinamento della Valle del Mela. Ma anche il nodo rifiuti, sollevato da alcuni interventi, e altre criticità del territorio. Come l’emergenza sicurezza, su cui il Prefetto ha assunto impegni precisi nei confronti delle diverse realtà comunali, chiedendo una più stretta collaborazione tra polizia municipale e forze dell’ordine. 
Al termine dell’incontro, il Prefetto Trotta ha visitato la Cattedrale luciese, rendendo omaggio alla salma incorrotta di Mons. Antonio Franco, del quale è prossima la Beatificazione. 
Trotta, cosentino, 59 anni, succede a Francesco Alecci. Il suo arrivo alla Prefettura di Messina, l'anno scorso, è preceduto da un’esperienza a Campobasso e, prima, a Trapani, dove egli ha anche ricoperto la carica di presidente della commissione istituita per fronteggiare l’emergenza nel territorio dell’isola di Pantelleria. Le visite istituzionali ai Comuni del messinese continuano nei prossimi giorni.

venerdì 8 marzo 2013

"Comizio", il nuovo singolo inedito di Claudio Maio


Filippo Alibrando - È stato pubblicato Sabato 2 Marzo 2013, il nuovo inedito interamente ideato e scritto dal cantautore filippese Claudio Maio, già noto ai lettori di questo blog per essersi fatto portavoce della pagina Facebook “Si e No.. del Mela”, che nei mesi scorsi ha messo a punto diverse iniziative finalizzate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso tematiche sociali e ambientali. Nonostante siano passati pochi giorni dalla sua pubblicazione, il brano è stato anche pubblicato e pubblicizzato su pagine Facebook di rilievo regionale.

“Comizio”,  è scritto in chiave ironica in riferimento al modo di fare che condiziona il periodo delle elezioni, di qualunque grado esse siano: il voto di scambio. È un brano che esprime la rabbia di chi l’ha scritta e di chi l’ascolta verso i problemi che spesso la società fa finta di non vedere omertosamente, senza pensare alle effettive conseguenze del suo atteggiamento, e sono evidenti  (se si analizza il testo del brano) riferimenti alla lotta contro le Mafie (Peppino Impastato, ndr).

Intervista:

 -  Claudio, hai iniziato ad esercitare la tua vena artistica negli ultimi anni. Dapprima il tema centrale delle tue canzoni era l’amore: cosa ti ha portato a cambiare tematica?

Maio: tutto è partito dall’impegno che ho messo nel portare avanti la pagina “Si e No.. del Mela”, adesso non più esistente per la mancata sensibilità dell’opinione pubblica per la valorizzazione delle varie iniziative. Si è vero, i miei primi brani avevano come tema centrale l’amore. Resta comunque inalterata la mia sensibilità verso quel tema, ma è come se sentissi dentro la voce che mi spinge a rendere pubbliche le mie idee riguardo le problematiche che condizionano la vita di ogni giorno di ognuno di noi. E senza dubbio, questo è forse il periodo più adatto visti i risultati di una politica senza equilibrio.

       -  Qual è il messaggio che col tuo nuovo singolo vuoi lanciare?

Maio: il messaggio che mi preme lanciare al pubblico ascoltatore del brano è quello di stare vigili in una società come la nostra, in cui spesso molti problemi non vengono neanche menzionati per paura di una possibile “caduta di stile”. In realtà però il mio messaggio è rivolto essenzialmente alle giovani generazioni, perché sono loro, i giovani, coloro che potranno migliorare di giorno in giorno lo stato attuale avanzando proposte che possano guarire il nostro territorio dai mali che lo attanagliano. Ma è rivolto indirettamente anche alla gente con più esperienza, affinchè contribuiscano anch’essi per regalare ai loro figli una società più sana e responsabile. Il mio sogno è questo, è in attesa di essere avverato!

Di seguito, alcuni link utili per l’ascolto del nuovo brano:

lunedì 4 marzo 2013

Visita Pastorale, La Piana inizia da Santa Lucia del Mela


Katia Trifirò – Esordio solenne per la visita pastorale di mons. Calogero La Piana, che ieri, nel territorio del vicariato di Santa Lucia del Mela, ha dato il via alla prima tappa del lungo percorso destinato a condurlo, nei prossimi sette anni, attraverso tutte le 250 parrocchie dell’arcidiocesi. Ed è stata un’accoglienza commossa e festosa quella riservata all’arcivescovo dalla valle del Mela, che, presente con le autorità civili e militari, i sacerdoti e i gruppi parrocchiali di Santa Lucia, San Filippo, Pace, Gualtieri Sicaminò, Condrò, è accorsa in piazza Duomo per abbracciare idealmente il suo pastore. 
Affacciato al balcone del palazzo comunale, tra l’antica sede del  palazzo vescovile e la basilica cattedrale Santa Maria Assunta, dove ha più tardi fatto il suo ingresso, La Piana ha rivolto ai fedeli parole di ringraziamento e di invito alla preghiera. La visita pastorale a Santa Lucia del Mela, che si concluderà domenica prossima, prevede un intenso programma con il coinvolgimento delle parrocchie, delle scuole, della società civile. Tra gli altri appuntamenti, giovedì pomeriggio ci sarà la “lectio magistralis” dell’arcivescovo in cattedrale, venerdì mattina un consiglio comunale aperto, sabato la visita alla casa di riposo Calderonio.   
Una visita che è anche «un segnale di speranza, in tempi di crisi economica e morale», come ha affermato il sindaco Nino Campo, salutando La Piana a nome dell’amministrazione e di tutta la città, e che arriva in un momento storico per la comunità luciese. La scelta di cominciare da qui la visita pastorale ha, infatti, un forte significato simbolico, legato alla prossima Beatificazione del Servo di Dio mons. Antonio Franco, Prelato Ordinario di Santa Lucia del Mela, che in cattedrale ne custodisce il corpo incorrotto. 
Sulla preparazione di questo evento, atteso da quattro secoli, è intervenuto mons. Carmelo Lupò, il quale, a conclusione della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, ha comunicato ai fedeli la data di ricognizione del corpo di mons. Franco, programmata il 16 maggio. Cento anni dopo l’ultima volta, sarà riaperta  l’urna di cristallo che lo contiene e inizieranno i trattamenti volti a garantirne la conservazione, in attesa di una nuova collocazione in cattedrale, dove, in seguito ad un protocollo d’intesa tra Comune e Curia, stanno per partire i lavori di restauro. 
Ascolto, condivisione e pratica della Parola, ribaditi durante l’omelia, i cardini sui quali l’arcivescovo ha impostato l’incontro con «l’amata Chiesa di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela», auspicando che la visita pastorale possa essere «un’autentica esperienza di fede e di dialogo costruttivo». La visita, ha spiegato La Piana nella lettera che la annuncia, ha carattere di verifica e di sostegno alla chiesa locale, seguendo il filo conduttore del “Kairós”, parola greca che indica il “tempo favorevole” al dialogo con i fedeli. Essa è occasione preziosa «per riflettere e valutare ciò che è necessario, le scelte formative da assumere e le iniziative praticabili per la nuova evangelizzazione dell’arcidiocesi», secondo i principi di azione apostolica e rinnovamento della vita cristiana delle comunità sanciti dal diritto canonico.