lunedì 26 dicembre 2011

Natale luciese

Proseguono le manifestazioni natalizie a cura delle associazioni cittadine. Oggi e nei giorni 1, 5 e 6 gennaio si potrà visitare la terza edizione del Presepe vivente nel Parco urbano, organizzato dall’associazione culturale “Antiche Torri” e inaugurato la notte di Natale. Ingresso gratuito per assistere alla suggestiva rievocazione del mistero della Natività, che si accompagna alla rappresentazione degli antichi mestieri della tradizione luciese, sullo sfondo di musiche e sapori tipici. Nelle stesse giornate, sarà possibile, su prenotazione, effettuate visite guidate al Castello e al centro storico.
Atteso appuntamento anche per la “Tombolata di beneficenza” che la Protezione Civile comunale ha organizzato in due serate (26 dicembre e 5 gennaio) presso il Palasport, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alle famiglie luciesi colpite dall’alluvione e all’acquisto di attrezzature d’emergenza. Più di cinquecento i premi in palio, offerti dagli imprenditori locali, insieme a speciali momenti di festa dedicati ai più piccoli aspettando la Befana.
Natale di solidarietà anche alla casa di riposo “Calderonio”, dove i volontari della sezione locale AVULSS, diretti da Maria Cambria, hanno festeggiato insieme agli ospiti dell’Istituto, alla presenza del commissario straordinario ing. Leonardo Santoro, della direttrice dott.ssa Rosaria Tarallo e del personale dipendente, allietati dalla cornamusa di Antonio Merulla.
Infine, in attesa di Capodanno, il tradizionale concerto della Banda Musicale “M. Randisi”, diretta dal maestro Giuseppe D’Amico, in programma domenica 1 alle 19.30 presso la chiesa “Sacro Cuore”.
Festa di Natale all'istituto Calderonio

lunedì 19 dicembre 2011

La storia del Sud attraverso l'emigrazione. Politici e studiosi a confronto

Centorrino, Lo Monte, Lombardo, Bartolotta, Campo
 Riscrivere il fenomeno dell’emigrazione per riconquistare la giusta consapevolezza della nostra storia di siciliani, correggendo una rappresentazione mediatica spesso distorta, che tende a configurarci come un «popolo parassitario», e recuperando una dignità politica ed economica costantemente mortificata da un certo «antimeridionalismo» diffuso a livello delle istituzioni centrali.
Di questi temi si è discusso nel corso del convegno “Il contributo dell’emigrazione allo sviluppo del Mezzogiorno”, organizzato dall’associazione “Comunità Siciliana nel Mondo” con l’obiettivo di indagare il vero volto dell’emigrazione meridionale, e siciliana in particolare, ribaltando la definizione di un sud cresciuto grazie al Nord ed esclusivo centro di sperpero delle risorse economiche nazionali.
Ad aprire e moderare i lavori, di fronte ad un pubblico numeroso riunito nell’aula consiliare luciese, l’on. Carmelo Lo Monte, capogruppo alla Camera dei deputati del Mpa: «C’è bisogno di una nuova consapevolezza dell’emigrazione, la storia dell’Unità d’Italia, per come ci è stata consegnata, non rende giustizia a quanto abbiamo fatto». Oltre alle rimesse economiche degli emigranti, che andrebbero quantificate richiedendo i dati reali al ministero del Tesoro, alcuni esempi sono chiari: «Il Banco di Sicilia e il Banco di Napoli sono stati depredati – ha proseguito Lo Monte –, la maggior parte delle risorse economiche dal 1861 è finita nelle casse dell’allora Banca Nazionale, oggi Banca d’Italia, grazie al patrimonio realizzato all’estero dai nostri padri e dai nostri nonni, ma quei soldi sono serviti per industrializzare il Nord».
Il fenomeno storico dell’emigrazione può essere la cartina di tornasole per parlare della Sicilia di oggi, terra che molti giovani continuano ad abbandonare: sulla necessità di creare una rete che consenta alle nuove generazioni non solo di formarsi, ma anche di rimanere dopo gli studi, è intervenuto il prof. Mario Centorrino, assessore regionale all’istruzione. Centorrino, dopo un minuto di raccoglimento per i fatti di Torino e Firenze, ha evidenziato il crescente pericolo di un paese che si sta spaccando, sotto gli affondi della Lega Nord e di una comunicazione veicolata da luoghi comuni da sfatare con una reazione decisa.
Sulla secessione in atto, causata da un divario tra nord e sud costante sin dall’Unità d’Italia, l’intervento conclusivo del Presidente regionale, on. Raffaele Lombardo, che ha invitato ad un impegno comune per riscoprire l’orgoglio meridionale, contro l’“ascarismo” «tipico delle condizioni coloniali», come quelle che portano la Sicilia ad essere «terra di conquista, saccheggiata e depauperata delle sue risorse, economiche e umane, migliori». Lombardo si è rivolto ai numerosi sindaci presenti, parlando di assunzione di responsabilità e restituzione di competenze dalla Regione alle amministrazioni locali. Il governatore ha anche difeso il suo programma di risanamento e riforme, ribadendo il ruolo chiave delle infrastrutture per lo sviluppo, a partire dalla «priorità» del ponte sullo Stretto. 
All’incontro, chiuso dalle parole del sindaco di Santa Lucia del Mela, geom. Nino Campo, hanno partecipato i docenti universitari Sebastiano Mario Cicciò, Giorgio Scichilone, Andrea Cirà e il presidente della “Comunità Siciliana nel Mondo”, Filippo Ricciardi, sindaco di Limina, il quale ha ricordato le iniziative portate avanti all’estero dall’associazione, composta oggi da una sessantina di comuni siciliani. Una lettera di saluti da parte della comunità messinese di Montreal, legata alla terra d'origine da un trentennio di iniziative culturali, è stata inviata dal Canada da Franco Mendolia, e letta da Campo nel corso del convegno.
Nel corso del dibattito sono intervenuti il sindaco di Monforte San Giorgio, Romanzo, di Castroreale, Leto, di Trabia, Pollina, di Motta Camastra, Scarpignato, di Fondachelli Fantina, Pettinato, di Graniti, D’Amore; Giampaolo Piccolo dei Giovani Mpa di Milazzo e il deputato regionale Bartolotta. Al termine del convegno il presidente Lombardo e l’on. Lo Monte hanno incontrato le famiglie di Santa Lucia del Mela colpite dall’alluvione dello scorso mese. A conclusione dei lavori, il rinfresco organizzato dai produttori della Valle del Mela per presentare le eccellenze enogastronomiche del territorio.



L'intervento di Lombardo al tavolo dei relatori


Campo consegna una targa ricordo a Lombardo

Lombardo e il Mamertino doc

Giuseppe Bella presenta i prodotti tipici



domenica 18 dicembre 2011

A Gala, dove la mattonella diventa d'arte

Nino Abbate in una sala di "Epicentro"

L’arte a portata di mattonella, materiale povero che si trasforma in creazione originale: artefice di questa speciale alchimia è Nino Abbate, artista barcellonese al quale si deve la fondazione del Museo d’arte contemporanea “Epicentro” nel cuore di Gala.
E proprio questo luogo, dal 1988, da periferia urbana è divenuto crocevia di incontri tra gli artisti più celebri del panorama pittorico nazionale e internazionale, ospitati, ciascuno con la propria “mattonella”, in un collezione unica al mondo.
«Tutto nasce dall’idea di usare la mattonella di terracotta come opera d’arte, che, da semplice supporto, diventa espressione artistica di forme e colori» racconta Abbate, il quale, con le proprie mattonelle 30x30, è riuscito a coinvolgere dapprima altri artisti siciliani e poi, nel corso degli anni, i grandi nomi di tutte le principali correnti degli ultimi quarant’anni di pittura. Spedita a ciascun artista, ogni mattonella è tornata indietro decorata, dipinta, incisa, lavorata con la ceramica, oppure usata come base concettuale per parole, fotografie, installazioni. Trasformata, cioè, in pezzo unico, pronto per arricchire, mattonella dopo mattonella, l’esposizione permanente di Gala.
«La storia dell’arte italiana, dagli anni ’30 in poi, è raccontata da queste pareti», spiega Abbate, accogliendo i visitatori nel suo Museo, dove, oltre alle opere esposte, è custodito anche un prezioso archivio di memorie, costituito dalla vasta documentazione epistolare che correda le mattonelle. Da “Corrente” al movimento Spaziale e Nucleare, dall’Informale al linguaggio Pop, sino alla poesia visiva – come quella di Emilio Isgrò – e alle tendenze degli ultimi anni, sono migliaia gli artisti che hanno creduto nel progetto di “Epicentro”. Un catalogo aperto ai nomi internazionali, visitabili nelle varie edizioni della Biennale di Venezia, nei musei in giro per il mondo, e, grazie ad Abbate, anche a Gala.
Riportare questo territorio alle profonde radici culturali del proprio passato è, infatti, uno degli effetti collaterali del Museo, nel quale l’arte riscopre, tra ostacoli e lotte, la propria funzione civile. Una poesia di Bartolo Cattafi è incisa all’ingresso, dove Abbate ha scolpito il simbolo di “Epicentro” in pietra arenaria: «centro di ogni terremoto e ribellione, rivoluzione, scossa sismica: ciò che la creazione artistica sempre dovrebbe comportare». L'arte come metafora della vita, lanciata attraverso traguardi lontani - come la storia personale di Abbate, con il suo passato da atleta, dimostra - e incomprensioni quotidiane: quelle che, talvolta, assumono l'aspetto metafisico di leggi ingiuste (e le assurde vicende giudiziarie subite dal Museo, che ha corso persino il rischio di essere demolito, lo testimoniano). Anche per questo, l’appropriazione individuale e collettiva di una coscienza dell’arte è la sfida lanciata dal Museo delle mattonelle, del quale Abbate si definisce il «custode», trasmettendone alla comunità l’eredità spirituale.
L’evento in corso di questo mese è la 18ª esposizione internazionale “Artisti per Epicentro”, che è stata inaugurata dalla presentazione di Andrea Italiano, alla presenza di Nino Abbate e Salva Mostaccio, artista e compagna di vita che ha condiviso sin dall’inizio l’avventura delle mattonelle d’arte. Una storia raccolta da Abbate nel libro “Un tributo all’arte. Come nasce la collezione d’arte contemporanea su mattonelle”, con le prefazioni di Milena Milani, Vittorio Fagone, Gino Trapani e le testimonianze di giornalisti e critici d’arte. Tra i prossimi progetti, quello di ospitare nella galleria una mattonella “firmata” da Arnaldo Pomodoro. «Il museo è un work in progress – dice Abbate –, un luogo dove l’utopia diventa arte».

Salva Mostaccio, Nino Abbate, Andrea Italiano

























sabato 17 dicembre 2011

Festival Mamertino doc, al via oggi la quarta edizione

Week end culturale ed enogastronomico oggi e domani a Santa Lucia del Mela per l'appuntamento con la quarta edizione del "Festival del vino Mamertino doc". Visite guidate al patrimonio storico-architettonico e degustazioni a cura degli esperti costituiscono, come lo scorso anno, tappe irrinunciabili per gli amanti dei beni culturali e della buona tavola, in un percorso di valorizzazione delle bellezze artistiche e delle eccellenze delle produzioni enogastronomiche locali.
Si parte oggi pomeriggio alle 16 con la visita alla Torre libraria del Castello e alla statua gaginesca della Madonna della Neve (1529), guidata dalla dott.ssa Rosalba Gitto. Alle 17.30, presso la sala convegni nel palazzo ex-carcere di piazza Milite Ignoto, si terrà il convegno sul tema "Lo stato dell'arte del Vino Mamertino" e, a seguire, la degustazione dei vini doc e dei prodotti tipici luciesi.
Domenica mattina sarà possibile scoprire le cantine e i vigneti del Mamertino presso l'azienda agricola Vasari (nella foto) ed effettuare il giro turistico con il bus navetta alle 10 per la visita al centro storico.  

giovedì 15 dicembre 2011

Convegno emigrazione, sabato politici e docenti a confronto


Il presidente della Regione Siciliana, on. Raffaele Lombardo, interverrà sabato al convegno “Il contributo dell’emigrazione allo sviluppo del Mezzogiorno”, alle ore 15.30 presso l’aula consiliare. L’incontro, patrocinato dalla Regione, dal Comune luciese e dall’associazione “Comunità Siciliana nel Mondo”, sarà coordinato dall’On. Carmelo Lo Monte. Dopo i saluti del sindaco di Santa Lucia del Mela, Nino Campo, e di Filippo Ricciardi, sindaco di Limina, numerose le relazioni in programma, a cura di docenti delle università siciliane: Sebastiano Cicciò, Andrea Citrà, Marcello Saija (Messina), Giorgio Scichilone (Palermo), Nino Greco (Catania). A raccontare la propria testimonianza diretta ci sarà, insieme al prof. Silvio Benedetto (Università di Pisa), anche l’attore Gilberto Idonea, volto noto del cinema nostrano e presidente onorario dell’associazione “Comunità Siciliana nel Mondo”. In chiusura dei lavori, le riflessioni del prof. Mario Centorrino, assessore regionale, e dell’on. Marcello Bartolotta.

martedì 13 dicembre 2011

Turismo, proposte e critiche in consiglio comunale

Turismo, gaffe e polemiche al centro dell’ultima seduta del civico consesso, convocato dal presidente Francesco Rizzo per deliberare la partecipazione del comune luciese a due distretti turistici: “EcoSicily - Parchi, Riserve e Terre dei Normanni” e “Thirrenium Tyndaris - Parco dei Miti”.
«Si tratta di strumenti di sviluppo e programmazione, un’opportunità per il territorio che ci impegna tutti a produrre proposte valide» ha detto Rizzo in apertura dei lavori, sottolineando la funzione di “pungolo” del consiglio comunale verso l’amministrazione, sollecitandola ad agire anche per non rimanere fuori da bandi e finanziamenti.
«Non basta la semplice adesione, il nostro ingente patrimonio artistico continua a subire le ingiurie del tempo e degli uomini» ha denunciato il capogruppo di maggioranza Libero Rappazzo, facendo notare che il Castello, monumento simbolo della città, «è l’unico tra quelli peloritani rimasto escluso da interventi di ristrutturazione». «Tutto il centro storico ha bisogno di finanziamenti» ha aggiunto Rappazzo, che ha riportato come caso emblematico quello della secentesca chiesa di San Francesco, condannata al degrado a causa di un cavillo burocratico che ha impedito l’inizio dei lavori di restauro.
La mancanza di «un piano organico di programmazione», che non solo tuteli le bellezze artistiche luciesi ma crei anche una rete di servizi finalizzati a incrementare i flussi turistici («oltre ai visitatori giornalieri»), è stata al centro dell’intervento di Tonino Maimone. Dai banchi dell’opposizione critico anche Pietro Cannuni, il quale ha proposto l’istituzione di una commissione per i beni culturali, invitando Rappazzo a farne parte in virtù di una lunga esperienza e competenza in materia di storia patria.
Entrambi i consiglieri di minoranza hanno inoltre contestato all’assessore al ramo Santino Pandolfo, presente in aula, di non aver fornito risposte adeguate tanto sui servizi turistici che sui punti all’ordine del giorno. Pandolfo, accusato di essere impreparato sulle delibere, è stato attaccato dai due consiglieri: «L’assessore, per il ruolo che ricopre, è tenuto a documentarsi – ha ribadito Cannuni –, è inaccettabile che ad una specifica domanda non sappia rispondere, apportando come giustificazione di non avere avuto il tempo di leggere le delibere».
Consiglio unanime sull’approvazione sia del primo che del secondo punto, per i quali è stata dichiarata e votata, su proposta di Rappazzo, immediata esecutività (assenti Lipari e Marcaione).
In chiusura, nota di Carmelo Bella sul problema rifiuti, una questione che, seppur non contemplata dall’ordine del giorno, ha fatto discutere sulla scarsa qualità del servizio. Un consiglio ad hoc su questo unico punto è stato proposto dallo stesso Bella.

domenica 4 dicembre 2011

Dissesto territoriale ed economico nella Valle del Mela, tavolo tecnico il 15 dicembre a Barcellona

Grido d’allarme degli operatori economici della Valle del Mela, che denunciano un sistema al collasso in seguito agli eventi calamitosi della scorsa settimana. Bilancio catastrofico per tanti piccoli commercianti, artigiani, agricoltori e allevatori, letteralmente in ginocchio a causa dei danni materiali subiti. Alle perdite evidenti sin dai primissimi giorni, si aggiunge l’incertezza sulle eventuali risorse finanziarie che saranno destinate ai vari comparti, ma anche l’insofferenza per un carico fiscale di cui, a fronte dell’attuale situazione di crisi, si richiede il differimento o una momentanea sospensione.
A conti fatti, sono enormi le difficoltà da fronteggiare per rimettere in moto i meccanismi economici su cui si fonda l’occupazione nei comuni del Mela, interessati ovunque da esondazioni e ingenti movimenti franosi. Colpite pesantemente le sedi di moltissime attività produttive a San Filippo del Mela e Olivarella, dove si stanno raccogliendo le stime dei danni. Situazione ugualmente critica a Pace del Mela, che ha subito allagamenti di vaste aree, soprattutto nell’area industriale di Giammoro, dove si trova gran parte degli stabilimenti, costretti a fare i conti anche con le conseguenze sull’indotto.
Allarmanti i dati relativi a Santa Lucia del Mela, dove sono poco meno di cinquanta le piccole imprese artigianali e commerciali e le attività produttive legate all’agricoltura e all’allevamento pesantemente compromesse. Qui, in particolare, sono proprio i lavoratori del comparto agricolo e gli allevatori, ovvero i rappresentanti di un’economia altamente produttiva legata alle risorse del territorio, a registrare le conseguenze peggiori.
Per fare il quadro della situazione e fornire le prime risposte, è venuto in visita alle comunità colpite l’assessore regionale alle risorse agricole, dott. Elio D’Antrassi, che, nel comune luciese, ha incontrato gli allevatori e gli agricoltori del comprensorio, alla presenza del sindaco, geom. Nino Campo, dell’assessore alla Protezione Civile, geom. Angelo Letizia, dell’assessore provinciale all’Agricoltura, dott.ssa Maria Rosaria Cusumano. Presenti anche il sindaco di Monforte San Giorgio, Antonino Romanzo, Enzo Ioppolo del Comune di Sinagra, l’ing. Capo del Genio Civile di Messina, Gaetano Sciacca, numerosi tecnici provinciali e regionali.
«Bisogna partire dalle imprese che hanno subito danni economici e arrivare a stabilire delle misure idonee non solo a ripristinare la funzionalità aziendale, ma anche a rilanciare la redditività – ha detto l’assessore D’Antrassi –, attraverso tre passaggi: la mappatura delle imprese colpite, dossier aziendali che contengano un’idea di intervento, un progetto globale per il territorio».
Azioni che si concretizzeranno il 15 dicembre, giorno in cui è stata fissata a Barcellona, presso la sede dell’Ente Sviluppo Agricolo, l’istituzione di un tavolo tecnico che consenta di coordinare gli operatori, le amministrazioni locali, l’Esa, la Forestale e gli altri organi regionali per progettare il rilancio economico in un’ottica di sistema e, nel contempo, avviare una gestione permanente del territorio e delle acque.
L’attenzione al territorio, tramite una manutenzione ordinaria che salvaguardi le comunità da nuove catastrofi, è, non a caso, una delle richieste che sono venute dal pubblico, intervenuto numeroso per rivendicare le proprie esigenze. Su questo punto, l’esportazione del “modello Giampilieri” di messa in sicurezza è stata proposta dall’ing. Sciacca, cui hanno fatto eco le osservazioni dell’assessore Cusumano. «Un progetto di opere strutturali, condiviso con gli abitanti e non imposto dall’alto – ha spiegato Sciacca –, distinguendo tra il territorio destinato ai centri abitati, per salvaguardare i borghi esistenti, e le aree abbandonate da riqualificare, tramite l’affidamento alla Forestale».
Per quanto riguarda i contributi immediati, fondamentali per far ripartire la macchina dell’economia locale, agricoltori e allevatori hanno invocato l’opportunità che gli interventi siano erogati azienda per azienda, mirati ai singoli profili che, secondo i casi, necessitano di sostegno. Diffuso anche il bisogno di maggiore tutela dalle banche e dalle assicurazioni, con un alleggerimento dell’onere contributivo sino alla normalizzazione dello stato di emergenza.   

(foto di Nicola Coco)

sabato 3 dicembre 2011

Agricoltura e allevamento in ginocchio, interviene l'assessore regionale D'Antrassi



Cusumano, D'Antrassi, Campo, Letizia, Sciacca
 
Sono poco meno di cinquanta le piccole imprese artigianali e commerciali e le attività produttive legate all’agricoltura e all’allevamento pesantemente compromesse dagli eventi calamitosi della scorsa settimana. Un dato allarmante, che dà la misura delle enormi difficoltà da fronteggiare per rimettere in moto i meccanismi economici su cui si fonda l’occupazione in paese. E sono proprio i lavoratori del comparto agricolo e gli allevatori, ovvero i rappresentanti di un’economia altamente produttiva legata alle risorse del territorio, a lamentare un catastrofico bilancio dei danni subiti,  a causa dell’emergenza idrogeologica che ha colpito l’intera superficie del paese: una vasta area – comprendente tante piccole frazioni – interessata ovunque da ingenti movimenti franosi ed esondazioni dei torrenti. 
Per fare il quadro della situazione e fornire le prime risposte, l’assessore regionale alle risorse agricole, dott. Elio D’Antrassi, ha incontrato ieri gli allevatori e gli agricoltori luciesi, alla presenza del sindaco, geom. Nino Campo, dell’assessore alla Protezione Civile, geom. Angelo Letizia, dell’assessore provinciale all’Agricoltura, dott.ssa Maria Rosaria Cusumano. Presenti anche l’ing. Capo dell’ufficio Genio Civile di Messina, Gaetano Sciacca, e numerosi tecnici provinciali e regionali. «Bisogna partire dalle imprese che hanno subito danni economici e arrivare a stabilire delle misure idonee non solo a ripristinare la funzionalità aziendale, ma anche a rilanciare la redditività – ha detto l’assessore D’Antrassi –, attraverso la mappatura delle imprese colpite, dossier aziendali che contengano un’idea di intervento, un progetto globale per il territorio».

Azioni che si concreteranno il 15 dicembre, giorno in cui è stata fissata a Barcellona l’istituzione di un tavolo tecnico che consenta di coordinare i lavoratori, le amministrazioni locali, l'Esa, la Forestale e gli altri organi regionali per progettare il rilancio economico in un’ottica di sistema e, nel contempo, avviare una gestione permanente del territorio e delle acque. L’attenzione al territorio, tramite una manutenzione ordinaria che salvaguardi le comunità da nuove catastrofi, è, non a caso, una delle richieste che sono venute dal pubblico, intervenuto numeroso per rivendicare le proprie esigenze. Agricoltori e allevatori hanno inoltre invocato l’opportunità che gli interventi vengano erogati azienda per azienda, mirati ai singoli profili che, secondo i casi, necessitano di sostegno. Diffuso anche il bisogno di maggiore tutela dalle banche e dalle assicurazioni, con una eventuale sospensione degli oneri finanziari a fronte dell’emergenza in cui i lavoratori versano.   

mercoledì 30 novembre 2011

Solidarietà alla popolazione luciese, ecco le iniziative

Gara di solidarietà in paese per sostenere i cittadini più pesantemente colpiti dalla grave emergenza idrogeologica che si è abbattuta sul territorio. Superata la fase dei primi interventi, infatti, resta da affrontare una desolante sequela di conseguenze a medio e lungo termine, dal dramma degli sfollati al tessuto economico-produttivo fortemente compromesso: cominciando dai disagi di agricoltori e allevatori, per i quali, venerdì mattina, è previsto un incontro con l’assessore regionale alle risorse agricole, dott. Elio D’Antrassi.

Oltre alla mobilitazione di tanti volontari, impegnati a prestare assistenza alla popolazione, un segnale forte è arrivato anche dal consiglio comunale, riunitosi ieri in seduta ordinaria. Dopo un minuto di silenzio in onore delle vittime di Saponara, un ampio spazio iniziale è stato dedicato alla disamina della situazione attuale, valutando le misure necessarie sul piano della messa in sicurezza del territorio e le azioni di aiuto ai cittadini in difficoltà. Sollecitazioni in questo senso sono venute da più parti, auspicando che non si ripeta l’assurdo abbandono di Giampilieri da parte delle istituzioni centrali e che si lavori in chiave di prevenzione (rivedendo anche il piano regolatore alla luce dei rischi sismici e idrogeologici).
Su proposta di Carmelo Bella, all’unanimità è stato deliberato di destinare il gettone di presenza delle ultime due sedute alle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie case. Una somma di 3mila euro, stornata dalle attività turistiche - come proposto da Elisabetta Lombardo -, andrà inoltre a rimpinguare il capitolo relativo alla Protezione Civile per l’acquisto di nuove attrezzature

Altre iniziative di raccolta fondi per la popolazione luciese sono state attivate in ambito parrocchiale.
In prima linea anche l’IPAB “Istituto Canonico Luigi Calderonio”, che ha richiesto all’assessorato regionale alla famiglia l’autorizzazione ad accogliere anziani sfollati ed a fornire pasti caldi a supporto delle attività di protezione civile comprensoriali. Il commissario straordinario dell’ente, ing. Leonardo Santoro, ha infatti manifestato la disponibilità di ospitare quattro anziani nella struttura, per il tramite dei Comuni e degli organi istituzionali di protezione civile, e la possibilità di fornire i pasti presso le sedi dei centri di accoglienza e delle strutture di protezione civile preposte, previo raccordo con i responsabili locali della funzione di assistenza alla popolazione che dovranno garantire il trasporto ai richiedenti.

lunedì 28 novembre 2011

Emergenza continua. Bombe ecologiche e viabilità a rischio

Emergenza idrogeologica, sei giorni dopo. Alcuni segnali, come il ripristino parziale dell’erogazione di acqua potabile e la riapertura delle scuole, nella giornata di oggi, sembrano registrare un ritorno alla normalità. Ma l’allerta, occorre ribadirlo, è ancora massima. L’emergenza dipende soprattutto dal movimento franoso che ha colpito l’intero territorio, trasformando alcune zone in vere e proprie bombe ecologiche. L’area più a rischio continua ad essere quella a ridosso del torrente Mela, dove si concentrano in questi giorni i sopralluoghi dei tecnici e gli interventi dei volontari.
Il disagio, tuttavia, è molto alto anche in altri quartieri, tanto che si allarga di ora in ora il numero degli sgomberi. Bollino rosso per Rossellina, Margone, Misericordia, Femminamorta, Furia, Brammicà, Pancaldo, parte della contrada Santa Maria. Un elenco sempre più lungo e preoccupante, come rilevano i monitoraggi effettuati dal dott. Pietro Lo Monaco e dall’ing. Bruno Manfrè, rispettivamente dirigente generale e responsabile del servizio di Messina del dipartimento regionale della protezione civile.
Insieme all’SOS sicurezza, i problemi più gravi riguardano la viabilità, pesantemente compromessa. Sempre oggi è stata emessa l’ordinanza che vieta la circolazione, in caso di pioggia, lungo le strade già interessate dai fenomeni franosi di maggiore intensità, al fine di garantire la sicurezza degli automobilisti: via Rossellina (dal civico 115) e tutta la viabilità ricadente nelle contrade Rossellina, Misericordia e Trappetazzo. Lungo la strada provinciale 65, via “Giudici Falcone e Borsellino” (a partire dal quadrivia con le vie Facciata e Mons. Tonetti verso il Castello) è stata disposta intanto la collocazione di una segnaletica temporanea indicante il pericolo della circolazione in caso di pioggia.
Prosegue intanto l’attività di monitoraggio e assistenza curata dalle squadre di volontari della protezione civile comunale, che stanno informando i cittadini sui rischi e sulle misure da prendere in caso di piogge intense. Attivate anche le procedure al fine di reperire idonee sistemazioni alle famiglie evacuate, attualmente ospitate in casa di parenti e amici.



domenica 27 novembre 2011

Emergenza alluvione, nuovi sgomberi

Continua ad allungarsi drammaticamente l’elenco dei cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni. Con nuove ordinanze di sgombero emesse oggi, altre tre famiglie, residenti  nelle contrade San Rocco, Margone e Scardia, si aggiungono alle nove già sfollate nei giorni scorsi. L’accoglienza a casa di parenti e amici, più fortunati perché risparmiati dal fango, non basta a cancellare l’amarezza e la paura, ma soprattutto l’incertezza sui tempi di soluzione dell’emergenza. Nel corso di un incontro con le famiglie evacuate, convocata stamattina dal sindaco e dal responsabile della funzione di assistenza alla popolazione, i rappresentanti regionali di protezione civile hanno assicurato un interessamento urgente e immediato. Nessun chiarimento, invece, su quando il disagio potrà avere fine.
In merito ai cittadini sfollati, intanto, il Comune luciese ha richiesto alla Prefettura di Messina e al Dipartimento di protezione civile regionale di conoscere le determinazioni sul risarcimento previsto per le spese sostenute e per quelle ancora da sostenere. Per ciò che riguarda il territorio, colpito per intero da frane e smottamenti, ma anche da esondazioni dei due torrenti, la situazione continua a mantenersi critica, specialmente sul piano della viabilità e della sicurezza.
A rilevarlo sono i vertici della protezione civile provinciale (Manfrè) e regionale (Lo Monaco), che hanno effettuato diversi sopralluoghi. Le aree a rischio sono state monitorate dall’arch. Sorace (dipartimento regionale) e dall’ing. Sciacca, ingegnere capo dell’Ufficio del Genio Civile di Messina. Condizioni particolarmente gravi sono state riscontrate nelle contrade Margone, Rossellina, Misericordia, Brammicà e Femminamorta. Qui, stamattina, un gruppo di volontari della protezione civile comunale si è recato a prestare soccorso alle tante famiglie in difficoltà, ancora preda del fango che ha invaso le abitazioni.
Altre squadre sono state impegnate nella via San Rocco, area del centro storico interessata da una frana che ha determinato l’evacuazione di alcuni nuclei abitativi, così come avvenuto negli altri quartieri maggiormente colpiti. I volontari supportano inoltre l’attività delle ditte incaricate di rimettere in piedi la funzionalità delle infrastrutture viarie danneggiate, dove, ancora adesso, non può essere garantito un transito ottimale.

sabato 26 novembre 2011

Stato di calamità, richiesti dal Comune 25 milioni di euro

Riconoscimento dello stato di calamità a causa dei danni subiti per un  importo di oltre 25 milioni di euro. E' questa la richiesta del Comune luciese al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della  Regione Siciliana, in relazione all'emergenza idrogeologica che ha colpito il paese martedì. La situazione è ancora critica, specialmente sul piano della viabilità. Il territorio si presenta ancora come un gigantesco cantiere aperto, tanto che si sta valutando la possibilità di chiusura totale di alcune importanti arterie stradali, insieme alla realizzazione di vie di fuga alternative. Domani saranno presenti i geologi inviati dal Dipartimento di Protezione Civile per effettuare alcuni sopralluoghi e valutare i prossimi interventi. Nelle aree maggiormente a rischio, come la frazione di Femminamorta, potrebbe essere necessario lo sgombero di altri nuclei familiari.

Per gli aiuti

Istituito intanto il "numero solidale" 4559 per sostenere le popolazioni colpite. A questo numero è possibile inviare sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile e Tiscali, oppure chiamare da rete fissa. La raccolta fondi terminerà il 28 dicembre 2011. Ogni sms solidale inviato ha il costo di 1 euro; 2 euro invece la donazione effettuata per chi chiama da rete fissa.



Inoltre, Arci Sicilia comunica di aver aperto un conto corrente destinato a raccogliere fondi per gli alluvionati del messinese. Questa l'intestazione da inserire nel bonifico e la causale: “Raccolta fondi per alluvionati del messinese” - codice IBAN IT 38 E 05018 04600 000000 140686 - presso Banca Etica



Contrada Femminamorta:




Contrada Rossellina:




Strada Provinciale 65:

venerdì 25 novembre 2011

Appello dal Comune: abbandonati da tutti

Oltre trenta cittadini si trovano fuori dalle loro case, costretti a lasciare tutto e a chiedere ospitalità a parenti e amici. E mentre il paese è devastato dallo straripamento dei torrenti, da frane e smottamenti, che hanno danneggiato tutta la viabilità provinciale e comunale, causato allagamenti nelle abitazioni e colpito l’agricoltura e le attività produttive, cresce l’indignazione e si moltiplicano gli appelli. «La situazione di Santa Lucia del Mela è stata sottovalutata, nonostante l’assoluta gravità – afferma  con amarezza il sindaco Nino Campo, – finché non ci scappa il morto siamo lasciati a noi stessi in piena emergenza».  «Possiamo definirci abbandonati da tutti, dalla protezione civile nazionale, regionale e provinciale, privi anche della giusta attenzione da parte dei media», aggiunge il coordinatore del gruppo comunale di protezione civile, geom. Angelo Letizia. Ad oggi l’emergenza che ha colpito tutto il territorio, dal centro alle periferie, è stata affrontata dai volontari di protezione civile locale senza alcun supporto esterno e lontano da clamori giornalistici – come si legge in un comunicato, diramato stamane dalla centrale operativa istituita presso il comando dei vigili urbani. Gli ultimi interventi hanno riguardato la contrada di Femminamorta, dove oggi sono state liberate le ultime famiglie isolate. Ma anche per i residenti di questa zona si sta valutando l’emissione di una ordinanza di sgombero, che dovrebbe riguardare altri venti abitanti. In ogni caso, si sta procedendo a realizzare una pista rotabile nel torrente Mela, per consentire l’accesso e liberare le strade dal fango e dai detriti. Ancora critica la situazione in montagna, dove risultano isolati due abitanti di contrada San Biagio, già identificati e raggiunti da familiari. Per quanto riguarda il centro abitato, ancora interrotta la normale viabilità. A fronte di numerose richieste di intervento, che continuano a pervenire, sono attive su tutto il territorio le squadre di emergenza della protezione civile comunale, con il personale dell’ufficio tecnico e gli operatori di numerose ditte locali, impegnati a intervenire con mezzi ed attrezzature. Il prossimo passo sarà la conta dei danni economici subiti da tutte le attività commerciali, agricole e artigianali, che risultano gravemente compromesse.

giovedì 24 novembre 2011

Emergenza idrogeologica, disposti gli sgomberi

L’alluvione più grave mai verificatasi a memoria d’uomo. Solo nel ’51 e nel ’73 le condizioni atmosferiche avverse avevano causato danni ingenti a Santa Lucia del Mela, provocando anche delle vittime. Così il sindaco Nino Campo ha commentato i disastrosi effetti seguiti alle piogge torrenziali che si sono abbattute sul territorio luciese. Sebbene solo il caso abbia risparmiato alla comunità un prezzo in vite umane, il conto da pagare è comunque altissimo. Frane e smottamenti, fiumi straripati, allagamenti e tanta paura hanno dominato in questi ultimi giorni la vita del paese, che, grazie al soccorso del gruppo di protezione civile, alla presenza costante dell’amministrazione comunale e dei tecnici sul territorio, al lavoro di tanti volontari e delle imprese locali, coinvolte nelle operazioni di intervento con i propri mezzi meccanici, sta riprendendo lentamente a vivere. Al problema della messa in sicurezza di intere aree si aggiunge, da oggi, il disagio di alcune famiglie, residenti nei quartieri più colpiti, costrette a sgomberare le abitazioni in seguito ad una ordinanza sindacale. Ad essere interessate dall’intervento, la contrada e la via Rossellina, la contrada Margone, la via Giudici Falcone e Borsellino, la via San Rocco e Vico I San Rocco. In tutti questi punti, dove le frane si sono abbattute con particolare violenza, i geologi del dipartimento regionale di protezione civile e i tecnici comunali hanno ravvisato una situazione altamente a rischio per l’incolumità di persone e cose. Sono otto i nuclei familiari che, nel pomeriggio, hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero immediato per la possibilità che si verifichino nuovi smottamenti in caso di nuove piogge. Mentre persistono i danni alla rete elettrica, a quella telefonica e a quella fognaria, con emergenze diffuse in diversi quartieri, si vanno lentamente ripristinando i disagi alla viabilità. La protezione civile raccomanda di non lasciare le proprie case se non per motivi urgenti, ma i collegamenti stradali sono comunque assicurati. Le ultime famiglie isolate, nella periferia di Femminamorta, sono state liberate nella tarda mattinata di oggi. Intanto, è partita la conta dei danni nelle abitazioni private, invase dal fango, nelle attività commerciali e nell’agricoltura. Le scuole riapriranno lunedì. Una centrale operativa è stata istituita presso la sede della polizia municipale.

Frane tra via Rossellina e via Facciata

Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta


Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta



Frana via Rossellina - verso valle


Frana via Rossellina - verso monte

Frana tornante Castello SP 65 - villa Guadagnino

Frana Castello SP 65 - sotto al Santuario

Frana Castello SP 65 - edicola sacra


Frana Castello SP 65 - a monte del parco giochi


Dissesto strada comunale - contrada Timpanara