martedì 30 ottobre 2007

Salutando Montreal


Sta per concludersi il tour del gruppo teatrale Colapesce, che ha debuttato a Montreal con il suo "Intimo per donna" accolto dall'Associazione Messinese di Montreal. Un viaggio iniziato giovedì scorso, che ci ha portati nel cuore della comunità siciliana di LaSalle, una comunità attiva da 25 anni e composta dagli emigranti della provincia di Messina, quella della Valle del Mela e dei comuni che le gravitano attorno.

Tra qualche ora lasceremo Montreal: i suoi quartieri, il San Lorenzo che la bagna, la Città Vecchia con l'antico porto, mont Royal e la bellezza mozzafiato delle sue vedute, i grandi parchi di alberi rosseggianti, le meraviglie del Giardino Botanico, la ricchezza della sua architettura distesa lungo quattro secoli di storia. Una città vivace e multiculturale, dalle mille sfaccettature, aperta al mondo.

Ma soprattutto partendo da Montreal lasceremo l'affetto delle tante famiglie dell'Associazione Messinese che hanno lavorato a lungo per rendere il nostro soggiorno indimenticabile. Abbiamo scoperto, venendo fin qui, un altro modo di vivere la sicilianità: quella delle radici, dell'origine, della terra che si è abbandonata ma non si può dimenticare. Questi emigranti, che nella maggior parte dei casi hanno iniziato il loro viaggio nell'infanzia o nella prima giovinezza, ci hanno fatti sentire a casa: il loro legame con la Sicilia è speciale.

La rotta verso Montreal è stata capacità di reinventarsi una nuova pagina di vita oltreoceano, lavorando sodo per conquistare il lavoro, la lingua, la fiducia di un paese straniero. Ma è una rotta che le 150 famiglie dell'Associazione Messinese mantengono sempre aperta verso la Sicilia, ritrovandosi insieme per valorizzare il senso di appartenenza ad una comune identità e trasmettendo ai figli il rispetto per le radici. Abbiamo trovato un gruppo affiatato, unito, ospitale. Abbiamo condiviso con loro tanti momenti, abbiamo parlato della Sicilia, mescolando i loro ricordi ai nostri, abbiamo letto nei loro occhi l'emozione per quella terra che qui è un po' meno lontana, grazie al loro straordinario impegno e alla loro forza. Abbiamo ricevuto una grande lezione di sicilianità.

martedì 16 ottobre 2007

Perchè la Guardia Medica deve rimanere a S.Lucia

Ridurre gli sprechi e contenere le spese, sull'onda delle polemiche sorte attorno ai privilegi della "casta" politica, non può compromettere il benessere e i diritti dei cittadini - primo fra tutti quello di beneficiare della sanità pubblica. Con questo spirito il Comune di S.Lucia difende la necessità di mantenere la locale guardia medica, temendo la sua soppressione all'interno del piano di rimodulazione previsto dalla Regione Sicilia.

Il consiglio comunale, chiamato a riunirsi in seduta urgente, ne ha discusso votando all’unanimità il documento di dissenso in merito all’eventuale soppressione della guardia medica. Il civico consesso, presieduto dal Prof. Santo Vaccarino, ha approvato la mozione, presentata dal sindaco, dott. Santo Pandolfo, e proposta nel corso della precedente seduta consiliare dal consigliere Carmelo Bella a nome del gruppo di minoranza “Amministrare insieme a servizio della città”.

Con essa si invita il governo regionale ad adottare il “Piano di rientro” coinvolgendo tutte le Autonomie Locali, in modo da ridisegnare l’intera struttura socio-sanitaria messinese e intervenire “per il recupero dell’insostenibile ricorso alla sanità privata”. Si invita inoltre il Direttore Sanitario a tener conto, nell’eventuale riassetto della Guardia Medica, delle specifiche condizioni del comune luciese, dichiarato comune montano con popolazione sparsa sul tutto il territorio e nelle numerose frazioni. Considerando la notevole distanza dagli ospedali più vicini, il presidio di Guardia Medica rappresenta il primo soccorso per una popolazione soprattutto anziana, spesso sprovvista di mezzi di trasporto e residente in zone che non consentono spostamenti rapidi in caso di urgenze.

I locali della Gurdia Medica sono stati messi a disposizione dell’A.S.L. a titolo gratuito, così come quelli del Centro diurno per anziani. Nella struttura, attualmente adibita a Centro diurno per disabili mentali, vi sono altri locali inutilizzati che potrebbero eventualmente essere messi a disposizione.

Divisi sul Bilancio, i consiglieri bocciano di nuovo la Variazione

L'approvazione o la bocciatura del Bilancio comunale rappresentano una delle prerogative più concrete e più decisive esercitate dai consiglieri riuniti in seduta. Con una circolare regionale si prevede che almeno una volta, entro il 30 settembre di ogni anno, "l'organo consiliare di ogni ente locale provveda con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi". Dando atto del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento nagativo, adottando i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti, dell'eventuale disavanzo di amministrazione, nel tentativo di ripristinare il pareggio.

Purtroppo, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, si è ripetuto un copione già visto nelle sedute precedenti. Maggioranza e opposizione si sono nettamente divise sulla questione della variazione del Bilancio 2007 e del Bilancio pluriennale. Il documento di bilancio, presentato dal rag. Giuseppe Isaia, dopo un lungo dibattito è stato bocciato a causa dei voti contrari della minoranza. Impossibile trovare un punto d'accordo tra i consiglieri di questa e di quella parte. Di conseguenza, non è stato approvato neppure l’ultimo punto in discussione, la salvaguardia degli equilibri di Bilancio. Un passo carico di conseguenze, che lascia intravedere l’arrivo del commissario ad acta, con tutto ciò che questo comporta.

sabato 13 ottobre 2007

Bartolo Calderone primo missionario della Prelatura Nullius

Santa Lucia del Mela ha il suo primo missionario. Si tratta di Bartolo Calderone, 39 anni, che ha fatto il suo ingresso nella Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Con una commovente cerimonia, nella basilica concattedrale gremita, si è tenuto il rito dell’Incorporazione Perpetua. La cerimonia è stata presieduta dal direttore provinciale per l’Italia dei Missionari, Don Giovanni Francilia, che ha sottolineato il valore della vocazione in tempi di individualismo e di corsa al successo.
Il percorso spirituale di Bartolo Calderone inizia da lontano e venerdì ha avuto il suo coronamento con la Promessa Solenne resa alla Congregazione. Impegnandosi a vivere “secondo le norme della Congregazione e lo spirito di San Gaspare”, Bartolo ha ricevuto il Crocifisso dei Missionari, con il quale inzia un cammino a servizio della vita religiosa e del prossimo. Il documento dell’incorporazione è stato firmato sull’Altare e il rito si è concluso con un abbraccio che Bartolo ha ricevuto dal Direttore Provinciale e da tutti i missionari presenti, come segno di gioia per il suo ingresso.
Con questa cerimonia, circondato dai parroci luciesi e del comprensorio, dai familiari e da tanti amici, è diventato il primo missionario dell’antica “Prelatura Nullius” di Santa Lucia del Mela. La comunità luciese si è stretta intorno a lui, partecipando emozionata ai momenti della consacrazione. Al termine, il neo-incorporato ha espresso parole di ringraziamento e ricevuto gli auguri del sindaco, dott. Santi Pandolfo, e dell’insegnante Lidia Burrascano, che ha ricordato il primo arrivo dei Missionari a S. Lucia venti anni fa. L’incorporazione è stata preceduta da una settimana di animazione missionaria nella valle del Mela, guidata dal responsabile della Pastorale giovanile dei missionari Don Domenico D’Alia. Oggi, nella chiesa “S. Maria di Gesù” a Provinciale, Bartolo Calderone sarà ordinato diacono insieme a Valerio De Vita, alla presenza di mons. Francesco Montenegro, vescovo ausiliare di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela.

mercoledì 10 ottobre 2007

Da Santa Lucia del Mela all'Etiopia



Vorrei segnalare una bella iniziativa di solidarietà, che coinvolge Messina e provincia in un'azione di volontariato destinato alla sfortunata popolazione etiope. Lo scopo è fornire aiuti umanitari attraverso rapporti di amicizia e coooperazione. Con questo obiettivo opera l’associazione di volontariato senza scopo di lucro “Axum”, una Onlus che prende il nome dall’omonima città dell’Etiopia, conosciuta per la famosa stele.

L’associazione, che ha una sua sede a Messina, raccoglie numerosi volontari anche in provincia, come il medico luciese Paolo Calderone, da anni impegnato sul fronte delle missioni nei paesi sottosviluppati del Corno d’Africa. “Ci impegniamo per la realizzazione di progetti pilota al fine di promuovere la cultura dell’autosufficienza – spiega il dott. Calderone – ma organizziamo anche incontri che favoriscano l’interscambio culturale, artistico, turistico e commerciale tra Italia ed Etiopia”.

Proprio lo scambio è il filo conduttore delle ultime iniziative che hanno coinvolto l’associazione “Axum”, come la partecipazione al capodanno etiope che si è svolto a Roma. “Una festa, nel corso della quale il nostro gruppo ha incontrato la comunità etiope e condiviso le sue tradizioni”. Significativo anche l’invito a Messina dell’ambasciatore etiope in Italia, in occasione dell’apertura della nuova sede dell’”Axum” presso la Città del Ragazzo. È stato organizzato inoltre un incontro con le famiglie coinvolte nei progetti di adozione a distanza.

L’associazione, presieduta da Roberto Brunetto, uno dei soci fondatori, si è impegnata in particolare per l’organizzazione di servizi di assistenza sanitaria e scolastica, che prevedono l’invio di medici e di attrezzature: “Abbiamo lavorato per le campagne di vaccinazione e abbiamo portato in Etiopia materiale sanitario e logistico – continua Paolo Calderone – e siamo riusciti a consegnare un’ambulanza attrezzata e un generatore di corrente”.

I volontari si battono per la tutela dei diritti civili della popolazione etiope, ma promuovono l’assistenza sociale e sanitaria anche per le famiglie etiopi bisognose residenti in Italia. A questo scopo vengono gestiti corsi di formazione professionale e attività di beneficenza. Tra le iniziative di “Axum” c’è l’istituzione di un “Fondo di solidarietà internazionale pro Etiopia”.


venerdì 5 ottobre 2007

Battaglia contro l'ATO ME2

Anche la comunità luciese si unisce alle proteste contro la società ATO ME2, che stanno mobilitando i comuni. Con un documento, presentato dal sindaco, Dott. Santi Pandolfo, e sottoscritto in sede di consiglio comunale, si delibera di non adempiere alla richiesta dell’ATO ME2 a prevedere nel bilancio comunale “la totale copertura degli attuali indebitamenti al netto di eventuali anticipazioni”. In relazione alla percentuale di possesso originaria, il Comune dovrebbe contribuire con una somma di poco superiore ai 410 mila euro, di cui ne verrebbero rimborsati 311 mila, con un differenza di 98 mila euro che si abbatterebbero sull’ente. L’adesione del Comune alla società era stata disposta dalla Regione attraverso la nomina di un commissario, nonostante la volontà manifestata dall’ente di non aderirvi. Le motivazioni del dissenso ad aderire all’ATO ME2, spiega Pandolfo, consistevano “nella convinzione che la società, allora costituenda, non sarebbe stata in grado di garantire lo standard dei servizi forniti dal Comune a parità di costi”. “I fatti hanno domostrato che le perplessità espresse si sono tutte concretizzate, con il conseguente aumento indiscriminato della tassazione e l’abbassamento quantitativo e qualitativo del livello di serivizi offerto alla collettività” afferma il primo cittadino. La decisione di rifiutare le richieste dell’ATO ME2 è maturata dalla considerazione che è del tutto inaccettabile e privo di qualsiasi fondamento giuridico far ricadere sui Comuni l’incapacità a riscuotere le somme non pagate dagli utenti e far gravare sugli stessi l’indebitamento accumulato dalla società, che agisce in totale autonomia e con l’organico e le risorse di cui è dotato. Criticato anche il metodo di ripartire indiscriminatamente le somme non riscosse su tutti i comuni aderenti, costringendo anche quelli in cui la tassa sui rr.ss.uu. viene pagata “a sobbarcarsi oneri non di competenza”. Il consiglio comunale individua nella logica del profitto la causa dei disservizi prodotti, dovuti alla scarsa organizzazione delle risorse umane sul territorio interessato. Per tutte queste ragioni, il sindaco Pandolfo ha deciso di non prendere parte agli atti deliberativi dell’ATO ME2, dando alla mancata partecipazione il duplice significato del disconoscimento della società e della presa d’atto del suo fallimento “nel raggiungere gli obiettivi propri, consistenti nella razionalizzazione e nel miglioramento del servizio di raccolta e smaltimento dei rr.ss.uu.”. Il documento è stato inviato alle autorità di competenza.

Cosa succede in consiglio comunale

Dopo la pausa estiva sono ripresi i lavori del consiglio comunale, presieduto dal Prof. Santo Vaccarino, che è tornato a riunirsi in due sedute. In prima battuta è stato ascoltato dai consiglieri il difensore civico, Paolo Cigala, il quale ha relazionato in merito all’attività annuale svolta all’interno del Comune. Il difensore ha fatto riferimento in particolare a segnalazioni pervenute dal partito dei comunisti italiani. Tra cui la sparizione di alcuni testi storici dall'archivio luciese, come il leggendario (è proprio il caso di dirlo, visto che ne parlava padre Giovanni Parisi ma non si ritrova nei censimenti degli ultimi 20 anni) "Libro Rosso del Sindaco". Alle sue osservazioni ha risposto puntualmente il sindaco, Dott. Santi Pandolfo, il quale ha sottolineato che “la funzione del difensore civico è quella di mediare tra i cittadini e gli enti comunali, ponendosi quale organo super partes”. In altre parole, Pandolfo si è difeso dalle accuse che non riguardano l'attuale amministrazione (come la mancata sorveglianza dell'archivio) e ha puntualizzato che non una richiesta è effettivamente arrivata all'ufficio del difensore da parte dei cittadini, in merito alla trasparenza e al funzionamento degli uffici. Come dire, l'istituzione del difensore civico, che per altro non è presente in tutti i Comuni, segnala un alto grado di rispetto per i cittadini. Ma viene da chiedersi come stia funzionando questa figura all'interno del Comune luciese, se effettivamente i cittadini utilizzino questa risorsa, in quale modo Paolo Cigala stia svolgendo il suo compito. Resta l'amarezza per la constatazione dell'impossibilità di dialogare: Cigala contesta al Sindaco di non aver mai risposto alle sue missive, ma poi abbandona l'aula consiliare mentre il Sindaco replica alla sua relazione.

Il dibattimento è poi proseguito su un tema “caldo”, la variazione del Bilancio 2007 e del Bilancio pluriennale e salvaguardia degli equilibri di Bilancio. Ma su questo punto non si è raggiunto l’accordo tra maggioranza e opposizione. Il documento, presentato dal rag. Giuseppe Isaia, non è stato approvato. Un passo carico di conseguenze, che lascia intravedere l'ombra del commissariamento.

La prima seduta del consiglio si è conclusa con la sottoscrizione di un importante atto, proposto dal sindaco Pandolfo e accolto dalla maggioranza compatta e da una parte dell’opposizione. Il documento riguarda l’emendamento sulla “comunicazione per intervento finanziario al fine di assicurare la totale copertura delle spese della gestione integrata dei rifiuti”. Con questa delibera il consiglio comunale disconosce la società ATO ME2, prendendo atto della sua incapacità “nella razionalizzazione e nel miglioramento del servizio di raccolta e smaltimento dei rr.ss.uu.”. Anche il Comune luciese, quindi, si unisce al coro di proteste che si alza potente in tutta la provncia contro un decreto regionale che obbligherebbe i comuni a pagare tasse che le comunità rifiutano come ingiuste.

In una seconda seduta i consiglieri hanno affrontato il tema del decentramento delle funzioni catastali, deliberando all’unanimità di aderire al polo catastale che riunisce Milazzo e i comuni della valle del Mela. La decisione subentra alla prima ipotesi, discussa in sede di consiglio dei sindaci, di costituire un unico polo catastale da Milazzo a Villafranca, con l’adesione dei 15 comuni appartenenti al pit 22, e risponde ad un’esigenza di razionalizzazione del servizio.

Nel corso della seduta si è discusso di un’altra scottante questione, quella concernente la diminuzione del numero delle guardie mediche prevista dalla Regione. Si è pronunciato in merito il consigliere Carmelo Bella, il quale ha redatto un documento esprimendo la necessità di conservare il presidio luciese.

martedì 2 ottobre 2007

Banda "M. Randisi", quando la musica diventa successo


È una delle realtà che funzionano meglio, capace di unire il talento di tanti giovani e di tenere alto il nome della nostra città, con ottimi piazzamenti nei concorsi nazionali. Merito dell’impegno, della costanza, della passione per la musica, dell’affiatamento all’interno del gruppo. Ma in particolare un successo del maestro Giuseppe D’Amico, che dirige la banda musicale “Michele Randisi” dal 2001. Sotto la sua guida, la banda luciese ha conquistato il premio di prima fascia al Concorso Nazionale per Orchestre di Fiati “Suoni in Aspromonte” nella città di Polistena (RC) e il piazzamento con 89/100 al secondo posto assoluto in seconda categoria. Una giuria composta da Ferrer Ferran, Antonia Sarcina e Angelo De Paola ha decretato l’ottimo risultato per l’orchestra luciese, che si è esibita eseguendo brani di F. Erickson (Toccata for Band) e di P. La Plante (In the Forest of the King). Un successo giunto a coronamento di una stagione artistica iniziata nello scorso mese di luglio con una serie di concerti effettuati in Toscana (Livorno, Castellina Marittima e Calci) nell’ambito di importanti rassegne e proseguita con la partecipazione nel mese di agosto a due grandi raduni bandistici a Canicattini Bagni (SR) e Gioiosa Jonica (RC).

La Banda luciese con il risultato raggiunto a Polistena conferma i vari piazzamenti ottenuti con la direzione del maestro Giuseppe D’Amico: già a maggio del 2001 ha ottenuto il premio di terza fascia all’8° concorso bandistico nazionale “a.m.a. calabria” di Lamezia Terme e a luglio dello stesso anno il premio di prima fascia al 3° concorso bandistico nazionale “Riccardo Casalaina” di Castroreale e il primo premio ex-aequo di sfilata. Nel 2004 è stata la volta del premio di seconda fascia conquistato al 1° concorso bandistico nazionale di Canicattini Bagni (SR) e del premio di terza fascia all’8° concorso nazionale per Banda “la bacchetta d’oro” di Frosinone. La Banda “Randisi” ha nuovamente fatto incetta di premi nel 2005 con la prima fascia ottenuta al 3° concorso per banda e orchestra di fiati “Suoni d’Aspromonte” di Cittanova (RC) e nel 2006 con la seconda fascia raggiunta al 4° concorso musicale nazionale “D. Cipolla” di Cetraro (CS).

L’organico strumentale è composto da: Carmen Mazzeo, Angela Pinzone, Martina De Mariano, Elisa Trifirò, Gaetano De Mariano, Giuseppe Pinzone, Silvia Nicastro, Francesca Calderone, Antonino Barca, Santo Ispoto, Sebastiano Rizzo, Beatrice Di Salvo, Caterina Celestino, Giusy Di Paola, Katia Santamaria, Maria Pia Cirino, Antonino Di Paola, Antonino Cirino, Stefano Bonanno, Antonino Impalà, Ivan Barbaro, Natale Cirino, Stefano D’Amico, Luigi Merulla, Carmelo Manna, Franco Impalà, Fabio Romanzo, Giovanni Giunta, Carmelo Arizzi, Antonio Gitto, Mario Manna, Giovanni Manna, Daniele Lipari, Gianfranco Ilacqua, Franco Stracuzzi, Ruben Mirabile, Salvatore Lipari, Carmelo Fiorello, Aurelio Ilacqua, Francesco Lipari, Giovanni Campo, Filippo Alibrando, Giorgio Milazzo, Giuseppe Fragale, Donatella Milone, Santo D’Angelo, Stefania Celi, Bartolo Stimolo, Michele Napoli.