mercoledì 22 settembre 2010

Scuola capitolo I

CORREVA L'ANNO

Grandi incompiute: la scuola di contrada Bruca

Qualche giorno fa è stato pubblicato dalla Gazzetta del Sud un mio articolo sullo stato di degrado e di abbandono in cui giace la scuola di contrada Bruca. Ebbene, era il 2008 quando per la prima volta che ne ho scritto su questo blog e, nonostante l'assessore alla pubblica istruzione Santino Vaccarino auspicasse l'apertura della struttra già per lo scorso anno scolastico, la situazione ad oggi è pressochè immutata: l'edificio è completo in tutto, mai utilizzato, gravemente vandalizzato. Così, paradossalmente, se venisse finalmente reso fruibile dovrebbero innanzitutto essere stanziate delle somme per il suo recupero.
Non ritorno sulla cronistoria della scuola di Bruca, sulla quale mi sono soffermata e che rimane in archivio per i più curiosi, mi limito ad aggiungere l'ultima dichiarazione del vicesindaco Vaccarino, il quale afferma che l'edificio non è mai stato consegnato alla comunità perché il Comune non può disporne: la situazione di stallo attuale è dovuta, prima ancora che allo stato di degrado in cui versa la struttura, alle beghe giudiziarie che contrappongono amministrazione comunale e direzione dei lavori. “Finché mancano il certificato di ultimazione dei lavori, la contabilità finale e il collaudo finale non possiamo gestire la struttura e renderla fruibile alla popolazione scolastica – dice Vaccarino, – cosicché, anche se il bilancio consentisse di disporre di somme da destinare al recupero dell’edificio, non potremmo comunque intervenire e renderlo funzionale”.
Gli unici ad avere libero accesso alla scuola sono, come testimonia il reportage fotografico che trovate in archivio, proprio i vandali che, scavalcando i muri che la circondano, infieriscono su di essa nei modi peggiori. Il resto dei danni che non sono opera dell’uomo, lo ripetiamo, lo compiono il tempo e l’incuria. Devastato e assediato dalle erbacce, l'edificio continua a giacere in balìa del più desolante abbandono.





PRIMA DELLA CAMPANELLA


Il grest, una storia che funziona



La lunga pausa estiva, finita con il ritorno sui banchi di scuola, ha avuto per tantissimi piccoli luciesi l’allegria del Grest: tra i ricordi delle vacanze, un posto speciale spetta infatti ai due mesi che ben 77 bambini hanno trascorso con gli animatori dell’Oratorio della Gioia di Madre Teresa di Calcutta.

Bilancio più che positivo per il primo esperimento estivo dell’Oratorio guidato da don Paolo Impalà, che, inaugurato nel corso di quest’anno, è divenuto punto di riferimento per bambini, giovani di tutte le età, famiglie.

Con l’ausilio di una trentina di volontari, la collaborazione degli assistenti spirituali padre Miguel Ochoa e padre Alberto Foti, i piccoli partecipanti hanno condiviso momenti di svago e aggregazione. Il Grest è stato organizzato negli spazi della zona “Cappuccini”, ma non sono mancate gite nei dintorni e giornate trascorse al mare.

“Il clima sereno, all’insegna dell’armonia e della presenza delle tre comunità parrocchiali ha consentito ai bambini di vivere un’esperienza indimenticabile, fatta di gioia ed entusiasmo” ha commentato don Impalà, “sono adesso in programma le prossime attività dell’Oratorio, tra cui un corso per animatori in vista del Grest 2011”.

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