sabato 6 settembre 2008

Allerta per l'incendio (doloso?) di vaste dimensioni bruciato per ore


Fiamme alte e nubi dense di fumo nero che hanno oscurato il cielo per ore. Le prime stime calcolano sette, forse otto ettari di macchia mediterranea e colture distrutti. È questo il bilancio dell’incendio che si è consumato ieri nelle contrade a ridosso del fiume Floripotema che si arrampicano lungo il pendio della montagna. Partito da contrada Ziino, il fuoco ha interessato la zona di Calderaro per poi espandersi tutto attorno, complici il forte caldo e il vento leggero che ne ha favorito l’avanzare. Il fuoco ha iniziato a bruciare poco prima di mezzogiorno, quando sono stati allertati gli uomini della Protezione Civile e una squadra del Corpo Forestale, intervenuti con un canadair e due elicotteri per sedare l’incendio. Gli ultimi focolai erano ancora visibili nel tardo pomeriggio, sparsi lungo la montagna arsa dalle fiamme. Sul posto anche i vigili urbani e i carabinieri della locale stazione, che hanno potuto constatare l’entità dei danni. “Il fuoco è partito dalla parte bassa della vallata, dove non ci sono abitazioni ma qualche rudere che è andato distrutto” ha detto il maresciallo Davide Paratore. I terreni coltivati sono stati per lo più risparmiati, ma è ancora presto per avere il quadro completo della situazione. Pochi dubbi, invece, sembrano esserci sull’origine dolosa dell’incendio, che data l’entità avrebbe potuto mettere in pericolo le prime case disposte lungo il pendio, proprio a ridosso dell’area in cui il fuoco sarebbe stato appiccato.

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