giovedì 28 agosto 2014

Asilo nido comunale, al via la riqualificazione

L'edificio che sarà completamente ristrutturato
Manutenzione straordinaria, riqualificazione energetica e adeguamento impianti tecnologici, per un importo che supera i 570 mila euro. Prenderanno il via entro l’anno i lavori che trasformeranno completamente l’asilo nido comunale, finanziati nell’ambito di un programma regionale straordinario finalizzato all’implementazione del servizio. È questa la novità più rilevante del nuovo anno scolastico che sta per iniziare, durante il quale, tuttavia, la struttura rimarrà chiusa, come annunciato dall’assessore ai servizi manutentivi Angelo Letizia e dall’assessore alla pubblica istruzione Elisabetta Lombardo. 
L’intervento prevede infatti una ristrutturazione totale dell’edificio, che dovrebbe essere riconsegnato alla comunità entro luglio 2015. Sino a quella data, il personale in servizio presso l’asilo nido, verrà destinato ad altre mansioni, che verranno stabilite in base alle necessità dell’ente e alle diverse qualifiche. Il bisogno di adeguarsi riguarderà anche le famiglie con figli piccoli che, in attesa della riapertura dell’asilo, la cui capienza verrà ampliata a 30 unità, dovranno rivolgersi ai privati presenti sul territorio, alle strutture comunali del comprensorio o trovare soluzioni alternative. I lavori, secondo quanto illustrato dall’assessore Letizia nel corso di un incontro pubblico, riguarderanno sia l’esterno che l’interno dell’edificio, con ridistribuzione e ampliamento degli spazi, nuovi arredi, impianti e aree verdi, come risulta dal progetto esecutivo firmato dall’ingegnere Saverio Italiano. 
L'ingresso dell'asilo nido comunale
Oltre alle somme assegnate al progetto tecnico – poco più di 390 mila euro –, che si uniscono al cofinanziamento di 36 mila euro spettante al Comune, dall’assessorato regionale alla famiglia e alle politiche sociali giungerà il contributo di 60 mila euro annui, destinato alle spese per i primi tre anni di gestione. Il progetto, presentato già nel 2008, è caratterizzato cioè da un piano di servizi integrativi, che riguardano, ad esempio, l’apertura pomeridiana e nuove risorse umane, attività educative e laboratoriali anche per bambini più grandi e incontri dedicati alle famiglie: «L’idea è quella di fare dell’asilo nido un punto di riferimento per il territorio, rilanciandone le funzioni come una sorta di centro per l’infanzia», spiega l’assessore Lombardo. 
Stanno intanto per partire i lavori di manutenzione ordinaria negli altri edifici che accolgono la popolazione scolastica luciese, dopo un sopralluogo che ha evidenziato le criticità. In programma l’arrivo di nuovi banchi per il plesso “XXV Aprile”, che ospita la materna e le elementari, e l’ampliamento dell’area mensa, nelle due aule rimaste vuote dopo il trasferimento delle classi quinte nei locali della scuola media “Pasquale Galluppi”. Tra i problemi che affliggono gli alunni e le loro famiglie, creando disagio anche agli insegnanti, c’è, infatti, l’annosa questione del sovraffollamento, “risolta” sin dall’anno scorso con lo scorporamento delle quinte dal plesso delle elementari. Sul piano dell’edilizia scolastica, che ha perso negli anni numerose strutture, distribuite in vari punti del paese e progressivamente chiuse o inagibili, si registra ancora il nulla di fatto con l’incompiuta di contrada Bruca: una scuola ultimata, ma mai consegnata e pesantemente vandalizzata, che rappresenta un vero e proprio scempio nel settore dei lavori pubblici, privando inoltre gli studenti di uno spazio importante. (Katia Trifirò)
La struttura di contrada Bruca, mai consegnata alla comunità