mercoledì 25 gennaio 2017

Una giornata in ricordo delle vittime della strada: AIFVS promuove una petizione

Filippo Alibrando - 75.000 morti. 300.000 disabili permanenti. Milioni di feriti. Il tutto in 17 anni. 
Non si tratta di una sanguinosa rivoluzione, né di una guerra civile: questi numeri si riferiscono a ciò che accade costantemente e giornalmente sulle strade italiane dal 2000 ad oggi. Un bollettino drammatico, centinaia di migliaia di vite spezzate o condizionate, più meno gravemente, per tutta l’esistenza. 
Sono i numeri forniti dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS) che, presieduta instancabilmente da Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, si impegna costantemente con l’obiettivo di fermare la strage silenziosa della strada attraverso l’arma più potente che ognuno può utilizzare: la sensibilizzazione. 
È proprio questa la strada da perseguire. Guidare in strada significa assumere una responsabilità verso se stessi e verso gli altri, in termini soprattutto di sicurezza. Mettersi alla guida significa adottare tutte le misure preventive possibili affinchè nulla di negativo possa accadere per cause riconducibili alla propria condotta, nulla che possa in qualche modo mettere a repentaglio la propria incolumità o quella altrui.
Sta proprio qui, dunque, il significato dell’azione che l’AIFVS intende promuovere con questa petizione nazionale: ufficializzare la Giornata del Ricordo delle Vittime della Strada, idea messa nero su bianco con la proposta di legge elaborata dall'on. Emiliano Minnucci. Una giornata vista come occasione di sensibilizzazione, come deterrente verso azioni non corrette, ma anche come occasione per tenere vivo il ricordo verso quelle persone che, per drammatiche fatalità o per l’incuria altrui, hanno perso la propria vita sul manto catramoso di una strada. 
Il 2016 per la Provincia di Messina è stato un anno tragico in termini di mortalità stradale, con casi di vittime fin troppo giovani uccise dall'irresponsabilità di terzi.  
Lorena Mangano
La notte del 26 Giugno 2016 Lorena Mangano, studentessa universitaria di Scienze Motorie ed originaria di Capo D’Orlando, viene investita da un’auto killer nelle strade del centro di Messina. 
L’auto condotta a folle velocità da un finanziere (Gaetano Forestieri, risultato positivo all’alcool test) si schianta inesorabilmente su quella di Lorena Mangano, sulla quale erano presenti altri suoi amici. Dalle carte processuali è stata confermata la competizione stradale in atto quella tragica sera con un’altra auto, quella condotta da Giovanni Gugliandolo. Dopo due giorni di agonia al Policlinico di Messina, Lorena lascia la propria famiglia ed un’intera comunità tra le lacrime amare, consapevoli che la follia umana è stata ancora una volta capace di spezzare la vita di una 23enne con ancora tutta la vita davanti. 
Scena post-incidente, 26 Giugno 2016

La sentenza per questa triste storia è stata pronunciata il 22 Dicembre 2016: il Tribunale di Messina ha condannato Forestieri a 11 anni di reclusione, mentre Gugliandolo a 7 anni.

L’8 Marzo 2016 a Messina la 14enne Rebecca Lazzarini viene investita e uccisa. Il guidatore, dagli esami a cui fu sottoposto, risulta positivo all'alcool test. La sentenza per Luca Lo Miglio (condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione) è pronunciata il 30 Giugno, proprio mentre, a Capo D'Orlando, vengono celebrati i funerali di Lorena Mangano. 
Storie accomunate dal medesimo tragico destino, con troppi elementi in disaccordo con il buon costume stradale: l’alta velocità (specie nel centro cittadino), la guida in stato di ebbrezza, la competizione stradale non autorizzata, persino l’omissione di soccorso. Tutti elementi che caratterizzano queste tragiche storie che, in modo incosciente o del tutto casuale, distruggono l’importante dono della vita nell'arco di pochi istanti.
Negli anni qualcosa si è mosso nel tentativo di fermare la falce maledetta che miete le proprie vittime incolpevoli sulle strade italiane. Pensiamo infatti all'introduzione del reato di “Omicidio Stradale” nell'ordinamento giuridico italiano, legge entrata finalmente in vigore in 25 Marzo 2016.
Questo grande passo in avanti trova radici proprio nell’AIFVS che, per tanto tempo, ha esercitato tenace pressione affinché venisse portato avanti l’iter in tempi brevi. Tale legge, anche se non perfetta, rappresenta una svolta epocale nel tema delle tragedie stradali. Un caso lampante è dato proprio nei due esempi sopra riportati.
L’omicidio stradale di Rebecca Lazzarini non è stato trattato come tale in quanto il tragico incidente è accaduto prima dell’entrata in vigore della legge che, ricordiamo, non ha effetto retroattivo. Il responsabile dell’incidente infatti è stato condannato ad una pena molto inferiore rispetto ai killer di Lorena Mangano, ai quali è stato riservato un trattamento molto più severo. 
La certezza di una pena concreta, più giusta e che rispetti l’interesse del danno arrecato alla vittima, è qualcosa che in Italia (soprattutto) molti gridano a gran voce: il reato di Omicidio Stradale permette maggiori garanzie in tal senso.
Il Parlamento Europeo richiede da anni all’Italia di muoversi nella direzione di tamponare questa grave emorragia di vittime stradali. Anche se i dati complessivi degli ultimi anni segnano un leggero miglioramento, negli anni poco o nulla è stato fatto. Secondo l’AIFVS infatti, se si considera il graduale ridimensionamento del controllo stradale da parte delle Forze dell’Ordine o la modifica (spesso in peggio) delle normative proprie del Codice della Strada, il bilancio definitivo può considerarsi ancora negativo. I numeri, ancora drammaticamente imponenti ed inappellabili, chiedono disperatamente un’inversione di tendenza. 
Una strada indubbiamente impervia, irta di ostacoli che non permettono una facile risoluzione del problema in tempi brevi. Ancora una volta, la chiave di lettura del fenomeno può materializzarsi nella mancata reale presa di coscienza del problema stesso da parte della stragrande maggioranza del popolo italiano e, più in generale, del mondo intero. Troppe volte ci si mette alla guida in condizioni non appropriate, con troppa leggerezza, incuranti del rischio a cui potenzialmente si può andare incontro.
Una dette tante strade che questa Associazione sta intraprendendo, è quella della petizione nazionale che mira ad alcuni obiettivi in particolare:

• Istituire la Giornata Nazionale del ricordo delle Vittime della Strada, facendo seguito alla Giornata Mondiale sul tema indetta per la 3° Domenica di Novembre;
• Istituire per legge i centri di assistenza e tutela per le vittime di reato stradale, visto e considerato che ad oggi tale ruolo (essenziale ed importantissimo) di assistenza è stato sostenuto dalle Associazioni;
• Intervenire subito nel post-incidente per ridurre le conseguenze dannose;
• Svolgere indagini accurate per assicurare verità e giustizia;
• Garantire celerità e rigore nei processi, per risparmiare sofferenza alle vittime e rendere credibile la giustizia.

Qualsiasi azione messa in campo con l’intento di promuovere la sicurezza di ogni individuo è preziosa. La sicurezza, la speranza che certi episodi non accadano mai più passano inevitabilmente dalla buona condotta che, a sua volta, non può essere esercitata se non si esegue una buona ed efficace sensibilizzazione. Questa, così come tante altre iniziative, ha il nobile intento di agire in tal senso, con la speranza che le lacrime versate sul nero dell’asfalto si arrestino lasciando il posto ad un sorriso.  Una battaglia di giustizia, di verità, di sani principi civili ed etici, di memoria nei confronti di chi, purtroppo, non può più far valere i propri diritti.  


La raccolta delle firme a supporto della giusta causa avviene nelle sedi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Tuttavia saranno organizzati ulteriori punti di raccolta anche a Messina e provincia che, non appena avremo comunicazione, divulgheremo anche tramite questo blog. Coscienti dell'annoso problema che attanaglia le strade e le migliaia di vittime coinvolte, i componenti del "Blog del Mela" sostengono convintamente questa lodevole iniziativa.  

Il modulo su cui è possibile raccogliere firme a supporto della petizione è scaricabile dal seguente link. Dopo aver raccolto un certo numero di firme, è possibile riconsegnare il modulo presso le sedi dell'AIFVS o contattare il Blog del Mela. 
Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile consultare il sito internet www.vittimestrada.org .