Cambio di guardia alla guida della polisportiva Santa Lucia del Mela, che si appresta ad affrontare per il secondo anno consecutivo l’impegnativa sfida del campionato di C conquistato e mantenuto dopo dieci anni di assenza. Il timone della squadra passa all’allenatore Peppe Venuto, reduce dall’esperienza in serie B 2 con la polisportiva Barcellona ‘95. “La scelta di Venuto rientra in un progetto a lungo termine che scommette sulla valorizzazione dei giovani” dichiara il presidente Fortunato Di Salvatore. “La società si appresta ad affrontare questo nuovo campionato in C puntando all’obiettivo salvezza e si sta muovendo sul mercato per rinforzare l’organico in vista di prestazioni sempre più competitive. Le attività giovanili partiranno nella seconda settimana di settembre e coinvolgeranno un centinaio di bambini dai 6 anni in su. Coltivare il vivaio di giovani leve significa pensare al futuro della squadra e riveste un grande valore sociale. Per questo obiettivo, che caratterizza da sempre la nostra strategia, confidiamo anche quest’anno nel supporto dell’amministrazione comunale”. La prossima settimana il nuovo tecnico Venuto incontrerà la squadra per l’inizio della preparazione atletica in attesa della ripresa dell’attività agonistica.
venerdì 4 settembre 2009
mercoledì 2 settembre 2009
Oggi la ricorrenza di mons. Antonio Franco, il "Beato" del popolo in attesa del riconoscimento della Chiesa
Un processo lungo e dispendioso, in termini di energia e impegno profusi e in termini economici, sostenuti dalla comunità di devoti che aspettano il riconoscimento ufficiale da parte degli organi ecclesiastici di quelle "virtù eroiche" in cui da sempre confidano. Una fede incondizionata alimentata da secoli di preghiere, richieste di guarigione e testimonianze di episodi straordinari e dall'altra parte un'attenzione crescente intorno alla figura di mons. Antonio Franco che ha oltrepassato i confini della tradizione devozionale luciese per allargarsi ai comuni limitrofi, un tempo parte di quella "Prelatura Nullius" che comprendeva, oltre a Santa Lucia del Mela, gli odierni Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò e San Filippo del Mela, dove sta crescendo il movimento di fedeli che invocano la "Beatificazione".
Un comitato luciese appositamente costituito, sotto l'instancabile guida di mons. Raffaele Insana, annuncia un nuovo passo in avanti della causa di Beatificazione così strenuamente sostenuta dai devoti. Il processo, in fase avanzata presso la sacra congregazione per le cause dei Santi in Vaticano, è stato arricchito con il riconoscimento di una guarigione miracolosa attribuita all’intercessione di mons. Franco, morto in odore di santità il 2 settembre 1626, il cui corpo incorrotto è custodito nella Basilica Cattedrale. La stampa definitiva della “Positio historica”, documento fondamentale per l’avanzamento della causa di Beatificazione, ha conseguito il parere positivo della Commissione degli storici ed è all’ordine del giorno della Commissione dei teologi. Ma la fede popolare attorno alla figura del “Servo di Dio” ha radici antichissime: sin da subito dopo la morte i devoti del tempo presero a chiamarlo “Beato”, battezzando i propri figli con il nome di “Antonio Franco”, utilizzando cioè, fatto più unico che raro, sia il nome che il cognome del prelato.
Mons. Franco, proveniente da una nobile famiglia napoletana, dopo aver ricevuto gli ordini sacri fu designato Cappellano Maggiore del Regno di Sicilia dal re spagnolo Filippo III, ufficio al quale era connesso anche quello di abate e prelato ordinario della Prelatura Nullius di Santa Lucia del Mela. Qui fece il suo ingresso solenne il 18 maggio 1617, distinguendosi per la carità verso i poveri, gli infermi e i deboli oltre che per l‘intensa attività evangelizzatrice, frequentando le varie chiese sparse per il territorio della Prelatura. Grande penitente, portava il cilizio, catena oggi conservata nella Basilica Cattedrale che viene chiesta dagli ammalati gravi per invocare la guarigione.
Il programma di festeggiamenti, che culminano oggi, è stato aperto domenica da un pellegrinaggio penitenziale presso la contrada San Giuseppe, dove si trovava l’immagine della Madonna della Neve attualmente custodita nel Santuario del Castello. E dove una campagna di scavi archeologici potrebbe portare alla luce tracce antichissime.
Dopo due giornate dedicate alla preghiera e alla sofferenza, la commemorazione si conclude oggi con il giro votivo per le vie della città del complesso bandistico “Randisi”, offerto per voto fatto dai suoi componenti all’inizio del secolo scorso. Nel pomeriggio ci sarà la processione penitenziale e infine la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo mons. Calogero La Piana.
lunedì 31 agosto 2009
L'estate sta finendo...
...ed è tempo di bilanci per l’assessore allo sport e spettacolo Santo Pandolfo, artefice del cartellone estivo realizzato grazie anche alla direzione artistica di Filippo De Mariano e alla collaborazione delle associazioni locali. Torno sull'argomento, che ha suscitato diversi commenti, attraverso le parole dello stesso Pandolfo, il quale ha passato in rassegna i diversi appuntamenti, ma senza farne la cronaca, giacchè, dato il luogo in cui mi trovo sin dai primi giorni di agosto, di questo cartellone ho personalmente visto davvero ben poco.
"Sono soddisfatto perché con le varie proposte è stata allestita un’offerta diversificata, che ha valorizzato gli scorci più belli del paese e ha attratto tanti luciesi, ma anche un pubblico numeroso proveniente da fuori” ha detto l’assessore. “Le serate luciesi sono state allietate da molteplici appuntamenti musicali: una menzione speciale merita il duo acustico Giuseppe Cirino e Giovanni Sciotto. In primo piano anche lo sport, con i giochi di “Riuniamo i riuni” che hanno visto trionfare la squadra di Piazza Duomo, con la partecipazione di moltissimi giovani luciesi e delle associazioni Coppola Nera, Medi-terra-nèo, Oratorio della Gioia-Madre Teresa di Calcutta.”. Non sono mancati eventi eminentemente culturali, come “Arte Antiqua” dedicato all’arte sacra, con gli esperti Rosalba Gitto e Libero Rappazzo e l’assessore provinciale ai beni culturali D’Agostino. Artisti per le vie del centro storico in occasione di “Mo-Arte” e l‘iniziativa “Chiese e musei aperti” grazie alla partecipazione di numerosi volontari. “L‘evento culturale dell‘estate rimane indiscutibilmente il primo Corteo storico “Alla corte di Federico”, la rievocazione storica dell’ingresso nel 1228 a Santa Lucia del Mela di Federico II di Svevia, con personaggi in fastosi abiti d’epoca, sbandieratori, musici e saltimbanchi” afferma Pandolfo. Si sono rinnovati anche quest‘anno la rassegna teatrale e l‘appuntamento con la tradizione e la buona cucina di “Sapori e dintorni”, il quinto festival Medi-terra-nèo sul tema dei rifiuti e la “Corrida”. “Il clou del cartellone, legato ai festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, ha visto quest’anno la partecipazione dei ragazzi di Amici di Maria De Filippi, che hanno entusiasmato soprattutto il pubblico giovanile. Non hanno deluso le aspettative il tradizionale concerto della banda musicale Randisi e lo spettacolo pirotecnico dall’alto del Castello. L’estate luciese si è conclusa con due appuntamenti legati al mondo della moda e della bellezza: il concorso nazionale “La Bella d’Italia” e “Miss moda in Vacanza”.
sabato 22 agosto 2009
San Nicola in montagna, la festa sacra e le tradizioni popolari


Scambi culturali e commerciali: la CE approva il gemellaggio con la Bulgaria
Promuovere il dialogo e la convivenza tra culture diverse, rafforzare la cooperazione tra paesi europei, organizzare scambi tra studenti e incontri tra cittadini che vivono in aree diverse. Questi gli obiettivi del progetto di gemellaggio che la Commissione Europea ha approvato per una rete di centocinque comuni sparsi in vari paesi del vecchio continente, tra cui Santa Lucia del Mela. Il centro luciese ospiterà per una settimana una delegazione proveniente dalla Bulgaria, coinvolgendo i cittadini, le associazioni, gli imprenditori e il mondo della scuola in un programma di attività sul tema dell'identità europea e del dialogo interculturale. "La conoscenza reciproca e il confronto sono fondamentali per creare una rete di cooperazione mirata allo sviluppo sociale ed economico" afferma l'assessore al turismo e alle attività produttive Franco Interisano, promotore dell'iniziativa. "Crediamo nel valore del gemellaggio come strumento di scambio, per individuare bisogni comuni e risorse differenti, promuovendo la cittadinanza europea attiva e guardando ai nuovi sviluppi istituzionali che derivano dall'Agenda di Lisbona". Questi temi saranno al centro di una tavola rotonda per riflettere sull'appartenenza ad una storia comune e sul valore delle differenze. Nel corso delle attività in programma, la delegazione ospite e i cittadini luciesi metteranno a confronto tradizioni gastronomiche, folkloriche, culturali, sportive. Il progetto prevede anche un tour della delegazione bulgara nelle città vicine, da Milazzo a Messina. Il gemellaggio si concluderà con la firma di un "patto di fratellanza" e con la programmazione di un piano annuale e triennale di scambi culturali ed economici.
mercoledì 19 agosto 2009
Chiesa di San Michele Arcangelo: l'urgenza dei restauri e la scomparsa delle sculture


lunedì 17 agosto 2009
Verso l'Abruzzo: le missioni del gruppo comunale di Protezione Civile
Prende il via domani la seconda missione
del gruppo comunale di protezione civile diretta in Abruzzo, dove i primi volontari si sono già recati a svolgere servizio presso il campo della protezione civile siciliana allestito a Tornimparte, comune a pochi chilometri da L'Aquila. Il primo gruppo, composto dal coordinatore Angelo Letizia e da Rosario Torre, Antonino Villa, Giuseppe Villa e Catena Toldacci si è occupato di garantire la vigilanza e la sicurezza degli ospiti del campo, per la maggior parte anziani, mediante il controllo degli ingressi e
l'identificazione dei residenti, lavorando giorno e notte per supportare materialmente e soprattutto moralmente la cittadinanza orami stremata dalle scosse che si continuano a verificare. "Ci siamo diretti in colonna mobile verso l'Abruzzo insieme al gruppo di volontari e funzionari del dipartimento, tutti della provincia di Messina, eravamo ottanta circa" racconta
il coordinatore Letizia ricordando le sensazioni vissute all'arrivo in quelle terre devastate: "un immenso disastro, paesi e frazioni completamente chiusi al transito, strade intransitabili anche ai pedoni, mucchi di macerie. Abbiamo però anche visto le case che il governo italiano sta facendo costruire. Esistono davvero". Un segno di speranza in un abisso di desolazione: "oltre all'assistenza materiale è molto più importante stare accanto alla popolazione abruzzese anche per una sola parola di conforto. La popolazione assistita nel campo siciliano continuamente ci ringraziava per il nostro affetto e si sentiva grata alla Sicilia per il fattivo aiuto offerto".
"Sono soddisfatto per i progressi fatti dal nostro
gruppo comunale che a distanza di meno di un anno dalla nascita è oramai operativo. Siamo stati uniti come fratelli partecipando con vero amore alle attività della grande famiglia della protezione civile, in un clima di grande amicizia con i componenti delle altre associazioni e la cittadinanza" afferma con soddisfazione Angelo Letizia, raccontando alcuni particolari della missione. "Durante la nostra permanenza è nata una bambina, e noi tutti volontari e funzionari abbiamo
acquistato a nostre spese dei regali e organizzato una grande festa, mentre la protezione civile nazionale ha fatto arrivare in tempo reale una rulotte nuova di zecca per garantire la necessaria assistenza. Un ringraziamento particolare ai volontari che hanno permesso al nostro gruppo di distinguersi durante la permanenza in Abruzzo".



"Sono soddisfatto per i progressi fatti dal nostro


I volontari luciesi in partenza domani sono, oltre al coordinatore Letizia, Mauro Grillo, Nicola Coco e Lorenzo Manna. Anche per questa missione, supportata dal dipartimento regionale, l'assessore con delega alla protezione civile Franco Interisano ha curato l'acquisto di divise e attrezzature necessarie, ma non è mancato il sostegno di ditte private che hanno contribuito acquistando le scarpe antinfortunistiche. Il rientro è previsto il 27 agosto.

martedì 4 agosto 2009
Viaggio alle radici: "Mo-arte", i percorsi artistici e la riscoperta del centro storico
Se è vero, come diceva qualcuno, che tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte, quella di vivere, socchiudendo le porte di una dimensione tanto più magica quanto più riflettente la nostra anima, è altrettanto vero che riappropriarsi della propria storia significa recuperare un'identità, individuale e collettiva, che fa parte della memoria dei luoghi e, in definitiva, della vita condivisa su un territorio, con la sua sapienza atavica e popolare, racchiusa negli accadimenti quotidiani della civiltà contadina, e il suo patrimonio di incontri tra culture e mondi che ne trasformano lentamente il volto arricchendolo dei segni architettonici sedimentati e stratificati nei secoli, sino a noi. I sogni e i proverbi, del resto, hanno la stessa natura, seppur appartenendo gli uni al regno etereo della fantasia e gli altri a quello della materialità della terra. Per questo beni culturali e tradizioni si servono della stessa lingua, quella della memoria, come insostituibili parti del luogo, e del popolo, di cui sono espressione.
Il valore della memoria storica è non solo in quanto chiave di lettura del passato ma anche come responsabilità di conservazione del patrimonio. Promozione, comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico luciese, in parte illustrato anche nel corso di "Arte Antiqua", convegno recentemente organizzato da "Iride" sull'arte sacra, in una strategia di riqualificazione del tessuto urbano e sociale del centro storico sono indispensabili per puntare su un turismo di qualità, incentivando l'economia e i servizi. Dal punto di vista identitario conoscere, tutelare e amare i beni culturali significa invece riappropriarsi delle proprie radici, con la sensibilità e il rispetto necessari per mantenere viva la fiamma del passato che brucia nel presente. E' una combustione necessaria, che trova un naturale percorso attraverso il linguaggio dell'arte. Lo dimostra un evento come quello di ieri, "Mo-arte", "movimento dal basso", con la direzione artistica di Filippo De Mariano, inserito nel cartellone dell'estate luciese curato dall'assessore Santo Pandolfo (non quello della foto sulla Gazzetta! mi scuso con gli interessati), che ha inaugurato il programma civile di festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, in prosecuzione stasera con il tour dei ragazzi di "Amici di Maria" e culminante domani con il concerto della premiata banda musicale "Randisi", diretta dal maestro D'Amico.
Un evento che mi sembra racchiuda in una formula vincente il giusto connubio tra arte e artigianato, tradizioni popolari e patrimonio storico. Chiese aperte, visite al museo e alla cripta dei Cappuccini, mostre di foto, quadri, sculture, esposizione di artigianato, sulle note dei “Coppula Nira” in concerto, tra i balli popolari del gruppo folk “il Girasole”, i sapori tipici, la rievocazione di un tradizionale rito contadino come la cosiddetta “mazziata du rautigna”. Un evento quasi perfetto che mi auguro di vedere riproposto. Lo scenario naturale rappresentato dalle viuzze del centro storico ha ospitato le creazioni di artisti, per lo più luciesi, intervallate da parole poetiche, forse non ben visibili, ma piacevoli per chi avesse voluto soffermarsi a leggerle. E mentre la piazza antistante il palazzo comunale ospitava l'esposizione di creazioni artigianali, alcune ormai prossime a scomparire, come la lavorazione delle campane, di fronte alla scalinata del Duomo l'intrattenimento musicale affidato agli infaticabili "Coppula Nira" e la degustazione di vino e pane caldo. Un percorso illuminato conduceva alla zona dei Cappuccini, dove molti, per la prima volta, hanno avuto l'occasione di visitare la cripta e la chiesa, solitamente tenuta chiusa, che custodisce dei veri e propri tesori come l'altare in legno. L'arrivo era preparato da un suggestivo evento nell'evento, con la mostra fotografica a cura di Carlo Aloi. Porte aperte anche alla Basilica Cattedrale, al museo etno-antropologico e alla preziosa e bellissima, nonchè poco conosciuta e valorizzata, chiesa di San Nicola, anche se non tutti, tra i moltissimi che hanno partecipato alla serata, se ne sono resi conto. Ma questi sono particolari tutto sommato trascurabili, e correggibili, nel bilancio complessivamente più che positivo di una serata affidata all'impegno totalmente gratuito del bravo Filippo De Mariano, da annoverare nella schiera degli artisti luciesi di ultima generazione, e di tutti i cittadini che si sono messi in gioco prestando il proprio tempo e il proprio entusiasmo.
Personalmente, credo che sia stato uno degli eventi più riusciti delle ultime estati luciesi, nonostante i mugugni dei più tradizionalisti contrari al cambio di data (il 3 e non il 4), proprio perchè, per quanto premesso, in linea con lo spirito dei luoghi, che ci indica quanto più necessario sia valorizzare le nostre risorse autentiche di fronte allo sfacelo culturale della tv che propone i suoi falsi, illusori e provvisori miti: dai tanto amati ragazzi di "Amici", che senza dubbio stasera riempiranno la piazza, ma che, con la formula del talent-show (più show che talent), sono il prodotto di una diseducazione alla fatica e alla gavetta, fino ai concorsi di bellezza che reificano il corpo femminile, umiliando il carattere, l'intelligenza, la personalità di chi vi partecipa e mortificando l'essere donna, che sono il prodotto di una diseducazione all'impegno, al sacrificio e allo studio, che alla fine sono gli unici mezzi che, nella vita, pagano davvero. Ma anche questa è estate, e forse c'è bisogno di leggerezza, e forse bisognerà pure pensare all'aspetto commerciale della programmazione. Ma, forse, quella di ieri sera è la condizione nella quale vorremmo sempre vedere il nostro paese.
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