Ultimo consiglio comunale: i vigili urbani sbagliano e noi paghiamo. I debiti si accumulano. E se telefonando...
Non si placa il clima rissoso che si respira in consiglio comunale, dove la minoranza, divisa ma agguerrita, mette più volte sotto accusa l’operato dell’amministrazione comunale e attacca duramente i banchi della maggioranza. Questo il quadro dell’ultima seduta, durante la quale gli undici consiglieri presenti hanno discusso lungamente otto dei nove punti in programma, rimandando ad una prossima convocazione il regolamento che disciplina la cosiddetta “Imu”.
All’ordine del giorno, il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario per il 2011, presentato con un avanzo d’amministrazione di 28.435,40 euro. Sulla delibera, approvata con i soli voti della maggioranza (astenuti Cannuni e Bella, contrari Marcaione e Maimone), molte le criticità evidenziate. Tra queste, come ha denunciato Cannuni, alcuni passaggi poco chiari sulla tassa rifiuti e, ancora una volta, la scandalosa spesa alla voce telefonia, “lievitata” ad oltre 44 mila euro.
Dito puntato anche contro alcuni «vizi di procedura giuridica», riscontrati dai consiglieri di minoranza in merito alla notifica di allegati relativamente ad un rilievo della Corte dei Conti sulla spesa del personale (punto sul quale Bella ha votato con la maggioranza).
Altro tasto dolente, la questione dei debiti fuori bilancio: tre quelli presentati e riconosciuti dal consiglio, oggetto di un aspro dibattito in aula. Uno di questi – quasi 1.800 euro – deriva da una sentenza del Giudice di Pace che riconosce l’illegittimità di un verbale di contravvenzione della Polizia Municipale, accogliendo un ricorso che ne chiede l’annullamento. Mentre un altro debito si riferisce alla fornitura di materiali informatici (2 mila euro circa), in dotazione al servizio urbanistico-tecnico: segno, secondo Marcaione, Cannuni e Maimone, di un problema di gestione dell’attività degli uffici e, in definitiva, della «cattiva amministrazione che sta dietro ai debiti fuori bilancio».
Dai banchi della minoranza, dunque, levata di scudi contro l’indiscriminato ricorso a questo strumento, che finisce per danneggiare le casse comunali. Anche per tale ragione, è stata proposta da Cannuni l’istituzione di un ufficio legale, che permetta di tutelare l’ente e, soprattutto, di abbattere la spesa pubblica. Infine, riconfermata l’aliquota Irpef per l’anno in corso.