Ci
risiamo: un altro grave incidente alla Raffineria di Milazzo
Questo
territorio merita rispetto!
Ci risiamo! Un altro grave
incidente alla Raffineria, un’altra colonna di fumo nero, senz’altro carico di sostanze tossiche e cancerogene, si è alzata ad oscurare il cielo
della Valle del Mela. Anche se stavolta l'incendio è stato domato in poco
tempo, il bilancio è molto grave:
diversi lavoratori feriti o ustionati ed è una fortuna che non ci sia scappato
il morto. Ai lavoratori loro malgrado coinvolti nell'incidente va la nostra
solidarietà.
Un incidente che ci
ricorda come la Raffineria di Milazzo rappresenti non solo la più pesante fonte di inquinamento industriale della Valle del
Mela, ma anche una potenziale ed imprevedibile bomba letale. Tutto
ciò non può essere considerato normale e non è accettabile.
Proprio oggi pomeriggio si terrà a Roma una Conferenza dei Servizi che deve
decidere sull’ Autorizzazione Integrata
Ambientale della Raffineria. E’ fondamentale che stavolta le amministrazioni
convocate facciano prevalere una volta per tutte il diritto alla salute dei
cittadini sul diritto ad inquinare “a norma di legge”.
Ribadiamo come sia paradossale ed inaccettabile che in un
territorio già segnato da gravi rischi, sia sanitari che di incidente rilevante,
si voglia ancora perseverare con le
peggiori scelte industriali, e nello specifico con un mega-inceneritore, in totale disprezzo del diritto alla salute dei
cittadini e delle vocazioni economiche del territorio.
Nella Valle del Mela sono
già accertati gravi eccessi di patologie
potenzialmente legate all’inquinamento
industriale, come ad esempio da idrocarburi
non metanici, le cui elevate concentrazioni atmosferiche spesso rilevate
dall’ARPA sono, secondo quest’ultima, chiaramente riconducibili alla Raffineria.
Se a questo tipo di
inquinamento aggiungiamo anche quello tipico degli inceneritori, caratterizzato
innanzitutto da diossine e PCB, è
logico aspettarsi un effetto sinergico
che potrebbe far letteralmente esplodere i già preoccupanti problemi sanitari.
È paradossale
che la Commissione valutatrice del Ministero dell'Ambiente si sia espressa
positivamente in merito alla compatibilità
ambientale del mega-inceneritore di A2A. Come ha fatto ad affermare che
questo impianto è compatibile con il territorio se non è stata neanche
individuata la popolazione esposta e non sono stati effettuati studi sui rischi
a cui andrebbe incontro?
Il governo sappia che se vorrà perseguire questa linea, decretando
arbitrariamente la compatibilità ambientale di un impianto tra l’altro espressamente
vietato dal vigente Piano Paesaggistico, la Valle del Mela farà le barricate e porterà la protesta fino a Roma.
I cittadini pretendono
una seria riduzione dell’inquinamento,
a cominciare proprio da quello della Raffineria, alla quale vanno anche
applicate le più rigorose disposizioni capaci di prevenire gli incidenti. E non
sono assolutamente accettabili altri impianti insalubri come l’inceneritore, ma
anzi bisogna applicare quanto previsto dal Piano Paesaggistico in merito alla progressiva eliminazione dei grossi
impianti industriali dalla Valle del Mela.
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela