L'ultima seduta del Consiglio comunale del mandato Campo |
Con l’approvazione dell’undicesimo conto consuntivo dell’era Campo, cala il sipario sul Consiglio comunale uscito dalle urne nel 2013 e su una pagina politica caratterizzata anche nella comunità luciese dal generale scollamento tra istituzioni e cittadini, se si esclude la parentesi breve della campagna elettorale e del voto, che si apre e si chiude ogni cinque anni. E così, anche l’ultima seduta del civico consesso presieduto da Emanuele Impalà si è tenuta in un’aula disertata dai cittadini, a dispetto di uno svecchiamento formale dell’organo consiliare che ha finito per non coincidere con un cambio di rotta concreto sui temi del coinvolgimento della gente comune e della partecipazione alla cosa pubblica. Un appello a frequentare di più il Consiglio comunale, anche per valutare “sul campo” l’operato dei consiglieri, è arrivato da Donatella Manna (“La Città che vorrei”), rafforzato dal capogruppo di minoranza Pietro Cannuni che ha auspicato una campagna elettorale pacata nei toni e priva di illazioni soprattutto da parte di chi ha un ruolo istituzionale, con un cambio di mentalità rispetto a quella di 5 anni fa. Sia dalla parte dell’opposizione che da quella della maggioranza, tramite il capogruppo Carmelina Genovese, è stato tracciato in conclusione dell’attività quinquennale del Consiglio un bilancio positivo, con l’accento sul numero legale mai venuto meno e sulla trasparenza, garantita dalla trasmissione in streaming delle sedute, come ha ribadito Impalà. Per quanto riguarda l’ordine del giorno, con i voti dei consiglieri di maggioranza (assente Mirabile), il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario del 2017 è stato approvato con un avanzo pari a oltre un milione e 461 mila euro, da impiegare per il pagamento dei debiti fuori bilancio, presentati in una lunga sfilza anche durante l’ultima seduta. «Sento il dovere di ringraziare tutti i consiglieri comunali, gli assessori, il segretario comunale, i capi settore, i revisori dei conti e i dipendenti comunali che a vario titolo, in questi dieci anni di amministrazione ci hanno consentito di approvare undici conti consuntivi pagando debiti fuori bilancio per 4.460.195,02 euro – afferma il sindaco Nino Campo, che ha mantenuto per sé la relativa delega e ha rivendicato la coperture di tutti i debiti derivanti da atti giudiziari depositati presso la casa comunale. – Il risultato più importante è stato l’aver evitato il dissesto finanziario e nonostante ciò aver sempre garantito i servizi». Sul punto si sono astenuti i tre consiglieri di minoranza presenti in aula, per via del significato politico di un atto interamente appannaggio dell’Amministrazione, come ha specificato Cannuni, rilevando gli aspetti che potevano essere migliorati, tra cui il potenziamento dei fondi destinati alla scuola. Campo ha infine ripercorso le tappe del proprio decennio da sindaco, «in ascolto della gente mentre i riferimenti politici provinciali e regionali sono sempre più distanti dal popolo. Esco dalla politica attiva, ma continuerò a farla in altre forme, pronto a dare il mio contributo se verrà richiesto». Tra i punti nevralgici dell’attività amministrativa, Campo ha ricordato l’adozione del piano regolatore e l’impegno contro i colossi industriali del territorio, dalla Ram al progetto inceneritore di A2A. (Katia Trifirò)