Numeri e titoli da record lo hanno proiettato nell’olimpo dei campioni di tutti i tempi, mentre carisma e personalità continuano a decretarne il successo: dal rettangolo verde ai reality, Stefano Tacconi – entrato nella rosa ristrettissima dei cinque calciatori vincitori di tutte le competizioni internazionali – è uno di quei personaggi noti anche al pubblico del piccolo schermo che non segue il calcio. Grazie a intraprendenza e capacità di rimettersi in gioco in altri ambiti dopo aver appeso le scarpette al chiodo, l’ex calciatore calca le scene televisive con la stessa naturalezza con cui difendeva la porta dagli attacchi avversari. A suo agio in ogni ruolo, lottando, conquistando e affrontando a testa alta anche le cadute. Perché campioni si nasce, non si diventa, e poi è la vita che rivela la statura dell’uomo: questo sembra suggerire Tacconi tra le righe, solido nei valori dello sport come in quelli della famiglia, gigante venuto dalla provincia a lottare per un posto tra i grandi. E proprio i bianconeri ne ricordarno con orgoglio il passato nella Juve delle vittorie, erede di Zoff nella stagione ’83- ’92. Di quegli anni, e di molto altro ancora, Tacconi ha parlato ai tifosi accorsi a Santa Lucia del Mela per un incontro organizzato dal Club Juventus Doc “Gaetano Scirea”, presieduto da Benedetto Merulla, al tavolo dei relatori insieme a Mauro Sarrica nelle vesti di moderatore.
Gli applausi e i flash, non appena l’idolo bianconero arriva in paese, sono tutti per lui, che ringrazia, stringe molte mani, non si sottrae agli autografi e agli scatti con i fans. E ad attenderlo ci sono proprio tutti, piccoli tifosi con la maglia e il sogno della propria squadra del cuore e i tanti, tantissimi, che lo ricordano in campo, a siglare partite importanti regalando emozioni. Ospite per un giorno dei soci luciesi, recentemente visitati da un altro big del passato, Michele Padovano, Tacconi dialoga con fans e giornalisti su vari aspetti del calcio di ieri e di oggi, azzardando qualche previsione sul prossimo campionato. Con l’ausilio di un video preparato dallo staff del Club “Scirea”, racconta i momenti salienti della propria carriera, coronata dai successi in Supercoppa Europea nel 1984 ed in Coppa Intercontinentale nel 1985.
Parole di commozione quando il flusso di memoria e passione, coraggio e destino, scorre sino a Gaetano Scirea, sfogliando l’album dei ricordi che comprende tante pagine felici e, insieme ai trionfi, le sconfitte e i dolori, il ritratto ancora vivido di grandi uomini fuori e dentro il campo di calcio, calciatori e dirigenti che mettevano cuore e anima («Difficile trovare qualcuno come l’Avvocato», sussurra Tacconi). E poi ancora, dopo aver ripercorso le tappe di una lunga gavetta, sino all’arrivo nella Vecchia Signora, il campione analizza l’attuale situazione in casa Juve e, più in generale, i cambiamenti nel mondo del pallone degli ultimi anni. Il pubblico interviene, si diverte, applaude entusiasta. E saluta la sua stella con una foto di rito di fronte alla sede del Club luciese.
PAROLA DI TACCONI...
Aneddoti, ricordi personali, grandi incontri – quelli che ti segnano la vita, maestri che oggi faticheresti ad incontrare: Tacconi è un fiume in piena e, incrociando la propria esperienza con la storia del club torinese, non risparmia critiche e frecciatine a qualcuno che, dei valori sportivi e dell’attaccamento alla maglia, sembra essersi dimenticato…Gli strali dell’ex portiere, che lucidamente spazia dai commenti tecnici a Calciopoli, non risparmiano così la generazione di calciatori “viziati” nell’occhio del ciclone mediatico: «Questo sciopero sarebbe stato inammissibile ai miei tempi, il presidente della Lega calcio non dovrebbe fermarsi qui» dichiara Tacconi, nel suo consueto stile schietto, riferendosi alle ultimissime vicende di campionato. Investire sul settore giovanile in Italia, come avviene in altri paesi europei, è, secondo il campione, uno dei segreti per rivitalizzare il calcio di oggi: «Quanto alla Juventus, che continua a pagare le conseguenze della retrocessione in B, dovrebbe tornare a puntare sui grossi campioni, su nomi importanti». Calciopoli è una ferita dura a rimarginarsi: «Tutti sapevano quello che stava accadendo, poi c’è chi ha pagato per tutti, più degli altri». E dove potrebbe piazzarsi la Juventus alla fine di questo campionato, giocando con le ipotesi del caso? Previsioni poco rosee per i bianconeri («Diciamo dopo Milan e Inter») e un grosso carico di responsabilità da affrontare per Conte, insieme alla vecchia guardia che «tira la carretta» (leggi alla voce Del Piero). Ma quello che manca al pallone, forse, è quel carisma che ha fatto la storia di personaggi come Platini, un talento e una forza d’animo difficili da emulare per chi non li possieda. E poi, i grandi maestri: il primo, per Tacconi, è stato proprio Zoff: «Un grosso peso per me, che dovevo dimostrare più degli altri, ma anche l’occasione di apprendere alcuni trucchi del mestiere da un portiere dalle grandi doti».
Tacconi chiacchiera con Benedetto Merulla, Mauro Sarrica, Katia Trifirò
(foto Antonino Composto)
INTERVISTA A BENEDETTO MERULLA, PRESIDENTE JUVE CLUB "SCIREA"
Il Club "Doc" Juventus di Santa Lucia del Mela è attivo da quasi un trentennio e, pur nascendo in una piccola realtà, nella sua lunga storia è riuscito a scrivere pagine importanti nell'ambito dell'associazionismo sportivo, raccogliendo numerose adesioni in tutta la provincia e organizzando grandi eventi: tu che lo presiedi dal ’97, ci sveli qual è il segreto?
Direi la passione e l'amore per la nostra Vecchia Signora, che ci ha portati ad essere sempre presenti nelle grandi occasioni, comprese tutte le 7 finali di Champions. Ci saremo anche a Torino per l'inaugurazione della nostra nuova casa, sperando che sia di buon auspicio per un nuovo ritorno alle vittorie, dopo “Farsopoli”.
Il Club è dedicato a Gaetano Scirea e recentemente lo stadio comunale, grazie ad una vostra iniziativa, è stato intitolato alla sua memoria - in quell'occasione è stata presente anche Mariella. Ci racconti il tuo ricordo personale di questo indimenticato protagonista della storia bianconera?
Che emozione quel giorno! Scirea è un uomo da seguire per i nostri giovani calciatori, perché oltre ad essere stato un grande campione ci ha lasciato una grande lezione di vita. Mai espulso, educato e rispettoso verso tutti e prima di tutto verso gli avversari: un modello da imitare.
Il Club ha portato qui tanti campioni di ieri e di oggi, ma tra tutti qual è stato il momento più emozionante per te e i tuoi soci?
È stata importantissima per noi la visita di Luciano Moggi, vittima ai nostri occhi di una grave ingisutizia, che ha raccontato la sua verità insieme a Gigi Moncalvo e Salvatore Cozzolino.
E adesso, ci anticipi quali sono i progetti in cantiere?
Continuare a crescere ed essere presenti agli appuntamenti con la nostra squadra. Ci saranno anche molte sorprese: dopo Anastasi, Padovano, Tacconi preparatevi all’arrivo di altri grandi campioni!
Foto di gruppo con i tifosi davanti alla sede del Club
E IN SERATA, PRESIDENTE DI GIURIA
port, bellezza e spettacolo protagonisti di "Tentazioni sotto le stelle", evento organizzato dal bar "Valerie" con la collaborazione del Club Doc Juventus "Gaetano Scirea", l'associazione sportiva "Pro Mende Calcio" e numerosi sponsor. Nel corso della serata, condotta da Francesco Anania, hanno sfilato numerose aspiranti al titolo di reginetta, giunte da diversi centri del comprensorio. L'evento ha rappresentato inoltre una vetrina esclusiva per il nuovo organico della squadra luciese "Pro Mende", che ha presentato i propri calciatori, l'allenatore Benedetto Granata e la dirigenza, presieduta da Fortunato Ragusa. Ospite d'eccezione Stefano Tacconi, stella del passato bianconero e volto noto del piccolo schermo. A Tacconi, nelle vesti di presidente di giuria, è toccato premiare la più bella: Serena Accetta, insignita del titolo "Miss Valerie". Le altre fasce, offerte da Cauldron Holding, Eredi Ragusa Angelo, Edilmanna, Panificio Donato sono andate ad altrettante concorrenti: Alessandra Passaniti, Anna Calabrò, Lorena Lanza e Angelica Italiano. Ospiti musicali, il giovane cantante Gaetano Triscari e il piccolo Giuseppe Pagano con la sua fisarmonica; presente anche Matilde Mendolia, miss "Ragazza dell'anno" 2010.
Tacconi e Serena Accetta (foto Francesco Burrascano)