Il ritorno del corpo incorrotto di mons. Antonio Franco a Santa Lucia del Mela dopo la cerimonia di Beatificazione di Messina del 2013 |
Beato
Antonio Franco, a tre anni dall’onore degli altari è stato presentato dal sacerdote
Paolo Impalà e dal comitato organizzativo il programma dei festeggiamenti che
ne commemorano la figura e l’opera, a cura dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari,
Santa Lucia del Mela, del Vicariato del territorio luciese e della parrocchia
di Santa Maria Assunta. Le celebrazioni, in attesa della grande festa del 2
settembre, alla presenza del delegato ad omnia mons. Gaetano Tripodo, si terranno
nella Basilica Concattedrale, dove il corpo incorrotto del Beato è custodito e
venerato da quattro secoli dalla comunità che, già prima del riconoscimento
ufficiale da parte della chiesa, lo ha eletto suo protettore. Da qui domani alle 6 del mattino partirà il viaggio mariano verso contrada San Giuseppe,
dove sarà celebrata una messa in ricordo dei pellegrinaggi e delle opere di
servizio, carità e penitenza che l’abate e prelato Franco compiva, facendosi ultimo
tra gli ultimi nonostante le nobili origini e il ruolo rivestito nelle alte
gerarchie ecclesiastiche.
Tra le novità, l’inaugurazione lunedì 29 dell’esposizione
delle reliquie del Beato in una sala del palazzo prelatizio, a cura
dell’antropologo Dario Piombino Mascali, autore nel 2013 della ricognizione
canonica del corpo di Antonio Franco preliminare alla chiusura del processo di
Beatificazione. In programma nel giorno clou della festa il pellegrinaggio per
le vie del paese con il busto reliquiario in argento, oro e pietre preziose
realizzato lo scorso anno con le offerte dei fedeli, ricordando il 2 settembre
1626 quando, in odore di santità, si spegneva la breve vita del “San Francesco
di Sicilia”, come è stato ribattezzato il Servo di Dio mons. Franco.
Cinque le
giornate di festa inserite nel programma ricreativo, che comprende il “Mankarru
Folk Fest” mercoledì 31 e l’appuntamento doppio con le bande musicali luciese e
filippese venerdì 2. Disponibili inoltre le pubblicazioni di storici,
archivisti e studiosi che hanno ricostruito l’intensa attività pastorale e di intervento
sociale di mons. Franco, rivolta alla povera gente sfruttata e oppressa dal
potere politico e dagli usurai, dai vizi e dai soprusi di nobili ed
ecclesiastici. L'obiettivo è quello di incoraggiare e promuovere la conoscenza della figura del Beato, espandendo oltre i confini della comunità luciese e dei gruppi di fedeli dei centri limitrofi l'eco della sua figura di pastore illuminato, di straordinaria modernità anche per i non credenti proprio per le caratteristiche del suo impegno a favore degli ultimi, che ieri come oggi rimangono troppo spesso ai margini dell'operato delle istituzioni ufficiali.