Il chiosco dato alle fiamme domenica notte |
Katia Trifirò - Era diventato un punto di riferimento per i luciesi e non solo. Un piccolo chiosco nel parco urbano, attorno al quale ritrovarsi con gli amici per trascorrere qualche ora spensierata. Oggi quello che resta di “Urban Park”, attività commerciale gestita in collaborazione da tre giovani di Santa Lucia del Mela, è un cumulo di cenere, esito delle fiamme che, domenica sera, hanno completamente distrutto la struttura.
Secondo quanto riferito, poco prima di mezzanotte un gruppo di ragazzi di passaggio ha casualmente avvistato il fuoco, dando subito l’allarme e tentando di domare l’incendio in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco, sopraggiunti poco dopo. Immediato l’arrivo dei gestori, i quali hanno assistito impotenti al triste spettacolo apparso davanti ai loro occhi. “Urban Park” era stato inaugurato il 2 agosto e, per tutta l’estate, aveva proposto un ricco calendario di appuntamenti, organizzando serate di musica, karaoke e giochi che avevano sempre fatto registrare una grande affluenza di luciesi.
Gli inquirenti, a lavoro per stabilire le cause dell’accaduto, non escludono al momento nessuna pista. Sebbene la matrice dolosa resti ancora tutta da stabilire, sin dalle ore successive al rogo è partito il tam tam mediatico su facebook, in una gara di solidarietà condita da inevitabile rabbia e da molta indignazione. Alle centinaia di messaggi ricevuti, i proprietari del chiosco hanno replicato con un segnale forte di coraggio e di speranza, manifestando la ferma volontà di ricostruire sulle macerie per riprendere al più presto l’attività, senza lasciarsi scoraggiare dall’episodio, che ha profondamente colpito tutta la comunità luciese. Solidarietà è stata espressa anche dal sindaco Campo e dal gruppo comunale di Protezione civile, che ha deciso di devolvere parte del ricavato della tradizionale tombolata di beneficienza del 26 dicembre prossimo per la riapertura del chiosco.
Il gesto, che scrive una nuova pagina nera della cronaca cittadina, avvenuto in un’ora non tarda del fine settimana, mentre l’esercizio commerciale era chiuso ma il Parco urbano, come sempre, accessibile, ha tuttavia riacceso la polemica sulla necessità di un sistema di videosorveglianza, che garantirebbe maggiore sicurezza alla popolazione.