"Varetta" dell'Addolorata (restauro di Santo Arizzi) |
Paramenti sacri antecedenti al Concilio del ’68, ex-voto, opere d’arte e foto d’epoca. Materiali inediti per la prima volta esposti al pubblico, ricreando le suggestive atmosfere che, da secoli, accompagnano la comunità verso le celebrazioni pasquali, tra fede e storia locale. Nasce così la mostra dedicata ai “Riti della Settimana Santa nella tradizione luciese”, inaugurata oggi pomeriggio nel Palazzo Vescovile, dove si potrà visitare tutti i giorni sino a domenica.
L’obiettivo, come spiegano gli organizzatori Antonella Alibrando, Santo Arizzi e Rosario Torre, è quello di recuperare una pagina preziosa di cultura popolare, illustrando uno spaccato antropologico mutato nel corso del tempo, tra usanze perdute e tradizioni ancora vitali. Una galleria fotografica rivela, ad esempio, la profonda devozione che ancora oggi lega i fedeli alla processione delle “Varette”, il momento di massima partecipazione tra gli appuntamenti del triduo pasquale.
Questo rito del Venerdì Santo, come ogni anno, prenderà vita domani per le vie del paese, trasformandolo nel commovente palcoscenico della Passione di Cristo. A rappresentarla, gli otto simulacri luciesi che riproducono altrettanti momenti del cammino verso la Croce: dal Cristo nell’orto degli ulivi sino all’urna che ne custodisce il corpo morto, seguita dalla Reliquia della Croce, conservata nella Cattedrale luciese e trasportata sotto un ricco baldacchino. Accompagnando ciascuna delle “Varette”, illuminate e ornate di fiori, sfileranno come tradizione bambini in costume, con i simboli riferiti ai momenti del Calvario raffigurati, oppure in abiti da angioletti.