Katia Trifirò - L’antico Palazzo Vescovile, la Chiesa dell’Immacolata, il Convento e la Cripta dei Cappuccini, il Castello arabo-svevo-aragonese e il Santuario Santa Maria della Neve, la Cattedrale Santa Maria Assunta, la Chiesa di Santa Maria Annunziata. Sono solo alcuni dei luoghi che testimoniano l’illustre passato di Santa Lucia del Mela, amata da Federico II di Svevia, che la definì “città di regali delizie”. Luoghi attraversati dalle grandi pagine della storia e dalle seduzioni dell’arte, gemme preziose di un patrimonio millenario da riscoprire e valorizzare. Magari con l’aiuto di guide d’eccezione: i ragazzi della scuola media, nei panni insoliti di “Apprendisti Ciceroni”.
Sono questi gli ingredienti delle “Giornate di Primavera” del Fai (Fondo Ambiente Italiano), che, nel corso di questo week end, offriranno l’opportunità di aprire ai visitatori siti di interesse turistico spesso inaccessibili al pubblico, o poco conosciuti. Un appuntamento speciale con l’arte e con la storia, sensibilizzando le nuove generazioni sul tema dei beni culturali.
L’iniziativa, giunta alla ventunesima edizione, vede la partecipazione di tutte le regioni italiane, che apriranno le porte di oltre 700 luoghi d’arte. Coinvolti, nella nostra provincia, i monumenti simbolo della storia di Santa Lucia del Mela e, a Messina, il Seminario Arcivescovile “S. Pio X”. Le visite guidate si potranno effettuare da domani sino a domenica, dalle ore 9 alle 13.
A formare gli alunni delle medie dell’istituto comprensivo luciese nel ruolo di “Apprendisti Cicerone”, le insegnanti di storia dell’arte Letizia Frisone e Daniela Cirino, insieme al referente scolastico per i beni culturali Libero Rappazzo. Tra gli obiettivi delle “Giornate di Primavera”, guidate dai giovanissimi, c’è, infatti, anche quello di educare i più piccoli alla tutela del patrimonio storico-artistico e naturalistico, come risorsa per il presente e per il futuro.
Un rinnovato interesse attorno ai luoghi d’arte luciesi si deve, d’altra parte, ad un nutrito gruppo di volontari, iscritti alla delegazione messinese del Fai, che hanno promosso, ad esempio, la partecipazione all’ultimo censimento nazionale per la salvaguardia e il recupero di monumenti e siti naturali su tutto il territorio italiano.