Alibrando Antonella - Oltre a Beato Antonio Franco esistono altri due
religiosi la cui causa di canonizzazione è in corso che sono: Beato Cherubino
Mostaccio morto nel 1587 ad Agrigento e Beato Innocenzo Milazzo morto nel 1595
a Piazza Armerina, anche se che nel corso dei secoli sono stati “dimenticati”
dal popolo.
Innocenzo nacque a S. Lucia del Mela all’inizio del
secolo XVI da Mariano Milazzo.
Studiò lettere e dopo, sentendosi chiamato da Dio entrò
tra i frati minori osservanti francescani e si dedicò all’approfondimento delle
Sacre Scritture. In seguito passò dall’osservanza alla riforma francescana ed
iniziò la sua missione predicando il messaggio del Vangelo nella Sicilia
occidentale e soprattutto nella zona di Agrigento, Palermo e Piazza Armerina senza
mai fermarsi.
Visse seguendo pienamente l’esempio di San Francesco
d’Assisi aiutando il prossimo nei problemi materiali e spirituali, ebbe il dono
delle profezie e doti taumaturgiche che gli consentirono di guarire gli
infermi.
Spirò il 26 novembre del 1595 nel convento di S. Maria
di Gesù a Piazza Armerina e fu sepolto nella stessa chiesa vicino all’altare maggiore.
La figura di questo frate taumaturgo è stata di recente
“riscoperta” grazie all’impegno dell’assessore Torre che ha saputo che attualmente
questo convento è inagibile a causa di un incendio che lo ha gravemente
distrutto.
Da poco su suggerimento di Giovanni Anania, un cultore d’immagini
sacre, da questa incisione è stato creato da Daniele Pennisi un santino della
serie “De sanctitate Siciliae”, serie che commemora i santi siciliani
“dimenticati” perché coperti dalla fama di altri santi che nel corso dei secoli
li hanno succeduti.
FONTI
BIBLIOGRAFICHE ED ICONOGRAFICHE:
"I Santi siciliani" di Carlo Gregorio, Intilla Editore. 1999
Incisione tratta da "Tognoletto P., Paradiso Serafico".
Palermo 1667. Biblioteca Regionale Universitaria di Messina