Filippo Alibrando - Katia Trifirò - Altro referendum, altro risultato, altro schiacciante esito contrario.
È andato di scena ieri, Domenica 6 Marzo 2016, il referendum consultivo nel Comune di Pace del Mela riguardante la riconversione della CTE Edipower di San Filippo del Mela ad Inceneritore di rifiuti (CSS - Combustibile Solido Secondario). L’esito venuto fuori dalle quattro sezioni programmate ha visto una vittoria plebiscitaria del NO, che con 2901 voti si è attestata al 98,47%, contro gli appena 29 voti per il SI (0,98%).
A recarsi alle urne, durante l’arco orario 8:00 – 22:00, sono stati ben 2946 cittadini su 5414 aventi diritto al voto, costituendo dunque una percentuale del 54,41%. Il dato quindi supera ampiamente il quorum del 50% fissato dal regolamento, rendendo quindi l’esito totalmente valido.
Le 2901 voci contrarie dei pacesi all’Inceneritore del Mela che si sono espressi ieri, vanno ad aggiungersi alle migliaia di voti dei cittadini dei Comuni di San Filippo del Mela e Gualtieri Sicaminò, nei quali il referendum si è svolto il 31 Gennaio 2016.
Analizzando i dati delle tre consultazioni referendarie quindi, salta subito all’occhio la linea maggioritaria che, pesantemente, propende per il NO all’Inceneritore. Un dato che, già a ridosso della chiusura delle urne, è stato accolto come segnale positivo e incoraggiante dai cittadini impegnati in prima linea nella battaglia ambientalista che riguarda il futuro stesso di questa terra.
«Il risultato di ieri va infatti inserito nel contesto della nostra amata e più volte vituperata Valle del Mela ove si è palesemente e fortunatamente risvegliata la coscienza popolare», scrive in un comunicato l’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente, che rincara la dose sperando che anche gli altri comuni interessati si decidano finalmente «a far "tuonare" la voce del popolo»: «Ed adesso cari Renzi, Crocetta, Faraone, Lo Bello come la mettiamo???? Siete ancora così sicuri di voler propinare al nostro territorio questo ennesimo "regalo di morte"? Crediamo e speriamo che qualche dubbio inizi a sorgervi e siamo certi che qualche sedia incominci a traballare».
I 2.901 calci dati nella giornata di ieri dai cittadini di Pace del Mela all’Inceneritore proposto da A2A rafforzano la speranza che il popolo sovrano possa decidere sulle sorti del territorio e danno nuova linfa alla manifestazione regionale che, domenica prossima, è prevista a Milazzo a partire da Piazza San Papino alle ore 15.00, per dire ancora una volta un netto NO ad ogni progetto di incenerire i rifiuti. Un progetto scellerato, come stamattina ribadisce ancora una volta il Comitato NO Inceneritore del Mela, mettendo in rilievo il carattere affaristico dell’enorme macchina di morte che si prospetta in un’area geografica già dichiarata ad alto rischio di crisi ambientale ma priva, ad oggi, di qualunque piano di riqualificazione e bonifica.
In questa direzione, non si può ancora ignorare il valore del Referendum di ieri, «una massiccia dose di democrazia diretta» in cui urla l’insofferenza popolare per un modello industriale che pretende di barattare il business dei rifiuti – a beneficio di pochi – con malattie e sottosviluppo. «Il valore di questo risultato va oltre lo stretto di Messina e diffonde il suo chiaro significato a tutti i territori a rischio devastazione: la sovranità su di essi appartiene alle persone che li attraversano e i progetti di espropriazione e sfruttamento vanno respinti con forza – afferma la nota del Comitato –. Finalmente la Valle del Mela non è più solo un ricettacolo di veleni e sporchi interessi, ma anche un luogo in cui le persone ascoltano la loro coscienza e sono pronte a lottare e difendere la vita, la terra e il futuro».
Uno degli aspetti più significativi di questa battaglia condotta dagli uomini è dalle donne della Valle del Mela è, non in ultima analisi, il potentissimo effetto domino innestato dal confronto, dal dialogo, dalla condivisione delle informazioni e dalla consapevolezza della lotta comune: un processo che smentisce quanti non hanno creduto nella campagna referendaria e nella capacità del popolo di autodeterminarsi attraverso la formazione di una coscienza critica, che si alimenta con la libertà di scelta, con la fiducia in un destino diverso, con l’idea che i cittadini, e non altri, siano i primi depositari di una forza politica che non ha bisogno di fasce e poltrone per affermarsi.
Per questo anche il Blog del Mela, insieme a tutte le cittadine e i cittadini in prima linea in questa battaglia, dice con forza, ora più che mai,
inceneritori #fuoridaipolmoni!