Angela Pellegrino e Michela Cirino |
Due
giovani artiste luciesi a Sanremo. Hanno lavorato per mesi dietro le quinte del
più importante concorso canoro del piccolo schermo Angela Pellegrino e Michela
Cirino, in veste di realizzatrici, decoratrici e pittrici di scena dell’Ariston, insieme al laboratorio Rai di
cui fanno parte. «Un’esperienza molto bella – commentano –, iniziata prima del
Festival con un cantiere che ha richiesto moltissimo impegno e moltissime
maestranze, anche se poi la televisione si concentra solo su quello che succede
durante lo spettacolo». Lunghe settimane lontano da casa, centinaia di persone
che si alternano prima, durante e dopo il Festival per consentire al cast
sanremese di calcare le scene, che cambiano ogni anno, ma anche la
soddisfazione di vedere un’idea creativa prendere forma: «Affinché sia tutto
perfetto – rivela Angela – si lavora minuziosamente ai dettagli, dalla
costruzione del progetto alla realizzazione e alla decorazione delle scene, in
laboratorio e sul posto. Finché non si è parte di questa imponente macchina, è
davvero impossibile capire quanto tempo e quanta energia siano “nascosti”
dietro le serate sanremesi». Nella città ligure è volata soltanto Angela, mentre Michela ha lavorato dalla sede romana. Un percorso di studio dall’Istituto d’Arte
all’Accademia di Belle Arti a Roma, una formazione approfondita nel settore
della scenografia e poi dieci anni di gavetta tra teatro, cinema e televisione,
prima di approdare al centro di produzione Rai in cui ha sede il laboratorio.
Qui Angela e Michela, che hanno collaborato negli anni con diverse ditte
esterne, lavorano a tempo pieno alla scenografia degli studi in cui vengono
girate le trasmissioni. «Può capitare che ci chiamino all’improvviso perché c’è
qualche particolare da sistemare, è un’attività molto dinamica – dicono –. Sanremo
è unico nel suo genere, ci hanno proposto di tornare anche l’anno prossimo e
sicuramente lo faremo, perché oltre alla fatica c’è l’entusiasmo di essere
parte di una squadra fatta da diverse professionalità, tutte al servizio di un
unico progetto».