mercoledì 25 gennaio 2017

Una giornata in ricordo delle vittime della strada: AIFVS promuove una petizione

Filippo Alibrando - 75.000 morti. 300.000 disabili permanenti. Milioni di feriti. Il tutto in 17 anni. 
Non si tratta di una sanguinosa rivoluzione, né di una guerra civile: questi numeri si riferiscono a ciò che accade costantemente e giornalmente sulle strade italiane dal 2000 ad oggi. Un bollettino drammatico, centinaia di migliaia di vite spezzate o condizionate, più meno gravemente, per tutta l’esistenza. 
Sono i numeri forniti dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS) che, presieduta instancabilmente da Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, si impegna costantemente con l’obiettivo di fermare la strage silenziosa della strada attraverso l’arma più potente che ognuno può utilizzare: la sensibilizzazione. 
È proprio questa la strada da perseguire. Guidare in strada significa assumere una responsabilità verso se stessi e verso gli altri, in termini soprattutto di sicurezza. Mettersi alla guida significa adottare tutte le misure preventive possibili affinchè nulla di negativo possa accadere per cause riconducibili alla propria condotta, nulla che possa in qualche modo mettere a repentaglio la propria incolumità o quella altrui.
Sta proprio qui, dunque, il significato dell’azione che l’AIFVS intende promuovere con questa petizione nazionale: ufficializzare la Giornata del Ricordo delle Vittime della Strada, idea messa nero su bianco con la proposta di legge elaborata dall'on. Emiliano Minnucci. Una giornata vista come occasione di sensibilizzazione, come deterrente verso azioni non corrette, ma anche come occasione per tenere vivo il ricordo verso quelle persone che, per drammatiche fatalità o per l’incuria altrui, hanno perso la propria vita sul manto catramoso di una strada. 
Il 2016 per la Provincia di Messina è stato un anno tragico in termini di mortalità stradale, con casi di vittime fin troppo giovani uccise dall'irresponsabilità di terzi.  
Lorena Mangano
La notte del 26 Giugno 2016 Lorena Mangano, studentessa universitaria di Scienze Motorie ed originaria di Capo D’Orlando, viene investita da un’auto killer nelle strade del centro di Messina. 
L’auto condotta a folle velocità da un finanziere (Gaetano Forestieri, risultato positivo all’alcool test) si schianta inesorabilmente su quella di Lorena Mangano, sulla quale erano presenti altri suoi amici. Dalle carte processuali è stata confermata la competizione stradale in atto quella tragica sera con un’altra auto, quella condotta da Giovanni Gugliandolo. Dopo due giorni di agonia al Policlinico di Messina, Lorena lascia la propria famiglia ed un’intera comunità tra le lacrime amare, consapevoli che la follia umana è stata ancora una volta capace di spezzare la vita di una 23enne con ancora tutta la vita davanti. 
Scena post-incidente, 26 Giugno 2016

La sentenza per questa triste storia è stata pronunciata il 22 Dicembre 2016: il Tribunale di Messina ha condannato Forestieri a 11 anni di reclusione, mentre Gugliandolo a 7 anni.

L’8 Marzo 2016 a Messina la 14enne Rebecca Lazzarini viene investita e uccisa. Il guidatore, dagli esami a cui fu sottoposto, risulta positivo all'alcool test. La sentenza per Luca Lo Miglio (condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione) è pronunciata il 30 Giugno, proprio mentre, a Capo D'Orlando, vengono celebrati i funerali di Lorena Mangano. 
Storie accomunate dal medesimo tragico destino, con troppi elementi in disaccordo con il buon costume stradale: l’alta velocità (specie nel centro cittadino), la guida in stato di ebbrezza, la competizione stradale non autorizzata, persino l’omissione di soccorso. Tutti elementi che caratterizzano queste tragiche storie che, in modo incosciente o del tutto casuale, distruggono l’importante dono della vita nell'arco di pochi istanti.
Negli anni qualcosa si è mosso nel tentativo di fermare la falce maledetta che miete le proprie vittime incolpevoli sulle strade italiane. Pensiamo infatti all'introduzione del reato di “Omicidio Stradale” nell'ordinamento giuridico italiano, legge entrata finalmente in vigore in 25 Marzo 2016.
Questo grande passo in avanti trova radici proprio nell’AIFVS che, per tanto tempo, ha esercitato tenace pressione affinché venisse portato avanti l’iter in tempi brevi. Tale legge, anche se non perfetta, rappresenta una svolta epocale nel tema delle tragedie stradali. Un caso lampante è dato proprio nei due esempi sopra riportati.
L’omicidio stradale di Rebecca Lazzarini non è stato trattato come tale in quanto il tragico incidente è accaduto prima dell’entrata in vigore della legge che, ricordiamo, non ha effetto retroattivo. Il responsabile dell’incidente infatti è stato condannato ad una pena molto inferiore rispetto ai killer di Lorena Mangano, ai quali è stato riservato un trattamento molto più severo. 
La certezza di una pena concreta, più giusta e che rispetti l’interesse del danno arrecato alla vittima, è qualcosa che in Italia (soprattutto) molti gridano a gran voce: il reato di Omicidio Stradale permette maggiori garanzie in tal senso.
Il Parlamento Europeo richiede da anni all’Italia di muoversi nella direzione di tamponare questa grave emorragia di vittime stradali. Anche se i dati complessivi degli ultimi anni segnano un leggero miglioramento, negli anni poco o nulla è stato fatto. Secondo l’AIFVS infatti, se si considera il graduale ridimensionamento del controllo stradale da parte delle Forze dell’Ordine o la modifica (spesso in peggio) delle normative proprie del Codice della Strada, il bilancio definitivo può considerarsi ancora negativo. I numeri, ancora drammaticamente imponenti ed inappellabili, chiedono disperatamente un’inversione di tendenza. 
Una strada indubbiamente impervia, irta di ostacoli che non permettono una facile risoluzione del problema in tempi brevi. Ancora una volta, la chiave di lettura del fenomeno può materializzarsi nella mancata reale presa di coscienza del problema stesso da parte della stragrande maggioranza del popolo italiano e, più in generale, del mondo intero. Troppe volte ci si mette alla guida in condizioni non appropriate, con troppa leggerezza, incuranti del rischio a cui potenzialmente si può andare incontro.
Una dette tante strade che questa Associazione sta intraprendendo, è quella della petizione nazionale che mira ad alcuni obiettivi in particolare:

• Istituire la Giornata Nazionale del ricordo delle Vittime della Strada, facendo seguito alla Giornata Mondiale sul tema indetta per la 3° Domenica di Novembre;
• Istituire per legge i centri di assistenza e tutela per le vittime di reato stradale, visto e considerato che ad oggi tale ruolo (essenziale ed importantissimo) di assistenza è stato sostenuto dalle Associazioni;
• Intervenire subito nel post-incidente per ridurre le conseguenze dannose;
• Svolgere indagini accurate per assicurare verità e giustizia;
• Garantire celerità e rigore nei processi, per risparmiare sofferenza alle vittime e rendere credibile la giustizia.

Qualsiasi azione messa in campo con l’intento di promuovere la sicurezza di ogni individuo è preziosa. La sicurezza, la speranza che certi episodi non accadano mai più passano inevitabilmente dalla buona condotta che, a sua volta, non può essere esercitata se non si esegue una buona ed efficace sensibilizzazione. Questa, così come tante altre iniziative, ha il nobile intento di agire in tal senso, con la speranza che le lacrime versate sul nero dell’asfalto si arrestino lasciando il posto ad un sorriso.  Una battaglia di giustizia, di verità, di sani principi civili ed etici, di memoria nei confronti di chi, purtroppo, non può più far valere i propri diritti.  


La raccolta delle firme a supporto della giusta causa avviene nelle sedi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Tuttavia saranno organizzati ulteriori punti di raccolta anche a Messina e provincia che, non appena avremo comunicazione, divulgheremo anche tramite questo blog. Coscienti dell'annoso problema che attanaglia le strade e le migliaia di vittime coinvolte, i componenti del "Blog del Mela" sostengono convintamente questa lodevole iniziativa.  

Il modulo su cui è possibile raccogliere firme a supporto della petizione è scaricabile dal seguente link. Dopo aver raccolto un certo numero di firme, è possibile riconsegnare il modulo presso le sedi dell'AIFVS o contattare il Blog del Mela. 
Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile consultare il sito internet www.vittimestrada.org .




martedì 27 dicembre 2016

Storia culturale, religione, antropologia: il Beato Franco le mummie siciliane

Il Beato Antonio Franco, canonizzato nel 2013. Oggi verrà svelato il suo vero volto

Verrà svelato oggi per la prima volta il vero volto del Beato Antonio Franco, ricostruito in 3D da specialisti dell’Università “John Moores” di Liverpool. Il corpo incorrotto dell’abate e prelato, morto in odore di santità il 2 settembre 1626, riposa nella Basilica Concattedrale luciese, dove oggi alle 16 il paleoantropologo Dario Piombino Mascali mostrerà in anteprima gli esiti del lavoro scientifico curato dal team inglese. Lo studioso interverrà nel corso del convegno “Il Purgatorio in Sicilia. Mummificazione e trattamento dei corpi in età moderna”, organizzato dalla Fidapa sez. Merì-Valle del Mela in collaborazione con l’Associazione turistico culturale “Blog del Mela”, l’Amministrazione comunale, la Parrocchia Santa Maria Assunta, il Progetto Mummie Siciliane e il Campo Scuola internazionale di Studi sulle Mummie fondato quest’anno a Santa Lucia del Mela. L’iniziativa si inserisce nel più ampio processo di riscoperta e valorizzazione di una importante risorsa del patrimonio culturale luciese, la Cripta del secentesco convento dei Cappuccini, dove sono custoditi i preziosi reperti mummiologici che, dall’estate scorsa, sono oggetto di studio da parte di docenti e allievi provenienti dall’università del Nebraska. La rinnovata attenzione verso questo aspetto meno conosciuto della storia e della cultura locale si deve al Progetto Mummie Siciliane, fondato nel 2007 da Piombino Mascali, ispettore onorario dei Beni Culturali per la Regione Sicilia, che oggi pomeriggio parlerà delle pratiche di mummificazione e conservazione dei corpi connesse ai riti, agli usi e alle credenze dei laici e degli ecclesiastici siciliani in età moderna. Ad aprire i lavori sarà la presidente della Fidapa sez. Merì-Valle del Mela, Nadia Maio; interverranno il sindaco Antonino Campo, l’assessore ai Beni culturali Rosario Torre, il parroco Don Paolo Impalà. Al termine del convegno, traccerà il bilancio dell’iniziativa la presidente del distretto Sicilia della Fidapa, Rosa Maria La Scola. (KT)


Il Blog del Mela a sostegno delle popolazioni terremotate

Natale di solidarietà per l'Associazione turistico culturale Blog del Mela, che ha lanciato nei mesi scorsi una campagna di raccolta fondi a sostegno delle popolazioni del centro Italia colpite da un terremoto di magnitudo 6 il 24 agosto e funestate da nuove scosse il 26 e il 30 ottobre. I fondi destinati ai cittadini delle aree interessate dal sisma sono confluiti nel progetto #UNAIUTOSUBITO, promosso da TIM, Il Corriere della Sera, TgLa7 e Starteed, con l'obiettivo di fornire aiuti concreti agli abitanti di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e a quelli di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci. 
I fondi, utilizzati esclusivamente per attività di soccorso e di recupero, serviranno anche per finanziare iniziative di ricostruzione, come già avvenuto in occasione di altri eventi analoghi che in passato hanno colpito il nostro Paese. Tra queste, il progetto di una mensa scolastica e di un villaggio del cibo ad ad Amatrice, mentre ad Arquata del Tronto è stata realizzata e consegnata alla cittadinanza il 29 Novembre 2016 una scuola.
Un aiuto subito è un’iniziativa nata nel 1997, grazie al Corriere della Sera e al TgLa7, subito dopo il terremoto dell’Umbria e delle Marche e da allora è costantemente attiva in occasione di gravi vicende che colpiscono persone e territori e che sollecitano la solidarietà della popolazione. TIM, tramite la sua piattaforma di crowdfunding WithYouWeDo, si è unita all’iniziativa in occasione del terremoto di Amatrice, per fornire uno strumento nuovo, semplice, veloce e sicuro.









sabato 17 dicembre 2016

Milazzo, 17 e 18 Dicembre, al Paladiana di Milazzo appuntamento con la solidarietà a favore dell’UNICEF.

COMUNICATO STAMPA 


Sabato 17 e Domenica 18 Dicembre al Paladiana di Milazzo con orario 10,00 – 13,00  e 18,00 – 20,00 ritornano le Pigotte dell’UNICEF . 

Con un offerta minima di 20 euro si può adottare una delle tante Pigotte realizzate dagli amici dell’Associazione Roberta Smedili per consentire all’UNICEF per ogni Pigotta venduta, di fornire a un bambino di un paese africano un kit salvavita ed essere assistito e curato nel corso della sua crescita.
Ogni giorno nel mondo muoiono 16.000 bambini, perché privi della corretta protezione vaccinale. 


Le vaccinazioni sono uno dei più efficaci strumenti di tutela della salute dei bambini, e hanno contribuito negli ultimi 20 anni a dimezzare il tasso globale di mortalità infantile. 



Ma ancora oggi, un bambino su cinque ne è escluso perché vive in regioni remote o appartiene a fasce sociali particolarmente povere o marginali. 

Questi bambini muoiono per complicazioni neonatali, polmonite, diarrea, malaria, morbillo, Aids, malnutrizione. 
Una Pigotta rappresenta un bambino in attesa di un aiuto che può salvargli la vita. 
In particolare, i fondi raccolti finanzieranno gli interventi salva-vita per i bambini in tutti i paesi dell’Africa centrale e occidentale.
In questi paesi verrà promossa la “Strategia accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo della prima infanzia”, che prevede un pacchetto integrato di interventi, con alimenti, vaccinazioni, vitamina A, zanzariere e altri strumenti essenziali per la sopravvivenza dei bambini. 
Appuntamento dunque il 17 e 18 Dicembre al Paladiana di Milazzo per salvare la vita di un bambino


lunedì 5 dicembre 2016

Mostra "La Macchia Mediterranea in Sicilia"



Sarà inaugurata oggi lunedì 5 dicembre 2016 alle ore 18,30 presso i locali del palazzo ex-carcere di Piazza Milite Ignoto a Santa Lucia del Mela, la mostra itinerante "La Macchia Mediterranea in Sicilia", già ospitata dai Comuni di Messina, Sinagra, Floresta e Librizzi. La mostra che si protrarrà fino all'8 gennaio 2017, è composta da 24 foto dell’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani (AFNI) - Sicilia, da 10 dipinti del Prof. Ignazio Camilleri e da 3 pannelli espositivi dell’Orto Botanico di Messina, oltre ad una postazione Multimediale e l’installazione “il Cartolaio del Bosco” a cura dell’arch. Antonia Teatino, che costituisce - di fatto - un laboratorio didattico riservato soprattutto ai più piccoli che avranno la possibilità di frequentarlo. Il laboratorio sarà proposto ai bambini della scuola materna di Santa Lucia del Mela, così come fatto nelle altre sedi, per imparare a conoscere e ad utilizzare - attraverso il gioco - i materiali del bosco.
La mostra gode dei patrocini gratuiti del Comune di Santa Lucia del Mela (nonché degli altri Comuni ove è stata ospitata), dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), dell’Arpa Sicilia, della Fondazione Unesco Sicilia, dell’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani (AFNI) – Sicilia, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Messina, dell’Orto Botanico “Pietro Castelli” di Messina, dell’Associazione “O2 Italia”, dell’Associazione “Ambiente è Vita”, dell’Associazione “Fare Verde”, dell’Associazione “Mare Vivo”, dell’Associazione “Il Ramarro Sicilia”, dell’Associazione “Camminare i Peloritani”, ed è organizzata grazie all’Associazione “Centro Educazione Ambientale (CEA)” Messina onlus e al suo Presidente, l’Ing. Francesco Cancellieri.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle iniziative che nascono dall’adozione della “Carta dei Comuni custodi della Macchia Mediterranea”, che la Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore Rosario Torre, ha approvato con delibera n°301 del 17/11/2016, impegnandosi così a promuovere la conoscenza, la conservazione e la tutela nel territorio comunale della Macchia Mediterranea. Questa carta, redatta da un gruppo di studiosi delle Università di Messina, Catania e Palermo come il Professor Francesco Maria Raimondo, docente presso l’Ateneo di Palermo e già Presidente dell’Associazione Botanica Italiana, da Associazioni come la CEA e "Ramarro Sicilia", vuole porre all’attenzione, attraverso un programma di educazione ambientale rivolto a cittadini e istituzioni, l’importanza della salvaguardia della Macchia Mediterranea. 
Tale necessità nasce dall’eccesiva pressione a cui essa è sottoposta, dovuta al pascolo, ai frequenti incendi nel periodo estivo, alla forte cementificazione delle coste e alla diminuzione della fauna selvatica, tutti fattori che ne riducono l'estensione e ne impoveriscono la composizione. La Macchia Mediterranea, tipica delle coste del Mediterraneo (da cui prende il nome), è composta da specie arbustive e arboree sempreverdi, adattate a resistere ai lunghi periodi si siccità estiva. Una formazione vegetale simile la ritroviamo anche in altre parti del mondo, come California, Cile, Sud Africa e Australia. Questa complessa vegetazione risulta essere molto importante per la sua varietà floristica, in quanto nonostante copra solo il 2% della superficie del globo, presenta circa il 20% delle specie conosciute; ne ricordiamo alcune, tra quelle principali e più comunemente conosciute come l’Olivo selvatico (Olea europea L. var. sylvestris (Mill)), (u ghiastraru), il Carrubbo (Ceratonia siliqua L.), il Pero selvatico (Pirus peraster L.), ma anche specie aromatiche e non, molto comuni nella nostra cucina come il rosmarino, il timo e varie specie di asparago. 
Custodire un bene significa conoscerne il valore per meritarne la Tutela, è su questo concetto che i firmatari della Carta diventano custodi di un bene comune, in questo caso rappresentato dalla Macchia Mediterranea, impegnandosi ad elaborare programmi condivisi ed azioni finalizzate al perseguimento di questo fine.
 Franco Trifirò 



Referendum Costituzionale: sonora vittoria del “NO” a Santa Lucia del Mela

Filippo Alibrando - Si sono concluse poco dopo l’una le operazioni di scrutinio nelle cinque sezioni elettorali previste nel Comune di Santa Lucia del Mela (ME).
Il dato che emerge sottolinea una forte prevalenza del "NO" alla Riforma Costituzionale proposta dal Governo Renzi, in linea con le proiezioni provvisorie su scala regionale e nazionale. 

Di seguito sono elencati i dati definitivi, suddivisi per ogni sezione elettorale.

Totale Votanti: 2.421 su un totale di 3.806 aventi diritto al voto. 

  • Totale "SI" = 758 (31,88%)
  • Totale "NO" = 1620 (68,12%)
  • Totale "Bianche/Nulle" = 43

AFFLUENZA FINALE: 63,61%


PRIMA SEZIONE: 296 votanti su 507 aventi diritto (58,38%)

  • SI = 81 
  • NO = 208
  • Bianche/Nulle = 7
SECONDA SEZIONE: 192 votanti su 395 aventi diritto (48,60%)

  • SI = 44
  • NO = 142 
  • Bianche/Nulle = 6
TERZA SEZIONE: 752 votanti su 1.082 aventi diritto (69,37%)

  • SI = 226
  • NO = 513 
  • Bianche/Nulle = 13
QUARTA SEZIONE: 634 votanti su 991 aventi diritto (63,97%)

  • SI = 217
  • NO = 410 
  • Bianche/Nulle = 7
QUINTA SEZIONE: 547 votanti su 831 aventi diritto (65,82%)

  • SI = 190
  • NO = 347
  • Bianche/Nulle = 10


martedì 29 novembre 2016

Consiglio comunale, domani la seduta

I NODI DEL CENTRO STORICO
Approderà domani per la prima volta nell'attuale civico consesso il Piano Urbanistico del Centro Storico, approvato sei anni fa dal vecchio Consiglio comunale e rimasto a lungo in "freezer". L'occasione è data dalle osservazioni presentate dai proprietari delle case individuate dai tecnici nel piano degli espropri, di cui il Consiglio comunale, nella seduta di domani, si troverà a prendere atto. Il Piano rappresenta il primo passo compiuto verso la riqualificazione del cuore storico del paese, dove non mancano i problemi segnalati dai stessi cittadini, che si sentono in molti casi abbandonati e rassegnati a convivere con la condizione di sporcizia e precarietà di strade e fabbricati. L’ultimo episodio si è registrato nella via Maisano (nella foto), una delle tante che attraversano l’intricata struttura del centro storico, dove si verifica puntualmente il cedimento di vecchie case abbandonate, con crolli di elementi architettonici che precipitano sull’asfalto o si accumulano tra le pareti degli edifici fatiscenti, mettendo a rischio l’incolumità di chi passa, insieme alla vergognosa trasformazione di ruderi in vere e proprie discariche a cielo aperto. E se il Comune punta sull’accesso ai bandi regionali e ai fondi europei, si fa sempre più urgente l’esigenza di un progetto di ampio respiro che migliori le condizioni di vivibilità dei residenti e investa sulla valorizzazione dei tanti punti di interesse artistico e paesaggistico dell’antico borgo, caratterizzato da scorci panoramici suggestivi e da monumenti e palazzi di pregio da salvare dall’incuria. 

COPPOLINO E LIPARI ENTRANO IN CONSIGLIO
Tra le novità che riguardano il civico consesso, c'è l'ingresso di due nuovi consiglieri: Tonino Coppolino, subentrato alla dimissionaria Francesca Giunta nel corso dell’ultima seduta, e Roberto Lipari, che da domani siederà in aula consiliare al posto di Mariella Ispoto, alla quale è andata a settembre la poltrona di assessore. Con la surroga, che verrà trattata come primo punto all’ordine del giorno, si ridisegna ulteriormente il gruppo di maggioranza “Liberi e Protagonisti”, rimpolpato dai due nuovi consiglieri dopo l’uscita di Giunta, che si è trasferita all’estero per motivi di lavoro, e dell’ex vicesindaco, il geom. Angelo Letizia. Le deleghe assessoriali del tecnico, dimissionato a febbraio, sono passate alla fisioterapista Ispoto, scelta da Campo tra i consiglieri utilizzando un mero criterio quantitativo, ovvero il pacchetto di voti conquistato alle ultime elezioni, che con la doppia preferenza di genere ha favorito l’exploit delle donne. Tonino Coppolino, alla seconda esperienza politica, ha già ricoperto il ruolo di consigliere comunale nel primo mandato Campo; Roberto Lipari entra invece per la prima volta in Consiglio.

Roberto Lipari
Tonino Coppolino

CAMBIO DI VICEPRESIDENZA
Nella nuova mappa consiliare, dove cala a questo punto la rappresentanza femminile (5 donne su 15), il prossimo passo sarà l’elezione del vice presidente, ruolo ricoperto sinora da Ispoto, che domani lascerà definitivamente la carica. «Con l’ingresso in Consiglio comunale di Coppolino e Lipari, tutta la compagine che si è presentata alle scorse elezioni con “Liberi e Protagonisti” ha adesso un ruolo attivo», commenta il capogruppo di maggioranza Carmelina Genovese. Durante la seduta, convocata alle 18 dal presidente Emanuele Impalà, verrà discusso anche il nuovo regolamento del servizio idrico, con le proposte di aggiornamento. 
(Katia Trifirò)

Quando un cane perde il suo padrone. La storia di Billy, fedele sino alla fine

Billy, il cane di Leone Salvatore:
il suo cuore non ha retto alla morte del padrone
Sembra la trama di un film, ma è la storia vera di Billy, un cane che si è lasciato morire dopo la morte del padrone, dal quale non si era mai separato per tredici lunghi anni. Se, come recita un vecchio adagio, il cane è il migliore amico dell’uomo, per Leone Salvatore, l’anziano scomparso in seguito ad una malattia che ormai da tempo gli impediva di uscire, Billy è stato un compagno insostituibile, fedele sino all’ultimo respiro: al punto da smettere di vivere quando il suo padrone non ce l’ha fatta. 
Il cane, un chihuahua bianco entrato in casa di Leone Salvatore appena nato, era destinato alla figlia Mariella; ma da subito si era affezionato alla persona più debole della famiglia, senza volersene più staccare. «Billy è stato per tredici anni ai piedi di mio padre, fermo sulla sua poltrona – racconta Mariella –, non lo lasciava neppure per un attimo, quasi a volerlo proteggere, anche quando in casa entravano i medici e i terapisti che si prendevano cura di lui». 
Una dedizione così totale da “sentire” la sofferenza del padrone: Billy ha iniziato a manifestare i primi segni di malessere contemporaneamente all’aggravarsi delle condizioni di salute di Leone Salvatore, tanto da smettere di giocare e persino di mangiare. Infine, quando l’anziano è morto, il cane non si è più mosso dall’angolo della cucina dove il suo padrone, seduto in poltrona, trascorreva il tempo. «Billy se ne è andato a pochi giorni di distanza da mio padre – racconta commossa Mariella –. La veterinaria ha detto che è morto di crepacuore, troppo addolorato per la scomparsa del suo padrone per continuare a vivere». 
"Hachiko - Il tuo migliore amico"
Una storia, quella di Leone Salvatore e Billy, che rivela l’esistenza  di legami speciali e indissolubili tra uomini e animali; una storia di amicizia e di fedeltà, simile a quelle che la narrativa e il cinema ci hanno descritto più volte, ad esempio nel celebre film “Hachiko - Il tuo migliore amico”, con Richard Gere: ispirato, non a caso, ad una vicenda realmente accaduta. (Katia Trifirò)