Alibrando Antonella: In tutto il mondo cristiano viene commemorata la Settimana Santa, in alcuni
luoghi con processioni e in altri con vere e proprie rappresentazioni teatrali che ricordano l’ultimo
tratto della vita terrena di Gesù.
A Santa Lucia nel XIX secolo vennero acquistate delle statue
raffiguranti alcuni momenti della Passione di Cristo che da allora ogni anno
nel pomeriggio del Venerdì Santo vengono portate in processione per le vie del
paese.
Queste vengono accompagnate oltre che dai fedeli anche da bambini che
simboleggiano gli ex-voto. Solitamente l’ex voto è una manifestazione pubblica
per grazia ricevuta come ad esempio gli ex-voto di Santa Lucia (protettrice
della vista) sono delle lunette raffiguranti occhi, in questo caso i bambini
che sono delle anime pure vestite con i simboli della Passione simboleggiano
una sorta di pietà popolare, un voler condividere la sofferenza di Gesù scegliendo la varetta raffigurante il momento della via Crucis a cui si sentono più vicini. Quella più commovente è senza dubbio l’urna di Gesù morto perché in quel
caso i bambini sono vestiti da angioletti o di bianco e simboleggiano gli
angeli che scendono sulla terra per prendere Gesù e riportarlo in paradiso.
Anticamente c’era l’usanza di portare a spalla ogni varetta e di usare
per i decori invece dei fiori i “sapucchi” che sono semplicemente dei legumi
messi a germogliare e poi decorati con fiorellini di campo colorati.
Queste
decorazioni semplici oltre a rendere meno pesante il lavoro ai portatori
rendevano le statue e le lanterne totalmente visibili, mentre in qualche anno è
successo che gli apostoli dormienti del primo gruppo sono stati quasi completamente
nascosti.
Oggi questi vengono usati per decorare gli altari delle parrocchie dal
giovedì Santo fino alla Veglia pasquale.
FOTO: Santo Arizzi